come ripeto da sempre chissa quando sara' pronto ma intanto se ne parla e qualcosa va avanti .
vi posto un articolo comparso sull'arena, il maggiore quotidiano di verona :
Improvviso passo avanti dell’autodromo. Infatti la società che aveva previsto di presentare il progetto di Motor city nel prossimo autunno, ha invece anticipato ad ieri pomeriggio l’illustrazione dei dettagli, come prevede la legge. È un’accelerazione dei tempi per la Valutazione di impatto ambientale alla quale chiunque sia interessato potrà presentare osservazioni entro il 15 giugno.
Quasi 400 persone, nel teatro parrocchiale, come in un mega videogioco, hanno percorso, virtualmente, gli oltre sei chilometri di pista su un rombante bolide sfrecciando ad alta velocità, con immagini tridimensionali, riprodotte su un grande schermo. I dirigenti ed i tecnici della società hanno usato i mezzi più moderni ed accattivanti per illustrare in maniera molto dettagliata tutte le caratteristiche della nuova struttura, ma anche dei suoi annessi come il kartodromo per corsi di guida sicura, il centro commerciale, il polo tecnologico «concepito come parco aperto ispirato al modello del campus, luogo di incontro e scambio di informazioni, centro di formazione e punto di contatto di eccellenza per le applicazioni industriali sull’auto», ha sottolineato il dottor Montanari. Come pure il parco ludico, le aree residenziali, gli alberghi (due) per un totale di oltre 1100 stanze. È anche prevista una serie di opere infrastrutturali con collegamenti stradali con l’A 22 e ferroviari utilizzando la vecchia ferrovia Vigasio-Dossobuono per collegarsi all’aeroporto Catullo e alla stazione dell’alta velocità di Verona.
La pista sarà in un grande "catino" con sponde in terra alte fino a 20 metri che diventano anche spalti per gli spettatori per attutire i rumori. Rumori i cui parametri, come quelli dell’aria, dell’acqua e del suolo rientrano nei limiti di legge, dicono i rappresentanti della società, «e non hanno nessuna ingerenza ambientale con impatto nullo tranne per i rumori durante le corse».
Solamente gli incidenti causati dalla circolazione stradale che a pieno regime sarà notevole, per il relatore della Via, Nicola Dall’Acqua, avranno «impatto significativo». Ciò vuol dire che le strade saranno più pericolose.
Tra le opere di mitigazione, sono previste la piantumazione di circa 50 mila alberi, «mentre nell’area interessata ne sono stati censiti poco più di 500». Sono stati presi in esame per la Via anche i bacini di gestione idrica e idraulica oltre all’impianto di depurazione, «ma anche il parco tematico, le aree residenziali, il polo tecnologico sono stati inseriti, nonostante la legge non lo prescriva», hanno evidenziato i relatori.
Sulla qualità dell’aria, sostengono i rappresentanti della società, non c’è alcuna criticità, tranne quella tipica della pianura padana delle polveri sottili che già insistono su tutta la bassa pianura veronese. L’individuazione dell’area per l’autodromo è stata fatta dopo aver esaminato una decina di comuni veneti che si erano proposti per averlo, «perché questa è un’area senza particolari valenze ambientali», ha osservato ancora Dall’Acqua. Aggiungendo che «non c’è alcun problema per i fontanili di Povegliano e delle paludi di Pellegrina». Affermazioni contestate dall’ambientalista Giovanni Biasi, mentre Averardo Amadio, del Wwf, ha annunciato che sarà chiesto un dibattito con le istituzioni «per far capire loro che così facendo si sacrificano oltre 12milioni di metri quadrati di terreno agricolo per attività commerciali che nulla hanno a che vedere con l’autodromo».
