La Casa giapponese ha festeggiato da poco il compleanno. Ecco i suoi modelli stradali di maggior successo
Yamaha, luogo e data di nascita: Iwata (Giappone) 1955. Sono passati sessant?anni dalla fondazione di una delle quattro ?cugine? nipponiche delle due ruote, da sempre grande rivale di Honda (soprattutto), Kawasaki e Suzuki sul mercato mondiale.
INIZI A UN CILINDRO - Anche se i primi prototipi nacquero nel 1954, la sua storia parte ufficialmente un anno dopo, con la fondazione della societ? e con la realizzazione di un modello monocilindrico da 125 cc, seguito negli anni successivi da un 175 e poi da un 250 bicilindrico chiamato YD 1. La produzione inizia prima per il mercato locale, per poi espandersi negli Stati Uniti e, negli anni Sessanta, in Europa.
![](http://cdn.corrieredellosport.it/images/2015/08/11/160352847-69a86447-71f6-42f3-875b-4898e0149318.jpg)
RD 350, PRIMO SUCCESSO - Oltre al 250, negli primi anni Settanta i motori bicilindrici fanno il loro esordio anche sulle cilindrate 125 e 350. Quest?ultima in particolare, dotata poi di raffreddamento a liquido e capace di una potenza di categoria superiore, ? protagonista di un grande successo commerciale con la sigla RD. Alle tre cilindrate ?piccole? si aggiungono successivamente una una 650, una 500 e una 750.
![](http://cdn.corrieredellosport.it/images/2015/08/11/160355807-733ce45a-011b-41b0-bf51-811e661ec8f6.jpg)
LA NONNA DELLE ENDURO STRADALI - Nel 1976 arriva un modello destinato a diventare il capostipide delle ?enduro stradali? oggi di grande successo. Stiamo parlando della XT500: monocilindrica, robusta ma anche facile, maneggevole e accattivante nel design, ruba il cuore degli appassionati del fuoristrada e viene prodotta in circa 125.000 esemplari. A lei, nei primi anni Ottanta, succede la XT600, pi? potente e dotata di un albero di equilibratura che riduceva le vibrazioni tipiche dei mezzi off-road. Fu un grande successo anche questo.
![](http://cdn.corrieredellosport.it/images/2015/08/11/160358809-5c574026-8f69-49ae-8eff-13d3991a3cf2.jpg)
![](http://cdn.corrieredellosport.it/images/2015/08/11/160405376-e78857d9-b7c6-406d-b47a-f05c9ce78b64.jpg)
BOLIDI DA PISTA - Tornando alla strada, a met? degli anni Ottanta, dall?estro dei disegnatori e degli ingegneri di Iwata nasce la FZ750.
Motore 4 cilindri con l?innovativa soluzione di una testa a 5 valvole per cilindro (che garantiva oltre 100 cv di potenza) e raffreddamento a liquido per un modello di diventato riferimento del segmento delle sportive stradali.
Alla fine degli anni Ottanta, per?, arriva un ?missile? stradale: si tratta della FZR, quattro cilindri da 1000 cc con doppio faro tondo e nuovo telaio a doppia trave in alluminio scatolato (il famoso ?marchio di fabbrica? Deltabox): con questa moto, Fabrizio Pirovano, Terry Rymer e Massimo Meregalli (oggi team manager di Rossi e Lorenzo in MotoGp) sfidarono la Honda RC30, la Ducati 851 e la Kawasaki ZXR750 nel mondiale Superbike dei primi anni Novanta.
![](http://cdn.corrieredellosport.it/images/2015/08/11/160408607-86efa740-b139-4e45-8ba1-2ce83ff57b2e.jpg)
![](http://cdn.corrieredellosport.it/images/2015/08/11/160401877-65a91a8a-ee72-4e3c-af15-9e7bb00f8ed5.jpg)
VIAGGI E FUORISTRADA - Nell?ultimo decennio del 1900 arrivarono anche la TDM 850, moto bicilindrica da ?tutti i giorni?, confortevole, facile da guidare e pronta a strizzare l?occhio al turismo e ai grandi viaggi ma anche la leggendaria Supertener? regina dei grandi raid africani (rinnovata negli ultimi anni) e la riuscita naked FZ6.
