a questo punto cmq faccio un esempio estremo tanto per discuterne....mettiamo 2 tizi che vanno propio identici...staccano sempre nello stesso punto e via dicendo..(sto' estremizzando ovviamente) ad un certo punto uno dei due canna completamente la staccata...e centra l'altro tizio...il tizio centrato ha la sfortuna di non avere ne' la licenza e nemmeno un assicurazione personale...nulla...pero' si spacca na valanga di ossa e dilania la moto......come la mettiamo se il tipo che lo ha centrato e' un operaio del menga che oltre alla moto non ha nulla???....meditate gente...meditate... finche' non obbligano la gente a fare un assicurazione sarete sempre a rischio...
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La pista non pu? essere per tutti
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"Pani, non ci conosciamo... ho capito quello che vuoi dire, ho apprezzato che avevi fatto l'impossibile per evitare di centrare il tipo...
Ma nel contesto ATTUALE di come girano le cose, non sono d'accordo con te!
Io, libero professionista, 43 anni, 2 figlie... devo smettere di andare in pista?
DEVI dirmi "SI, DEVI SMETTERE", perchè io ti dico che se uno mi centra e mi mette su una sedia a rotelle, io DEVO pensare al loro futuro prima ancora di quello che servirà a me!
Se allora mi dici che CERTE PERSONE non possono/devono andare in pista, allora il discorso cambia E HAI RAGIONE TU!
Se invece MI LASCI venire in pista, allora ti dico:
1) Se io sbaglio al 100% e butto per terra uno, mi sento io per primo responsabile e disponibile a pagargli i danni.
Ma se io ragiono così, dovrei ragionare diversamente se fosse l'altro a buttare per terra me?
2) In caso di dubbio, non vorrei nemmeno 1 centesimo... così anche in caso di "gara" tra me e quello che sbaglia la manovra.
3) Ma negli ALLENAMENTI tra licenziati, se uno sbaglia e distrugge la moto ad un altro (o, peggio, lo spacca per benino), che si fa?
Non è una provocazione, non lo so proprio..."
Mi fai una domanda difficile......molto difficile......
Posso però risponderti in modo pacato.......
Io sto per cambiare la mia vita fra pochi mesi aprirò una attività in proprio legata alle moto.......non più un team che offre assistenza tecnica ma una vera ttività commerciali a tutti gli effetti.......e di qui iniziano i miei problemi personali....
Avrò dei dipendenti, avro un finanziamento da pagare per l'attività, un mutuo per la casa di famiglia che stiamo ultimando, ho una fidanzata che si vuole sposare (managgia)........e per l'appunto mi hanno già detto di smettere di andare in pista.....o meglio.....di assumermi le mie responsabilità e di ridurre al minimo i rischi intrinseghi alla pista......
Mio padre si è messo in proprio a 27 anni...e da allora è andato in pista 5 volte in vita sua.........ora ne ha 54......e inizia a fare pressione su di me.....
Sono scelte difficili.....anche perchè io amo andare in pista..........e penso che limiterò al massimo le uscite....girerò solo con piloti licenziati e in turni riservati...ma nessuna gara se non da Team Manager......
Se avessi dei figli la scelta sarebbe ancora più difficile....e te lo dico con il cuore in mano.....forse mi concentrerei su di loro......oppure come accadrà mi farò passare la smania della pista con il super lavoro in officina......insomma dovrò trovare un rimedio.....
A me è stato insegnato da sempre che la moto è pericolosa e che la pista anche e se devi andare su non devi avere troppi pensieri.....perchè è un attimo farsi prendere e iniziare a tirare le staccate....ecc....
Sono scelte individuali.....difficili e complicate.......
Io ho una assicurazione personale che mi copre solo in pista e costa davvero tantissimo.....e che faccio solo negli anni in cui ho corso..perchè so che quando sei in gara dai tutto...e non ti risparmi......
Fra i Licenziati non ho mai sentito parlare di risarcimenti per la moto......ma dei danni per il pilota senza dubbio si.... in gara o nei turni di allenamento..... e lì di solito ci pensa la licenza a coprire fino ad una certa misura........dovremmo provare a sentire i piloti coinvolti negli investimenti da chi è arrivato da dietro e ha perso la vita o è rimasto in sedia a rotelle.....per fortuna ce ne sono pochi.....ma ce ne sono stati......è proprio per questo che dal 97 ho una assicurazione a mia copertura......perchè se finivo su una sedia a rotelle...i soldi che mi avrebbe dato la licenza non mi sarebbero mai bastati....
Non so risponderti però io la penso sempre così:
Se uno mi investe per qualsiasi motivo in pista....ripeto qualsiasi motivo......e io mi risveglio in ospedale senza più sentire le gambe.....sono nella m...a e l'unica persona di cui posso incolpare è me stesso, perchè ho scelto io di entrare in un posto molto pericoloso come lo è la pista e di praticare lo sport più rischioso in assoluto quello che ha causato più feriti e morti in assoluto che è il motociclismo......è brutto lo so ma i numeri dicono questo.....
