20 Apr 2015
TITOLO: COME FARE MENO DI 1'20" A FRANCIACORTA
PREMESSA
Ciao a tutti, mi chiamo Alessandro, per gli amici motociclisti Axel.
Ho deciso di scrivere quest?articolo, per trasmettere, a chi ne avesse piacere, un po' della mia esperienza su come abbattere il muro dell' 1'20" a Franciacorta. Fino a un paio di anni fa avrei apprezzato moltissimo trovare in rete degli appunti di questo genere. Cos? adesso che posso ho deciso di farlo io.
Non sono di certo un Guro del motociclismo e nemmeno un esperto. Ho iniziato ad andare in pista cinque anni fa in uno dei primi corsi di guida in pista per NEOFITI organizzato dalla Riding School di Luca Pedersoli a FRANCIACORTA.
In questi cinque anni, attraverso un? immensa passione, sono riuscito ad abbassare progressivamente i miei tempi passando da 1'35" a 1'17" e sempre con la stessa moto una SUZUKI GSXR 750 K7.
Spesso parlando con altri motociclisti mi ? capitato di sentire la frase: "Per andare forte in moto l'importante ? andare tanto in moto".
Per quanto questa frase possa essere indiscutibilmente vera io preferisco dire: "PER ANDARE FORTE E' MOLTO IMPORTANTE L' APPROCCIO ALLA PISTA, LA CONCENTRAZIONE, I DETTAGLI, LO STUDIO E ANCHE LA PREPARAZIONE FISICA". Insomma non bisogna lasciare nulla al caso. Bisogna cercare di diventare dei Tecnici. Non meccanici, bens? rilevare quanti pi? dati oggettivi possibili, analizzarli e interpretarli al fine di avere una chiara visione di quello che ? successo nella nostra uscita in pista. Il solo girare e andare a casa felici non sempre ? sufficiente.
Per assurdo uno potrebbe girare per giornate intere o weekend o anche una stagione, senza ottenere nessun risultato. Se il FATTORE CRONOMETRICO non ? tra gli obiettivi principali, quest? opzione di sicuro garantisce solo tanto divertimento (e gi? quello ? un grandissimo risultato). Se il nostro obiettivo invece dovesse essere quello di affinare la tecnica e di fare progressi dal punto di vista cronometrico, allora dobbiamo darci molto da fare.
Io appartengo a quella categoria che adora la moto e la pista in modo quasi ossessivo, lo ammetto sono un DROGATO, ma per esigenze economiche riesco ad andarci solo due volte al mese facendo 2 turni da 20 minuti ogni volta.
Insomma Budget Limitato: ma con 200 euro al mese per sei mesi (di solo pista e benzina) cerco di trarre il massimo godimento e vantaggio.... Ma come?
La pista di Franciacorta ? un circuito molto tecnico e fisicamente stressante, ma ? una vera e propria palestra.
Ogni volta che si migliora a Franciacorta si migliora anche in altri circuiti pi? veloci (Mugello per esempio).
Riportando sempre la mia esperienza, io giro quasi esclusivamente a Franciacorta tutto l'anno e mi concedo uno o due uscite da 2 ore al Mugello e una mezza giornata a Cremona (li non fanno turni purtroppo).
Prima di andare al Mugello, mi pongo sempre come obbiettivo di migliorare qualcosa a Franciacorta, e cos? facendo i miei risultati al Mugello in sole 6 uscite sempre in 5 anni sono stati progressivamente:
2'18", 2'14", 2'11", 2'09", 2'07", 2'04".
A oggi non ho ancora fatto un'uscita ?a vuoto? al Mugello senza abbassare sensibilmente il mio tempo sul giro.
Ovviamente la stessa cosa non succede a Franciacorta, la mia palestra. L? per riuscire a migliorarmi a volte ? necessario qualche mese e a volte ? necessaria una stagione intera.
Per entrare nel dettaglio il 2'11" al Mugello corrispondeva a un 1'21" a Franciacorta.
Il 2'09" corrispondeva a 1'19".
Il 2'07" corrispondeva a 1'18".
Il 2'04" corrispondeva a 1'17". Spero di cuore che questa storia bellissima possa continuare HIHIHIHIHI
Una delle regole fondamentali nell?APPROCCIO ALLA PISTA ? non lasciare mai nulla al caso. E non sto ancora parlando della pista, ma di tutto quello che succede prima e dopo una giornata in pista.
LA PRESSIONE DELLE GOMME.
Ricordo benissimo, che sono passato direttamente da 1'21" a 1'19" mettendo la pressione delle gomme giusta. Ma non perch? mettevo delle pressioni a caso, semplicemente perch? il mio manometro (regalato da un amico) segnava 0,3 bar in meno del normale.
LA TEMPERATURA ESTERNA E IL CLIMA.
in linea di massima se fa pi? freddo alzo la pressione di 0,5-1,0 e se fa pi? caldo abbasso di 0,5-1,0.
Io uso le Pirelli Diablo Supercorsa V2 Sc2 nei periodi pi? freddi e , dall' anno scorso, le SC1 nei periodi caldi. In alternativa nei periodi caldi giravo la mattina presto sempre con SC2 Con queste gomme la casa costruttrice d? come range di pressioni ANT 1.7-1.9 e PST 2.1-2.4
Io in linea di massima giro sempre con 2.3 ANT e 1.9 PST
Un accorgimento che utilizzo sempre ? quello di mettere le termocoperte immediatamente alla fine di ogni sessione per preservare la durata degli pneumatici. In questo modo evito degli shock termici. Questa cosa la faccio anche prima di andare a casa, ma senza attaccare la corrente alle termo. Metto tutto in ordine, poi quando ho sistemato tutto, tolgo le termocoperte e torno a casa (in furgone). Quando giravo in 1?25?-1?22? un treno di gomme mi durava una stagione intera, circa 900-1000km
P.S. se piove non giro e piango un po'.
LA BENZINA
Essendo un maniaco, e soprattutto avendo un 750 e non un 1000, calibro la benzina in base al circuito. 5 litri per Franciacorta e 7 litri per Mugello a sessione.
A volte stiamo l? a spendere soldi per viterie in ergal (sempre fighissime) oppure c?? chi cambia la batteria con una pi? piccola e leggera e poi entra in pista con il pieno. Alleggeriamo. Per misurare i consumi ? molto semplice, ma ve lo spiego lo stesso. Si mette la benzina, 10 litri per 20 minuti ? pi? che sufficiente. A fine sessione, io uso una pompetta fatta per svuotare il serbatoio, cosi misuro quanta benzina ? avanzata e so quanta ne ho consumata. Consumo circa 4 litri a Franciacorta e ad ogni turno svuoto il serbatoio e lo riempio con 5 litri per essere tranquillo.