![](http://cdn.corrieredellosport.it/images/2015/08/11/160411997-666c85cc-c7d6-4621-9fa8-c0deacb55352.jpg)
RIVOLUZIONE SPORTIVA - Il modello ?simbolo? della produzione Yamaha degli anni Novanta fu per? la supersportiva R1: insieme alla sorellina R6 rivoluzion? il concetto di moto corsaiola. Chiamata a sostituire la pur riuscita FZR 1000 e la YZF 1000 R Thunderace (decisamente meno fortunata) la R1 stup? appassionati e addetti ai lavori per la sua estetica aggressiva ed originale e per il motore (di serie) da oltre 150 cv. In quindici anni di onorata carriera, la R1 ? riuscita a vincere numerosi titoli nazionali ed europei di gare su pista e anche il mondiale Endurance ma nella Superbike trionf? una sola volta: nel 2009 con Ben Spies.
![](http://cdn.corrieredellosport.it/images/2015/08/11/160416328-7a7a4bdc-ba0a-4ca4-8210-0c11bb303a0f.jpg)
![](http://cdn.corrieredellosport.it/images/2015/08/11/160420620-99f70d40-fccf-47aa-8bb0-2be35daddb2c.jpg)
SCOOTER ?CATTIVO? E MOTO FACILI - Dal 2000 ai giorni nostri sono stati numerosi i nuovi modelli presentati al mondo dalla prolifica Casa dei tre diapason: vale la pena ricordare il primo maxi-scooter sportivo, simbolo incontrastato della sua categoria. Parliamo del TMax, che con 220.000 esemplari venduti (130.000 solo in Italia) ? di certo una delle pi? grandi scommesse vinte da Yamaha in ambito europeo. Negli ultimi anni, protagoniste del mercato sono state le MT, nelle versioni 07, 08 e 09: ?fun bike? divertenti e facili da guidare, con le quali Yamaha ha dimostrato ancora una volta di sapersi adattare volta per volta alle esigenze delle nuove generazioni di motociclisti.
Fonte corrieredellosport.it
Yamaha, luogo e data di nascita: Iwata (Giappone) 1955. Sono passati sessant?anni dalla fondazione di una delle quattro ?cugine? nipponiche delle due ruote, da sempre grande rivale di Honda (soprattutto), Kawasaki e Suzuki sul mercato mondiale.
INIZI A UN CILINDRO - Anche se i primi prototipi nacquero nel 1954, la sua storia parte ufficialmente un anno dopo, con la fondazione della societ? e con la realizzazione di un modello monocilindrico da 125 cc, seguito negli anni successivi da un 175 e poi da un 250 bicilindrico chiamato YD 1. La produzione inizia prima per il mercato locale, per poi espandersi negli Stati Uniti e, negli anni Sessanta, in Europa.
![](http://cdn.corrieredellosport.it/images/2015/08/11/160352847-69a86447-71f6-42f3-875b-4898e0149318.jpg)
RD 350, PRIMO SUCCESSO - Oltre al 250, negli primi anni Settanta i motori bicilindrici fanno il loro esordio anche sulle cilindrate 125 e 350. Quest?ultima in particolare, dotata poi di raffreddamento a liquido e capace di una potenza di categoria superiore, ? protagonista di un grande successo commerciale con la sigla RD. Alle tre cilindrate ?piccole? si aggiungono successivamente una una 650, una 500 e una 750.
![](http://cdn.corrieredellosport.it/images/2015/08/11/160355807-733ce45a-011b-41b0-bf51-811e661ec8f6.jpg)
LA NONNA DELLE ENDURO STRADALI - Nel 1976 arriva un modello destinato a diventare il capostipide delle ?enduro stradali? oggi di grande successo. Stiamo parlando della XT500: monocilindrica, robusta ma anche facile, maneggevole e accattivante nel design, ruba il cuore degli appassionati del fuoristrada e viene prodotta in circa 125.000 esemplari. A lei, nei primi anni Ottanta, succede la XT600, pi? potente e dotata di un albero di equilibratura che riduceva le vibrazioni tipiche dei mezzi off-road. Fu un grande successo anche questo.
