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TUTA VIRUS POWER provata

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    #136
    Riporto su questa discussione perché con quelli di Virus mi è capitata, in questi giorni, una cosa un po' particolare, a tratti divertente.
    Una cara amica pilota, piuttosto nota e di cui non è il caso di fare il nome, mi propone di contattare quelli di Virus, che in passato hanno supportato anche lei nelle corse e con cui ha già parlato, per fornire una tuta per la stagione agonistica di mio figlio, che quest'anno farà la Pirelli Cup in classe 1000 (a 16 anni appena compiuti).
    Con l'abbigliamento tecnico siamo già a posto per questo 2023 però, dato il contatto ed incuriosito, gli scrivo.
    Dopo qualche giorno ricevo la seguente risposta: "buongiorno, la ringrazio per averci contattati; ieri con … abbiamo letto la mail e purtroppo Alessandro farà un campionato che non ci porta nessuna visibilità in termini di Social…inoltre abbiamo stretto un accordo in collaborazione con il National Trophy nel quale apportiamo uno sconto ai partecipanti quindi non possiamo riservare sconti ai partecipanti di altri campionati".
    A parte il riferimento ai "social", oramai unica linea guida per tutti, anche per le realtà che proprio consolidate non sono (stiamo parlando di Virus, che fa prodotti particolari e ancora non diffusi, mica di Dainese o Alpinestars), fottendosene bellamente di qualsiasi rilievo sportivo (siamo nel 2023, oramai la sostanza si sa che non conta più una cippa o quasi, dunque nessuna sorpresa), ciò che mi ha fatto sorridere è che il "campionato senza visibilità" è riportato, nel loro sito internet, come "Official Partner" https://www.viruspower.it/it/.
    Che molte aziende se la tirino ci può anche stare, ma che ora lo facciano anche chi si è appena "affacciato alla finestra" proprio no.
    Per me, proprio a livello di marketing, bocciati.
    Anche perché un "no, non ci interessa" me lo avrebbero potuto scrivere in maniera un pochino più elegante.
    Saranno comunque contenti gli "Official Parner" della Pirelli Cup

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      #137
      Originally posted by mito22 View Post
      Allora.... sinceramente devo dire che fino a qualche mese fa, non conoscevo questo marchio e queste tute, che si fregiano ( a merito) di essere tute che non nuociono agli animali, in quanto SENZA PELLE....

      In questi ultimi mesi ho però avuto modo di approfondire la conoscenza con l'azienda, con i ragazzi che ci lavorano ma soprattutto col prodotto, che poi penso sia quello che più incuriosisce, data la sua unicità e la divergenza da un mercato che va avanti così (utilizzando la pelle degli animali, bovini, canguri , agnelli e ora MANTE (ho sentito per dei guanti)) da che se ne abbia memoria.

      Faccio una piccola premessa, sicuramente, finchè si conosce un prodotto, specialmente se nuovo, i dubbi , specialmente tra i motociclisti (che sono tutti piloti, telemetristi, esperti del settore tessile ecc ecc) nascono abbastanza spontanei 'eh ma se X o Y non han mai fatto tute così, evidentemente non van bene et similia'...

      C'è da dire che come ben sappiamo tutti... i materiali e la tecnologia ad essi applicata han fatto passi da gigante negli ultimi anni/decenni, pensiamo all'introduzione degli airbag nel motorsport, ma anche solo a tessuti tecnici utilizzati da aziende del settore moto o sport.

      Quindi per farvela breve, incontro Cristian Priami di persona, qualche settimana fa, al civ, già ci conoscevamo via 'email', anche col suo resposanbile commerciale. Ci facciamo una bella chiaccherata, mi spiega che questo discorso di questo super tessuto con cui sono fatte le sue tute è meno dell'ultim'ora o 'stiamo provando' di quanto si possa pensare, mi fa vedere tute usate da piloti, con anche una decina di cadute, mi spiega che a differenza della pelle questo è un tessuto con una lacerazione o strappo diversi e che non trasmetta calore. Virus Power nasce da altra azienda del tessile specializzata in materiali antiinfortunistici. Mai provato a passarvi una lama su dei pantaloni antitaglio? Provate, passato il primo bivido, capirete che intendo.

