Ciao a tutti e grazie in anticipo a tutti quelli che avranno la pazienza di arrivare fino in fondo nella lettura e potranno fornirmi notizie e consigli in merito all'accaduto.
Vi racconto i fatti esattamente per come si sono svolti e lascio a voi la scelta di commentare come meglio preferite l'accaduto.........
naturalmente seguir? la discussione per fornirvi eventuali chiarimenti se richiesti.
Domenica 10 Settembre io e altri due amici neofiti (o quasi) della pista varchiamo il cancello di ingresso dell'autodromo dell' ISAM,
il nostro turno comincia solo alle 14.00 e cosi calmi calmi montiamo gazebo tavolo e sedie scarichiamo le tre moto e aspettiamo l'ora X .
Quand'? il momento di entrare ci intutiamo e con calma si entra ...
pista nuova, mai calcata, quindi si gira con parsimonia nell'aprire il gas,
studiando il tracciato e le reazioni delle moto .
I miei due amici, ricordo, sono dei principianti in fatto di pista, e io che ho un pochino di esperienza li seguo da dietro e li osservo, un po’ uno un po’ l'altro, per qualche giro e in effetti ad ogni pausa mi complimento con loro in quanto non ho grossi consigli da dargli se non quello di girare e rigirare il pi? possibile senza esagerare e senza stancarsi per imparare e fare esperienza.
Non sono certo dei fermi e non sono neanche pericolosi nella scelta delle traiettorie quindi a mio vedere l'unica cosa da fare ? esercitarsi .
Quindi via cosi per qualche ora, il tempo passa, il sudore scende alla grande e le saponette e le pedane grattano, quindi direi che siamo sicuramente sulla strada giusta.
Certo la pista non ? un gran che (chi la conosce sa cosa intendo.... vie di fuga abbastanza discutibili !!!) ma per imparare secondo me ? ottima e a prezzi tutto sommato accessibili.
E ora il misfatto :
verso le 16.30 - 17.00 decido di uscire, mi sento un p? stanco e unisco l'utile, prendere fiato, al dilettevole, mi vado a posizionare in un posto nel paddock vicino a bordo pista dove posso gustarmi le staccate che si tirano alla fine del rettilineo per immettersi nella strettissima chicane ( si scrive cosi ? ) .
Arrivo mi tolgo il casco, mi posiziono comodo, premetto che sono vicinissimo si e no 10 metri dal punto in cui si imposta la curva che ? una sx - dx - sx , praticamente faccio compagnia ai commissari che sono in quel punto di pista.
Vedo arrivare uno dei miei due compagni di giochi e dietro di lui vedo arrivare una R6 '06 decisamente pi? veloce, staccata normale e nel punto giusto per il mio amico e troppo, veramente troppo, ritardata per l'R6, che arriva lunghissima e totalmente impiccata al punto che non ? assolutamente in grado di impostare la curva e cosi tutta pinzata va a finire addosso al mio amico colpendolo su il fianco sinistro ancor prima che lui riesca a piegare per impostare la curva anch'essa a sx (praticamente erano ancora sul dritto).
Risultato l'R6 colpisce la Z 750 del mio amico, all'incirca all'altezza del tampone para cadute sx, facendola volare via da sotto le terga del suddetto e mandandola a finire nella sabbia dopo una breve strisciata sull'asfalto nella restante parte di rettilineo.
Il mio amico carambola dietro la sua moto strisciando sull'asfalto terminando la caduta, con un paio di capriole nella sabbia ( io sto li in prima fila ad assistere a sangue zero nelle vene ) e appena riesce a fermarsi si rialza come un gatto ( rimango un attimo di ghiaccio poi la circolazione sanguinea riprende ) .
Lo vedo in piedi e mi tranquillizzo anche perch? sta gi? smadonnando guardando in che condizioni e la sua moto .
L'R6 invece spizzata dalla z rimane in piedi e riesce a fermarsi circa 20 metri dopo il pilota rimane in sella ... sembra essere illeso .