![](http://cdn.corrieredellosport.it/images/2015/08/11/160358809-5c574026-8f69-49ae-8eff-13d3991a3cf2.jpg)
![](http://cdn.corrieredellosport.it/images/2015/08/11/160405376-e78857d9-b7c6-406d-b47a-f05c9ce78b64.jpg)
BOLIDI DA PISTA - Tornando alla strada, a met? degli anni Ottanta, dall?estro dei disegnatori e degli ingegneri di Iwata nasce la FZ750.
Motore 4 cilindri con l?innovativa soluzione di una testa a 5 valvole per cilindro (che garantiva oltre 100 cv di potenza) e raffreddamento a liquido per un modello di diventato riferimento del segmento delle sportive stradali.
Alla fine degli anni Ottanta, per?, arriva un ?missile? stradale: si tratta della FZR, quattro cilindri da 1000 cc con doppio faro tondo e nuovo telaio a doppia trave in alluminio scatolato (il famoso ?marchio di fabbrica? Deltabox): con questa moto, Fabrizio Pirovano, Terry Rymer e Massimo Meregalli (oggi team manager di Rossi e Lorenzo in MotoGp) sfidarono la Honda RC30, la Ducati 851 e la Kawasaki ZXR750 nel mondiale Superbike dei primi anni Novanta.
![](http://cdn.corrieredellosport.it/images/2015/08/11/160408607-86efa740-b139-4e45-8ba1-2ce83ff57b2e.jpg)
![](http://cdn.corrieredellosport.it/images/2015/08/11/160401877-65a91a8a-ee72-4e3c-af15-9e7bb00f8ed5.jpg)
VIAGGI E FUORISTRADA - Nell?ultimo decennio del 1900 arrivarono anche la TDM 850, moto bicilindrica da ?tutti i giorni?, confortevole, facile da guidare e pronta a strizzare l?occhio al turismo e ai grandi viaggi ma anche la leggendaria Supertener? regina dei grandi raid africani (rinnovata negli ultimi anni) e la riuscita naked FZ6.
![](http://cdn.corrieredellosport.it/images/2015/08/11/160411997-666c85cc-c7d6-4621-9fa8-c0deacb55352.jpg)
RIVOLUZIONE SPORTIVA - Il modello ?simbolo? della produzione Yamaha degli anni Novanta fu per? la supersportiva R1: insieme alla sorellina R6 rivoluzion? il concetto di moto corsaiola. Chiamata a sostituire la pur riuscita FZR 1000 e la YZF 1000 R Thunderace (decisamente meno fortunata) la R1 stup? appassionati e addetti ai lavori per la sua estetica aggressiva ed originale e per il motore (di serie) da oltre 150 cv. In quindici anni di onorata carriera, la R1 ? riuscita a vincere numerosi titoli nazionali ed europei di gare su pista e anche il mondiale Endurance ma nella Superbike trionf? una sola volta: nel 2009 con Ben Spies.
![](http://cdn.corrieredellosport.it/images/2015/08/11/160416328-7a7a4bdc-ba0a-4ca4-8210-0c11bb303a0f.jpg)
![](http://cdn.corrieredellosport.it/images/2015/08/11/160420620-99f70d40-fccf-47aa-8bb0-2be35daddb2c.jpg)
SCOOTER ?CATTIVO? E MOTO FACILI - Dal 2000 ai giorni nostri sono stati numerosi i nuovi modelli presentati al mondo dalla prolifica Casa dei tre diapason: vale la pena ricordare il primo maxi-scooter sportivo, simbolo incontrastato della sua categoria. Parliamo del TMax, che con 220.000 esemplari venduti (130.000 solo in Italia) ? di certo una delle pi? grandi scommesse vinte da Yamaha in ambito europeo. Negli ultimi anni, protagoniste del mercato sono state le MT, nelle versioni 07, 08 e 09: ?fun bike? divertenti e facili da guidare, con le quali Yamaha ha dimostrato ancora una volta di sapersi adattare volta per volta alle esigenze delle nuove generazioni di motociclisti.
Fonte corrieredellosport.it