TELECAMERA
La maggior parte dei miei miglioramenti io li attribuisco all? utilizzo di una telecamera durante le sessioni di prove libere. A casa con calma, scarico i filmati e confrontandoli con i tempi cerco di capire dove sono andato meglio, perch?, che traiettoria ho fatto, a che velocit? sono entrato in una particolare curva. Tante volte mi sono accorto che in un particolare giro per esempio al curvone 9 a sx riuscivo ad arrivare ad una particolare velocit?, che non mi era mai riuscito di arrivare in altri giri, nonostante magari in quello stesso giro avessi fatto un tempaccio o un errore o diversi sorpassi. Senza osservare il giro, non sarei stato in grado di capire che in quel punto avevo fatto dei progressi. In questo modo il mio compito per la volta successiva era dare gas fino a che arrivavo a quella velocit? in quella particolare curva.
Oppure molto importante ? vedere il punto esatto dove frenare e a che velocit? arrivo alla corda in diversi giri. In questo modo cerco di memorizzare tutto, o quasi, e replicarlo la volta successiva. In sostanza, miglioro di pi? a casa seduto davanti al computer (nei pochi ritagli di tempo disponibili) che non a girare in pista. Anche se vi assicuro che preferirei la seconda possibilit?.
Lo avevo detto sono ai limiti della paranoia
PICCOLI CONSIGLI
La cosa che secondo me dovreste evitare di fare per andare forte ? quella di voler diventare prima di tutto dei bravi STACCATORI e vi spiego semplicemente perch?:
Ogni volta che farete una staccata forte e in spazi brevi arrivando a percorrere la curva alla velocit? a voi congeniale, starete mettendo a dura prova la ciclistica della vostra moto e la vostra sicurezza. Ovviamente se foste dei professionisti, questa sarebbe la soluzione migliore. Ma siccome questo articolo non ? di certo rivolto a Piloti e nemmeno io mi ritengo tale, vi consiglierei, per esempio alla curva 1 di Franciacorta di frenare prima del solito, meno intensamente e provare a familiarizzare col fatto che la curva di volta in volta dovete imparare a farla sempre pi? veloce. In seguito se vedete che riuscite a migliorare la velocit? di percorrenza, provate a ridurre gli spazi. Tenete presente che fare una curva lenti vi invoglia a dare gas ancora prima di aver raggiunto la corda rischiando magari un Highside.
Altro fattore importantissimo per fare dei buoni tempi che io non ho mai sottovalutato, ma che mi ? capitato spesso di vedere in qualche filmato ? che la moto va sfruttata ad alti regimi di rotazione del motore.
Se la coppia entra a 10500 giri per esempio, non esiste che in rettilineo si cambi marcia a 11000. I giri vanno sfruttati tutti quasi fino al limitatore. Come finezza se in un particolare tratto del circuito, risulta che una marcia la sfruttiate fino al limitatore, io vi consiglierei di aumentare la marcia un po' prima del solito per sfruttare la coppia che in negli ultimi giri prima dell? intervento del limitatore ? calante. Questo per? comporta una scalata in pi? quindi fatelo quando avete una buona confidenza con il mezzo.
Da qui bisognerebbe parlare dei rapporti per? ogni marca modello e cilindrata hanno le proprie caratteristiche. Se uno ha un 1000 non dovrebbe avere grossi accorgimenti per fare meno di 1'20" con il 600 o 750 invece ? meglio accorciare parecchio. Io con il 750 ho fatto 1'17" sia con il 16-46 (rapporti giusti per il Mugello) che con il 15-47.
IL TRACCIATO
Veniamo ora al tracciato e alla mia interpretazione. Io parlo per il mio 750 che ? paragonabile a un 600 ben preparato.
MARCE
(configurazione 15-47 pignone-corona)
Metto la 5a marcia poco prima del traguardo, alla curva 1 a dx scalo 2 marce ed entro di 3a. proseguo curva 2 3 4 di 3a. Scalo in 2a alla variante 5-6. Mantengo la 2a fino all' uscita del rampino e poi la 3a a giri non troppo alti, tanto sono un po' piegato e non voglio troppa coppia. Di terza anche il curvone a dx. Scalata in 2a alla curva 11. 3a,4a e 5a sul secondo rettilineo. Scalo in 2a e finisco la curva 11 e 12.
(configurazione 16-46 pignone-corona)
Metto la 4a marcia sul traguardo, alla curva 1 a dx scalo 1 marcia ed entro di 3a. proseguo curva 2 sempre di 3a. Prima della curva 3 scalo in 2a e la mantengo fino all' uscita del rampino e poi la 3a a giri non troppo alti, tanto sono un po' piegato e non voglio troppa coppia. Di terza anche il curvone a dx (a volte ho mantenuto la seconda anche nel curvone ma si ha troppo freno motore, anche se si evita di scalare una marcia). Scalata in 2a alla curva 11. 3a e 4a sul secondo rettilineo. Scalo in 2a e finisco la curva 11 e 12.
Le due configurazioni si assomigliano e devo dire che la seconda ? molto pi? comoda, poich? bisogna fare meno cambiate, e si guida pi? rilassati, ma devo ammettere che la prima configurazione rende molto di pi?, la moto spinge tanto, anche se fatico ancora a gestire la scalata 5a-2a sul secondo rettilineo. Ogni tanto vado ancora lungo perch? non mi entra la seconda e rimango di terza
Con le sole marce per? non si fa nulla, anche se ? comunque un buon punto di partenza. Ora bisogna pensare alle traiettorie e alla regola base della guida in pista:
IN UNA SUCCESSIONE DI CURVE RAVVICINATE BISOGNA FARE IN MODO DI DISEGNARE UNA TRAIETTORIA OTTIMALE PER AGEVOLARE L' USCITA IN ACCELLERAZIONE SULL' ULTIMA CURVA.
I superfighi considerano la curva 1,2 e qualcuno anche la 3 una curva sola. Io non sono nemmeno figo quindi considero:
Curva 1 Dx circa 90 gradi (ma come vedete dalla figura ? pi? aperta)
Curva 2 Dx 90 gradi
Variante 3-4 90 Dx e 90 Sx ma nella realt? ? pi? aperta e va tenuto conto anche di questo.
variante 5-6-7 (fino a poco tempo fa avevo dei grossi dubbi sull? interpretazione di questa variante, ma durante un breefing pre-turno (obbligatorio da quest' anno) con Luca Pedersoli ho strappato un' informazione (di certo non un segreto ), che confermava la mia teoria. Molti piloti considerano la variante 5-6 e poi la curva 7 a parte. Questa sottile differenza fa si che in molti preferiscono sacrificare la curva 5 per fare meglio la 6 e restare a centro pista per affrontare la 7.