Infatti dopo un minuto, a pista chiusa, lo vedo che torna indietro si avvicina al luogo dove c'? in terra la Z750 con il mio amico, e improvvisamente nel tentativo, credo, di scendere di sella, comincia a gridare che gli fa male la gamba e a chiedere al commissario di tenergli la moto, io penso boh !?! sara un crampo ... fino a un minuto fa teneva su la moto senza fiatare!!!
Cmq cosi facendo si butta a terra urlando e immediatamente arrivano altri addetti della pista lo aiutano come possono, lo fanno stendere in maniera comoda e sembra calmarsi, e a me viene il dubbio che non si? un crampo ma che si possa trattare di una frattura, e anche se ci ha messo un p? a realizzare di essersi fatto male penso che in questi casi, si sa , la adrenalina ? un potente anestetico!!
Cmq si calma arriva l'ambulanza lo caricano in barella senza fretta, lui ? oramai tranquillo ( e penso di nuovo che forse era proprio un crampo ) e cosi il mio compare si avvicina per chiedergli se si rende conto dell'errore che ha fatto e se ? disposto a risarcirgli i danni.
Si becca immediatamente un Vaffan--lo e capisce che non ? il momento di parlargli di certe cose.
Il mio amico, bisogna capirlo..... la situazione ? concitata e anche lui ? visibilmente agitato, cosi non contento della risposta ricevuta si avvicina al muretto dove si era riunita una folla di curiosi e chiede agli amici del tipo "ferito" se possono fargli capire che lui dovrebbe dimostrarsi ragionevole e assumersi le responsabilit? dell'accaduto nonch? mettersi la mano in tasca per risarcire i danni procurati, per fortuna solo alla moto!
Questa volta la risposta ? meno greve ma cmq dello stesso tono ...
cito testuali parole " che voi ?... I danni ...!? ma de che ahoo?? ma nun c'? veni in pista se pensi cosi!!!.." .
Io sono li vicino cosi lo prendo da una parte e me lo porto via per fargli capire che non ? aria di fare certe richieste almeno in quel momento e gli do un motivo per calmarsi. Gli chiedo se sta bene ma mi risponde che gli fa male una spalla e cosi si lascia accompagnare a visita dal medico dell'ambulanza.
Finisce cosi il momento concitato. Porto la moto indietro e raccolgo le idee e mentre il mio amico e a visita, decido che siccome a mio modo di vedere le cose, il mio amico non ha nessuna responsabilit? oggettiva nell'accaduto, vado a parlare con il tipo dell'R6 per cercare di capire se ? disposto a discutere un p? dell'accaduto .
Cosi mi avvicino al suo gazebo e mi rendo conto che sono attrezzati bene, hanno uno sponsor, furgone attrezzato per la pista e moto messe gi? di fino (c'? anche l'R6 sui cavalletti a prima vista nel contatto a riportato solo un'ammaccatura sullo scarico )... si vede che sono una squadra corse e il logo sul gazebo e sulle camicette dei presenti, tutte uguali, mi conferma che ? proprio cosi. Questi qua sono dei professionisti.
Educatamente chiedo se posso parlare con il pilota rimasto coinvolto nell'incidente e mi indicano l'interno del furgone, cosi entro e lo trovo che si sta cambiando, in piedi molto tranquillamente.
(Primo pensiero : cavolo !!! ma cosa aveva da urlare prima in pista ?)
Chiedo se posso entrare per parlarci e prima di tutto mi sincer? delle sue condizioni , lui mi risponde che sta benone , cosi gli chiedo cosa ne pensa dell'accaduto e se si ritiene responsabile in qualche modo.
Risponde che gli dispiace per la moto del mio amico e sono cose che capitano in pista e che non ci si pu? fare niente che non ? colpa sua e che non ? assolutamente intenzionato a ripagare i danni arrecati. Aggiunge anche che il mio amico a sbagliato a fargli quella richiesta in quel momento e che se la mandato in quel posto ? stata solo una reazione dovuta alle circostanze.
Concordo con lui sull'errore del mio amico ma non sulla sua totale incolpevolezza e aggiungo che secondo me dovrebbe andare almeno a chiedere scusa al mio amico.
