Ciao a tutti.
Il 7 Maggio ho preso la mia licenza FMI, adesso sono un pilota
non mi hanno chiesto niente di niente; visita medica, quota motoclub e costo licenza. Fine.
Ieri ero a monza ed ho conosciuto un ragazzo (tra l'altro utente del forum) che l'anno scorso nel rettilineo a monza si ? trovato uno che uscito dai box si ? buttato subito tutto a sx, ed ha fatto un botto assurdo.
si ? rotto in una maniera spaventosa...
mi ? venuto addosso una rabbia, e non riesco ad immaginare come si sente lui.
Mettendo insieme le due cose, (tesseramento facile e botto) si capisce che la cosa poteva essere evitata. Perch? se al pirla di turno (che tra l'altro poi ? scappato e non lo anno pi? trovato) veniva spiegato in qualche momento della sua vita che uscendo dai box si guarda indietro e si rispetta la linea bianca.... si evitava un dramma, che poteva essere anche peggiore.
Mi ? venuta voglia di fare qualcosa, ed ho spedito una lettera alla direzione FMI; ne includo una copia qu? sotto.
Quest'anno dopo molti incidenti, polemiche, lettere e casini vari, qualche circuito e qualche organizzatore ha iniziato a dividere i turni a seconda dei
tempi.
Penso pertanto che magari raccogliendo consensi, scrivendo alla FMI e rompendo un p? le scatole possiamo iniziare perlomeno ad ottenere che insieme al rilascio della licenza FMI ti facciano il benedetto briefing.
Magari non subito, ma magari si otterr? un risultato e caler? un p? il rischio di incidenti dovuto a mera ignoranza dei fondamenti della guida in circuito.
Se qualcuno volesse contribuire scrivendo le sue impressioni, esperienze di cose assurde viste in pista dovute a mancanza di conoscenza delle regole della pista, ben venga. Le inoltrer? a FMI e se rispondono lo far? sapere subito. O se volete scrivere voi direttamente... come volete.
rompiamo un p? le palle su sta cosa.... siete d'accordo?
Io ci tengo molto alla sicurezza in pista, sia mia che di altri, sono sicuro che ? cos? anche per voi
ecco la mail che ho spedito:
18 Maggio 2010
Buongiorno
mi chiamo luigi Cirrito, ed il giorno 7 maggio 2010 sono diventato titolare della licenza FMI sport! Ora finalmente potr? girare in circuito nei turni riservati ai piloti licenziati, con la moto solo pista?.fantastico!! ma? c?? un ma??.
Quando si fa la patente per guidare veicoli a motore su strada, perlomeno bisogna dimostrare di saper guidare, parcheggiare, circolare su strada in modo piuttosto sicuro, e si apprende la teoria che regola la circolazione stradale.
Ora a me ? stata rilasciata questa tessera sport, con la quale ho accesso in autodromo, nei turni riservati ai piloti licenziati, ma non ho dovuto dimostrare nulla, e non mi ? stato chiesto nulla.
La cosa mi ha lasciato a dir poco esterrefatto.
Come potete Voi sapere se io sono mai stato in pista? Come potete Voi sapere se io conosco il significato delle bandiere utilizzate in circuito, oppure se io conosco le nozioni di base sul comportamento da tenere in pista? Quanti hanno avuto la licenza FMI ma non hanno la minima idea di tutto ci??.
Le conseguenze della mancata istruzione, seppur minima, delle regole fondamentali del comportamento da tenere in circuito creano, e causano conseguenze catastrofiche.
Ne potete vedere e sentire parecchie parlando con qualsiasi persona sia familiare con l?ambiente degli autodromi. Io ieri ho conosciuto un ragazzo che a pi? di 280 Kmh, in fondo al rettilineo di monza, si ? ritrovato un altro motociclista che ? entrato in pista, uscendo dai box si ? buttato tutto sulla sinistra, senza rispettare la linea bianca?..
Non vi elenco le ossa rotte che ha riportato, ? un miracolo che sia ancora vivo.
Posso raccontarVi io stesso di aver visto un motociclista fermo all?esterno della curva Biassono con la moto sul cavalletto, ad aspettare ? e ve ne posso raccontare molte altre.