Io invece faccio la 5 e mi faccio buttare fuori dalla 6 fino al cordolo esterno in modo da raccordare bene, a gas parzializzato, la curva 7. (Non voglio dire che l?altra soluzione sia sbagliata)
Poi abbiamo il "rampino" curva 8 a Sx. curva 9 ancora a Sx. Il bellissimo curvone 10 a Dx. L'insidiosa curva 11 a dx <90 gradi. Secondo rettilineo e l' ultima variante 12-13.
La pista deve essere un dipinto per noi. Bisogna conoscerla alla perfezione. Bisogna innanzitutto trovare dei riferimenti. Che possono essere i cartelli 50 100 e 150 m, ma come spesso succede, se non bastano si devono guardare dei segni a terra , una riga un tombino a bordo pista, la sabbia, una stradina, la fine di un cordolo. Questo ci serve per riuscire ogni volta ad avere il giusto riferimento cui fare seguire una nostra sequenza di azioni. Ogni anno a terra trovo qualche riga in pi? o dei tratti di sabbia fuori dai cordoli, prima di una curva, spostati. Ogni stagione cerco di ricostruirmi la giusta immagine del circuito.
Lo ammetto, quando sei dentro non sempre si ha la lucidit? di tenere a mente troppe cose, ma sono importanti i punti principali. Le azioni che compiamo sono una diretta conseguenza della prima. Nello specifico per me i punti importanti sono:
Dove staccare sul primo rettilineo;
Dove frenare e iniziare a piegare alla variante 5-6,;
Dove frenare al curvone 10;
Quando iniziare ad accelerare all? uscita di curva 10;
Dove frenare sul secondo rettilineo;
Dove mettere le ruote all? uscita di curva 12.
LA POSIZIONE IN SELLA
Non siamo ne Valentino Rossi ne Marquez, ma cerchiamo di non essere pigri. In sella almeno in rettilineo, le teste devono scomparire dentro il cupolino, con il mento appoggiato nell? incavo del serbatoio. L?hanno fatto apposta. O almeno belli bassi. Possibilmente evitate di tirare verso di voi i manubri in accelerazione in uscita di curva sia per rialzarvi sia per stare accucciati. O neutri o meglio ancora se spingete. La staccata va fatta stringendo bene le ginocchia al serbatoio per diventare tutt?uno con la moto. Ci si solleva con il busto, braccia leggermente flesse e si contrasta la forza frenante con interno coscia e braccia. Stare sempre a 8-10 cm dal serbatoio. In curva non cerchiamo per forza di toccare con il ginocchio. Il ginocchio va aperto come riferimento, ma se non tocca significa solo che possiamo piegare di pi? oppure che possiamo dare gas. Evitare di appendersi ai manubri o fare torsioni con il busto. Quelli bravi hanno gi? la chiappa mezza fuori in direzione della curva gi? in fase di staccate forti. Io personalmente nelle staccate forti non riesco ancora a farlo (oltre a non saperle fare), ma nelle altre curve si. Lo sguardo ? molto importante. Guardate sempre in anticipo. Se puntate un cordolo, poco prima di raggiungerlo, dovete gi? guardare l?uscita. Il busto se riuscite a portarlo all? esterno della moto in curva vi consente di affrontare la curva meno piegati. Sono tutti piccoli accorgimenti. Non ? necessario che impariate subito a fare tutto ma incominciate a familiarizzare con qualche aspetto un po? alla volta.
TRAIETTORIE
E? stato creando la seconda immagine che mi sono accorto che ho sempre commesso un piccolissimo errore nell? interpretare la pista (fosse solo uno?) e cio? che all? uscita di curva 13 io mi sono sempre portato molto vicino al muro per essere bello dritto in corrispondenza della staccata del primo rettilineo. Cos? facendo per? percorro un po? di strada in pi?. La soluzione pi? diritta ? quella mostrata in figura. Si resta a centro pista per poi allargarsi eventualmente di pochissimo in corrispondenza dell? ingresso in pista.
Ricordiamoci sempre che salvo casi particolari, la pista va sfruttata. Se all? uscita di una curva ci troviamo a centro pista , vuol dire che o abbiamo frenato troppo oppure abbiamo dato poco gas in uscita di curva.
Ora vi descriver? come meglio posso un mio giro ?perfetto?. Considerate per? che, per il consiglio datovi in precedenza, io sono un PESSIMO STACCATORE.
Curva 1
Staccata tra i 150-200 metri stando tutto a sinistra cercando di stare molto cucito al cordolo sinistro durante la frenata. Rilascio i freni, ma non del tutto. Imposto la curva leggermente frenato, poco poco, in modo da fare la curva alla velocit? che voglio io. (questo accorgimento non ? necessario per fare 1?20?, ma per 1?17? si). E? per questo motivo che vi consiglio di frenare prima perch? comunque, se iniziate a familiarizzare col fatto che potete arrivare a poco prima della corda con i freni in rilascio e appena appena tirati, vi far? notare che ad ogni giro potete rilasciare un pochino prima i freni ed entrare pi? veloci. Cos? potete spostare il punto di frenata iniziale, quello dove si frena con decisione, pi? avanti e ricominciare da capo (spero di essere stato chiaro). Poco prima della corda mollo completamente il ditino dal freno, finisco la piega, e appena il ginocchio si alza da terra comincio a dare gas, progressivamente fino ad arrivare al cordolo esterno.
Curva 2
Stando sopra il cordolo, a volte, sempre con un ditino sui freni punto la corda leggermente frenato, poco prima della corda mollo il dito dal freno e come prima a ginocchio alzato da terra inizio a dare progressivamente gas fino al cordolo esterno.
Variante 3-4
In questa variante ? molto importante sacrificare un pochino la curva 3 per fare bene la 4. Il ch? evita, tra le altre cose, di correre il rischio di saltare in aria alla curva 4 (la prima a sx del circuito) colpevole, ma che di colpe non ne ha, di numerose cadute. Cosa significa?
Semplicemente che la curva 3 andrebbe presa in ritardo cercando di mantenersi il pi? possibile al centro destra in uscita di curva. Se venisse fatta come una normale curva, ci porterebbe in uscita troppo larghi, impedendoci di affrontare la 4 nel modo giusto, e cio? in accelerazione progressiva.