Ma ? alterato per la mia, a suo dire, romanzina e dice che forse dopo, lo far? .
Mi rassegno a discutere e salutando esco fuori , uscendo riconosco un tipo che s? essere titolare di un grosso rivenditore di moto lo saluto e faccio 2+2 il negozio ha lo stesso logo che vedo da per tutto intorno a me cosi gli faccio notare che forse dovrebbe parlare al suo pilota per farlo ragionare ma lui mi d? pi? o meno questa risposta " sono il proprietario del team ... non il pap? dei piloti... prover? a dirgli qualcosa...." bene mi dico, qui non si ottiene niente e cosi gli d? il contentino dicendogli s? che ? una brava persona e che sicuramente riuscir? a farlo ragionare.
Me ne torno al mio gazebo decisamente deluso pensavo che avrebbe almeno ammesso le sue colpe .... sarebbe stato un punto di partenza.... ma niente un buco nell'acqua .
Dopo un'ora circa, oramai i turni erano finiti da un pezzo e noi avevamo caricato le moto sul furgone.
Vedo arrivare il tipo verso di noi .... con calma parla con il mio amico….. viene a chiedere scusa, ma rimane sulla sua linea di incolpevolezza dicendo "sono cose di pista ... io sono stato buttato a terra un sacco di volte e non ho mai detto niente...." insomma vorrebbe chiudere tutto con una stretta di mano ma il mio amico guarda la sua moto che a occhio e croce a su 2000 - 3000 € di danni e gli rifiuta il gesto dicendogli che al suo posto lui si sarebbe accollato gli oneri delle riparazioni.
Al che il tipo si scrolla le spalle e salutando se ne v?.
Finisce cosi la giornata .
Ora la domanda ? : che ne pensate dell'accaduto?
Io lo so che in pista non c'? l'assicurazione come in strada e che quindi non si possono avanzare richieste di risarcimento danni in tal senso, ma possibile che anche in casi dove la responsabilit? dell'incidente ? palesemente di una persona non si possa far niente per non rimetterci dei soldi ?
Vi racconto i fatti esattamente per come si sono svolti e lascio a voi la scelta di commentare come meglio preferite l'accaduto.........
naturalmente seguir? la discussione per fornirvi eventuali chiarimenti se richiesti.
Domenica 10 Settembre io e altri due amici neofiti (o quasi) della pista varchiamo il cancello di ingresso dell'autodromo dell' ISAM,
il nostro turno comincia solo alle 14.00 e cosi calmi calmi montiamo gazebo tavolo e sedie scarichiamo le tre moto e aspettiamo l'ora X .
Quand'? il momento di entrare ci intutiamo e con calma si entra ...
pista nuova, mai calcata, quindi si gira con parsimonia nell'aprire il gas,
studiando il tracciato e le reazioni delle moto .
I miei due amici, ricordo, sono dei principianti in fatto di pista, e io che ho un pochino di esperienza li seguo da dietro e li osservo, un po’ uno un po’ l'altro, per qualche giro e in effetti ad ogni pausa mi complimento con loro in quanto non ho grossi consigli da dargli se non quello di girare e rigirare il pi? possibile senza esagerare e senza stancarsi per imparare e fare esperienza.
Non sono certo dei fermi e non sono neanche pericolosi nella scelta delle traiettorie quindi a mio vedere l'unica cosa da fare ? esercitarsi .
Quindi via cosi per qualche ora, il tempo passa, il sudore scende alla grande e le saponette e le pedane grattano, quindi direi che siamo sicuramente sulla strada giusta.
Certo la pista non ? un gran che (chi la conosce sa cosa intendo.... vie di fuga abbastanza discutibili !!!) ma per imparare secondo me ? ottima e a prezzi tutto sommato accessibili.
E ora il misfatto :
verso le 16.30 - 17.00 decido di uscire, mi sento un p? stanco e unisco l'utile, prendere fiato, al dilettevole, mi vado a posizionare in un posto nel paddock vicino a bordo pista dove posso gustarmi le staccate che si tirano alla fine del rettilineo per immettersi nella strettissima chicane ( si scrive cosi ? ) .
