Announcement

Collapse
No announcement yet.

Announcement

Collapse
No announcement yet.

Mi siete Mancati-Preparazioni e sogni

Collapse
X
 
  • Filter
  • Time
  • Show
Clear All
new posts

  • Font Size
    #1

    Mi siete Mancati-Preparazioni e sogni

    Ciao a tutti

    Il mio nome è Pani e sono un frequentatore del Forum da qualche annetto...
    Ho frequntato questo Forum fin quasi dagli esordi, poi per motivi di tempo e di impegni ho dovuto mollare il colpo e assentarmi per un pò.

    Vorrei ritornare fra voi sempre se mi riacettate così come avevo lasciato ovvero con la pubblicazione di alcuni lavori che ho eseguito sulle "mie" moto (non sono tutte mie ovviamente).

    La mia Passione per le moto nasce da quando avevo (io non lo ricordo sinceramente....) sta di fatto che mio padre ex pilota promettente e grande appassionato di moto ha pensato bene di portare il suo primo figlio genito in moto....a 9 mesi legato tipo salame sopra il serbatoio di una Mv Agusta America 750.......era il 1980....

    Da Lì è stato un proseguire di eventi.....la prima motoretta a motore..mi è stata presa a 1 e mezzo e dai racconti di mia madre ho imparato ad andare prima in moto senza rotelle che in bici....




    Mio Padre finì ben presto di correre (la causa fu che si era sposato e aveva messo in piedi un panificio) con qualche buon pizzamento a livello Italiano correva con una aermachi 250...moto che fu data poi a Verginio Ferrari....tramite il Moto Club di Garbagnate Mil il quale aveva un presidente parente del grande Pep....

    Dopo la grandissima delusione da parte di mio padre......gli avevano praticamente tolto la moto pur tra le proteste degli iscritti al moto club.....mio padre se dedicò anima e corpo alle moto storiche e precisamente alle Mv Agusta.

    Sono cresciuto quindi nell'ambiente delle moto d'epoca con i vecchi meccanici del grande Reparto Corse Mv....da cui ho apprezzato il modo delle moto e tutto ciò che ne consegue......

    Furono anni di trasferte negli autodromi e nelle città dove si facevano le rievocazioni storiche, dove i piloti di allora Ago (quando c'era perchè all'epoca era Team MAnager Yamaha e poi Cagiva), Surtess, Read, Bonera, Rivola e molti altri meno famosi raccontavano anedotti e storie bellissime....

    Sono scresciuto nella officina di casa che era la nostra passione (purtroppo mai per lavoro) dove i motori erano la nostra vocazione e dove si cercava di migliorare motori che avevano qualche annetto etantissimo lavoro da fare....

    Lì ho incominciato a vedere delle lavorazioni che oggi sono quasi impossibili da fare tranne che nelle case di moto.......tipo la costruzione di uno stampo per una testa 4 cilindri 4 valvole (il motore originale ne aveva 2) la fusione di questa, la lavorazione completa, la costruzione degli organi interni e tantissimi altri lavori che adesso sarebbero anni luce lontani da noi......

    ho visto costruire una carena da un lattoniere fatta a mano in alluminio su un foglio di 0,5 mm di spessore da un vecchietto..un certo Felotti......che aveva fatto le carene della Mv dal 1950 alla moto di Mamola per la Cagiva.....

    Insomma ho avuto la fortuna immensa di vivere con vecchietti che adesso hanno fra i 70 e i 90 anni che di moto ne sapevano davvero tantissimo....

    I motori originali avevano circa 65 cv a 8.000 giri.......noi grazie ad un lavoro enorme con tantissima passione competenza li abbiamo portati a oltre 100 Cv a 14.000 giri......immaginate solo quanto lavoro è stato fatto......di originale non è rimasto.....forse le fusioni dei carter......

    Il mio avvicinamento alle moto moderne risale al 1989...quando conobbi..un amico di mio padre...un tipo stran uno che si faceva 50Km in bici al giorno per poi andare nella bella stagione a girare a Monza con la Yamaha Fzr Exup....che di originale non aveva più nulla....

    erano gli anni delle prime gare Sbk a Monza con le Ducati 851...le Fzr 750 i Kawa le Rc30 e le Suzuki gsxr......all'epoca avevo 11 anni e mi facevo i miei 22 Km di distanza per andare in autodromo in bici ai miei amici......

    ovviamente sognavo di fare il Pilota......e già da qualche hanno facevo mini-cross in una cava a Senago dove abitava mia nonna......