Variante 5-6-7
Inizio a frenare in corrispondenza della stradina che si vede sulla dx, stando molto vicini al bordo pista destro. Bella frenata e in corrispondenza dell?? inizio del cordolo destro, inizio la piega a sx cercando la corda sx con il ditino sempre in leggerissima pressione sul freno anteriore. Cambio di direzione a gas parzializzato raggiungo l? estrema sinistra, fino al cordolo, in uscita dalla curva 6. In questo modo riesco ad avere una posizione ottimale e moto sufficientemente diritta per dare ancora un pochino, non troppo, di gas raccordando fino a passare sopra il cordolo estremo dx prima del rampino 8.
Curva 8 il Rampino
Passato sopra il cordolo dx prima del rampino a sx, da quel punto e fino a poco prima del quadrato di vernice bianca, che si vede benissimo poco prima della curva 8, posso frenare a moto praticamente diritta e lasciare i freni un attimo prima di iniziare la piega passando leggermente all? interno sinistro del quadrato in questione. L?uscita da questa curva va fatta dosando il gas specialmente all? inizio, perch? dandone troppo si rischia di perdere aderenza sul posteriore, ma se si ha la capacit? di rialzare velocemente la moto si riesce a dare bene gas, restando a centro pista.
Curva 9
Questa curva, insieme alla 10 mi sta portando a fare nuove scoperte ed ? quella che ovviamente insieme alle altre, mi sta facendo guadagnare parecchio tempo. Inizialmente io facevo curva 9 in accelerazione dosata ma costante accelerazione, cercando di stare in uscita molto a sx in modo da avere una buona visuale di inserimento per la curva 10 e senza quasi toccare nemmeno i freni per fare la 10. Sfruttando solo la normale decelerazione del motore. Davo giusto una leggera frenatina poco prima di impostare la curva 10. Adesso mi sono accorto che (salvo nuove interpretazioni) arrivato al cordolo sx di curva 9 in progressiva accelerazione (e qui davvero ? sbalorditivo di quanto gas si pu? dare ma MAI ESAGERAE e MAI TUTTO, io non ho il Santo TC a proteggermi) restando a centro pista da quel punto raddrizzo la moto e do tutto gas puntando l? ingresso di curva 10.
Curva 10
A questo punto la nuova interpretazione mi sta portando a frenare sempre pi? tardi con moto diritta, poi dosando la frenata imposto la curva 10 in leggero ritardo tocco il cordolo interno e appena intravedo l?uscita della curva e ginocchio sempre non pi? a terra ricomincio a dare gas progressivamente fino a raggiungere il cordolo esterno. Tutto questo lo faccio se non ho nessuno davanti, altrimenti, visto che non sono un pilota, se ho qualcuno davanti a me leggermente pi? lento tendo a fare la curva 10 facendo l? ingresso pi? largo in entrata.
Curva 11
La curva 11 credo, col beneficio del dubbio, che vada fatta ritardando l?ingresso in modo da avere una bella visuale in uscita di curva. Tra l? altro ? una curva molto insidiosa, perch? se si punta subito il cordolo in leggero anticipo se non si familiarizza con l?entrare in curva leggermente frenati, il rischio ? quello di uscire larghi e con la moto ancora troppo piegata. Si crede di poter dare gas ed invece si rischia un bel Highside. Mi raccomando il ginocchio deve sempre fare da riferimento.
Variante 12-13
Il rettilineo che precede la variante 12-13 si pu? percorrere a centro sinistra della pista, anche perch? cos? facendo, per la conformazione della pista stessa, ci si trover? andando diritti quasi completamente a sinistra, a fine rettilineo. Inizio la frenata decisa ai 150 metri. Questa frenata presenta una condizione particolare, lo scollinamento. Essendoci una variazione di pendenza, io vi consiglio (anche se andrebbe fatto sempre in tutte le frenate decise) di dare prima una leggera pressione al freno anteriore a cui fare seguire una pressione decisa pochissimi istanti dopo. Questo perch? in questo modo la forcella in precompressione, si prepara alla frenata decisa evitando un?escursione eccessiva in spazi brevi che accentuati dallo scollinamento potrebbero farvi alzare la gomma posteriore. L?obbiettivo alla curva 12 non ? la velocit?, bens? finire la curva 12 stando praticamente cuciti al cordolo dx in uscita di curva, in modo da affrontare la curva 13 in progressiva accelerazione e fino al cordolo esterno in uscita di curva. Ci sono due modi per farlo. Il primo consiste nel frenare profondamente e puntare a moto diritta il cordolo interno della curva 12 e facendo la stessa a velocit? ridotta e moto poco piegata. La seconda ? restare parecchio a sx e entrare veloci e in leggero ritardo passando sopra al quadrato bianco in bella evidenza proprio in ingresso curva. Ma l? obbiettivo mi raccomando sempre uscire cuciti a dx dalla curva 12. Personalmente ad inizio stagione quando sono un po? pi? arrugginito preferisco affrontarla a moto meno piegata e frenando tanto. Quando poi riprendo confidenza, preferisco farla larga e veloce (si fa per dire veloce).
Ecco alcuni link che potrebbero interessarvi fatti negli anni
2013 1?19?22 https://youtu.be/MZHTwnUc2qs
2014 1?18?22 https://youtu.be/J_wiT28r6zU
2014 1?17?55 https://youtu.be/cOyfMFLPTSE
oppure versione colorita https://youtu.be/n--XRyT13Ic
2015 1?17?67 https://youtu.be/pOJ3RlnMye0
CONCLUSIONI
Facendo le giuste traiettorie cercando di sfruttare bene la pista alla curva 1-2 belli larghi, ritardando la 3 e facendola un po? pi? piano per agevolare la 4, cercando a piccole dosi di dare dolcemente pi? gas al curvone 9 a sx e infine stando cuciti a dx in uscita di curva 12, dovreste migliorare sensibilmente i vostri tempi. Questi appunti non sostituiscono in alcun modo un CORSO DI GUIDA IN PISTA CON GLI ISTRUTTURI. E? un? esperienza fantastica che vi consiglio vivamente di provare, se potete? Ma certo che potete, basta farlo diventare un bel regalo di compleanno dalla vostra ragazza hihihihi . Insisto per l?utilizzo della telecamera. Detto questo
BUONA PISTA A TUTTI.
P.S. se qualcuno che fa un bel 15 o 14 a franciacorta, possibilmente con un 600 avesse voglia di rendermi il lavoro che mi aspetta, meno difficile, lo ringrazio in anticipo.