Sono sicuro che a Voi, come a me e chiunque altro non piaccia vedere ne sentire queste cose, ed ? questo il motivo che mi ha spinto a scriverVi; il motociclismo in circuito ? uno sport molto pericoloso, per? credo che con un ragionevole sforzo sia possibile colmare una lacuna di istruzione seppur minima, che ritengo debba essere data a chiunque entri in circuito con la moto. Questo non sempre viene fatto con successo dagli organizzatori o dagli autodromi, ma consentitemi di suggerirvi di istruire perlomeno chi si fregia della Vostra tessera, e si ritrova in circuito a correre magari alle prime armi, insieme a piloti professionisti o amatoriali molto veloci.
Sono sicuro che ogni tesserato FMI si lamenter? sempre per il costo troppo caro della tessera, sia che costi 10 euro, sia che ne costasse 200, ma sono altres? sicuro che ogni tesserato FMI sarebbe felice di pagare 10 o 20 euro in pi?, una tantum, per fare in modo che nei moto club dove va a ricevere la tessera sia allestito un briefing di anche soli 15 minuti, dove si spiega il significato delle bandiere, di non andare a zig zag in pista, di non cambiare traettoria bruscamente, di non aspettare l?amico?. Ecc..ecc. eliminando parecchie situazioni che creano pericolo, causate da semplice ignoranza. Nel corso degli anni gli autodromi sono diventati sempre pi? sicuri, le tecnologie costruttive dell?abbigliamento protettivo per motociclisti continuano a fare passi avanti, e cercare di garantire la sicurezza di chi corre in moto a qualsiasi livello ?, e sar? sempre una lotta continua.
Dopo molte polemiche ora qualche circuito e qualche organizzatore ha iniziato a suddividere turni in pista in base ai tempi, separando i piloti pi? veloci da quelli lenti, in quanto ci? ? causa di molti problemi ed incidenti.
Quello del briefing ? un problema che non ? ancora stato sufficientemente affrontato e risolto.
Questa lacuna crea un pericolo enorme, e la mia presente lettera non vuole essere una predica, ma il rendere noto a Voi che esiste un problema serio, e suggerire umilmente una soluzione poco costosa che possa aiutare a salvare delle vite umane e rendere pi? sicure le piste frequentate dai tesserati FMI. Io e molti miei amici motociclisti speriamo sinceramente che ascoltiate il mio appello e che facciate qualcosa a riguardo.
Vi ringrazio per l?attenzione
Cordialmente
Luigi Cirrito
Il 7 Maggio ho preso la mia licenza FMI, adesso sono un pilota
non mi hanno chiesto niente di niente; visita medica, quota motoclub e costo licenza. Fine.
Ieri ero a monza ed ho conosciuto un ragazzo (tra l'altro utente del forum) che l'anno scorso nel rettilineo a monza si ? trovato uno che uscito dai box si ? buttato subito tutto a sx, ed ha fatto un botto assurdo.
si ? rotto in una maniera spaventosa...
mi ? venuto addosso una rabbia, e non riesco ad immaginare come si sente lui.
Mettendo insieme le due cose, (tesseramento facile e botto) si capisce che la cosa poteva essere evitata. Perch? se al pirla di turno (che tra l'altro poi ? scappato e non lo anno pi? trovato) veniva spiegato in qualche momento della sua vita che uscendo dai box si guarda indietro e si rispetta la linea bianca.... si evitava un dramma, che poteva essere anche peggiore.
Mi ? venuta voglia di fare qualcosa, ed ho spedito una lettera alla direzione FMI; ne includo una copia qu? sotto.
Quest'anno dopo molti incidenti, polemiche, lettere e casini vari, qualche circuito e qualche organizzatore ha iniziato a dividere i turni a seconda dei
tempi.
Penso pertanto che magari raccogliendo consensi, scrivendo alla FMI e rompendo un p? le scatole possiamo iniziare perlomeno ad ottenere che insieme al rilascio della licenza FMI ti facciano il benedetto briefing.
Magari non subito, ma magari si otterr? un risultato e caler? un p? il rischio di incidenti dovuto a mera ignoranza dei fondamenti della guida in circuito.
Se qualcuno volesse contribuire scrivendo le sue impressioni, esperienze di cose assurde viste in pista dovute a mancanza di conoscenza delle regole della pista, ben venga. Le inoltrer? a FMI e se rispondono lo far? sapere subito. O se volete scrivere voi direttamente... come volete.
rompiamo un p? le palle su sta cosa.... siete d'accordo?