    Ma nel 1992 a 12 anni pensai bene di mettere un braccio dentro un ’impastatrice e mi distrussi praticamente il braccio destro per il resto della vita, almeno così dissero i medici cosa che non mi trovava particolarmente d’accordo sapete com’è io mi sentivo un pilota e un pilota non può essere menomato.

    Feci i miei due mesi di ospedale e il mio anno di rieducazione fatta alla mia maniera, ovvero dopo essere ritornato a casa dai miei nonni la rieducazione consisteva nel correre in moto nella cava lì vicino ogni giorno nel pomeriggio.

    Il problema del mio braccio si risolse così tante e sane vibrazioni e un pochino di ghiaccio quando le tre piastre e le 12 viti che mi avevano installato facevano avvertire la loro presenza.

    mio padre mi disse che il mio destino era segnato: portare avanti l’azienda di famiglia mi fu detto…il problema è che non ero tanto d’accordo il mio sogno era un altro...diventare pilota e vincere.



    Avevo 14 anni l’età del primo motorino e della scelta per la scuola da fare, Liceo? Come il 99% dei miei compagni oppure una bello istituto tecnico meccanico o fare carriera da panettiere scelta difficile da fare ma siccome io avevo altri scopi feci tre scelte in una ovvero scuola istituto tecnico, panettiere di notte e pilota nei sogni…quando riuscivo a dormivo nel tardo pomeriggio.

    Vedete per realizzare il mio sogno c’era un solo grande problema i soldi perché correre in moto costa e costa pure tanto e un ragazzino di 14 anni non può con un lavoro normale pensare di correre ci vuole l’aiuto dei propri genitori, cosa che a me era preclusa dalla mia famiglia all’epoca mi fu detto avevano altre priorità e prima fra tutte la costruzione di una bella villa gigante giusto per far conoscere al Paese che la famiglia Argento era riuscita a divenire importante e che i sacrifici avevano portato i suoi frutti.
    Last edited by Pani; 02-05-07, 17:48.

  • Font Size
    #2
    Così non mi rimase altra scelta di lavorare e studiare a mio modo con i libri di testo di meccanica e con il sole 24 ore fra le pagine nascoste, giusto per non farsi trovare dai professori, lo scopo era quello di trovare i soldi e pure tanti e come?......... se non tramite lo studio di economia.

    Nel 1995 mi offrì gratuitamente ad una officina meccanica....nel pomeriggio...qui non si preparavano moto ma molto molto di più....
    Il Genio questo è il suo vero nome è Alberini Daniele ed era un ex Telaista della Alfa Romeo f1 degli anni 80 che poi si è messo in proprio costruendo telai per auto e moto ma realizzando anche radiatori forcelloni ecc...
    Per farvi capire il senso della sua bravura sappiate che già nel 1991-92 lui si era costruito una camera sottovuoto per saldare il Titanio...materiale quasi sconosciuto all'epoca e udite udite .......faceva le marmitte con espansione per la cagiva 500 di Lowson.......e non vi dico quanto erano belle e leggere....


    Avevo 17 anni erano già più di un anno che leggevo di indici Mibtel Medie Mobili e analisi tecnica e fondamentale di Roi Ebitda ecc…così una bel giorno entrai in una libreria a Milano e me ne uscii con un bel libro di John J.Murphy “Analisi Tecnica dei Mercati Finanziari metodologie, applicazioni e strategie operative” il quale si rivelò utilissimo per le mie risorse economiche private.

    Era il 1996 e Renato Soru doveva ancora far nascere Tiscali, Internet a banda larga era quasi del tutto inesistente ed il tutto funzionava a 56 kbt e poi ero minorenne e non potevo investire in borsa così grazie a Mio padre che mi fece da “presta nome” comprai le mie prime azioni ovvero le Olivetti a 370 lire ad azione avevo investito 12 milioni di vecchie lire era il mio stipendio di oltre un anno di lavoro.



    Avevo circa altri 20 milioni investiti in Buoni fruttiferi postali che aveva versato mio nonno quando avevo 7 anni che erano in scadenza e che mi permettevano di prendere la mia decisione!
    Last edited by Pani; 02-05-07, 17:49.