Alessandro Grazioso ? Axel73
TITOLO: COME FARE MENO DI 1'20" A FRANCIACORTA
PREMESSA
Ciao a tutti, mi chiamo Alessandro, per gli amici motociclisti Axel.
Ho deciso di scrivere quest?articolo, per trasmettere, a chi ne avesse piacere, un po' della mia esperienza su come abbattere il muro dell' 1'20" a Franciacorta. Fino a un paio di anni fa avrei apprezzato moltissimo trovare in rete degli appunti di questo genere. Cos? adesso che posso ho deciso di farlo io.
Non sono di certo un Guro del motociclismo e nemmeno un esperto. Ho iniziato ad andare in pista cinque anni fa in uno dei primi corsi di guida in pista per NEOFITI organizzato dalla Riding School di Luca Pedersoli a FRANCIACORTA.
In questi cinque anni, attraverso un? immensa passione, sono riuscito ad abbassare progressivamente i miei tempi passando da 1'35" a 1'17" e sempre con la stessa moto una SUZUKI GSXR 750 K7.
Spesso parlando con altri motociclisti mi ? capitato di sentire la frase: "Per andare forte in moto l'importante ? andare tanto in moto".
Per quanto questa frase possa essere indiscutibilmente vera io preferisco dire: "PER ANDARE FORTE E' MOLTO IMPORTANTE L' APPROCCIO ALLA PISTA, LA CONCENTRAZIONE, I DETTAGLI, LO STUDIO E ANCHE LA PREPARAZIONE FISICA". Insomma non bisogna lasciare nulla al caso. Bisogna cercare di diventare dei Tecnici. Non meccanici, bens? rilevare quanti pi? dati oggettivi possibili, analizzarli e interpretarli al fine di avere una chiara visione di quello che ? successo nella nostra uscita in pista. Il solo girare e andare a casa felici non sempre ? sufficiente.
Per assurdo uno potrebbe girare per giornate intere o weekend o anche una stagione, senza ottenere nessun risultato. Se il FATTORE CRONOMETRICO non ? tra gli obiettivi principali, quest? opzione di sicuro garantisce solo tanto divertimento (e gi? quello ? un grandissimo risultato). Se il nostro obiettivo invece dovesse essere quello di affinare la tecnica e di fare progressi dal punto di vista cronometrico, allora dobbiamo darci molto da fare.
Io appartengo a quella categoria che adora la moto e la pista in modo quasi ossessivo, lo ammetto sono un DROGATO, ma per esigenze economiche riesco ad andarci solo due volte al mese facendo 2 turni da 20 minuti ogni volta.
Insomma Budget Limitato: ma con 200 euro al mese per sei mesi (di solo pista e benzina) cerco di trarre il massimo godimento e vantaggio.... Ma come?
La pista di Franciacorta ? un circuito molto tecnico e fisicamente stressante, ma ? una vera e propria palestra.
Ogni volta che si migliora a Franciacorta si migliora anche in altri circuiti pi? veloci (Mugello per esempio).
Riportando sempre la mia esperienza, io giro quasi esclusivamente a Franciacorta tutto l'anno e mi concedo uno o due uscite da 2 ore al Mugello e una mezza giornata a Cremona (li non fanno turni purtroppo).
Prima di andare al Mugello, mi pongo sempre come obbiettivo di migliorare qualcosa a Franciacorta, e cos? facendo i miei risultati al Mugello in sole 6 uscite sempre in 5 anni sono stati progressivamente:
2'18", 2'14", 2'11", 2'09", 2'07", 2'04".
A oggi non ho ancora fatto un'uscita ?a vuoto? al Mugello senza abbassare sensibilmente il mio tempo sul giro.
Ovviamente la stessa cosa non succede a Franciacorta, la mia palestra. L? per riuscire a migliorarmi a volte ? necessario qualche mese e a volte ? necessaria una stagione intera.
Per entrare nel dettaglio il 2'11" al Mugello corrispondeva a un 1'21" a Franciacorta.
Il 2'09" corrispondeva a 1'19".
Il 2'07" corrispondeva a 1'18".
Il 2'04" corrispondeva a 1'17". Spero di cuore che questa storia bellissima possa continuare HIHIHIHIHI
Una delle regole fondamentali nell?APPROCCIO ALLA PISTA ? non lasciare mai nulla al caso. E non sto ancora parlando della pista, ma di tutto quello che succede prima e dopo una giornata in pista.
LA PRESSIONE DELLE GOMME.
Ricordo benissimo, che sono passato direttamente da 1'21" a 1'19" mettendo la pressione delle gomme giusta. Ma non perch? mettevo delle pressioni a caso, semplicemente perch? il mio manometro (regalato da un amico) segnava 0,3 bar in meno del normale.
LA TEMPERATURA ESTERNA E IL CLIMA.
in linea di massima se fa pi? freddo alzo la pressione di 0,5-1,0 e se fa pi? caldo abbasso di 0,5-1,0.
Io uso le Pirelli Diablo Supercorsa V2 Sc2 nei periodi pi? freddi e , dall' anno scorso, le SC1 nei periodi caldi. In alternativa nei periodi caldi giravo la mattina presto sempre con SC2 Con queste gomme la casa costruttrice d? come range di pressioni ANT 1.7-1.9 e PST 2.1-2.4
Io in linea di massima giro sempre con 2.3 ANT e 1.9 PST
Un accorgimento che utilizzo sempre ? quello di mettere le termocoperte immediatamente alla fine di ogni sessione per preservare la durata degli pneumatici. In questo modo evito degli shock termici. Questa cosa la faccio anche prima di andare a casa, ma senza attaccare la corrente alle termo. Metto tutto in ordine, poi quando ho sistemato tutto, tolgo le termocoperte e torno a casa (in furgone). Quando giravo in 1?25?-1?22? un treno di gomme mi durava una stagione intera, circa 900-1000km
P.S. se piove non giro e piango un po'.
LA BENZINA
Essendo un maniaco, e soprattutto avendo un 750 e non un 1000, calibro la benzina in base al circuito. 5 litri per Franciacorta e 7 litri per Mugello a sessione.
A volte stiamo l? a spendere soldi per viterie in ergal (sempre fighissime) oppure c?? chi cambia la batteria con una pi? piccola e leggera e poi entra in pista con il pieno. Alleggeriamo. Per misurare i consumi ? molto semplice, ma ve lo spiego lo stesso. Si mette la benzina, 10 litri per 20 minuti ? pi? che sufficiente. A fine sessione, io uso una pompetta fatta per svuotare il serbatoio, cosi misuro quanta benzina ? avanzata e so quanta ne ho consumata. Consumo circa 4 litri a Franciacorta e ad ogni turno svuoto il serbatoio e lo riempio con 5 litri per essere tranquillo.