Posso rifarmi con chi mi ha investito....senz'altro.....ma se questo è un operiao che fa fatica a campare, non ha nulla ecc...che faccio mi attacco alla casa dei suoi genitori ecc...no questo non fa per me....
Nel giorno in cui il 19 Agosto 1996 alle ore 16:15 a sedici anni sono entrato per la prima volta in pista......e nel tempio della velocità quale era Monza.....sapevo a cosa andavo incontro.......in tutto e per tutto.....
Forse sarò troppo radicale lo so però so che la pista è pericolosa e io la rispetto al 100%.....ieri un ragazzo nel CIV nell 600 è caduto al curvone a Monza........non so le dinamiche e non so se si è fatto male spero di no.....ma ricordo un girno in cui nel Campionato Sbk caddero in due lì davanti a loro c'era Chili che continuava a fare gesti agli sbandieratori in Ascari....... e ...............era il 96 se non erro e lì morì un ragazzo e un altro rimase in sedia a rotelle........tutte le altre gare vennero sospese e il pubblico ritornò a casa.....e fra questi c'ero anche io con la mia Cagiva Mito............ricordo che feci tutta la strada del ritorno molto lentamente e continuavo a chiedermi se ero disposto a dare quello che davano loro per la passione.....
Mi risposi di si......ma ero perfettamente cosciente di che cosa è la pista.....
Per la cronaca......scivolarono su una macchia di olio........anche questa è la pista.........era questo il senso del mio piccolo post......la pista non è per tutti e il rischio anche qui......non come in strada per carità......il rischio esiste....ed è una costante di questo sport....Last edited by Pani; 08-05-07, 00:44.
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"complimenti per la frase " perchè il susseguirsi delle curve porta a far si che lo stress aumenti in modo esponenziale"... sei un altro che non ha capito una fava del motociclismo..
tu vivi nelle favole"
Questo atteggiamento francamente lo trovo stupido.....dimmi perchè io di motociclismo non avrei capito niente!!!
Vorresti forse dire che 10 giri a Varano o ad Adria in mezzo a tanti con tutto quel susseguirni di curve senza un attimo di pausa.....non porta ad aumentare lo stress....allora vai a leggerti i valori dei battiti cardiaci dei piloti nei vari circuiti...(studio del dottor Ceccarelli sui piloti di F1).......e scoprirai con tua enorme meraviglia.......che i punti dove un pilota accresce in modo esponenziale i suoi battiti cardiaci sono proprio......in partenza nelle staccate dove cala maggiormente la velocità in un tempo troppo rapido e nelle serie di curve continuative......e tanto per farti un esempio nella serie di curve dopo il traguardo a Suzuka.......e allora.........capirai che un pilota....va sotto stress....anche per il tipo di tracciato che sta per affrontare........e non perchè è un esaltato dalla adrenalina!!!!
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Originally posted by br1 View PostNO Ace, l'ho detto nel PUNTO UNO: se IO sbaglio, io pago...
ma nel Tuo punto 1 tu fai l'errore ed un altro ha il danno e sei disponibile a pagare i danni....
ne mio punto invece..chi sbaglia ? lo stesso che alla fine ha la peggio perch? viene centrato ed ? comunque PROPENSO a CHIEDERE i danni...
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Originally posted by Pani View PostUn applauso ad Ace....ovviamente sono d'accordo al 100% con te in tutto!!!
Però mi è piaciuta questa discussione......finalmente si va al succo dei vari discorsi e viene riconosciuto che c'è un problema di mentalità.....e la pista è un luogo aperto a tutti quelli che vogliono imparare ad andare in moto....e non a farsi le gite domenicali....Last edited by gio rsv-ps2; 08-05-07, 06:53.
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Originally posted by gio rsv-ps2 View Postpani da come hai esordito nel 1? post non mi sembra proprio che quello sottolineato sia in linea con il tuo pensiero espresso a inizio discussione
si parla di lenti e PANI porta un esempio dove un ragazzo ? stato da lui centrato per la rottura dei freni.
Ragazzo a cui,nonostante i buoni propositi rappresentati dallo stesso PANI in questo post,non gli ? stato nemmeno proposto un rimborso dei danni.
di cosa parliamo?
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Originally posted by ace View Postehm.. non vorrei stare a fare del sofismo...
ma nel Tuo punto 1 tu fai l'errore ed un altro ha il danno e sei disponibile a pagare i danni....
ne mio punto invece..chi sbaglia ? lo stesso che alla fine ha la peggio perch? viene centrato ed ? comunque PROPENSO a CHIEDERE i danni...