      Sito web VIRUS POWER: https://www.viruspower.it/it/

      Ok, ho preambolato tanto, ma era interessante anche capire il contesto e che nessuno si sia svegliato una mattina e abbia detto 'boh proviamo a....'

      Con l'occasione del Dunlop Day di Maggio 2021 a Misano, mi si presenta l'occasione di provare una tuta Virus Power... quindi, siccome amo anche provare cose nuove e aprire un pò la mente.

      Quindi, fatto un turno con tuta standard.... giusto per sgranchirmi, mi reco al bilico di Virus (nero, lo vedete bene alle tappe del CIV e DUNLOP CUP e APRILIA Challange, di cui è tra l'altro sponsor/partner tecnico) e si inizia a provare questa novità.

      Ovviamente Virus Power offre (e io lo consiglio sempre) il servizio del SU MISURA, ma in questo caso provo una tuta a misura standard.... (con airbag).

      Prime sensazioni, non ho una bilancia, ma così a spanne potrei dire che rispetto ad una 'standard, bovino, airbag) il peso sia la metà... o là attorno, avete presente quando sollevate una scatola che pensavate fosse pesante e invece contiene polistirolo.. ecco.. roba del genere...



      Devo dire anche comoda da infilare come gambe, ovviamente io con sottotuta e la tuta con fodera interna.... molto meno 'legata'...

      Addosso ovviamente all'inizio dà un'idea strana... abituato a 25 anni di tute in pelle con un certo peso fa strano sentirsi leggeri.....

      Come fitment potrei paragonarlo ad una Dainese o Spidi in taglia standard... leggermente lunga di torace e leggermente corta di maniche, ma parliamo di poco, nel senso che potrei tranquillamente utilizzarla così come è.



      Ok si va... già dal momento che cammino dal bilico Virus alla moto.... azzo.... ok tute supertraforate o perforate come dir si voglia... ma CHE BELLA ARIETTA... in effetti il tessuto.. sebbene ovviamente dove si trova il gilet dell'airbag non passi aria.... è davvero traspirante.. pare di stare in felpa.... ottimo.. specialmente per me che già mettermi la tuta e tenermela addosso mi fa sudare...



      A parte l'arietta... comoda... davvero confortevole... movimenti davvero libero, mi aspettavo qualcosa del genere visto che mi era stato 'raccontato'... (avevo anche sentito un amico che la sta usando... ex AMA SBK, ex GP.. ecc ecc.).. ottimo...

      E via.. proviamo in moto.....

      Eh niente... provatela e la comprerete.. scherzi a parte...

      Davvero ottima... movimenti in sella comodi e cmq. avere addosso (nella mia misura) 4-5 kg in meno... aiuta MOLTO.. ma MOLTO... tra l'altro... il mio dubbio era... 'se passa così l'aria da fermo nel paddock, quando sono a 250-300 all'ora mi strappa il sottotuta??' Invece no.. andando non chiedetemi come, la tuta resta fresca,ma non vi gonfiate o raffreddate....



      Le protezioni non danno fastidio, e la saponetta è posizionata nel posto giusto... (so che per tanti sembrerà strano questo discorso del posizionamento dello slider.. ma non è scontato come si pensi).



      La versione che ho provato io è per stivali Standard.. SOPRA TUTA.. non ho chiesto ma immagino si possa avere anche per stivali SOTTO TUTA....

      Faccio due turni... e riporto la tuta.. devo dire piacevolmente stupito.



      Ovviamente anche se vi voglio bene e mi piace approfondire ho evitato di stendermi per darvi anche quel benchmark...

      Il prezzo.. della su misura, personalizzata (si può stampare sul tessuto ovviamente) è sui 2800 euro finita, ora chiedo per sicurezza.