TELECAMERA
La maggior parte dei miei miglioramenti io li attribuisco all? utilizzo di una telecamera durante le sessioni di prove libere. A casa con calma, scarico i filmati e confrontandoli con i tempi cerco di capire dove sono andato meglio, perch?, che traiettoria ho fatto, a che velocit? sono entrato in una particolare curva. Tante volte mi sono accorto che in un particolare giro per esempio al curvone 9 a sx riuscivo ad arrivare ad una particolare velocit?, che non mi era mai riuscito di arrivare in altri giri, nonostante magari in quello stesso giro avessi fatto un tempaccio o un errore o diversi sorpassi. Senza osservare il giro, non sarei stato in grado di capire che in quel punto avevo fatto dei progressi. In questo modo il mio compito per la volta successiva era dare gas fino a che arrivavo a quella velocit? in quella particolare curva.
Oppure molto importante ? vedere il punto esatto dove frenare e a che velocit? arrivo alla corda in diversi giri. In questo modo cerco di memorizzare tutto, o quasi, e replicarlo la volta successiva. In sostanza, miglioro di pi? a casa seduto davanti al computer (nei pochi ritagli di tempo disponibili) che non a girare in pista. Anche se vi assicuro che preferirei la seconda possibilit?.
Lo avevo detto sono ai limiti della paranoia
PICCOLI CONSIGLI
La cosa che secondo me dovreste evitare di fare per andare forte ? quella di voler diventare prima di tutto dei bravi STACCATORI e vi spiego semplicemente perch?:
Ogni volta che farete una staccata forte e in spazi brevi arrivando a percorrere la curva alla velocit? a voi congeniale, starete mettendo a dura prova la ciclistica della vostra moto e la vostra sicurezza. Ovviamente se foste dei professionisti, questa sarebbe la soluzione migliore. Ma siccome questo articolo non ? di certo rivolto a Piloti e nemmeno io mi ritengo tale, vi consiglierei, per esempio alla curva 1 di Franciacorta di frenare prima del solito, meno intensamente e provare a familiarizzare col fatto che la curva di volta in volta dovete imparare a farla sempre pi? veloce. In seguito se vedete che riuscite a migliorare la velocit? di percorrenza, provate a ridurre gli spazi. Tenete presente che fare una curva lenti vi invoglia a dare gas ancora prima di aver raggiunto la corda rischiando magari un Highside.
Altro fattore importantissimo per fare dei buoni tempi che io non ho mai sottovalutato, ma che mi ? capitato spesso di vedere in qualche filmato ? che la moto va sfruttata ad alti regimi di rotazione del motore.
Se la coppia entra a 10500 giri per esempio, non esiste che in rettilineo si cambi marcia a 11000. I giri vanno sfruttati tutti quasi fino al limitatore. Come finezza se in un particolare tratto del circuito, risulta che una marcia la sfruttiate fino al limitatore, io vi consiglierei di aumentare la marcia un po' prima del solito per sfruttare la coppia che in negli ultimi giri prima dell? intervento del limitatore ? calante. Questo per? comporta una scalata in pi? quindi fatelo quando avete una buona confidenza con il mezzo.
Da qui bisognerebbe parlare dei rapporti per? ogni marca modello e cilindrata hanno le proprie caratteristiche. Se uno ha un 1000 non dovrebbe avere grossi accorgimenti per fare meno di 1'20" con il 600 o 750 invece ? meglio accorciare parecchio. Io con il 750 ho fatto 1'17" sia con il 16-46 (rapporti giusti per il Mugello) che con il 15-47.
IL TRACCIATO
Veniamo ora al tracciato e alla mia interpretazione. Io parlo per il mio 750 che ? paragonabile a un 600 ben preparato.
MARCE
(configurazione 15-47 pignone-corona)
Metto la 5a marcia poco prima del traguardo, alla curva 1 a dx scalo 2 marce ed entro di 3a. proseguo curva 2 3 4 di 3a. Scalo in 2a alla variante 5-6. Mantengo la 2a fino all' uscita del rampino e poi la 3a a giri non troppo alti, tanto sono un po' piegato e non voglio troppa coppia. Di terza anche il curvone a dx. Scalata in 2a alla curva 11. 3a,4a e 5a sul secondo rettilineo. Scalo in 2a e finisco la curva 11 e 12.
(configurazione 16-46 pignone-corona)
Metto la 4a marcia sul traguardo, alla curva 1 a dx scalo 1 marcia ed entro di 3a. proseguo curva 2 sempre di 3a. Prima della curva 3 scalo in 2a e la mantengo fino all' uscita del rampino e poi la 3a a giri non troppo alti, tanto sono un po' piegato e non voglio troppa coppia. Di terza anche il curvone a dx (a volte ho mantenuto la seconda anche nel curvone ma si ha troppo freno motore, anche se si evita di scalare una marcia). Scalata in 2a alla curva 11. 3a e 4a sul secondo rettilineo. Scalo in 2a e finisco la curva 11 e 12.
Le due configurazioni si assomigliano e devo dire che la seconda ? molto pi? comoda, poich? bisogna fare meno cambiate, e si guida pi? rilassati, ma devo ammettere che la prima configurazione rende molto di pi?, la moto spinge tanto, anche se fatico ancora a gestire la scalata 5a-2a sul secondo rettilineo. Ogni tanto vado ancora lungo perch? non mi entra la seconda e rimango di terza
Con le sole marce per? non si fa nulla, anche se ? comunque un buon punto di partenza. Ora bisogna pensare alle traiettorie e alla regola base della guida in pista:
IN UNA SUCCESSIONE DI CURVE RAVVICINATE BISOGNA FARE IN MODO DI DISEGNARE UNA TRAIETTORIA OTTIMALE PER AGEVOLARE L' USCITA IN ACCELLERAZIONE SULL' ULTIMA CURVA.
I superfighi considerano la curva 1,2 e qualcuno anche la 3 una curva sola. Io non sono nemmeno figo quindi considero:
Curva 1 Dx circa 90 gradi (ma come vedete dalla figura ? pi? aperta)
Curva 2 Dx 90 gradi
Variante 3-4 90 Dx e 90 Sx ma nella realt? ? pi? aperta e va tenuto conto anche di questo.
variante 5-6-7 (fino a poco tempo fa avevo dei grossi dubbi sull? interpretazione di questa variante, ma durante un breefing pre-turno (obbligatorio da quest' anno) con Luca Pedersoli ho strappato un' informazione (di certo non un segreto ), che confermava la mia teoria. Molti piloti considerano la variante 5-6 e poi la curva 7 a parte. Questa sottile differenza fa si che in molti preferiscono sacrificare la curva 5 per fare meglio la 6 e restare a centro pista per affrontare la 7.
