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Ma è sempre meglio partecipare no?
In breve la mia giornata.
Come ha già detto Davide giornata freddina 14-15 gradi al massimo e ventosa, spesso si sentivano le raffiche di vento lungo il circuito.
Non andavo al Mugello dal 2010! quindi ero particolarmente agitato, salivazione a zero e la paura di fare da tappo agli altri dato che sicuramente l'avrei presa con molta prudenza nei primi giri.
Il primo turno mi è servito a ripassare il circuito: che dire, lo sapevo anche prima ma il Mugello è veramente quella meraviglia di pista universalmente riconosciuta.
Secondo turno più sciolto, ero in grado di scegliere traiettorie più corrette e ho cominciato a divertirmi. Bene.
Memore di non mi ricordo quali consigli di piloti affermati (video? interviste?) che dicono che al Mugello la moto va fatta scorrere, dopo la pausa sono rientrato ed ho provato a utilizzare la terza invece della seconda in alcune curve (San Donato e successiva variante, Scarperia Palagio e Correntaio). In effetti ho riscontrato che andavo molto meglio e alla fine ho tolto 8 secondi dai tempi iniziali solo migliorando traiettorie e scorrevolezza senza forzare nulla.
Data la mia lentezza complessiva praticamente non frenavo salvo che alla San Donato e alla Scarperia!
Ho margini di miglioramento veramente notevoli ma non mi interessa più di tanto, voglio solo divertirmi e i tempi li guardo solo per capire quanto e se sto migliorando facendo i miei "esperimenti"
L'ultimo turno l'ho saltato, faceva veramente freddo, ero stanco e non volevo rischiare dato che andando così piano le mie slick non erano per niente in temperatura ideale quindi ho caricato tutto e dopo aver salutato mito22 Elisa Gregori
ho ripreso la via di casa ripromettendomi che al Mugello ci tornerò appena possibile, troppo bello!
Moto: Ninja 636 ex stradivari molto ben preparata, mi trovo benissimo e non mi "ammazza" coma la Panigale V4
Gomme: Racetec RR slick K1 sia anteriore che posteriore, per i miei ritmi non posso esprimere giudizi seri dato che evidentemente i miei limiti sono molto superiori a quelli dei pneumatici, sensazioni di grande stabilità e maneggevolezza e mai un accenno di poca aderenza nonostante lavorassero (immagino) a temperature inferiori a quelle ideali.
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