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Vid: Arai crash test
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Uhmmm... indiscussa la qualità dei prodotti di questa casa di caschi... non a caso è il Top!
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Originally posted by MisterC View Postsono i test che devono passare tutti i caschi per l'omologazione
un casco che i veri motociclisti conoscono bene, che viene ancora fatto in gran parte a mano, che utilizza, unica casa al mondo, un polistirolo di 3 densit? diverse, perch? attutire il colpo ? la condizione primaria per la sicurezza.
Forse non tutti lo sanno, ma Arai non ha mai costruito un casco modulare, malgrado avesse potuto venderne uno sproposito, solo perch? una mentoniera mobile non pu? resistere ai severi test di qualit? dei laboratori Arai, nonostante possa sostenere l'omologazione di legge.
gli attuali test di omologazione simulano un urto mai superiore ai 40 km/h. cio? a velocit? da Codice della Strada in citt?!
Nel mondo le omologazioni principali a cui tutti i caschi in vendita devono sottostare sono sostanzialmente 2: la ECE, europea, che consta in prove effettuate su 5 punti fissi del casco, con una sola prova d?impatto e dove non esiste pi? il test di penetrazione di un corpo esterno, e la SNEL, americana e pi? tosta, perch? le prove d?impatto vengono effettuate in qualsiasi punto del casco, sono 2 random, magari sullo stesso punto, e quindi non ? possibile, come succede da noi, rinforzare solo alcune zone. Bene, come vi aspetterete, ma noi l?abbiamo visto fare davanti ai nostri occhi, i caschi Arai rispondono brillantemente alle pi? severe prove SNEl, anche dopo 5 impatti consecutivi su uno stesso punto.
Come nasce un casco Arai? Con molta precisione, e senza fretta, perch? molte delle operazioni si fanno ancora a mano. Prendiamo ad esempio un RX 7, uno dei top al mondo. Bene, solo la calotta ? costituita da 21 pezzi diversi di fibra assemblati tra loro e scaldati, quando gli altri mediamente non ne hanno pi? di 6 o 7. Come gi? detto le fibre di carbonio Arai sono morbidissime ma non si spezzano. Normalmente in una fibra hai 13 punti di rottura nella linea del telaio, e torcendoli rischi che si spacchino; le fibre Arai di punti ne hanno solo 3. La calotta deve essere spessa almeno 2 mm, ma se a un controllo c?? un punto in cui manca solo 0,1 mm, quella si butta.
Il polistirolo interno Arai, come gi? detto, ha 3 densit? assemblate tra loro grazie a un brevetto mondiale unico: rigida nella zona della fronte, media verso le tempie e morbida nel centro della testa, dove non bisogna trasmettere energia ma assorbirla al meglio, proprio dove il cranio ? pi? fragile.
Tutto il processo di realizzazione del casco, dalla cottura, all?inserimento del polistirolo, rivestimenti e colorazione, a mano nelle versioni sportive, porta alla realizzazione di 23 caschi al giorno per linea produttiva, un numero esiguo ma indispensabile per avere un prodotto di qualit? impensata ai giorni nostri.
Tutti i componenti sono accuratamente testati prima di essere montati, anche se l'omologazione ufficiale non lo richiede, come la penetrazione di oggetti sulla visiera, gli eventuali graffi e abrasioni, che le visiere Arai superano tranquillamente.
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Smanettonazzo
- Nov 2006
- 45106
- 48
- Maschio
- 15
- Monza
- Fisioterapista
- 1299 S Palermitan bar edition
- Send PM
Originally posted by jack View Postdai non scherziamo.....
un casco che i veri motociclisti conoscono bene, che viene ancora fatto in gran parte a mano, che utilizza, unica casa al mondo, un polistirolo di 3 densità diverse, perché attutire il colpo è la condizione primaria per la sicurezza.
Forse non tutti lo sanno, ma Arai non ha mai costruito un casco modulare, malgrado avesse potuto venderne uno sproposito, solo perché una mentoniera mobile non può resistere ai severi test di qualità dei laboratori Arai, nonostante possa sostenere l'omologazione di legge.
gli attuali test di omologazione simulano un urto mai superiore ai 40 km/h. cioè a velocità da Codice della Strada in città!
