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R1 '09: La Grande Porcata!

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    #121
    Originally posted by Ultrone View Post
    Attendo un link per verificare...
    Nella sezione MOTO NUOVE trovi migliaia di offerte con foto di moto nuove in pronta consegna o a Km 0 dei concessionari delle migliori marche in tutta Italia.

    13600 passaggio propr incluso
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    13500 + passaggio
    purtroppo è così...io ho preso da pochi mesi la 08
    Last edited by pompone999; 20-09-09, 12:20.

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      #122
      Forse ci siamo capiti male . Un modello matematico si basa su congetture sul comportamento razionale dei consumatori, ed in base a questo definisce in maniera esatta quale ? la strategia da applicare, in tal caso il prezzo del bene. Nessuno ha detto che quelle congetture siano vere o sufficienti per una descrizione completa della realt?, o che le funzioni da massimizzare siano realistiche (non lo sono mai infatti) ma all'interno di quelle congetture la teoria ? esatta. Che poi il risultato atteso non sia adatto alla realt? dimostra che l'economia non ? una scienza esatta, non che i modelli non siano esatti. L'economia studia la struttura economica delle societ?, non il comportamento umano, indipendentemente dal fatto che quest'ultimo venga alla fine studiato da matematici ed economisti.

      La teoria della decisione ha come scopo quello di allargare le congetture sul comportamento umano estendendole da quelle razionali a quelle irrazionali. I comportamenti irrazionali hanno un grandissimo numero di gradi di libert?, quindi una finalit? economica non ha senso. Diciamo che la dottrina Harsanji pu? farci desistere dall'interessarci del comportamento deterministico della parte irrazionale delle persone, che interessa molto di pi? chi sviluppa IA ad esempio.

      Il casino negli ultimi anni ? stato previsto, ? proprio questo il problema. I vari modelli simulativi di finanza, come SantaFe o Lux-Marchesi prevedono tutti la presenza di bolle speculative, quindi lo sanno tutti gli economisti che le crisi sono inevitabili. I subprime, bond argentini etc sono i trigger della crisi, non i responsabili. I modelli matematici sono un male per l'economia perch? chi ne ottiene i dati di simulazione non sono i gandhi dei giorni d'oggi, ma le banche che li usano per far ancora piu soldi quando sanno che il giorno dopo arriver? la crisi. Nel periodo pre crisi ognuno cercava di rimanere con i remi in barca fino all'ultimo.

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        #123
        Originally posted by Hitan View Post
        Forse ci siamo capiti male . Un modello matematico si basa su congetture sul comportamento razionale dei consumatori, ed in base a questo definisce in maniera esatta quale ? la strategia da applicare, in tal caso il prezzo del bene. Nessuno ha detto che quelle congetture siano vere o sufficienti per una descrizione completa della realt?, o che le funzioni da massimizzare siano realistiche (non lo sono mai infatti) ma all'interno di quelle congetture la teoria ? esatta. Che poi il risultato atteso non sia adatto alla realt? dimostra che l'economia non ? una scienza esatta, non che i modelli non siano esatti. L'economia studia la struttura economica delle societ?, non il comportamento umano, indipendentemente dal fatto che quest'ultimo venga alla fine studiato da matematici ed economisti.

        La teoria della decisione ha come scopo quello di allargare le congetture sul comportamento umano estendendole da quelle razionali a quelle irrazionali. I comportamenti irrazionali hanno un grandissimo numero di gradi di libert?, quindi una finalit? economica non ha senso. Diciamo che la dottrina Harsanji pu? farci desistere dall'interessarci del comportamento deterministico della parte irrazionale delle persone, che interessa molto di pi? chi sviluppa IA ad esempio.

        Il casino negli ultimi anni ? stato previsto, ? proprio questo il problema. I vari modelli simulativi di finanza, come SantaFe o Lux-Marchesi prevedono tutti la presenza di bolle speculative, quindi lo sanno tutti gli economisti che le crisi sono inevitabili. I subprime, bond argentini etc sono i trigger della crisi, non i responsabili. I modelli matematici sono un male per l'economia perch? chi ne ottiene i dati di simulazione non sono i gandhi dei giorni d'oggi, ma le banche che li usano per far ancora piu soldi quando sanno che il giorno dopo arriver? la crisi. Nel periodo pre crisi ognuno cercava di rimanere con i remi in barca fino all'ultimo.
        I consumatori sono irrazionali ecco che entra in campo l'imprevedibilit? dell'uomo...