      Ok, il marchio non è blasonato e non è in motogp, ma nel 2021.. davvero ancora questa cosa conta? Se il prodotto risulta valido?

      Ovviamente sarei curioso di provarla in 'su misura'.... se tanto mi dà tanto...

      Il consiglio che vi posso dare è.. se potete PROVATELA, so che saranno presenti ai Dunlop Days oltre che al CIV (al civ sarà difficile provarla in moto però )




      E cmq.... dite quel che volete... ma anche fosse a parità di costo e qualità... il discorso di non dover abbattere gli animali.... a me personalmente pur non essendo vegano o 'estremista'.. NON SPIACE AFFATTO....

      Avete domande? Sparate...
      Pazzesco, non avevo mai sentito parlare di tute senza pelle animale! Dalla recensione sembra davvero valida!! Mi sa che prima o poi anche altri marchi prenderanno questa direzione 🤔 poi il fatto di essere leggera è davvero un gran valore aggiunto! Se fossi sul punto di sceglierne una la prenderei senz'altro in considerazione!!

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        #138
        Originally posted by stradivari View Post
        Riporto su questa discussione perché con quelli di Virus mi è capitata, in questi giorni, una cosa un po' particolare, a tratti divertente.
        Una cara amica pilota, piuttosto nota e di cui non è il caso di fare il nome, mi propone di contattare quelli di Virus, che in passato hanno supportato anche lei nelle corse e con cui ha già parlato, per fornire una tuta per la stagione agonistica di mio figlio, che quest'anno farà la Pirelli Cup in classe 1000 (a 16 anni appena compiuti).
        Con l'abbigliamento tecnico siamo già a posto per questo 2023 però, dato il contatto ed incuriosito, gli scrivo.
        Dopo qualche giorno ricevo la seguente risposta: "buongiorno, la ringrazio per averci contattati; ieri con … abbiamo letto la mail e purtroppo Alessandro farà un campionato che non ci porta nessuna visibilità in termini di Social…inoltre abbiamo stretto un accordo in collaborazione con il National Trophy nel quale apportiamo uno sconto ai partecipanti quindi non possiamo riservare sconti ai partecipanti di altri campionati".
        A parte il riferimento ai "social", oramai unica linea guida per tutti, anche per le realtà che proprio consolidate non sono (stiamo parlando di Virus, che fa prodotti particolari e ancora non diffusi, mica di Dainese o Alpinestars), fottendosene bellamente di qualsiasi rilievo sportivo (siamo nel 2023, oramai la sostanza si sa che non conta più una cippa o quasi, dunque nessuna sorpresa), ciò che mi ha fatto sorridere è che il "campionato senza visibilità" è riportato, nel loro sito internet, come "Official Partner" https://www.viruspower.it/it/.
        Che molte aziende se la tirino ci può anche stare, ma che ora lo facciano anche chi si è appena "affacciato alla finestra" proprio no.
        Per me, proprio a livello di marketing, bocciati.
        Anche perché un "no, non ci interessa" me lo avrebbero potuto scrivere in maniera un pochino più elegante.
        Saranno comunque contenti gli "Official Parner" della Pirelli Cup
        fa davvero sorridere questa cosa... non è che ti ha risposto l'ultima arrivata che non capisce nulla? ad ogni modo... potevano risponderti in maniera più elegante sicuramente!!! non mi sembra un buon modo per crescere sul mercato... poi sul discorso social ci sarebbero tante cose da dire.. vabbè! viva la pelle!!

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          #139
          Sempre detto che il "problema" dei social e relativi fenomeni da social sono causati dalle aziende stesse che gli danno rilevanza..