Arrivo mi tolgo il casco, mi posiziono comodo, premetto che sono vicinissimo si e no 10 metri dal punto in cui si imposta la curva che ? una sx - dx - sx , praticamente faccio compagnia ai commissari che sono in quel punto di pista.
Vedo arrivare uno dei miei due compagni di giochi e dietro di lui vedo arrivare una R6 '06 decisamente pi? veloce, staccata normale e nel punto giusto per il mio amico e troppo, veramente troppo, ritardata per l'R6, che arriva lunghissima e totalmente impiccata al punto che non ? assolutamente in grado di impostare la curva e cosi tutta pinzata va a finire addosso al mio amico colpendolo su il fianco sinistro ancor prima che lui riesca a piegare per impostare la curva anch'essa a sx (praticamente erano ancora sul dritto).
Risultato l'R6 colpisce la Z 750 del mio amico, all'incirca all'altezza del tampone para cadute sx, facendola volare via da sotto le terga del suddetto e mandandola a finire nella sabbia dopo una breve strisciata sull'asfalto nella restante parte di rettilineo.
Il mio amico carambola dietro la sua moto strisciando sull'asfalto terminando la caduta, con un paio di capriole nella sabbia ( io sto li in prima fila ad assistere a sangue zero nelle vene ) e appena riesce a fermarsi si rialza come un gatto ( rimango un attimo di ghiaccio poi la circolazione sanguinea riprende ) .
Lo vedo in piedi e mi tranquillizzo anche perch? sta gi? smadonnando guardando in che condizioni e la sua moto .
L'R6 invece spizzata dalla z rimane in piedi e riesce a fermarsi circa 20 metri dopo il pilota rimane in sella ... sembra essere illeso .
Infatti dopo un minuto, a pista chiusa, lo vedo che torna indietro si avvicina al luogo dove c'? in terra la Z750 con il mio amico, e improvvisamente nel tentativo, credo, di scendere di sella, comincia a gridare che gli fa male la gamba e a chiedere al commissario di tenergli la moto, io penso boh !?! sara un crampo ... fino a un minuto fa teneva su la moto senza fiatare!!!
Cmq cosi facendo si butta a terra urlando e immediatamente arrivano altri addetti della pista lo aiutano come possono, lo fanno stendere in maniera comoda e sembra calmarsi, e a me viene il dubbio che non si? un crampo ma che si possa trattare di una frattura, e anche se ci ha messo un p? a realizzare di essersi fatto male penso che in questi casi, si sa , la adrenalina ? un potente anestetico!!
Cmq si calma arriva l'ambulanza lo caricano in barella senza fretta, lui ? oramai tranquillo ( e penso di nuovo che forse era proprio un crampo ) e cosi il mio compare si avvicina per chiedergli se si rende conto dell'errore che ha fatto e se ? disposto a risarcirgli i danni.
Si becca immediatamente un Vaffan--lo e capisce che non ? il momento di parlargli di certe cose.
Il mio amico, bisogna capirlo..... la situazione ? concitata e anche lui ? visibilmente agitato, cosi non contento della risposta ricevuta si avvicina al muretto dove si era riunita una folla di curiosi e chiede agli amici del tipo "ferito" se possono fargli capire che lui dovrebbe dimostrarsi ragionevole e assumersi le responsabilit? dell'accaduto nonch? mettersi la mano in tasca per risarcire i danni procurati, per fortuna solo alla moto!
Questa volta la risposta ? meno greve ma cmq dello stesso tono ...
cito testuali parole " che voi ?... I danni ...!? ma de che ahoo?? ma nun c'? veni in pista se pensi cosi!!!.." .
Io sono li vicino cosi lo prendo da una parte e me lo porto via per fargli capire che non ? aria di fare certe richieste almeno in quel momento e gli do un motivo per calmarsi. Gli chiedo se sta bene ma mi risponde che gli fa male una spalla e cosi si lascia accompagnare a visita dal medico dell'ambulanza.