Io invece faccio la 5 e mi faccio buttare fuori dalla 6 fino al cordolo esterno in modo da raccordare bene, a gas parzializzato, la curva 7. (Non voglio dire che l?altra soluzione sia sbagliata)
Poi abbiamo il "rampino" curva 8 a Sx. curva 9 ancora a Sx. Il bellissimo curvone 10 a Dx. L'insidiosa curva 11 a dx <90 gradi. Secondo rettilineo e l' ultima variante 12-13.
La pista deve essere un dipinto per noi. Bisogna conoscerla alla perfezione. Bisogna innanzitutto trovare dei riferimenti. Che possono essere i cartelli 50 100 e 150 m, ma come spesso succede, se non bastano si devono guardare dei segni a terra , una riga un tombino a bordo pista, la sabbia, una stradina, la fine di un cordolo. Questo ci serve per riuscire ogni volta ad avere il giusto riferimento cui fare seguire una nostra sequenza di azioni. Ogni anno a terra trovo qualche riga in pi? o dei tratti di sabbia fuori dai cordoli, prima di una curva, spostati. Ogni stagione cerco di ricostruirmi la giusta immagine del circuito.
Lo ammetto, quando sei dentro non sempre si ha la lucidit? di tenere a mente troppe cose, ma sono importanti i punti principali. Le azioni che compiamo sono una diretta conseguenza della prima. Nello specifico per me i punti importanti sono:
Dove staccare sul primo rettilineo;
Dove frenare e iniziare a piegare alla variante 5-6,;
Dove frenare al curvone 10;
Quando iniziare ad accelerare all? uscita di curva 10;
Dove frenare sul secondo rettilineo;
Dove mettere le ruote all? uscita di curva 12.
LA POSIZIONE IN SELLA
Non siamo ne Valentino Rossi ne Marquez, ma cerchiamo di non essere pigri. In sella almeno in rettilineo, le teste devono scomparire dentro il cupolino, con il mento appoggiato nell? incavo del serbatoio. L?hanno fatto apposta. O almeno belli bassi. Possibilmente evitate di tirare verso di voi i manubri in accelerazione in uscita di curva sia per rialzarvi sia per stare accucciati. O neutri o meglio ancora se spingete. La staccata va fatta stringendo bene le ginocchia al serbatoio per diventare tutt?uno con la moto. Ci si solleva con il busto, braccia leggermente flesse e si contrasta la forza frenante con interno coscia e braccia. Stare sempre a 8-10 cm dal serbatoio. In curva non cerchiamo per forza di toccare con il ginocchio. Il ginocchio va aperto come riferimento, ma se non tocca significa solo che possiamo piegare di pi? oppure che possiamo dare gas. Evitare di appendersi ai manubri o fare torsioni con il busto. Quelli bravi hanno gi? la chiappa mezza fuori in direzione della curva gi? in fase di staccate forti. Io personalmente nelle staccate forti non riesco ancora a farlo (oltre a non saperle fare), ma nelle altre curve si. Lo sguardo ? molto importante. Guardate sempre in anticipo. Se puntate un cordolo, poco prima di raggiungerlo, dovete gi? guardare l?uscita. Il busto se riuscite a portarlo all? esterno della moto in curva vi consente di affrontare la curva meno piegati. Sono tutti piccoli accorgimenti. Non ? necessario che impariate subito a fare tutto ma incominciate a familiarizzare con qualche aspetto un po? alla volta.
TRAIETTORIE
E? stato creando la seconda immagine che mi sono accorto che ho sempre commesso un piccolissimo errore nell? interpretare la pista (fosse solo uno?) e cio? che all? uscita di curva 13 io mi sono sempre portato molto vicino al muro per essere bello dritto in corrispondenza della staccata del primo rettilineo. Cos? facendo per? percorro un po? di strada in pi?. La soluzione pi? diritta ? quella mostrata in figura. Si resta a centro pista per poi allargarsi eventualmente di pochissimo in corrispondenza dell? ingresso in pista.
Ricordiamoci sempre che salvo casi particolari, la pista va sfruttata. Se all? uscita di una curva ci troviamo a centro pista , vuol dire che o abbiamo frenato troppo oppure abbiamo dato poco gas in uscita di curva.
Ora vi descriver? come meglio posso un mio giro ?perfetto?. Considerate per? che, per il consiglio datovi in precedenza, io sono un PESSIMO STACCATORE.
Curva 1
Staccata tra i 150-200 metri stando tutto a sinistra cercando di stare molto cucito al cordolo sinistro durante la frenata. Rilascio i freni, ma non del tutto. Imposto la curva leggermente frenato, poco poco, in modo da fare la curva alla velocit? che voglio io. (questo accorgimento non ? necessario per fare 1?20?, ma per 1?17? si). E? per questo motivo che vi consiglio di frenare prima perch? comunque, se iniziate a familiarizzare col fatto che potete arrivare a poco prima della corda con i freni in rilascio e appena appena tirati, vi far? notare che ad ogni giro potete rilasciare un pochino prima i freni ed entrare pi? veloci. Cos? potete spostare il punto di frenata iniziale, quello dove si frena con decisione, pi? avanti e ricominciare da capo (spero di essere stato chiaro). Poco prima della corda mollo completamente il ditino dal freno, finisco la piega, e appena il ginocchio si alza da terra comincio a dare gas, progressivamente fino ad arrivare al cordolo esterno.
Curva 2
Stando sopra il cordolo, a volte, sempre con un ditino sui freni punto la corda leggermente frenato, poco prima della corda mollo il dito dal freno e come prima a ginocchio alzato da terra inizio a dare progressivamente gas fino al cordolo esterno.
Variante 3-4
In questa variante ? molto importante sacrificare un pochino la curva 3 per fare bene la 4. Il ch? evita, tra le altre cose, di correre il rischio di saltare in aria alla curva 4 (la prima a sx del circuito) colpevole, ma che di colpe non ne ha, di numerose cadute. Cosa significa?
Semplicemente che la curva 3 andrebbe presa in ritardo cercando di mantenersi il pi? possibile al centro destra in uscita di curva. Se venisse fatta come una normale curva, ci porterebbe in uscita troppo larghi, impedendoci di affrontare la 4 nel modo giusto, e cio? in accelerazione progressiva.
