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Autodromo di ADRIA 2024
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La vertenza vede da una parte il fondo Darma, proprietario della struttura e dall’altra le società F&M (prima) e Bioitalia (dopo) che sono state gestrici dell’impianto: corretto?
Precisiamo: Darma è il gestore del Fondo “Ermes Real Estate” non il proprietario. La F&M costruttore dell’impianto sportivo “Adria International Raceway” dal 2000 e poi maggiore azionista del Fondo dal 2006 con Bioitalia avevano una posizione analoga di gestori dell’impianto.
Al fallimento della F&M, i curatori hanno condiviso con la Darma l'idea di interrompere le attività sfrattando la Bioitalia che svolgeva la sua attività sulla base del contratto preliminare di acquisto di tutti i beni del Fondo e per il quale aveva versato una caparra di 1,5 milioni di euro e sulla base di un contratto di partnership che provvedeva a pagare regolarmente quanto pattuito.
Bene, in estrema sintesi, cosa chiede Darma a F&M/Bioitalia e cosa oppone invece F&M/Bioitalia a Darma ?
la Bioitalia ha iniziato ad operare all'interno del complesso nel 2013 e nel 2016 si è proposta di acquistare tutti i beni del fondo dalla Darma.
Si è raggiunto un accordo, trasfuso nel predetto preliminare notarile a cui ha partecipato anche F&M e tutti gli altri apportanti, e dove si è deciso di interrompere ogni contenzioso tra Darma e F&M.
La Darma, proprietaria formale dei beni doveva autorizzare esplicitamente i lavori e, più banalmente, "mettere le firme" sui documenti.
Ciò non è avvenuto e, Darma ha ritenuto - a nostro parere senza valido motivo - di recedere dal preliminare notarile. A questo punto Darma ha avviato la procedura fallimentare di F&M sul presupposto del pagamento dell’affitto contestato fin dall’inizio da F&M per la mancata realizzazione del Piano di Sviluppo del Fondo unico obbligo in capo alla Darma.
La Bioitalia, quindi ha adito il tribunale di Milano, evidenziando la illegittimità del recesso operato da Darma e chiedendo di dare esecuzione al preliminare.
Dopo 2 anni a che punto è la vertenza?
è ancora lontana dalla conclusione.
Per ovviare ai tempi della Giustizia la Bioitalia sta continuando cercando di trovare una soluzione transattiva con Darma.
Come già detto Bioitalia nel 2016, al momento della sottoscrizione del preliminare ha versato 1,5 milioni di caparra, ha investito complessivamente nella struttura circa 10 milioni – costruendo il Kartodromo, allungando la pista autodromo, completando la struttura Arena e addivendo finalmente all’ottenimento dell’agoniato CPI (Certificato Prevenzione Incendi).
Attualmente c’è un evidente deterioramento dei beni e l'indiscriminata vendita di tutto l'arredo e dei macchinari e impianti presenti all'interno dell’autodromo/kartodromo da parte dei curatori del fallimento di F&M (parte dei beni promessi in vendita a Bioitalia con il predetto preliminare ) obbligherebbero all'ulteriore esborso di almeno 5 milioni per il ripristino. Al momento Bioitalia come società ha subito danni nell’ordine dei 5 milioni.
La Bioitalia ha formulando l’offerta alla proprietà per l’acquisto di tutti i beni del Fondo come da preliminare.
Qual è il nodo principale che la blocca?
Biotalia ha formulato l’offerta, stiamo aspettando riscontro.
Come conseguenza della causa di Milano, è stata trascritta a favore di Bioitalia la domanda giudiziale nei pubblici registri.
Va considerato anche che parte della pista verte su terreno di terzi grazie ad un accordo raggiunto dalla Bioitalia e, senza il quale, l'integrità della nuova pista è messa in discussione.
Vero che si doveva svolgere un’udienza al Tribunale di Milano in questi giorni che poi è stata rinviata al prossimo ottobre?
Si, e per meglio dare il senso alla Sua domanda le riporto le testuali parole di una sentenza di un giudice di Milano: “La complessità della vicenda (non solo giuridica, ma anche economica in considerazione dell’interesse superiore a che una realtà economica attiva non venga dispersa) della vicenda, induce il Tribunale ad auspicare a che si possa addivenire a un nuovo approdo transattivo satisfattivo (ovviamente previe reciproche concessioni – secondo la lettera dell’art. 1965 c.c.) degli interessi di tutte le parti coinvolte.”