Per i relatori del progetto in ogni parte del mondo impianti simili se non hanno l’indotto non possono sopravvvivere. «Sarebbe come costruire una cattedrale nel deserto, l’autodromo, da solo, avrebbe costi di gestione insostenibili». La presentazione della Via è stata introdotta da Marino Dall’Oca, vicepresidente della società.
qui alcune foto della serata:
vi posto un articolo comparso sull'arena, il maggiore quotidiano di verona :
Improvviso passo avanti dell’autodromo. Infatti la società che aveva previsto di presentare il progetto di Motor city nel prossimo autunno, ha invece anticipato ad ieri pomeriggio l’illustrazione dei dettagli, come prevede la legge. È un’accelerazione dei tempi per la Valutazione di impatto ambientale alla quale chiunque sia interessato potrà presentare osservazioni entro il 15 giugno.
Quasi 400 persone, nel teatro parrocchiale, come in un mega videogioco, hanno percorso, virtualmente, gli oltre sei chilometri di pista su un rombante bolide sfrecciando ad alta velocità, con immagini tridimensionali, riprodotte su un grande schermo. I dirigenti ed i tecnici della società hanno usato i mezzi più moderni ed accattivanti per illustrare in maniera molto dettagliata tutte le caratteristiche della nuova struttura, ma anche dei suoi annessi come il kartodromo per corsi di guida sicura, il centro commerciale, il polo tecnologico «concepito come parco aperto ispirato al modello del campus, luogo di incontro e scambio di informazioni, centro di formazione e punto di contatto di eccellenza per le applicazioni industriali sull’auto», ha sottolineato il dottor Montanari. Come pure il parco ludico, le aree residenziali, gli alberghi (due) per un totale di oltre 1100 stanze. È anche prevista una serie di opere infrastrutturali con collegamenti stradali con l’A 22 e ferroviari utilizzando la vecchia ferrovia Vigasio-Dossobuono per collegarsi all’aeroporto Catullo e alla stazione dell’alta velocità di Verona.
La pista sarà in un grande "catino" con sponde in terra alte fino a 20 metri che diventano anche spalti per gli spettatori per attutire i rumori. Rumori i cui parametri, come quelli dell’aria, dell’acqua e del suolo rientrano nei limiti di legge, dicono i rappresentanti della società, «e non hanno nessuna ingerenza ambientale con impatto nullo tranne per i rumori durante le corse».
Solamente gli incidenti causati dalla circolazione stradale che a pieno regime sarà notevole, per il relatore della Via, Nicola Dall’Acqua, avranno «impatto significativo». Ciò vuol dire che le strade saranno più pericolose.
Tra le opere di mitigazione, sono previste la piantumazione di circa 50 mila alberi, «mentre nell’area interessata ne sono stati censiti poco più di 500». Sono stati presi in esame per la Via anche i bacini di gestione idrica e idraulica oltre all’impianto di depurazione, «ma anche il parco tematico, le aree residenziali, il polo tecnologico sono stati inseriti, nonostante la legge non lo prescriva», hanno evidenziato i relatori.
Sulla qualità dell’aria, sostengono i rappresentanti della società, non c’è alcuna criticità, tranne quella tipica della pianura padana delle polveri sottili che già insistono su tutta la bassa pianura veronese. L’individuazione dell’area per l’autodromo è stata fatta dopo aver esaminato una decina di comuni veneti che si erano proposti per averlo, «perché questa è un’area senza particolari valenze ambientali», ha osservato ancora Dall’Acqua. Aggiungendo che «non c’è alcun problema per i fontanili di Povegliano e delle paludi di Pellegrina». Affermazioni contestate dall’ambientalista Giovanni Biasi, mentre Averardo Amadio, del Wwf, ha annunciato che sarà chiesto un dibattito con le istituzioni «per far capire loro che così facendo si sacrificano oltre 12milioni di metri quadrati di terreno agricolo per attività commerciali che nulla hanno a che vedere con l’autodromo».
Per i relatori del progetto in ogni parte del mondo impianti simili se non hanno l’indotto non possono sopravvvivere. «Sarebbe come costruire una cattedrale nel deserto, l’autodromo, da solo, avrebbe costi di gestione insostenibili». La presentazione della Via è stata introdotta da Marino Dall’Oca, vicepresidente della società.
qui alcune foto della serata:
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