Variante 5-6-7
Inizio a frenare in corrispondenza della stradina che si vede sulla dx, stando molto vicini al bordo pista destro. Bella frenata e in corrispondenza dell?? inizio del cordolo destro, inizio la piega a sx cercando la corda sx con il ditino sempre in leggerissima pressione sul freno anteriore. Cambio di direzione a gas parzializzato raggiungo l? estrema sinistra, fino al cordolo, in uscita dalla curva 6. In questo modo riesco ad avere una posizione ottimale e moto sufficientemente diritta per dare ancora un pochino, non troppo, di gas raccordando fino a passare sopra il cordolo estremo dx prima del rampino 8.
Curva 8 il Rampino
Passato sopra il cordolo dx prima del rampino a sx, da quel punto e fino a poco prima del quadrato di vernice bianca, che si vede benissimo poco prima della curva 8, posso frenare a moto praticamente diritta e lasciare i freni un attimo prima di iniziare la piega passando leggermente all? interno sinistro del quadrato in questione. L?uscita da questa curva va fatta dosando il gas specialmente all? inizio, perch? dandone troppo si rischia di perdere aderenza sul posteriore, ma se si ha la capacit? di rialzare velocemente la moto si riesce a dare bene gas, restando a centro pista.
Curva 9
Questa curva, insieme alla 10 mi sta portando a fare nuove scoperte ed ? quella che ovviamente insieme alle altre, mi sta facendo guadagnare parecchio tempo. Inizialmente io facevo curva 9 in accelerazione dosata ma costante accelerazione, cercando di stare in uscita molto a sx in modo da avere una buona visuale di inserimento per la curva 10 e senza quasi toccare nemmeno i freni per fare la 10. Sfruttando solo la normale decelerazione del motore. Davo giusto una leggera frenatina poco prima di impostare la curva 10. Adesso mi sono accorto che (salvo nuove interpretazioni) arrivato al cordolo sx di curva 9 in progressiva accelerazione (e qui davvero ? sbalorditivo di quanto gas si pu? dare ma MAI ESAGERAE e MAI TUTTO, io non ho il Santo TC a proteggermi) restando a centro pista da quel punto raddrizzo la moto e do tutto gas puntando l? ingresso di curva 10.
Curva 10
A questo punto la nuova interpretazione mi sta portando a frenare sempre pi? tardi con moto diritta, poi dosando la frenata imposto la curva 10 in leggero ritardo tocco il cordolo interno e appena intravedo l?uscita della curva e ginocchio sempre non pi? a terra ricomincio a dare gas progressivamente fino a raggiungere il cordolo esterno. Tutto questo lo faccio se non ho nessuno davanti, altrimenti, visto che non sono un pilota, se ho qualcuno davanti a me leggermente pi? lento tendo a fare la curva 10 facendo l? ingresso pi? largo in entrata.
Curva 11
La curva 11 credo, col beneficio del dubbio, che vada fatta ritardando l?ingresso in modo da avere una bella visuale in uscita di curva. Tra l? altro ? una curva molto insidiosa, perch? se si punta subito il cordolo in leggero anticipo se non si familiarizza con l?entrare in curva leggermente frenati, il rischio ? quello di uscire larghi e con la moto ancora troppo piegata. Si crede di poter dare gas ed invece si rischia un bel Highside. Mi raccomando il ginocchio deve sempre fare da riferimento.
Variante 12-13
Il rettilineo che precede la variante 12-13 si pu? percorrere a centro sinistra della pista, anche perch? cos? facendo, per la conformazione della pista stessa, ci si trover? andando diritti quasi completamente a sinistra, a fine rettilineo. Inizio la frenata decisa ai 150 metri. Questa frenata presenta una condizione particolare, lo scollinamento. Essendoci una variazione di pendenza, io vi consiglio (anche se andrebbe fatto sempre in tutte le frenate decise) di dare prima una leggera pressione al freno anteriore a cui fare seguire una pressione decisa pochissimi istanti dopo. Questo perch? in questo modo la forcella in precompressione, si prepara alla frenata decisa evitando un?escursione eccessiva in spazi brevi che accentuati dallo scollinamento potrebbero farvi alzare la gomma posteriore. L?obbiettivo alla curva 12 non ? la velocit?, bens? finire la curva 12 stando praticamente cuciti al cordolo dx in uscita di curva, in modo da affrontare la curva 13 in progressiva accelerazione e fino al cordolo esterno in uscita di curva. Ci sono due modi per farlo. Il primo consiste nel frenare profondamente e puntare a moto diritta il cordolo interno della curva 12 e facendo la stessa a velocit? ridotta e moto poco piegata. La seconda ? restare parecchio a sx e entrare veloci e in leggero ritardo passando sopra al quadrato bianco in bella evidenza proprio in ingresso curva. Ma l? obbiettivo mi raccomando sempre uscire cuciti a dx dalla curva 12. Personalmente ad inizio stagione quando sono un po? pi? arrugginito preferisco affrontarla a moto meno piegata e frenando tanto. Quando poi riprendo confidenza, preferisco farla larga e veloce (si fa per dire veloce).
Ecco alcuni link che potrebbero interessarvi fatti negli anni
2013 1?19?22 https://youtu.be/MZHTwnUc2qs
2014 1?18?22 https://youtu.be/J_wiT28r6zU
2014 1?17?55 https://youtu.be/cOyfMFLPTSE
oppure versione colorita https://youtu.be/n--XRyT13Ic
2015 1?17?67 https://youtu.be/pOJ3RlnMye0
CONCLUSIONI
Facendo le giuste traiettorie cercando di sfruttare bene la pista alla curva 1-2 belli larghi, ritardando la 3 e facendola un po? pi? piano per agevolare la 4, cercando a piccole dosi di dare dolcemente pi? gas al curvone 9 a sx e infine stando cuciti a dx in uscita di curva 12, dovreste migliorare sensibilmente i vostri tempi. Questi appunti non sostituiscono in alcun modo un CORSO DI GUIDA IN PISTA CON GLI ISTRUTTURI. E? un? esperienza fantastica che vi consiglio vivamente di provare, se potete? Ma certo che potete, basta farlo diventare un bel regalo di compleanno dalla vostra ragazza hihihihi . Insisto per l?utilizzo della telecamera. Detto questo
BUONA PISTA A TUTTI.
P.S. se qualcuno che fa un bel 15 o 14 a franciacorta, possibilmente con un 600 avesse voglia di rendermi il lavoro che mi aspetta, meno difficile, lo ringrazio in anticipo.
Alessandro Grazioso ? Axel73
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