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          #124
          I consumatori sono principalmente razionali, la parte irrazionale la tratti fenomenologicamente nel caso di gruppi ridotti, e stocasticamente nel caso di grandi gruppi.

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            #125
            Originally posted by Hitan View Post
            I modelli matematici sono un male per l'economia perché chi ne ottiene i dati di simulazione non sono i gandhi dei giorni d'oggi, ma le banche che li usano per far ancora piu soldi quando sanno che il giorno dopo arriverà la crisi. Nel periodo pre crisi ognuno cercava di rimanere con i remi in barca fino all'ultimo.
            ma per favore...
            le banche non hanno previsto proprio nulla e sono state pienamente colpite dalla crisi dei mercati
            hanno fatto scelte di investimento completamente sbagliate non diversificando e puntando sui titoli a più alto rendimento e non sono riusciti ad uscire dalle posizioni in tempo
            fammi il nome di una banca che non ha subito forte perdite dalla crisi dei mercati finanziari dell'anno scorso

            PS: mi sono perso qualcosa... ma cosa c'entra con l'R1 nuova?
            Last edited by pompone999; 20-09-09, 18:20.

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              #126
              Originally posted by pompone999 View Post
              ma per favore...
              le banche non hanno previsto proprio nulla e sono state pienamente colpite dalla crisi dei mercati
              hanno fatto scelte di investimento completamente sbagliate non diversificando e puntando sui titoli a pi? alto rendimento e non sono riusciti ad uscire dalle posizioni in tempo
              fammi il nome di una banca che non ha subito forte perdite dalla crisi dei mercati finanziari dell'anno scorso

              PS: mi sono perso qualcosa... ma cosa c'entra con l'R1 nuova?
              Perch? l'R1 ? "l'immagine" della crisi!!!


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                #127
                ...ma le r1 09 ufficiali italiane a 13500 nuove????
                mi sembra che siano stati postati solo esempi di demobike e di carrozzieri che si improvvisano concessionari....

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                  #128
                  oh mamma...adesso oltre che la moto si valuta anche il concessionario??!?
                  tanto la garanzia è ufficiale e vale ovunque
                  se vedessi dove ho preso la mia ti spaventeresti!!!

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                    #129
                    Originally posted by DIRT View Post
                    ...ma le r1 09 ufficiali italiane a 13500 nuove????
                    mi sembra che siano stati postati solo esempi di demobike e di carrozzieri che si improvvisano concessionari....
                    Guarda ormai le trovi. Non ovunque, ma le trovi.

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                      #130
                      Originally posted by ska77c View Post
                      perch? l'elemento ultimo di studio della scienza economica ? il comportamento umano, e l'uomo, per sua natura, ? un essere irrazionale, e l'economia pu? fare studi e previsioni solo analizzando in astratto il comportamento di un uomo medio che in realt? non esiste.

                      Se pur fosse esatta si basa su una ideologia che, ? determinata da una certa visione della realt?, che non ? mai oggettiva, e spesso ? determinata da scelte e visioni sentimentali, pi? o meno coscienti, e pur sempre umani.

                      Se fosse stata una scienza esatta tutto questo casino degli ultimi anni sarebbe stato previsto, ma cos? non ? stato.
                      I terremoti dipendono da femonemi dominati dalle scienze esatte ma nemmeno quelli si possono prevedere.
                      Per poter effettuare una previsione affidabile devi possedere:

                      1) un buon modello predittivo (rapporti causa-effetto)
                      2) la conoscenza dei fattori alla base del modello

                      Quindi, il fatto che il disastro economico non sia stato previsto NON dipende necessariamente dal fatto che esso sia dipeso da fattori imprevedibili: potrebbero essere molto pi? semplicemente fattori imprevisti, non presi in considerazione e/o da modelli predittivi inadeguati. O che sia stato previsto ma non ce l'abbiano detto (tipo Pearl Harbour).
                      La differenza non ? sottile quanto potrebbe sembrare.

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                        #131
                        ...se un concessionario ufficiale fa un prezzo del genere in italia non credo che nel 2010 vender? ancora yamaha.
                        poi se siete portati al tragattinaggio sono fatti vostri.

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                          #132
                          Poi non vi lamentate se c'è un richiamo sulla moto comprata a Km zero a Canicattì e non ve lo fanno nelle concessionarie ufficiali o vi fanno aspettare... perchè nel prezzo di vendita la manodopera per i richiami è compresa... yamaha rimborsa i pezzi oggetti del richiamo..