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            #140
            Originally posted by stradivari View Post
            Riporto su questa discussione perché con quelli di Virus mi è capitata, in questi giorni, una cosa un po' particolare, a tratti divertente.
            Una cara amica pilota, piuttosto nota e di cui non è il caso di fare il nome, mi propone di contattare quelli di Virus, che in passato hanno supportato anche lei nelle corse e con cui ha già parlato, per fornire una tuta per la stagione agonistica di mio figlio, che quest'anno farà la Pirelli Cup in classe 1000 (a 16 anni appena compiuti).
            Con l'abbigliamento tecnico siamo già a posto per questo 2023 però, dato il contatto ed incuriosito, gli scrivo.
            Dopo qualche giorno ricevo la seguente risposta: "buongiorno, la ringrazio per averci contattati; ieri con … abbiamo letto la mail e purtroppo Alessandro farà un campionato che non ci porta nessuna visibilità in termini di Social…inoltre abbiamo stretto un accordo in collaborazione con il National Trophy nel quale apportiamo uno sconto ai partecipanti quindi non possiamo riservare sconti ai partecipanti di altri campionati".
            A parte il riferimento ai "social", oramai unica linea guida per tutti, anche per le realtà che proprio consolidate non sono (stiamo parlando di Virus, che fa prodotti particolari e ancora non diffusi, mica di Dainese o Alpinestars), fottendosene bellamente di qualsiasi rilievo sportivo (siamo nel 2023, oramai la sostanza si sa che non conta più una cippa o quasi, dunque nessuna sorpresa), ciò che mi ha fatto sorridere è che il "campionato senza visibilità" è riportato, nel loro sito internet, come "Official Partner" https://www.viruspower.it/it/.
            Che molte aziende se la tirino ci può anche stare, ma che ora lo facciano anche chi si è appena "affacciato alla finestra" proprio no.
            Per me, proprio a livello di marketing, bocciati.
            Anche perché un "no, non ci interessa" me lo avrebbero potuto scrivere in maniera un pochino più elegante.
            Saranno comunque contenti gli "Official Parner" della Pirelli Cup
            Complimenti per la loro lungimiranza


            Ok che tuo figlio è a posto per il '23 ma non mi sarei aspettato una risposta così (ehm passami il termine) diretta,contenti loro....

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              #141
              Originally posted by smanettone75 View Post

              Complimenti per la loro lungimiranza


              Ok che tuo figlio è a posto per il '23 ma non mi sarei aspettato una risposta così (ehm passami il termine) diretta,contenti loro....
              Manco tra i loro sponsorizzati ci fossero Marquez & Co.

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                #142
                Originally posted by stradivari View Post
                Riporto su questa discussione perché con quelli di Virus mi è capitata, in questi giorni, una cosa un po' particolare, a tratti divertente.
                Una cara amica pilota, piuttosto nota e di cui non è il caso di fare il nome, mi propone di contattare quelli di Virus, che in passato hanno supportato anche lei nelle corse e con cui ha già parlato, per fornire una tuta per la stagione agonistica di mio figlio, che quest'anno farà la Pirelli Cup in classe 1000 (a 16 anni appena compiuti).
                Con l'abbigliamento tecnico siamo già a posto per questo 2023 però, dato il contatto ed incuriosito, gli scrivo.
                Dopo qualche giorno ricevo la seguente risposta: "buongiorno, la ringrazio per averci contattati; ieri con … abbiamo letto la mail e purtroppo Alessandro farà un campionato che non ci porta nessuna visibilità in termini di Social…inoltre abbiamo stretto un accordo in collaborazione con il National Trophy nel quale apportiamo uno sconto ai partecipanti quindi non possiamo riservare sconti ai partecipanti di altri campionati".
                A parte il riferimento ai "social", oramai unica linea guida per tutti, anche per le realtà che proprio consolidate non sono (stiamo parlando di Virus, che fa prodotti particolari e ancora non diffusi, mica di Dainese o Alpinestars), fottendosene bellamente di qualsiasi rilievo sportivo (siamo nel 2023, oramai la sostanza si sa che non conta più una cippa o quasi, dunque nessuna sorpresa), ciò che mi ha fatto sorridere è che il "campionato senza visibilità" è riportato, nel loro sito internet, come "Official Partner" https://www.viruspower.it/it/.
                Che molte aziende se la tirino ci può anche stare, ma che ora lo facciano anche chi si è appena "affacciato alla finestra" proprio no.
                Per me, proprio a livello di marketing, bocciati.
                Anche perché un "no, non ci interessa" me lo avrebbero potuto scrivere in maniera un pochino più elegante.
                Saranno comunque contenti gli "Official Parner" della Pirelli Cup
                Professionali..... Al Top... Proprio...

