Eccoci tornati dal corso al Mugello dove le grandi aspettative sono state parzialmente deluse a causa di un clima cosiderabile autunnale.
Gi? le previsioni erano preoccupanti anche se era prevista una parziale tregua nei rovesci che questa settimana hanno imperversato in quasi tutto il nord Italia.
La sera prima, l'inizio delle attivit? alle 7 e 30 rendeva impensabile partire il giorno del corso, si arriva sotto una pioggia insistente che ci aveva accompagnato sino dalla nostra Genova. Una cena basata su prodotti del luogo e via a nanna, o per la verit? a letto a pensare a cosa ci avrebbe riservato giove pluvio.
Sveglia alle 6 e 20, prima della sveglia che avrebbe richiamato la nostra attenzione solo 10 minuti dopo. Doccia veloce, colazione frugale e si pu? andare.
Dormito in un B&B ad un centinaio di metri dall'ingresso del paddock si arriva subito e si comincia a scrutare il cielo.
Non piove ma l'asfalto ? bagnato, cominciamo male mi sa.
Si va alla registrazione e poi in aula teoria. Gli istruttori sono li, nelle loro tute rosse con il simbolo giallo e blu della FMI che spicca come una stella sul giubbotto dello sceriffo della citt?. Qualche presentazione, un veloce riepilogo degli orari della giornata e si parte. Saltiamo la parte teorica, quasi l'unica nota positiva della giornata, e passiamo alla pista.
L'asfalto ? bagnato, non si sa ancora se si potr? girare. La prima delusione della giornata ? riservata a chi monta gomme slick, per loro il primo turno ? sicuramente off limits, si vedr? dopo se la pista si asciugher? sufficientemente da consentire a loro e alle loro moto di girare senza la certezza di assaggiare l'asfalto della pista o la ghiaia delle vie di fuga.
Ogni tanto cade qualche goccia ma si gira. Si gira con una rigidit? ed un ritmo, se cos? si pu? chiamare, che stancano subito tutti i muscoli. Comincio a sciogliermi un p? e... Tardi il turno di pratica ? finito e si rientra ai box.
Il secondo turno va un p? meglio, la pista regala tratti di traiettoria asciutta e si va meglio anche se invece di tendere lo sguardo all'ingresso della curva, al punto di corda, al cordolo in uscita ogni tanto lo sguardo scende per controllare se le gomme stanno seguendo lo stretto nastro di asfalto asciutto o se stiamo lavando la gomma delle nostre coperture. Un paio di errori causati pi? dalla residua rigidit? mi spingono sul bagnato ma, fortunatamente, mi vengono graziati lasciandomi come unico pegno il distacco dal mio gruppo.
Si rientra nuovamente mentre si alza un p? di vento e un pallido sole fa brevemente capolino tra una nuvola e l'altra.
La pausa pranzo ci illude non poco. La temperatura si alza, il sole si fa pi? insistente. La pista si asciuga e sentiamo il motore di Mamola, li per provare una moto, che canta a pieno regime. Altre moto sono in pista e sembra proprio che, perlomeno ad orecchio, la pista sia asciutta.
Si deve rientrare. Il gruppo B, l'altro, entra in pista. Ci confermano che, perlomeno un nastro maggiore di prima, si ? asciugato e si gira molto meglio. Il tempo passa, ci si prepara ad entrare. Mancano solo pochi minuti alla "mia volta" e, ahim?, ricomincia a piovere, in modo insistente e in pochi minuti siamo a punto e a capo. Non sembra voler smettere. I visi sono delusi, fare solo la teoria non ? il modo in cui avevamo immaginato la giornata. Smette finalmente ma la pista ? bagnata. Qualcuno si ? nel frattempo gi? cambiato, qualcuno non intende rischiare la pelle, nemmeno quella della tuta, o la vernice delle carene per girare al passo che la pioggia ci consente. Se fossimo dei veri piloti sicuramente gireremme in quelle condizioni su tempi che la maggior parte di noi sogna solamente anche sull'asciutto ma non lo siamo e l'acqua ci piace al limitare del litorale d'estate o in piscina non sotto le ruote.
Qualcuno entra e anche io decido di rompere gli indugi. Faccio montare un treno di rain che mi ero portato dietro, senza averne mai usato in vita mia, ed entro con un gruppetto equivalentemente dotato. All'inizio scivolano un p? ma poi la temperatura della gomma sale e sembrano tenere molto bene. Al contrario degli altri per?, che sembra siano a loro agio, nonostante sia anche per loro la prima esperienza, io non mi fido pi? di tanto n? delle gomme n? dei miei compagni, non vorrei proprio dover effettuare una manovra di emergenza sulla pista bagnata per evitare un compagno che ? caduto. Faccio un giro davanti all'istruttore e mi trovo molto meglio, tengo il ritmo che preferisco non devo inseguire la "lepre". Alla fine mi sento stanco, e sono dentro da 4 giri appena, ed esco. Sono quasi le 18. Alla fine un p? ho girato. La giornata non ? stata proprio del tutto negativa. La voglia di fare altri corsi scema pi? per la quantit? di cose che ci sono state trasmesse e che sono ancora tutte da provare, valutare, metabolizzare, che la giornata quasi buttata. Si caricano le moto e si riparte alla volta di casa non senza aver salutato un forumista di DaiDeGas come noi con cui, durante le varie pause, avevo scambiato qualche opinione e fatto due chiacchiere.
Il parere che mi sono fatto della Scuola di Claudio Corsetti ? positivo, molto positivo, ma se posso dare un consiglio scegliete date che diano meno rischi di pioggia per prenotare i loro corsi.