Finisce cosi il momento concitato. Porto la moto indietro e raccolgo le idee e mentre il mio amico e a visita, decido che siccome a mio modo di vedere le cose, il mio amico non ha nessuna responsabilit? oggettiva nell'accaduto, vado a parlare con il tipo dell'R6 per cercare di capire se ? disposto a discutere un p? dell'accaduto .
Cosi mi avvicino al suo gazebo e mi rendo conto che sono attrezzati bene, hanno uno sponsor, furgone attrezzato per la pista e moto messe gi? di fino (c'? anche l'R6 sui cavalletti a prima vista nel contatto a riportato solo un'ammaccatura sullo scarico )... si vede che sono una squadra corse e il logo sul gazebo e sulle camicette dei presenti, tutte uguali, mi conferma che ? proprio cosi. Questi qua sono dei professionisti.
Educatamente chiedo se posso parlare con il pilota rimasto coinvolto nell'incidente e mi indicano l'interno del furgone, cosi entro e lo trovo che si sta cambiando, in piedi molto tranquillamente.
(Primo pensiero : cavolo !!! ma cosa aveva da urlare prima in pista ?)
Chiedo se posso entrare per parlarci e prima di tutto mi sincer? delle sue condizioni , lui mi risponde che sta benone , cosi gli chiedo cosa ne pensa dell'accaduto e se si ritiene responsabile in qualche modo.
Risponde che gli dispiace per la moto del mio amico e sono cose che capitano in pista e che non ci si pu? fare niente che non ? colpa sua e che non ? assolutamente intenzionato a ripagare i danni arrecati. Aggiunge anche che il mio amico a sbagliato a fargli quella richiesta in quel momento e che se la mandato in quel posto ? stata solo una reazione dovuta alle circostanze.
Concordo con lui sull'errore del mio amico ma non sulla sua totale incolpevolezza e aggiungo che secondo me dovrebbe andare almeno a chiedere scusa al mio amico.
Ma ? alterato per la mia, a suo dire, romanzina e dice che forse dopo, lo far? .
Mi rassegno a discutere e salutando esco fuori , uscendo riconosco un tipo che s? essere titolare di un grosso rivenditore di moto lo saluto e faccio 2+2 il negozio ha lo stesso logo che vedo da per tutto intorno a me cosi gli faccio notare che forse dovrebbe parlare al suo pilota per farlo ragionare ma lui mi d? pi? o meno questa risposta " sono il proprietario del team ... non il pap? dei piloti... prover? a dirgli qualcosa...." bene mi dico, qui non si ottiene niente e cosi gli d? il contentino dicendogli s? che ? una brava persona e che sicuramente riuscir? a farlo ragionare.
Me ne torno al mio gazebo decisamente deluso pensavo che avrebbe almeno ammesso le sue colpe .... sarebbe stato un punto di partenza.... ma niente un buco nell'acqua .
Dopo un'ora circa, oramai i turni erano finiti da un pezzo e noi avevamo caricato le moto sul furgone.
Vedo arrivare il tipo verso di noi .... con calma parla con il mio amico….. viene a chiedere scusa, ma rimane sulla sua linea di incolpevolezza dicendo "sono cose di pista ... io sono stato buttato a terra un sacco di volte e non ho mai detto niente...." insomma vorrebbe chiudere tutto con una stretta di mano ma il mio amico guarda la sua moto che a occhio e croce a su 2000 - 3000 € di danni e gli rifiuta il gesto dicendogli che al suo posto lui si sarebbe accollato gli oneri delle riparazioni.
Al che il tipo si scrolla le spalle e salutando se ne v?.
Finisce cosi la giornata .
Ora la domanda ? : che ne pensate dell'accaduto?
Io lo so che in pista non c'? l'assicurazione come in strada e che quindi non si possono avanzare richieste di risarcimento danni in tal senso, ma possibile che anche in casi dove la responsabilit? dell'incidente ? palesemente di una persona non si possa far niente per non rimetterci dei soldi ?
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