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                            #133
                            La situazione in casa Yamaha non e' certo delle piu' favorevoli:

                            (da Motociclismo)

                            Milano 8 settembre 2009 ? Yamaha ha rivisto le previsioni per la chiusura del bilancio annuale, da cui risulta una perdita ancora pi? consistente (rispetto a quelle che erano le aspettative di inizio anno) sul fatturato del 2009 in confronto a quello del 2008. Lo si apprende da un comunicato diffuso pochi giorni fa dalla Casa Madre di Iwata. In particolare la scorsa previsione fissava a 1.250 miliardi di Yen (quasi 9,4 miliardi euro) il ricavo delle vendite, dunque in ribasso del 22,1% rispetto al 2008 (-8,9% in Giappone e -23,6% sui mercati esteri) e a 42 miliardi di Yen (oltre 300 milioni di euro) la perdita di esercizio. Il dato ? per? stato rivalutato in senso peggiorativo, riducendo il ricavo delle vendite a 1.100 miliardi di Yen (quasi 8,3 miliardi di euro), quindi in calo del 31,4% sul 2008, con una perdita di esercizio di 182 miliardi di Yen (quasi 1,4 miliardi di euro) sul bilancio consolidato.

                            Nel primo semestre dello scorso anno Yamaha aveva venduto un totale di 2.915.000 motociclette, di cui 59.000 sul mercato giapponese e 2.856.000 sui mercati esteri, cos? distribuite: 91.000 in Nord America, 218.000 in Europa, 2.304.000 nei Paesi asiatici e 243.000 in altre aree. Nei primi sei mesi di quest?anno (chiusura di bilancio semestrale al 30 giugno) il numero dei veicoli a due ruote venduti da Yamaha ? sceso a 2.671.000 (-8,4%), di cui 58.000 unit? in Giappone (-1,7%) e 2.614.000 all?estero (-8,5%) cos? divisi: 75.000 in Nord America (-17,6%), 170.000 in Europa (-22%), 2.182.000 in Asia (-5,3%) e 187.000 su altre piazze (-2,3%).

                            La previsione di vendita per il 2009 (chiusura al 31 dicembre) era di un totale di 5.757.000 motociclette, di cui 128.000 in Giappone e 5.629.000 sui mercati esteri, cos? collocate: 156.000 in Nord America, 306.000 in Europa, 4.677.000 in area asiatica e 490.000 in altri territori. Il dato ? stato per? ritoccato verso il basso, fissando la nuova previsione di vendita a 5.724.000 veicoli (-0,6%), un totale che la Casa dei tre diapason intende realizzare con 120.000 moto in Giappone (-0,6%) e 5.605.000 all?estero (-0,4%), di cui 102.000 in Nord America (-34,6%), 282.000 in Europa (-7,8%), 4.776.000 in Asia (+2,1%) e 445.000 (-9,2%). Yamaha prevede dunque un miglioramento della situazione in Europa, dove conta di ridurre la perdita al 7,8% dal 22% di calo del primo semestre 2009 (il calcolo pu? essere dovuto al fatto che molti Paesi europei si stanno muovendo verso gli ecoincentivi, come ha gi? fatto l?Italia). Considera, invece, che registrer? una perdita ancora pi? consistente rispetto al 17,6% del semestre di quest?anno per gli Stati uniti, dove, secondo le proiezioni, a fine anno, il dato delle vendite risulter? negativo del 34,6%.

                            Il dato relativo alle previsioni sulle vendite in tutto il mondo, che con solo 33.000 unit? in meno (-0,6%) lascerebbe pensare ad una perdita limitata, non ? in realt? esplicativo della situazione, perch? il venduto Yamaha risulter? diminuito di 54.000 moto in Nord America (come detto -34,6%) e di 24.000 pezzi in Europa (-7,8%). Queste perdite saranno compensate da 99.000 veicoli a due ruote in pi? destinati ai Paesi asiatici (motivo per cui la previsione negativa ? moderata in termini di numero complessivo di moto vendute). Tuttavia, proprio Nord America ed Europa rappresentano i due mercati pi? strategici per le Case costruttrici, perch? sono quelli dove si vendono le moto pi? costose. Ci? spiegherebbe il motivo di una perdita di esercizio elevata, appunto di quasi 1,4 miliardi di euro, a fronte di una diminuzione contenuta del numero di motociclette che Yamaha intende vendere.

