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LE LUC

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    #1

    LE LUC

    Il richiamo di Le Luc

    Non ? un omone e noi non siamo gay. Si tratta di una pista francese, malpensanti! Piccola e carina. Si trova a 280 km circa da Genova e a 40 km da Saint Tropez (Francia del Sud)? capito ragazzi? Si inizia a ragionare? Facciamo 1+1?
    Poi, volendo assaporare meglio il viaggio, si pu? deviare verso la costa Azzurra, Nizza, Montecarlo e altre rinomate citt?. Meritano di essere osservate, anche solo di sfuggita.Una passeggiata in citt? poi non guasta, i nasini all??ns? abbondano e si sa che? posto che vai figa che trovi.
    Qui si pu? notare anche che non regna il caos all?italiana, c?? molto meno traffico, molta meno gente, la tranquillit? e la ?normalit?? non sono un miraggio. Il tutto diventa molto pi? rilassante, proprio superato il confine? e la voglia di ritornare in Italia non ? molta!

    Il nostro paesino che ospita il motodromo ? vicinissimo all?uscita dell?autostrada e facilmente raggiungibile. Una volta giunti nel circuito si pu? notare immediatamente la differenza tra quelli nostri italiani. Non esiste un paddock vero e proprio, asfaltato e dotato di torrette per acqua e corrente bens? sembra un campeggio. Alberi, terra, servizi e l?edificio che ospita 3-4 box e le stanze adibite alla gestione del circuito. La corsia box ? lunga circa 50 mt e funge anche da minipaddock.
    Il tutto ? quasi fermo a parecchi anni fa. Strutture (solo ora iniziano gli aggiornamenti), barriere protettive, vie di fuga e assenza di commissari lungo la pista (ma sostituiti da telecamere) completano il quadro ?particolare? di questo e molti altri circuiti francesi.

    Il tracciato ha due alternative. Il ?lungo? e il ?corto?. Separati da duecento metri ma da parecchi secondi di differenza, infatti la versione lunga obbliga a un vistoso rallentamento (vedere nelle due immagini). Il nastro d?asfalto solitamente sfruttabile ? lungo poco pi? di 2.000 mt, per la precisione 2.200, ma ? abbastanza veloce, si percorre sotto il minuto (con un buon passo). La cosa pi? piacevole di questo circuito ? il panorama in cui ? inserito. Si trova su un?altura e immerso in un paesaggio quasi selvaggio, isolato dal mondo e dove regna sovrana la pace e il silenzio (se escludiamo le donne chiacchierone e i motori che ululano). Qui ? il posto ideale per assaporare il profumo di f? (no quella no purtroppo! Questa zona della Francia ? poco fornita ahinoi!) ?oglie, di alberi, di fiori. Profumi che si sposano molto bene con l?odore di gomma, di gas di scarico, di lana di roccia cotta e di olio incombusto dei 2t.