Nel mondo le omologazioni principali a cui tutti i caschi in vendita devono sottostare sono sostanzialmente 2: la ECE, europea, che consta in prove effettuate su 5 punti fissi del casco, con una sola prova d’impatto e dove non esiste più il test di penetrazione di un corpo esterno, e la SNEL, americana e più tosta, perché le prove d’impatto vengono effettuate in qualsiasi punto del casco, sono 2 random, magari sullo stesso punto, e quindi non è possibile, come succede da noi, rinforzare solo alcune zone. Bene, come vi aspetterete, ma noi l’abbiamo visto fare davanti ai nostri occhi, i caschi Arai rispondono brillantemente alle più severe prove SNEl, anche dopo 5 impatti consecutivi su uno stesso punto.
Come nasce un casco Arai? Con molta precisione, e senza fretta, perché molte delle operazioni si fanno ancora a mano. Prendiamo ad esempio un RX 7, uno dei top al mondo. Bene, solo la calotta è costituita da 21 pezzi diversi di fibra assemblati tra loro e scaldati, quando gli altri mediamente non ne hanno più di 6 o 7. Come già detto le fibre di carbonio Arai sono morbidissime ma non si spezzano. Normalmente in una fibra hai 13 punti di rottura nella linea del telaio, e torcendoli rischi che si spacchino; le fibre Arai di punti ne hanno solo 3. La calotta deve essere spessa almeno 2 mm, ma se a un controllo c’è un punto in cui manca solo 0,1 mm, quella si butta.
Il polistirolo interno Arai, come già detto, ha 3 densità assemblate tra loro grazie a un brevetto mondiale unico: rigida nella zona della fronte, media verso le tempie e morbida nel centro della testa, dove non bisogna trasmettere energia ma assorbirla al meglio, proprio dove il cranio è più fragile.
Tutto il processo di realizzazione del casco, dalla cottura, all’inserimento del polistirolo, rivestimenti e colorazione, a mano nelle versioni sportive, porta alla realizzazione di 23 caschi al giorno per linea produttiva, un numero esiguo ma indispensabile per avere un prodotto di qualità impensata ai giorni nostri.
Tutti i componenti sono accuratamente testati prima di essere montati, anche se l'omologazione ufficiale non lo richiede, come la penetrazione di oggetti sulla visiera, gli eventuali graffi e abrasioni, che le visiere Arai superano tranquillamente.
Non credo che quanto hai riportato NON sia scritto sul sito di guardacasoproprio Arai.
quoto in pieno il discorso modulari...la mentoniera è proprio il punto debole di OGNI casco....anche seeeeeeeeeeeeeeee mi pare che il modulare lo faccia la Schuberth che non credo sia inferiore ad Arai...secondo me Arai non lo fa per mille altri motivi e NON per l'impossibilità di fare un modulare RAGIONEVOLMENTE sicuro...anche perchè TANTO, se dopo un urto che DISINTEGRA la mentoniera , la tua testa prende anche un altro urto frontalmente vuol dire che stai rimbalzando da velocità pazzesche e un collo medio si è già sbriciolato...quindi...il cliente Arai sicuramente potrà avere ancora un volto riconoscibile nella bara...ma sempre in una bara sarà...
Parlo di modulari seri eh...Last edited by gabelbrucken; 30-04-10, 20:05.
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Cinquantino
- Oct 2007
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- Nel box di casa mia(MI)
- in giro col furgone
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Originally posted by jack View Postdai non scherziamo.....
un casco che i veri motociclisti conoscono bene, che viene ancora fatto in gran parte a mano, che utilizza, unica casa al mondo, un polistirolo di 3 densit? diverse, perch? attutire il colpo ? la condizione primaria per la sicurezza.
Forse non tutti lo sanno, ma Arai non ha mai costruito un casco modulare, malgrado avesse potuto venderne uno sproposito, solo perch? una mentoniera mobile non pu? resistere ai severi test di qualit? dei laboratori Arai, nonostante possa sostenere l'omologazione di legge.
gli attuali test di omologazione simulano un urto mai superiore ai 40 km/h. cio? a velocit? da Codice della Strada in citt?!
Nel mondo le omologazioni principali a cui tutti i caschi in vendita devono sottostare sono sostanzialmente 2: la ECE, europea, che consta in prove effettuate su 5 punti fissi del casco, con una sola prova d?impatto e dove non esiste pi? il test di penetrazione di un corpo esterno, e la SNEL, americana e pi? tosta, perch? le prove d?impatto vengono effettuate in qualsiasi punto del casco, sono 2 random, magari sullo stesso punto, e quindi non ? possibile, come succede da noi, rinforzare solo alcune zone. Bene, come vi aspetterete, ma noi l?abbiamo visto fare davanti ai nostri occhi, i caschi Arai rispondono brillantemente alle pi? severe prove SNEl, anche dopo 5 impatti consecutivi su uno stesso punto.
