Ho provato la moto con ammortizzatore elettronico pubblicata su MOTOCROSS maggio 2009.
Conosco i tre che l'hanno inventata, siamo amici e compagni di escursioni enduristiche nel piacentino.
La moto ? equilibrata e stabile in ogni condizione di utilizzo, come se fosse stata tarata ogni volta che si affrontano ostacoli o condizioni diverse di utilizzo.
Sul veloce con buche in successione ha un comportamento neutro, con un rapido recupero della corsa ruota, trazione ottima, sterzo stabile e preciso.
Sul lento guidato e fondo instabile e scivoloso sembra di utilizzare un trial, le sospensioni diventano morbide, con l'aumento della velocit? poi si induriscono in compressione con notevoli vantaggi sulla stabilit?.
Il sistema ? stato collaudato anche in pista a Varano e a Misano lo scorso anno, modificando la sospensione originale di un Kawasaki Ninja 600, in alternativa al ttx montato per le gare.
I tempi sul giro erano inferiori (1 secondo circa) e gli pneumatici non stracciavano e potevano essere utilizzati per pi? giri rispetto al ttx tarato e preparato da Poletti. (purtroppo il regolamento non permette l'utilizzo dell'ammortizzatore elettronico e il test ? servito esclusivamente per testare l'ammortizzatore).
Praticamente i preparatori piacentini hanno modificato la sospensione originale trasferendo il circuito idraulico all'esterno con dei tubi e utilizzando una valvola proporzionale e sensori pressione olio, temperatura, velocit? della moto, ecc.., una centralina elettronica dedicata con un software che gestisce la valvola.
Potr? a vostro avviso avere un futuro nel campo motociclistico?
Intanto loro stanno raccogliendo prenotazioni per le istallazioni a privati e team.
Cosa ne pensate?
Conosco i tre che l'hanno inventata, siamo amici e compagni di escursioni enduristiche nel piacentino.
La moto ? equilibrata e stabile in ogni condizione di utilizzo, come se fosse stata tarata ogni volta che si affrontano ostacoli o condizioni diverse di utilizzo.
Sul veloce con buche in successione ha un comportamento neutro, con un rapido recupero della corsa ruota, trazione ottima, sterzo stabile e preciso.
Sul lento guidato e fondo instabile e scivoloso sembra di utilizzare un trial, le sospensioni diventano morbide, con l'aumento della velocit? poi si induriscono in compressione con notevoli vantaggi sulla stabilit?.
Il sistema ? stato collaudato anche in pista a Varano e a Misano lo scorso anno, modificando la sospensione originale di un Kawasaki Ninja 600, in alternativa al ttx montato per le gare.
I tempi sul giro erano inferiori (1 secondo circa) e gli pneumatici non stracciavano e potevano essere utilizzati per pi? giri rispetto al ttx tarato e preparato da Poletti. (purtroppo il regolamento non permette l'utilizzo dell'ammortizzatore elettronico e il test ? servito esclusivamente per testare l'ammortizzatore).
Praticamente i preparatori piacentini hanno modificato la sospensione originale trasferendo il circuito idraulico all'esterno con dei tubi e utilizzando una valvola proporzionale e sensori pressione olio, temperatura, velocit? della moto, ecc.., una centralina elettronica dedicata con un software che gestisce la valvola.
Potr? a vostro avviso avere un futuro nel campo motociclistico?
Intanto loro stanno raccogliendo prenotazioni per le istallazioni a privati e team.
Cosa ne pensate?
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