    Comment


    • Font Size
      #3
      Ciao Pani,
      edito: sto leggendo la tua storia, molto interessante complimenti per la tenacia che ti porta a raccogliere i tuoi risultati, beato te che hai avuto la fortuna di conoscere gente che ha fatto la storia del motociclismo.

      Ho letto nell'altro post che aprirai una "nuova" concessionaria, intesa di mentalit?. Siccome non abito lontano penso proprio che far? un salto giusto per conoscerti di persona.

      Ciao
      Lorenzo
      Last edited by jenzo79; 01-05-07, 17:15.

      Comment


      • Font Size
        #4
        1997
        Anno nuovo vita nuova, e finalmente con tutta la testa dura che mi ritrovo riesco nel mio intento; ho un budget di circa 40 milioni venti arrivarono dai buoni fruttiferi e altri venti dal mio acquisto di azioni che nel giro di pochi mesi si erano quasi raddoppiati.

        Mi misi d’accordo con un concessionario per acquistare la moto e per avere un piccolo aiuto per uno sconto sui pezzi di ricambio, lui volle conoscere la mia storia e preso da una gran voglia di aiutarmi mi fece la proposta di prendermi in squadra con il suo team, cosa che accettai con tutto l’entusiasmo di un ragazzino di cui ben presto mi sarei pentito clamorosamente e questo mi fece entrare finalmente nel mondo degli adulti a 18 anni con una delusione colossale per regalo.

        Il problema fu che all’ interno del team c’era già un pilota con una decina di anni in più di me il quale pur essendo il nipote dell’industriale più importante italiano ovvero l’Avvocato aveva portato pochi soldi e servivano anche i miei per fare un bel campionato, e di fatti lui nella sua categoria vinse il sottoscritto nella propria categoria prendeva tanti secondi in più, tanti chilometri in meno e molte, mi scusi la parola “incazzature” visto che sta moto non andava nemmeno a spingerla.


        Presi la mia bella lezione di vita e decisi che se devevo buttare via i soldini tanto valeva che mi divertissi io a farlo e non gli altri per me, quindi feci nascere il mio team a tutti gli effetti e con un mio amico meccanico parti all’avventura per 1998.



        1998

        Un bel Box 3 metri per 4 qualche attrezzo e tanta passione ecco come inizio il mio 1998 fra lavoro, scuola, tanta moto e pochi soldi come al solito direi, un camper in affitto per le trasferte un meccanico che faceva anche da cuoco, autista e più chi ne ha più ne metta, però ci arrangiavamo e anzi aiutavamo nel nostro piccolo perfino chi era messo in condizioni peggiori rispetto alle nostre che dormiva in tenda canadese con la tuta da pilota, noi avevamo sei posti per dormire insomma si dice aggiungi un posto a letto che c’è un appassionato in più.

        La moto aveva poche modifiche e tanto nastro adesivo ma poco importava la cosa seria era che avevo un anno di esperienza alle spalle e parecchie cose da dire visto che ero arrabbiato con chi mi aveva preso in giro l’anno precedente.

        Non vinsi però fui il pilota più forte sotto i venticinque anni con una moto a quattro tempi all’epoca giusto per fare un paragone stonato io correvo con le 600 il grande Valentino con le 125 questo giusto per far capire che io correvo con persone che avevano tanti anni di esperienza e molti campionati nel loro curriculum.

        Fu un bell’anno fui dodicesimo nel campionato e la cosa fece un certo clamore fra gli addetti ai lavori tanto da vedermi offerta la miglior moto con il miglior preparatore per il 1999 nel maggiore campionato dell’ epoca…ovvero il mondiale Supersport il problema è che ci volevano 80/90 milioni un’ ottimo sconto visto che per correre in quella categoria servivano già all’epoca quasi 500 milioni di vecchie lire….e io ero rimasto quasi a secco..


        1999/2002

        In casa le cose procedevano bene la villa stava proseguendo il lavoro andava bene lo studio un po’ meno e le moto proprio per niente, così armato di Pc che mi ero comprato e avevo imparato ad usare tramite un libricino comprato in Autogrill ebbi l’idea geniale di scrivere la mia prima Brocures da distribuire alle aziende della mia zona per procurarmi i soldini per correre in borsa non potevo investire visto che non avevo risorse liquide e di vendere la moto proprio non se ne parlava io le ho tutte dalla mia prima moto di quando avevo un anno e mezzo in avanti e poi ci vuole un po’ di orgoglio nella vita ed infine il mio povero nonno mi ha sempre detto che vendere è parente del piangere, sante parole!