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                  #143
                  Originally posted by lc86 View Post
                  Sempre detto che il "problema" dei social e relativi fenomeni da social sono causati dalle aziende stesse che gli danno rilevanza..
                  Ma ormai penso che si siano accorti che non portano poi tanto.

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                    #144
                    Originally posted by stradivari View Post
                    Riporto su questa discussione perché con quelli di Virus mi è capitata, in questi giorni, una cosa un po' particolare, a tratti divertente.
                    Una cara amica pilota, piuttosto nota e di cui non è il caso di fare il nome, mi propone di contattare quelli di Virus, che in passato hanno supportato anche lei nelle corse e con cui ha già parlato, per fornire una tuta per la stagione agonistica di mio figlio, che quest'anno farà la Pirelli Cup in classe 1000 (a 16 anni appena compiuti).
                    Con l'abbigliamento tecnico siamo già a posto per questo 2023 però, dato il contatto ed incuriosito, gli scrivo.
                    Dopo qualche giorno ricevo la seguente risposta: "buongiorno, la ringrazio per averci contattati; ieri con … abbiamo letto la mail e purtroppo Alessandro farà un campionato che non ci porta nessuna visibilità in termini di Social…inoltre abbiamo stretto un accordo in collaborazione con il National Trophy nel quale apportiamo uno sconto ai partecipanti quindi non possiamo riservare sconti ai partecipanti di altri campionati".
                    A parte il riferimento ai "social", oramai unica linea guida per tutti, anche per le realtà che proprio consolidate non sono (stiamo parlando di Virus, che fa prodotti particolari e ancora non diffusi, mica di Dainese o Alpinestars), fottendosene bellamente di qualsiasi rilievo sportivo (siamo nel 2023, oramai la sostanza si sa che non conta più una cippa o quasi, dunque nessuna sorpresa), ciò che mi ha fatto sorridere è che il "campionato senza visibilità" è riportato, nel loro sito internet, come "Official Partner" https://www.viruspower.it/it/.
                    Che molte aziende se la tirino ci può anche stare, ma che ora lo facciano anche chi si è appena "affacciato alla finestra" proprio no.
                    Per me, proprio a livello di marketing, bocciati.
                    Anche perché un "no, non ci interessa" me lo avrebbero potuto scrivere in maniera un pochino più elegante.
                    Saranno comunque contenti gli "Official Parner" della Pirelli Cup
                    Almeno educazione si.

                    Ma già il fatto che da che ho capito non ne abbianoi data una nemmeno a Davide, tanto lungimiranti a livello marketing non sono, direi. Dopo la recensione che ha fatto.

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                      #145
                      Originally posted by lc86 View Post
                      Sempre detto che il "problema" dei social e relativi fenomeni da social sono causati dalle aziende stesse che gli danno rilevanza..
                      Vero, ma almeno tra i "fenomeni social" che scelgano quelli giusti.
                      Ho visto alcuni video su di loro da parte di YouTuber da 2/3.000 visualizzazioni a video e poi, per loro, la Pirelli Cup non è sufficientemente social quando comunque è una delle categorie (se non la categoria) top in Coppa Italia, anche da quel punto di vista (Luca Salvadori, per allenarsi alla prima del mondiale Moto E di maggio, probabilmente farà una WC al primo round della Pirelli Cup ad aprile a Misano, così tanto per dire).

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                        #146
                        Che poi il problema,ed ora lo dico ma ancora a denti stretti,loro e pure certi marchi importanti del settore credono di aumentare popolarità offrendo prodotti a gente che spesso non utilizza i loro marchi e non sa chi siano,o solo perché a livello di immagine fa più click oppure perché gratis o molto scontati dicono figo,top ecc... Senza un minimo di preparazione od esperienza,ma dove volete andare poi?