Io la vedo uguale, nel senso che nel caso che dici, il CENTRATO E' COLUI CHE HA SBAGLIATO (pu? sbagliare anche chi viene centrato... come ha detto un altro, la pista non ? come la strada che chi tampona ha sempre torto)...
x Pani: bella risposta! Vedi, io la PENSAVO come te... sono uno di 43 anni, cresciuto SENZA CASCO OBLIGATORIO IN TESTA... sono sato buttato gi? al Muggio pi? di 10 anni fa e di rimborsi proprio non mi sfiorava (per? un bel cazzotto sul muso, SI!!!! ).
Per? OGGI E' DIVERSO, siamo in un mondo dovesi chiedono DANNI MORALI oltre che quelli materiali... in pista ci vanno CON BMW CON CUI ARRIVANO al circuito... Nacked di ogni cilindrata guidate da chi tiene tutta la pista improvvisano TRAIETTORIE CASUALI...
Il fatto ? questo: LO SAPPIAMO! Si, sappiamo che ci sono questo tipo di persone, sapiamo che gli Organizzatori vogliono anche loro.. QUINDI DOBBIAMO TENERNE CONTO!
Quando giravo DA GIOVANE, sapevo che nessuno mi avrebbe chiesto niente se fossi stato io a provocare un incidente... ora ? diverso, ? il contarrio... quindi trovo STUPIDO essere il il picio a non chiedere danni se vengo centrato... NON CREDI?
Per quanto riguarda attivit?/famiglia e rischi: se io non faccio qualcosa di "interessante", MUOIO DENTRO E VADO IN CRISI DI STESS... spero che per te sia diverso!
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Secondo me stiamo parlando da 100 pagine del fatto che se uno dice che ci sono delle regole da rispettare e che chi non le rispetta e causa dei danni è tenuto a pagarli, altri assumono un atteggiamento che è un incrocio strano tra il nichilismo ed il manicheismo, pertanto asseriscono che chiunque parli di danni e risarcimenti lo fa perchè è intrinsecamente in cattiva fede.
Se leggi i messaggi di alcuni, pare che per loro il rispetto delle regole debba essere garantito dalla loro semplice esistenza perchè tanto, in caso di errore, nessuno dovrebbe pagare.
Uno è convinto che a chiedere i risarcimenti siano solo quelli che fanno le cazzate e pertanto cercano l'occasione per "rifarsi la moto" a spese degli altri.
L'altro è convinto che quelli che parlano di danni (e nello specifico caso IO) lo facciano asserendo che in pista debba vigere il C.d.S.
Sembra proprio che per sostenere la loro tesi abbiano bisogno di travisare quella altrui.
Ace: chi causa un incidente per propria imperizia/mancato rispetto dell regole può essere chiunque. Guarda quanto postato da Pani: ha ammesso di essere stato lui la causa dell'incidente a Vojager...eppure sostiene che la causa prima dell'incidente non è il fatto di aver perso i SUOI freni e centrato l'ignaro Vojager che se ne stava andando correttamente per la sua strada. No. La causa sarebbe una qualche eterea "pericolosità intrinseca della pista", alla quale andrebbero addebitati tutti i rischi, i pericoli ed i danni. E, sempre secondo lui, questa entità sarebbe deputata a determinare una qualche "elitarietà" nella frequentazione delle piste. Io so solo che la pista è un posto dove so che se cado rischio di farmi male e sicuramente faccio dei danni e presumo che, sapendolo anche tutti gli altri che sono con me, tutti assumano un atteggiamento tra i cordoli volto alla minimizzazione del rischio. E penso che, per garantire questo atteggiamento, sia necessario che ciascuno dei frequentatori delle piste nelle giornate per amatori sappia che se commette una imprudenza o non rispetta le regole e per questo causa dei danni a qualcuno, ebbene sarà costretto a risarcirli.
Two: io credo che tu abbia più a temere non dal modo in cui eventualmente un giudice potrebbe decidere come attribuire le responsabilità in caso di una causa civile. Ma del fatto che in ogni caso, se c'è un incidente, l'attribuzione delle responsabilità non è SEMPRE difficile. Perchè rispettando pedissequamente le regole di comportamento in pista ed i regolamenti imposti da tutti gli organizzatori e da noi sottoscritti contestualmente allo scarico di responsabilità, il tamponamento in pista diventa una eventualità piuttosto remota. E non c'è bisogno di appellarsi ad alcun codice della strada per determinare la dinamica dell'incidente. Se io sto in scia a qualcuno, so che automaticamente mi metto in una condizion di rischio per me e per l'inseguito. Perchè, per fare un esempio banale, se gli succede quello che era successo a me a Monza (gli scappa la marcia), io so già che potrei centrarlo in pieno. E' per questo che gli organizzatori dicono che è vietato stare in scia. Pechè il guato in rettilineo è una eventualità che va tenuta in considerazione e pertanto vanno evitati TUTTI quei comportamenti che possono aumentare il rischio di incidente in tali casi.