        Bene feci la mia prima brocures e via alle 10 del mattino da scuola nell’ora di intervallo a distribuire il mio prezioso materiale…tutto fatto di mio pugno con tanto di scanner e stampante a 100 colpi al minuto e impaginato in raccoglitori…insomma non era il massimo ma era quello che mi potevo permettere.

        Le cose andavano benissimo ma mi accorsi di una cosa strana, si perché ero diventato il miglior amico dei portinai delle aziende i quali per onesta intellettuale leggevano il tutto e poi regolarmente divenivano giocatori di basket che scambiavano il cestino per il canestro… cose che succedono si dice, si ma il problema è che lì c’era il mio futuro ed il risultato del mio impegno.

        Insomma non avevo alternative bisognava appendere il casco al chiodo alla veneranda età di 19 anni, rinunciare al mio sogno e concentrarsi sul mio futuro da panettiere o studente poco modello almeno così mi era stato detto a casa, il problema e che io ne mi sentivo vecchio e ne tanto meno avevo intenzione di mollare il mio sogno ed il mio futuro.

        Incominciai a studiare tanto ed applicarmi seriamente in ogni momento libero della giornata alla borsa, infondo lei non mi aveva tradito e poi i numeri mi hanno sempre affascinato.

        Certo come potrete capire studiare i libri di testo che davano a chi faceva dei master di economia non era facile soprattutto se erano scritti in inglese lingua con la quale non so bene il perché ma non legavo, beh i sacrifici che stavo facendo un po’ alla volta si stavano concretizzando e poi finalmente incominciavano ad esserci gli strumenti giusti gli internet providers seri e la linea Adsl oltre che le piattaforme per il trading finanziario da casa bastava solo avere un pochino di soldi e tanta voglia di studiare.
        Last edited by Pani; 02-05-07, 17:50.

        Comment


        • Font Size
          #5
          Con i primi 6 mesi di stipendio misi da parte circa 5 mila Euro e si perché in borsa si usavano già gli Euro e iniziai a tradare come si dice in gergo prima con le azioni poi con i Covered Warrant e poi non appena raggiunsi i 20 mila euro con i Futures e opzioni.

          Stavo rimettendo insieme una certa somma e con mia grande soddisfazione la bolla speculativa cresceva ogni giorno sempre di più sui mercati finanziari, però questa volta non volevo sbagliare dovevo far diventare il mio sogno il mio lavoro e per far ciò servivano cifre importanti.

          Venne il giorno in cui ci fu il primo campionato italiano traders e al centro Congressi Palazzo delle Stelline di Milano fu indetto un concorso nel quale le maggiori banche selezionavano i più promettenti traders e gli offrivano la possibilità di lavorare per loro e partecipare al campionato italaino.

          Ci furono dei test attitudinali e su 12 mila candidati ne scelsero 6 fra i quali io risultai terzo in graduatoria, ottimo avevo la possibilità di lavorare fianco a fianco dei professionisti e di “rubare” un po’ di segreti del mestiere ma cosa più importante come scoprii dopo potevo sapere prima degli altri cosa sarebbe successo sui mercati finanziari e questo mi metteva al riparo da grossi rischi.


          Nemmeno il tempo di pensarlo e giunse il 13 marzo 2000 la caduta delle borse mondiali, intanto nel campionato italiano giunsi 7 su oltre 3000 partecipanti ed ero riuscito a far salire il conto in banca fino a 180 mila euro in più avevo un piccolo stipendio dalla banca insomma le cose procedevano al meglio tranne che per il mio umore al quale mancavano le moto.

          Nei mesi successivi non serviva studiare tanto bastava investire al ribasso così come nei mesi prima bastava comprare, e quella fu la mia salvezza ma l’ 11 Settembre 2001 ci mise lo zampino e così visto che le borse erano diventate indecifrabili, le banche acquistavano solo fondi monetari ed il sottoscritto era stanco di investire senza un mercato “pulito” diedi un taglio netto decisi che era giunto il momento di ritornare a sognare e essere felice.