Notizia fuori argomento: Ho anche ottenuto da un Randy mamola gentilissimo un ricco autografo sul mio casco.
Gi? le previsioni erano preoccupanti anche se era prevista una parziale tregua nei rovesci che questa settimana hanno imperversato in quasi tutto il nord Italia.
La sera prima, l'inizio delle attivit? alle 7 e 30 rendeva impensabile partire il giorno del corso, si arriva sotto una pioggia insistente che ci aveva accompagnato sino dalla nostra Genova. Una cena basata su prodotti del luogo e via a nanna, o per la verit? a letto a pensare a cosa ci avrebbe riservato giove pluvio.
Sveglia alle 6 e 20, prima della sveglia che avrebbe richiamato la nostra attenzione solo 10 minuti dopo. Doccia veloce, colazione frugale e si pu? andare.
Dormito in un B&B ad un centinaio di metri dall'ingresso del paddock si arriva subito e si comincia a scrutare il cielo.
Non piove ma l'asfalto ? bagnato, cominciamo male mi sa.
Si va alla registrazione e poi in aula teoria. Gli istruttori sono li, nelle loro tute rosse con il simbolo giallo e blu della FMI che spicca come una stella sul giubbotto dello sceriffo della citt?. Qualche presentazione, un veloce riepilogo degli orari della giornata e si parte. Saltiamo la parte teorica, quasi l'unica nota positiva della giornata, e passiamo alla pista.
L'asfalto ? bagnato, non si sa ancora se si potr? girare. La prima delusione della giornata ? riservata a chi monta gomme slick, per loro il primo turno ? sicuramente off limits, si vedr? dopo se la pista si asciugher? sufficientemente da consentire a loro e alle loro moto di girare senza la certezza di assaggiare l'asfalto della pista o la ghiaia delle vie di fuga.
Ogni tanto cade qualche goccia ma si gira. Si gira con una rigidit? ed un ritmo, se cos? si pu? chiamare, che stancano subito tutti i muscoli. Comincio a sciogliermi un p? e... Tardi il turno di pratica ? finito e si rientra ai box.
Il secondo turno va un p? meglio, la pista regala tratti di traiettoria asciutta e si va meglio anche se invece di tendere lo sguardo all'ingresso della curva, al punto di corda, al cordolo in uscita ogni tanto lo sguardo scende per controllare se le gomme stanno seguendo lo stretto nastro di asfalto asciutto o se stiamo lavando la gomma delle nostre coperture. Un paio di errori causati pi? dalla residua rigidit? mi spingono sul bagnato ma, fortunatamente, mi vengono graziati lasciandomi come unico pegno il distacco dal mio gruppo.
Si rientra nuovamente mentre si alza un p? di vento e un pallido sole fa brevemente capolino tra una nuvola e l'altra.
La pausa pranzo ci illude non poco. La temperatura si alza, il sole si fa pi? insistente. La pista si asciuga e sentiamo il motore di Mamola, li per provare una moto, che canta a pieno regime. Altre moto sono in pista e sembra proprio che, perlomeno ad orecchio, la pista sia asciutta.
Si deve rientrare. Il gruppo B, l'altro, entra in pista. Ci confermano che, perlomeno un nastro maggiore di prima, si ? asciugato e si gira molto meglio. Il tempo passa, ci si prepara ad entrare. Mancano solo pochi minuti alla "mia volta" e, ahim?, ricomincia a piovere, in modo insistente e in pochi minuti siamo a punto e a capo. Non sembra voler smettere. I visi sono delusi, fare solo la teoria non ? il modo in cui avevamo immaginato la giornata. Smette finalmente ma la pista ? bagnata. Qualcuno si ? nel frattempo gi? cambiato, qualcuno non intende rischiare la pelle, nemmeno quella della tuta, o la vernice delle carene per girare al passo che la pioggia ci consente. Se fossimo dei veri piloti sicuramente gireremme in quelle condizioni su tempi che la maggior parte di noi sogna solamente anche sull'asciutto ma non lo siamo e l'acqua ci piace al limitare del litorale d'estate o in piscina non sotto le ruote.
Qualcuno entra e anche io decido di rompere gli indugi. Faccio montare un treno di rain che mi ero portato dietro, senza averne mai usato in vita mia, ed entro con un gruppetto equivalentemente dotato. All'inizio scivolano un p? ma poi la temperatura della gomma sale e sembrano tenere molto bene. Al contrario degli altri per?, che sembra siano a loro agio, nonostante sia anche per loro la prima esperienza, io non mi fido pi? di tanto n? delle gomme n? dei miei compagni, non vorrei proprio dover effettuare una manovra di emergenza sulla pista bagnata per evitare un compagno che ? caduto. Faccio un giro davanti all'istruttore e mi trovo molto meglio, tengo il ritmo che preferisco non devo inseguire la "lepre". Alla fine mi sento stanco, e sono dentro da 4 giri appena, ed esco. Sono quasi le 18. Alla fine un p? ho girato. La giornata non ? stata proprio del tutto negativa. La voglia di fare altri corsi scema pi? per la quantit? di cose che ci sono state trasmesse e che sono ancora tutte da provare, valutare, metabolizzare, che la giornata quasi buttata. Si caricano le moto e si riparte alla volta di casa non senza aver salutato un forumista di DaiDeGas come noi con cui, durante le varie pause, avevo scambiato qualche opinione e fatto due chiacchiere.
Il parere che mi sono fatto della Scuola di Claudio Corsetti ? positivo, molto positivo, ma se posso dare un consiglio scegliete date che diano meno rischi di pioggia per prenotare i loro corsi.
Notizia fuori argomento: Ho anche ottenuto da un Randy mamola gentilissimo un ricco autografo sul mio casco.
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