Come nasce un casco Arai? Con molta precisione, e senza fretta, perch? molte delle operazioni si fanno ancora a mano. Prendiamo ad esempio un RX 7, uno dei top al mondo. Bene, solo la calotta ? costituita da 21 pezzi diversi di fibra assemblati tra loro e scaldati, quando gli altri mediamente non ne hanno pi? di 6 o 7. Come gi? detto le fibre di carbonio Arai sono morbidissime ma non si spezzano. Normalmente in una fibra hai 13 punti di rottura nella linea del telaio, e torcendoli rischi che si spacchino; le fibre Arai di punti ne hanno solo 3. La calotta deve essere spessa almeno 2 mm, ma se a un controllo c?? un punto in cui manca solo 0,1 mm, quella si butta.
Il polistirolo interno Arai, come gi? detto, ha 3 densit? assemblate tra loro grazie a un brevetto mondiale unico: rigida nella zona della fronte, media verso le tempie e morbida nel centro della testa, dove non bisogna trasmettere energia ma assorbirla al meglio, proprio dove il cranio ? pi? fragile.
Tutto il processo di realizzazione del casco, dalla cottura, all?inserimento del polistirolo, rivestimenti e colorazione, a mano nelle versioni sportive, porta alla realizzazione di 23 caschi al giorno per linea produttiva, un numero esiguo ma indispensabile per avere un prodotto di qualit? impensata ai giorni nostri.
Tutti i componenti sono accuratamente testati prima di essere montati, anche se l'omologazione ufficiale non lo richiede, come la penetrazione di oggetti sulla visiera, gli eventuali graffi e abrasioni, che le visiere Arai superano tranquillamente.
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Smanettonazzo
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Originally posted by messainpiega View Postgiusto jack arai e' il top e non si discute poche balle
ero solo restio a credere che la differenza tra il TOP e il MID-RANGE facesse la differenza tra la vita e la morte, tutto qui.
spiego ...? un po' come una pedana con le leve montate -dico una cazzata-su tre cuscinetti invece che due e che costa 200 euro in pi?...
Ovviamente la leva scorre meglio...ma di quanto?
ahahah che esempio del caxxo, cmq spero di essermi spiegato!
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Originally posted by gabelbrucken View PostJack credo che la verit? sia esattamente a met? di ci? che dici tu e ci? che dice MisterC...
Non credo che quanto hai riportato NON sia scritto sul sito di guardacasoproprio Arai.
quoto in pieno il discorso modulari...la mentoniera ? proprio il punto debole di OGNI casco....anche seeeeeeeeeeeeeeee mi pare che il modulare lo faccia la Schuberth che non credo sia inferiore ad Arai...secondo me Arai non lo fa per mille altri motivi e NON per l'impossibilit? di fare un modulare RAGIONEVOLMENTE sicuro...anche perch? TANTO, se dopo un urto che DISINTEGRA la mentoniera , la tua testa prende anche un altro urto frontalmente vuol dire che stai rimbalzando da velocit? pazzesche e un collo medio si ? gi? sbriciolato...quindi...il cliente Arai sicuramente potr? avere ancora un volto riconoscibile nella bara...ma sempre in una bara sar?...
Parlo di modulari seri eh...
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Smanettonazzo
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Originally posted by jack View Postil discorso del modulare ? totalmente secondario.....il fatto che le prove snell siano ripetute 5 volte sullo stesso punto, che i caschi top di gamma siano fatti a mano e che la fibra di carbonio sia diversa ? tutto vero.....la qualit? c'? e non poca, nessun produttore al mondo li f? a mano e questo ? gi? un plus.....diciamo poi che nel nostro mondo reale ci sono anche altri fattori e valutazioni importanti, io compro arai perch? ? perfetto per la mia testa, se non mi stava bene non l'avrei di certo comprato
? come dire che con una bomba H ammazzo una formica...CERTAMENTE...ma basta molto meno per farlo no?
Sul carbonio, figurati...io sono un esperto
Solo carbonio jap sulla moto...
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Originally posted by jack View Postdai non scherziamo.....
un casco che i veri motociclisti conoscono bene, che viene ancora fatto in gran parte a mano...
Ora per non fare di tutta l'erba un fascio se vuoi lascia perdere il commento ma tutte le migliori case di caschi effettuano test rigidi; con questo nulla voglio togliere ad Arai ma nel video non ci vedo nulla di stravolgente e soprattutto nulla che altre marche importanti non facciano
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