          2002/2004

          Avevo 23 anni tanta passione e un pochino di risorse in banca così a Gennaio del 2002 mi comprai la moto nuova subito intenzionato a prepararla per farla correre ma questa volta volevo fare le cose fatte bene e corrette.



          Dalla esperienza in borsa avevo capito che ciò che davvero mi mancava nel mio progetto era l’esperienza, così studiai e imparai a fare i disegni meccanici al CAD e questo mi avrebbe permesso di costruirmeli io i pezzi per la mia moto sicuro che avrebbero funzionato bene e poi cosa più importante avrei conosciuto tutti i protagonisti del mondo delle corse non più da cliente finale ma da azienda artigianale e questo mi avrebbe fatto fare un’esperienza importantissima.

          Il 6 Aprile 2003 Morì in un incidente stradale il mio secondo padre colui che mi aveva dato le prime lezioni di guida in pista un uomo che per me era un modello da imitare Fulvio Bozzato http://www.team-argento.it/Fulvio.asp fu forse il periodo più difficile della mia vita ma mi diede la determinazione per andare avanti nel mio progetto contro tutti e tutto ma sempre con la testa alta ed orgoglioso di quello che si stava realizzando.



          La mia attività funzionava bene stavo progettando costruendo e davo da realizzare parti di moto nuovi ed innovativi come piastre di steli per le forcelle in “magnesio maggiorato a sei bulloni” e forcelloni posteriori in alluminio scatolato rinforzati più leggeri degli originali ma al col tempo più rigidi per non parlare dei miei link progressivi per gli ammortizzatori posteriori insomma sfornavo idee nuove ed innovative a raffica tanto che le aziende a cui dava da realizzare i pezzi pensarono bene di commercializzarli per tutti i team a mia insaputa con ottimi ritorni economici.



          Acquistai 120 metri quadri di scantinato e realizzai all’interno il mio Team fatto da tre uomini e iniziammo a far divenire il mio sogno una realtà le moto c’erano il team era una realtà ma mancavano gli sponsor per la stagione 2004, così incominciai a cercarli e iniziarono ad entrare prima i piccoli sponsor e poi quelli medi, ma la cosa più importante è che il team aveva fatto esperienza e sapevamo come costruire una moto da Superbike.

          Arrivò il 25 ottobre 2004 e quel giorno in officina radunai trenta ragazzi tutti appassionati di moto e tutti con una gran voglia di fare bene ai quali gli descrissi il mio progetto creare un team capace di correre il Campionato Italiano Superbike entro tre anni.



          Devo ammettere che all’inizio lo scetticismo fu enorme tutti sapevano che per fare un campionato del genere ci volevano tantissimi soldi e strutture importanti ma con il passare dei mesi il progetto prese una sua concretezza.



          2005
          Il 19 Marzo 2005 Villa Magnolia Garbagnate Milanese serata di inaugurazione del Team Argento davanti ad un centinaio fra imprenditori della zona amici e conoscenti dopo una ottima cena e una grande presentazione prende il via il progetto di portare il Team nel campionato Superbike.

          Decidemmo tutti insieme di utilizzare quest’anno come sviluppo ed esperienza con due piloti/collaudatori in modo da poter essere sicuri di poter partecipare dal 2006 al campionato con tutte le premesse per far bene fin da subito.



          A Giugno sulla nostra pista test ovvero il Mugello sotto la pioggia riuscii a fare un ottimo tempo sul giro tanto che se ci fosse stata la gara sarei partito con il terzo tempo e forse la vittoria non sarebbe stata troppo lontana visto la costanza con la quale mi ripetevo ad ogni passaggio.

          A metà anno alcuni imprenditori miei sponsor mi comunicarono di non poter continuare a sponsorizzare a causa dei loro problemi aziendali e contrariamente a quanto pattuito mi avvisisarono che per l’anno prossimo purtroppo non avrebbero avuto le risorse per poter investire in noi nel 2006 che per noi sarebbe stato l’anno della svolta.

          Da buon Manager non pensai a azioni legali o ritorsioni così iniziai a cercare nuovi sponsor, da una parte avevamo la stagione da concludere nei migliori dei modi proprio quando i risultati incominciavano a darci ragione dall’altra avevamo problemi economici importanti.