Come si prospettano i tempi di questa causa? Ragionevolmente potrà essere chiusa nei prossimi 2-3 anni ?
Se non si troverà una soluzione transattiva a breve, aspetteremo i tempi della giustizia.
Le attività di riapertura necessiteranno di almeno un altro anno, al quale si aggiungerà il periodo necessario per tornare a regime: ne consegue che più tardi si concluderanno le vertenze e più tardi il complesso tornerà al suo vecchio splendore.
In questa vicenda può giocare un ruolo esterno il Comune di Adria, nel senso di favorirne in qualche modo la composizione, data la rilevanza della struttura e del movimento che essa generava nei campi sportivo, turistico, economico e sociale ?
Purtroppo il comune è attualmente spettatore e può solo tifare affinché la vicenda si concluda nel più breve tempo possibile.
da il gazzettino
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Tristezza infinita.
Al di la della passione dei motori è un peccato che un manufatto così recente rimanga abbandonato e praticamente decadente quando potrebbe essere utilizzato.
Questo spreco di suolo non lo sopporto
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Duecentocinquanta
- Dec 2004
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- verona
- imbarcato
- r1(2005 pista) africa twin crf1000
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Originally posted by iraz View PostTristezza infinita.
Al di la della passione dei motori è un peccato che un manufatto così recente rimanga abbandonato e praticamente decadente quando potrebbe essere utilizzato.
Questo spreco di suolo non lo sopporto
E ovviamente a lasciarlo andare in malora... chi lo prenderà.. dovrà farsi carico di un sacco di spese... di ripristino...
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Centoventicinque
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Allucinante.
Peraltro avevano, appunto, appena allungato la pista (risultava uno schifo, imho, però l'avevano fatto).
Ringrazio sempre di avercela data su.
Ancora 2/3 anni...sarei andato abbondantemente oltre i 60...
Perchè alla fine, a 5 anni alla volta, il tempo passa e la gente invecchia...
Come per le opere pubbliche, del resto.
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Duecentocinquanta
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Originally posted by mito22 View Post
Strano che anche zaia o altri non spingano per darlo in mano a qualcuno.. a costo di venderlo a 1 euro o come si fa a volte in questi casi...
Se solo ci fosse un politico appassionato di motori....
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Mi sa che oltre ai costi di ripristino.... chi lo prende dovrebbe accollarsi eventuali debiti... pacchetto completo.
Però mito22 credo che il nostro governatore avrebbe più consenso spostando l'attenzione dalla pista da bob alla pista da moto....non so quanto interessi il bob ai Veneti ed agli Italiani in genere ..
Magari c'è la paura che qualcuno si faccia male e si tornerebbe a parlare della sanità e allora siamo nella M
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Originally posted by Frenchiu View PostMi sa che oltre ai costi di ripristino.... chi lo prende dovrebbe accollarsi eventuali debiti... pacchetto completo.
Però mito22 credo che il nostro governatore avrebbe più consenso spostando l'attenzione dalla pista da bob alla pista da moto....non so quanto interessi il bob ai Veneti ed agli Italiani in genere ..
Magari c'è la paura che qualcuno si faccia male e si tornerebbe a parlare della sanità e allora siamo nella M
Più facile che la venda ad 1 euro a qualcuno... come era stata Harley Davidson con MV Agusta per poi tornare...
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Originally posted by Paolo Grandi View PostAllucinante.
Peraltro avevano, appunto, appena allungato la pista (risultava uno schifo, imho, però l'avevano fatto).
Ringrazio sempre di avercela data su.
Ancora 2/3 anni...sarei andato abbondantemente oltre i 60...
Perchè alla fine, a 5 anni alla volta, il tempo passa e la gente invecchia...
Come per le opere pubbliche, del resto.
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Originally posted by Paolo Grandi View PostChe con la pista ho smesso 3 anni fa.
E, tra costi insostenibili ed impianti inaccessibili (oltre allo sbattimento)...nessun rimpianto.
Adesso vorrei prendere una piccola enduro per fare un pò la matta nei sentieri ma mi son talmente incasinata la vita che devo aspettare di avere un pò di quiete...
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