                        ​​​​La massa x fortuna spesso in questo settore compera con la testa e non perché lo dice mrbikemillemilafollowers o missfigasullamotina.

                        X principio io da questa gente che spesso attua questa politica non ci vado e mai andrò.


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                          #147
                          Questi imprenditori di Prato sanno di avere un prodotto innovativo che per ora producono solo loro ( attenti perché a Prato ci sono tanti cinesi che vi spiano ) e quindi si sono un po' montati la testa e hanno l'arroganza di chi dice " posso permettermi di trattare non tanto bene la gente tanto l'attenzione su di me rimane comunque alta".
                          La superficialità con cui hanno risposto ignorando paradossalmente il loro stesso partner Pirelli Cup la dice lunga sulla preparazione che hanno in ambito marketing e forse potrebbe dirla lunga anche sul solito problema di organizzazione aziendale dove la mano destra non sa qual che fa la mano sinistra.

                          Ipotizzare che a scrivere sia stata lo stagista di turno è un voler essere magnanimi nel trovare l'unica soluzione che ha una parvenza di logicità, anche se probabilmente è facile che non sia questa la motivazione.

                          Purtroppo è aberrante notare come la nostra società si sia asservita ai social e la cosa mi fa sorridere perché basta riempirsi la bocca con la parola social, influencer e follower e la gente si sente appagata in termini di marketing.
                          Concetto che denota il non capire letteralmente un tubo di social. Ad esempio uno dei parametri fondamentali per capire se una azione sui social ha avuto un ritorno in termini di pubblicità e quindi di investimento è l'engagement rate.


                          Per intenderci l’engagement rate è il tasso di interazione del pubblico e viene definito prendendo in considerazione il numero di interazioni di risposta ad un contenuto.

                          Banalmente, una persona può avere anche tanti follower ( magari anche comprati) ma nessuno di essi interagisce e sono inerti, oppure può avere tanti follower e non sono in target . A quel punto, detto in parole povere a cosa serve sentirti appagato dal fatto che una persona ( influencer) ha una pletora di presunti guardoni che forse ( ma non è detto) lo guarda? A niente.

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                            #148
                            Originally posted by Semiramide View Post
                            Questi imprenditori di Prato sanno di avere un prodotto innovativo che per ora producono solo loro ( attenti perché a Prato ci sono tanti cinesi che vi spiano ) e quindi si sono un po' montati la testa e hanno l'arroganza di chi dice " posso permettermi di trattare non tanto bene la gente tanto l'attenzione su di me rimane comunque alta".
                            La superficialità con cui hanno risposto ignorando paradossalmente il loro stesso partner Pirelli Cup la dice lunga sulla preparazione che hanno in ambito marketing e forse potrebbe dirla lunga anche sul solito problema di organizzazione aziendale dove la mano destra non sa qual che fa la mano sinistra.

                            Ipotizzare che a scrivere sia stata lo stagista di turno è un voler essere magnanimi nel trovare l'unica soluzione che ha una parvenza di logicità, anche se probabilmente è facile che non sia questa la motivazione.

                            Purtroppo è aberrante notare come la nostra società si sia asservita ai social e la cosa mi fa sorridere perché basta riempirsi la bocca con la parola social, influencer e follower e la gente si sente appagata in termini di marketing.
                            Concetto che denota il non capire letteralmente un tubo di social. Ad esempio uno dei parametri fondamentali per capire se una azione sui social ha avuto un ritorno in termini di pubblicità e quindi di investimento è l'engagement rate.


                            Per intenderci l’engagement rate è il tasso di interazione del pubblico e viene definito prendendo in considerazione il numero di interazioni di risposta ad un contenuto.