          Il lavoro di quattro lunghi anni non si sarebbe concluso ed il rischio per tutti di perdere o ridimensionare il team era serio, così incomincia a preparare il materiale documentativo per trovare nuove risorse progettando un programma serio e capace di cogliere grandi risultati.



          La cosa che più di tutte non mi infastidiva è che per l’ennesima volta ero vicino al mio sogno ma che questo ancora una volta volesse scappare lontano da me, contattai diverse aziende e fra queste qualcuna si rivelò estremamente interessata.

          Fra tutte le aziende che ci risposero positivamente concentrai tutti i miei sforzi e questa è storia recente con una grande multinazionale giapponese.

          Il progetto consisteva in una sponsorizzazione di tre anni più altri due al raggiungimento di certi risultati e noi ci impegnavamo fortemente a portare un loro specifico prodotto nel settore diagnostico per moto.

          Dopo quatto mesi di studio del settore motociclistico, preparazione grafiche traduzioni in varie lingue dei contratti e numerosi appuntamenti nella sede centrale di questa azienda che a visto impegnato il team lungamente in un modo interminabile ed estenuante l'azienda pensò bene di affossare il progetto causa una ristrutturazione interna aziendale programmata dal Giappone...e da un non meno specificato motivo di mancanza di possibilità di commercializzare tale prodotto a causa della concorrenza.

          Insomma questi “Manager” vendevano un prodotto di alta gamma che aveva fra le sue caratteristiche tecniche tutto lo sviluppo tecnologico ma non credevano allo stesso tempo che tale prodotto sarebbe stato apprezzato dal mercato e che per di più si rifiutano di competere perché sullo stesso mercato c’è un altro produttore Italiano che era in grado di offrire quasi lo stesso prodotto (perché è di peggior qualit&#224 ad un prezzo migliore, quindi loro per assurdo preferirono che quest’ultima azienda monopolizzasse il tutto come in effetti sta facendo assumendo quote sempre più importanti e passando da una realtà che fino a 8 anni fa era poco più che regionale ad una azienda Europea che ogni anno apre nuove filiali in tutto il mondo, grazie anche al fatto, che sponsorizza proprio un team di moto.

          Il mancato accordo ebbe una ripercussione imponente fra i manager di questa azienda Giapponese tanto che il loro più bravo componente ovvero prese la decisione di licenziarsi e chiese a me di lavorare insieme al mio progetto che tanto l’aveva colpito, ovviamente da parte mia visto la sua esperienza e la sua professionalità tanto importante da averlo portato ai vertici europei di una multinazionale giapponese fece un piacere immenso nominarlo Direttore Generale di Team Argento e far si che potessimo avere un rapporto quasi paritetico sulle decisioni strategiche del team.



          La cosa più assurda e deleteria fu che la conseguenza di questa perdita enorme di tempo fece in modo che contratti che avevamo già impostato con altri sponsor, perfino un accordo con una casa motociclistica che avevamo ricercato e concluso positivamente da ormai sei mesi venne meno a causa della incertezza della situazione nostra programmatica, e perché il tempo continuava a passare inesorabilmente facendo avvicinare il campionato trovandoci impreparati.

          Insomma un piano strategico importante che ci aveva visto impegnanti in maniera davvero estenuate per quatto lunghi mesi era fallito miseramente fra la disperazione generale che aleggiava all’interno del team.........

          Disperazione che è durata a dir la verità pochissimo....perchè difatti ci siamo rimboccati le maniche e deciso di costruire
          un Sede del Team in Saronno-Monza (dove non lo dirò adesso) aperta al pubblico dove oltre a preparare le moto del team e dei piloti che arriveranno ci saranno ampi spazi per tutti gli appassionati di moto



          Saremo corsi di manutenzione, e corsi di sospensioni a tutti i livelli con un tecnico ohlins oltre che ovviamente parlare e discutere di motori con prove ai banchi ecc...

          Ci sarà una sezione dedicate alle moto storiche di cui si occuperà il migliore nella nostra zona........(riconosciuto dai tanti.mio padre).........con la possibilità di eseguire restauri e conoscere (occasione unica) le più pregiate moto da corsa degli anni 60-70 a 4 tempi che correvano nei gp......