Ed il fatto che il pilota che precede non possa avere la piena consapevolezza della situazione dietro di lui è il motivo per cui la regola dice che chi è dietro deve adeguare le sue traiettorie a chi sta davanti e chi sta davanti deve garantire a chi segue che le proprie traiettorie saranno sempre lineari (e quindi prevedibili).
E chi sbaglia e causa un danno, paga!
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- rsv/tuono 1000 + un 4 cilindri francese
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[QUOTE=Chobin73;2937755]Secondo me stiamo parlando da 100 pagine del fatto che se uno dice che ci sono delle regole da rispettare e che chi non le rispetta e causa dei danni ? tenuto a pagarli, altri assumono un atteggiamento che ? un incrocio strano tra il nichilismo ed il manicheismo, pertanto asseriscono che chiunque parli di danni e risarcimenti lo fa perch? ? intrinsecamente in cattiva fede.
Se leggi i messaggi di alcuni, pare che per loro il rispetto delle regole debba essere garantito dalla loro semplice esistenza perch? tanto, in caso di errore, nessuno dovrebbe pagare.
Uno ? convinto che a chiedere i risarcimenti siano solo quelli che fanno le cazzate e pertanto cercano l'occasione per "rifarsi la moto" a spese degli altri.
L'altro ? convinto che quelli che parlano di danni (e nello specifico caso IO) lo facciano asserendo che in pista debba vigere il C.d.S.
Sembra proprio che per sostenere la loro tesi abbiano bisogno di travisare quella altrui.
Ace: chi causa un incidente per propria imperizia/mancato rispetto dell regole pu? essere chiunque. Guarda quanto postato da Pani: ha ammesso di essere stato lui la causa dell'incidente a Vojager...eppure sostiene che la causa prima dell'incidente non ? il fatto di aver perso i SUOI freni e centrato l'ignaro Vojager che se ne stava andando correttamente per la sua strada. No. La causa sarebbe una qualche eterea "pericolosit? intrinseca della pista", alla quale andrebbero addebitati tutti i rischi, i pericoli ed i danni. E, sempre secondo lui, questa entit? sarebbe deputata a determinare una qualche "elitariet?" nella frequentazione delle piste. Io so solo che la pista ? un posto dove so che se cado rischio di farmi male e sicuramente faccio dei danni e presumo che, sapendolo anche tutti gli altri che sono con me, tutti assumano un atteggiamento tra i cordoli volto alla minimizzazione del rischio. E penso che, per garantire questo atteggiamento, sia necessario che ciascuno dei frequentatori delle piste nelle giornate per amatori sappia che se commette una imprudenza o non rispetta le regole e per questo causa dei danni a qualcuno, ebbene sar? costretto a risarcirli.
Two: io credo che tu abbia pi? a temere non dal modo in cui eventualmente un giudice potrebbe decidere come attribuire le responsabilit? in caso di una causa civile. Ma del fatto che in ogni caso, se c'? un incidente, l'attribuzione delle responsabilit? non ? SEMPRE difficile. Perch? rispettando pedissequamente le regole di comportamento in pista ed i regolamenti imposti da tutti gli organizzatori e da noi sottoscritti contestualmente allo scarico di responsabilit?, il tamponamento in pista diventa una eventualit? piuttosto remota. E non c'? bisogno di appellarsi ad alcun codice della strada per determinare la dinamica dell'incidente. Se io sto in scia a qualcuno, so che automaticamente mi metto in una condizion di rischio per me e per l'inseguito. Perch?, per fare un esempio banale, se gli succede quello che era successo a me a Monza (gli scappa la marcia), io so gi? che potrei centrarlo in pieno. E' per questo che gli organizzatori dicono che ? vietato stare in scia. Pech? il guato in rettilineo ? una eventualit? che va tenuta in considerazione e pertanto vanno evitati TUTTI quei comportamenti che possono aumentare il rischio di incidente in tali casi.
Ed il fatto che il pilota che precede non possa avere la piena consapevolezza della situazione dietro di lui ? il motivo per cui la regola dice che chi ? dietro deve adeguare le sue traiettorie a chi sta davanti e chi sta davanti deve garantire a chi segue che le proprie traiettorie saranno sempre lineari (e quindi prevedibili).
E chi sbaglia e causa un danno, paga![/QUOTE]
e rieccoci alle solite...
se io mi faccio la curva alla velocita' che voglio, e ti passo senza spaventarti o ostacolarti, e in uscita mi sdraio, cosa vuoi i danni??? Xche' dovevo per forza stare al tuo passo e dietro di te?
In queto caso io cado e tu mi vieni addosso, chi paga? io che non devo cadere o tu che mi passi sopra?
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