    Il clima in questa zona ? molto favorevole, e noi abbiamo trovato una temperatura primaverile in Ottobre, quando in Italia imperversava Giove pluvio.
    La giornata, oltre ad essere spettacolare, ? lunga. Quindi sfruttiamola! Scaldiamo i motori e ci apprestiamo a masticare un po? di questo particolare tracciato. Purtroppo ci sono solo 2 curve a sx e tra l?altro sono le curve di 2 varianti? quindi non si ?assaporano? nemmeno, peccato! E purtroppo le restante curve sono ?corte? e veloci, ovvero non ? possibile sdraiare la moto in piegoni da brivido tipo Mugello, qui ? ?toccata e fuga? insomma. Avevo detto che era una pista carina.
    Ora, bando alle ciance, ci mettiamo il casco ed entriamo. L?aria fresca del mattino rende tutta la carovana di piloti prudente e flemmatica? l?asfalto, i muscoli e le gomme sono freddi. Percorriamo prudentemente e studiando la pista per una decina di km prima di concedersi un assaggino veloce del circuit Du Var.
    Passiamo la linea del traguardo in 5a. Togliamo velocemente un paio di marce giusto un attimo prima di inserirci in una curva a sx secca, da fare in rilascio o pelando. Sempre a moto inclinata si scala un?altra marcia - siamo in 2? ora- e nel mentre si cambia direzione per azzannare le due curve a dx, da raccordare stile dito su seno della vostra fidanzata nel mentre di un dolce amplesso romantico. In uscita si pu? aprire molto presto perch? la seconda curva ?apre?, per? il cordolo ? corto e il margine della pista rientra di qualche cm, rischiando quindi di farci entrare in contatto con l?erba e arare il campo. Questa curva si dovrebbe percorrere in 3a marcia, per prediligere una miglior scorrevolezza della moto, poi si inseriscono la 4? e la 5? (dipende dalle rapportature), si torna di nuovo in 4? e si affronta la serie di 2 esse veloci che iniziano a sx. Quindi sx, dx, sx e di nuovo a dx per infilarci nella curva pi? bastarda di Le Luc, da farsi in 3?. E? in discesa nel primo tratto, tende a chiudere a ? e in uscita ? in salita. Qui per giunta la via di fuga ? molto vicina e decorata con belle gommine? fare un dritto qui ad una certa velocit? significa impiantarsi nelle barriere quasi al 100%. Non ? una bella prospettiva. Pertanto tale curva non ? molto amata da qualcuno e induce un attimo a riflettere, quanto vale la pena ?sfracellarsi? qui, lontano da casa e su un circuito poco prestigioso. Noi cerchiamo anche voli con onore, oltre che sicuri. Chiudendo gli occhi dell?incoscienza si pu? aprire il gas un po? di pi? per poter uscire bene dalla salita, terminata la quale si butta la 4? subito dopo e prima del curvone si inserisce la 5? per far scorrere meglio la moto e senza avere il motore impiccato. Anche qui le vie di fuga sono molto ridotte e siamo a ben oltre i 200 km/h? qua per? ? diverso. Se dovessimo uscire (sgratttttt) nella ghiaia in questo caso saremmo obliqui alla schiera di gomme e non pi? perpendicolari, quindi l?incoscienza ? pi? libera di esprimersi. Dopo questo curvone, un breve rettifilo ci porta ad una staccata in leggera pendenza, dove l?avantreno ? molto sollecitato e il posteriore saltella e sbandiera senza farsi pregare pi? di tanto. La curva che pone fine a questo tratto di curva ? secca, a novanta gradi e l?uscita ?, ancora una volta, in salita. Anche qui niente curva di appoggio e niente piegoni, si inclina la moto quel necessario per puntare il muso verso lo scollinamento e poi, gasssss e ci si arrampica verso il traguardo. La salita nasconde il resto della pista e una volta giunti in cima ci si pu? esibire in gustose impennate e osservare le donzelle sul muretto dei box che vi guardano con occhi sognanti? l?accendiamo?

    Prezzi variabili in base all?organizzatore. Noi abbiamo pagato 100 ? per tutta la giornata con max 35 piloti complessivi.

    I prezzi in Francia sono maggiori di un 20-30% circa rispetto a quelli italiani (compratevi i profilattici in Italia)

    Noi abbiamo pernottato in autodromo, alberghi, ristoranti etc si possono trovare via internet con estrema facilit? (www.viamichelin.com ad esempio)


    UN DOVEROSO GRAZIE AL FLAZ.

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    #2
    bella recensione....mi viene voglia di andarci.

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      #3
      Io ci sono stato 2 volte..la prima sono volato subito dopo la prima curva dopo il rettifilo...la seconda, quando c'era anche il Flaz, mi son divertito come un matto...solo che...alla fina, tra affitto furgne pista ecc quest'anno ho preferito guidare di + e andare fon a Rijeka...

      Ma se organizziamo ne vale la pena...

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        #4
        se si organizza io ci sto...

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          #5
          ok,ma quando ci andiamo?

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            #6
            il 24 febbraio.. 90 euro tutto il giorno...ve gusta???

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              #7
              devo vedere,perche' alle sei devo essere al lavoro, pero' potrei starci dentro!
              chi organizza?

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