                            Banalmente, una persona può avere anche tanti follower ( magari anche comprati) ma nessuno di essi interagisce e sono inerti, oppure può avere tanti follower e non sono in target . A quel punto, detto in parole povere a cosa serve sentirti appagato dal fatto che una persona ( influencer) ha una pletora di presunti guardoni che forse ( ma non è detto) lo guarda? A niente.
                            Preciso che mi ha scritto il direttore Marketing dell’azienda facendo presente che si era prima interfacciato con il proprietario…non si tratta dunque di una missiva di una stagista.
                            Detto ciò, con riguardo al tirarsela, potrei capire se le piste si stessero riempiendo di gente che usa i loro prodotti ma, siccome, questo non è perché si tratta di un qualcosa ancora di molto ma molto poco diffuso, non mi pare una gran volpata.
                            Quanto sopra anche perché, nel merito, una tuta da pista non è solo da valutare rispetto al grado di resistenza a strappo del materiale ma, anche, rispetto alla capacità di far scivolare il pilota sull’asfalto post caduta senza farlo ruzzolare su se stesso.
                            Forse non è un caso che i colossi del settore hanno per l’abbigliamento tecnico da strada buona parte dei loro prodotti in tessuto tecnico, mentre per quelli da pista in pelle.
                            Non penso non siano in grado o non abbiano fatto studi al riguardo…
                            Last edited by stradivari; 25-02-23, 12:19.

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                              #149
                              Per me sono tutte da pitbike e non da moto grandi... conosco chi le ha inventate.....

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                                #150
                                Originally posted by stradivari View Post

                                Preciso che mi ha scritto il direttore Marketing dell’azienda facendo presente che si era prima interfacciato con il proprietario…non si tratta dunque di una missiva di una stagista.
                                Detto ciò, con riguardo al tirarsela, potrei capire se le piste si stessero riempiendo di gente che usa i loro prodotti ma, siccome, questo non è perché si tratta di un qualcosa ancora di molto ma molto poco diffuso, non mi pare una gran volpata.
                                Quanto sopra anche perché, nel merito, una tuta da pista non è solo da valutare rispetto al grado di resistenza a strappo del materiale ma, anche, rispetto alla capacità di far scivolare il pilota sull’asfalto post caduta senza farlo ruzzolare su se stesso.
                                Forse non è un caso che i colossi del settore hanno per l’abbigliamento tecnico da strada buona parte dei loro prodotti in tessuto tecnico, mentre per quelli da pista in pelle.
                                Non penso non siano in grado o non abbiano fatto studi al riguardo…
                                Loro si posizionano in un settore di nicchia che per il momento non ha concorrenti ovvero la tuta con tessuto non animale che fa tanto green e vegan e per questo si percepiscono come vincenti.
                                Detto questo, mi è venuta la curiosità di andare a guardare i loro social considerato che li ritengono come parte preponderante del loro marketing. Non mi sembra che sui loro social il responsabile marketing o l'agenzia a cui hanno affidato i loro social o il social media manager a cui si sono affidati o " il cugino dell'amico " che se ne occupa, stia facendo un lavoro strepitoso.
                                Noto in Instagram solo 1993 follower, su Youtube 39 iscritti e su Facebook 2835.... sarebbe consigliabile migliorare

                                Vedo sul loro sito Virus, una cosa interessante ovvero, non c'è il " chi siamo" che invece è sempre importante in un sito che si rispetti anche solo per dare una faccia al progetto.

                                Per scoprire chi è il team, occorre andare sul sito Primatex dove è presente l'elenco del team. Ebbene, se vai a leggere chi sono le varie figure che lo compongono, non esiste tra le altre, la figura del responsabile marketing. Questo vuol dire con buona certezza che non danno importanza al marketing e lo prendono alla leggera e chi ti ha risposto probabilmente è una persona che si è presa carico della mansione ma ne ha anche altre insieme. Questo sia chiaro, non rende meno grave la loro risposta nei tuoi confronti.

                                Poi sai....detto tra noi...soprattutto nelle aziende piccole sono tutti sedicenti direttori marketing

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