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                              #134
                              Originally posted by Gibbolamappa View Post
                              La situazione in casa Yamaha non e' certo delle piu' favorevoli:

                              (da Motociclismo)

                              Milano 8 settembre 2009 ? Yamaha ha rivisto le previsioni per la chiusura del bilancio annuale, da cui risulta una perdita ancora pi? consistente (rispetto a quelle che erano le aspettative di inizio anno) sul fatturato del 2009 in confronto a quello del 2008. Lo si apprende da un comunicato diffuso pochi giorni fa dalla Casa Madre di Iwata. In particolare la scorsa previsione fissava a 1.250 miliardi di Yen (quasi 9,4 miliardi euro) il ricavo delle vendite, dunque in ribasso del 22,1% rispetto al 2008 (-8,9% in Giappone e -23,6% sui mercati esteri) e a 42 miliardi di Yen (oltre 300 milioni di euro) la perdita di esercizio. Il dato ? per? stato rivalutato in senso peggiorativo, riducendo il ricavo delle vendite a 1.100 miliardi di Yen (quasi 8,3 miliardi di euro), quindi in calo del 31,4% sul 2008, con una perdita di esercizio di 182 miliardi di Yen (quasi 1,4 miliardi di euro) sul bilancio consolidato.

                              Nel primo semestre dello scorso anno Yamaha aveva venduto un totale di 2.915.000 motociclette, di cui 59.000 sul mercato giapponese e 2.856.000 sui mercati esteri, cos? distribuite: 91.000 in Nord America, 218.000 in Europa, 2.304.000 nei Paesi asiatici e 243.000 in altre aree. Nei primi sei mesi di quest?anno (chiusura di bilancio semestrale al 30 giugno) il numero dei veicoli a due ruote venduti da Yamaha ? sceso a 2.671.000 (-8,4%), di cui 58.000 unit? in Giappone (-1,7%) e 2.614.000 all?estero (-8,5%) cos? divisi: 75.000 in Nord America (-17,6%), 170.000 in Europa (-22%), 2.182.000 in Asia (-5,3%) e 187.000 su altre piazze (-2,3%).

                              La previsione di vendita per il 2009 (chiusura al 31 dicembre) era di un totale di 5.757.000 motociclette, di cui 128.000 in Giappone e 5.629.000 sui mercati esteri, cos? collocate: 156.000 in Nord America, 306.000 in Europa, 4.677.000 in area asiatica e 490.000 in altri territori. Il dato ? stato per? ritoccato verso il basso, fissando la nuova previsione di vendita a 5.724.000 veicoli (-0,6%), un totale che la Casa dei tre diapason intende realizzare con 120.000 moto in Giappone (-0,6%) e 5.605.000 all?estero (-0,4%), di cui 102.000 in Nord America (-34,6%), 282.000 in Europa (-7,8%), 4.776.000 in Asia (+2,1%) e 445.000 (-9,2%). Yamaha prevede dunque un miglioramento della situazione in Europa, dove conta di ridurre la perdita al 7,8% dal 22% di calo del primo semestre 2009 (il calcolo pu? essere dovuto al fatto che molti Paesi europei si stanno muovendo verso gli ecoincentivi, come ha gi? fatto l?Italia). Considera, invece, che registrer? una perdita ancora pi? consistente rispetto al 17,6% del semestre di quest?anno per gli Stati uniti, dove, secondo le proiezioni, a fine anno, il dato delle vendite risulter? negativo del 34,6%.

                              Il dato relativo alle previsioni sulle vendite in tutto il mondo, che con solo 33.000 unit? in meno (-0,6%) lascerebbe pensare ad una perdita limitata, non ? in realt? esplicativo della situazione, perch? il venduto Yamaha risulter? diminuito di 54.000 moto in Nord America (come detto -34,6%) e di 24.000 pezzi in Europa (-7,8%). Queste perdite saranno compensate da 99.000 veicoli a due ruote in pi? destinati ai Paesi asiatici (motivo per cui la previsione negativa ? moderata in termini di numero complessivo di moto vendute). Tuttavia, proprio Nord America ed Europa rappresentano i due mercati pi? strategici per le Case costruttrici, perch? sono quelli dove si vendono le moto pi? costose. Ci? spiegherebbe il motivo di una perdita di esercizio elevata, appunto di quasi 1,4 miliardi di euro, a fronte di una diminuzione contenuta del numero di motociclette che Yamaha intende vendere.
                              E le ? andata bene che hanno tenuto e venduto al ribasso le r1 2008...

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                                #135
                                io penso che con una piastra di sterzo regolabile tutto si risolverebbe

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