Io ci tengo molto alla sicurezza in pista, sia mia che di altri, sono sicuro che ? cos? anche per voi
ecco la mail che ho spedito:
18 Maggio 2010
Buongiorno
mi chiamo luigi Cirrito, ed il giorno 7 maggio 2010 sono diventato titolare della licenza FMI sport! Ora finalmente potr? girare in circuito nei turni riservati ai piloti licenziati, con la moto solo pista?.fantastico!! ma? c?? un ma??.
Quando si fa la patente per guidare veicoli a motore su strada, perlomeno bisogna dimostrare di saper guidare, parcheggiare, circolare su strada in modo piuttosto sicuro, e si apprende la teoria che regola la circolazione stradale.
Ora a me ? stata rilasciata questa tessera sport, con la quale ho accesso in autodromo, nei turni riservati ai piloti licenziati, ma non ho dovuto dimostrare nulla, e non mi ? stato chiesto nulla.
La cosa mi ha lasciato a dir poco esterrefatto.
Come potete Voi sapere se io sono mai stato in pista? Come potete Voi sapere se io conosco il significato delle bandiere utilizzate in circuito, oppure se io conosco le nozioni di base sul comportamento da tenere in pista? Quanti hanno avuto la licenza FMI ma non hanno la minima idea di tutto ci??.
Le conseguenze della mancata istruzione, seppur minima, delle regole fondamentali del comportamento da tenere in circuito creano, e causano conseguenze catastrofiche.
Ne potete vedere e sentire parecchie parlando con qualsiasi persona sia familiare con l?ambiente degli autodromi. Io ieri ho conosciuto un ragazzo che a pi? di 280 Kmh, in fondo al rettilineo di monza, si ? ritrovato un altro motociclista che ? entrato in pista, uscendo dai box si ? buttato tutto sulla sinistra, senza rispettare la linea bianca?..
Non vi elenco le ossa rotte che ha riportato, ? un miracolo che sia ancora vivo.
Posso raccontarVi io stesso di aver visto un motociclista fermo all?esterno della curva Biassono con la moto sul cavalletto, ad aspettare ? e ve ne posso raccontare molte altre.
Sono sicuro che a Voi, come a me e chiunque altro non piaccia vedere ne sentire queste cose, ed ? questo il motivo che mi ha spinto a scriverVi; il motociclismo in circuito ? uno sport molto pericoloso, per? credo che con un ragionevole sforzo sia possibile colmare una lacuna di istruzione seppur minima, che ritengo debba essere data a chiunque entri in circuito con la moto. Questo non sempre viene fatto con successo dagli organizzatori o dagli autodromi, ma consentitemi di suggerirvi di istruire perlomeno chi si fregia della Vostra tessera, e si ritrova in circuito a correre magari alle prime armi, insieme a piloti professionisti o amatoriali molto veloci.
Sono sicuro che ogni tesserato FMI si lamenter? sempre per il costo troppo caro della tessera, sia che costi 10 euro, sia che ne costasse 200, ma sono altres? sicuro che ogni tesserato FMI sarebbe felice di pagare 10 o 20 euro in pi?, una tantum, per fare in modo che nei moto club dove va a ricevere la tessera sia allestito un briefing di anche soli 15 minuti, dove si spiega il significato delle bandiere, di non andare a zig zag in pista, di non cambiare traettoria bruscamente, di non aspettare l?amico?. Ecc..ecc. eliminando parecchie situazioni che creano pericolo, causate da semplice ignoranza. Nel corso degli anni gli autodromi sono diventati sempre pi? sicuri, le tecnologie costruttive dell?abbigliamento protettivo per motociclisti continuano a fare passi avanti, e cercare di garantire la sicurezza di chi corre in moto a qualsiasi livello ?, e sar? sempre una lotta continua.
Dopo molte polemiche ora qualche circuito e qualche organizzatore ha iniziato a suddividere turni in pista in base ai tempi, separando i piloti pi? veloci da quelli lenti, in quanto ci? ? causa di molti problemi ed incidenti.
Quello del briefing ? un problema che non ? ancora stato sufficientemente affrontato e risolto.
Questa lacuna crea un pericolo enorme, e la mia presente lettera non vuole essere una predica, ma il rendere noto a Voi che esiste un problema serio, e suggerire umilmente una soluzione poco costosa che possa aiutare a salvare delle vite umane e rendere pi? sicure le piste frequentate dai tesserati FMI. Io e molti miei amici motociclisti speriamo sinceramente che ascoltiate il mio appello e che facciate qualcosa a riguardo.
Vi ringrazio per l?attenzione
Cordialmente
Luigi Cirrito
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