          Organizzeremo giornate in pista e corsi specifici per neofili oltre che aprire la nostra sede durante le gare di moto in una specie di motoclub da corsa dove tutti possiamo vedere le gare insieme divertendoci......e commentandole.

          tutto inizierà fra pochi mesi e sarà un posto dove la differenza rispetto agli altri Concessionari e officine....sarà palpabile......

          L'obbiettivo è quello di innalzare la cultura motociclistica e di offrire un servizio unico grazie alle competenze del personale impegato che ha decenni di esperienza sui campi di gara....

          Poi il fiore all'occhiello sarà e rimarrà il Team che sarà impegnato ai massimi livelli possibili in modo poi da trasferire le compotenze acquisite al lavoro di tutti i giorni.....

          comunque ritornando alla mia prima moto........metterò alcune foto...dei lavori fatti......e poi qualche altre foto delle moto che abbiamo fatto.....oltre che mostrarvi
          Last edited by Pani; 02-05-07, 17:52.

          Comment


          • Font Size
            #6
            senza parole: sei un grande!

            Comment


            • Font Size
              #7
              grande pani...

              Comment


              • Font Size
                #8
                Parliamo di una moto di base R1 2002 poi è diventata qualcosa di mio e di personale che al banco aveva 132 Cv

                -Motore 1
                Alberi a cammes Yoshimura con alazata maggiorata scarico e aspirazione
                Molle Kit Yec
                Valvole piatte in Niamonic misure originali
                Sedi valvole in bronzo misure originali
                Semiconi valvole in titanio
                Paittelli bicchierini in titanio
                Bielle equilibrate ed alleggerite
                Pistoni ad alta compressioni costruiti su mie specifiche per aumentare rapporto di compressione
                Guarnizioni testa ribassata da 0,50 a 0,30
                Candele Champion con elettrodo anodico (candele senza elettrodo per chi non comprende)
                Albero motore aleggerito ed equilibrato
                Cambio kit Yec versione b
                Frizione antisaltellamento peppo russo o Stm da cambiare in base al tipo di freno motore disiderato
                Eliminazione totale alternatore perchè in piega toccava l'asfalto e si rischiava di cadere (ricostruzione coperchietto alternatore in ergal)
                Eliminazione Motorino di avviamento
                Marmitta Over 0,6 mm in titanio prodotta in Giappone

                Potenza al banco prova 173 cv alla ruota a 13.200 giri (cosa che mi ha lasciato un pò deluso)
                Durata del motore massima 2000 Km

                -Motore 2 in fase di allestimento questa è la base poi ci sono gli step di avanzamento.
                Alberi a cammes kit Yec con alazata maggiorata scarico e aspirazione
                Step di sviluppo Alberi a cammes realizzati da me con alzate di 9,30 aspirazione e 9,50 scarico (originali montano 7,55 e 7,95)
                Molle Kit Yec
                Valvole piatte in Niamonic con diametro di 25 aspirazione e 29 scarico (originali 23 e 24,5)
                Sedi valvole in bronzo più grandi lavorate a 45°
                Semiconi valvole in titanio
                Paittelli bicchierini in titanio
                Bielle equilibrate ed alleggerite in acciaio versione ad H
                Step di sviluppo prevede il montaggio di 4 Bielle n titanio
                Pistoni ad alta compressioni costruiti su mie specifiche per aumentare rapporto di compressione
                Guarnizioni testa ribassata da 0,50 a 0,25
                Candele Champion con elettrodo anodico (candele senza elettrodo per chi non comprende)
                Albero motore aleggerito ed equilibrato per bilelle in titanio
                Cambio kit Yec versione c
                Frizione a secco e antisaltellamento per diminuire la quantità di olio presente nel motore e quindi gli atriti
                Alternatore con ruttore interno (di serie ha il ruttore esterno)
                Eliminazione Motorino di avviamento
                Marmitta Over 0,6 mm in titanio prodotta in Giappone

                Potenza al banco prova da verificare ancora in quanto al motore sto per montare un iniettore superiore aggiuntivo che funzioni dopo i 10.000 giri.
                Mi auguro di raggiungere comunque i 192-195 Cv alla ruota.
                Durata del motore 800 Km

                Elettronica:

                Di base è presente un cablaggio kit Yec poi opportunamente rimodificato per la gestione acquisizione dati
                Kit cambio con tempi di intervento da 25 a 85 Millesimi di secondo
                Centralina kit Yec (negli anni ho provato diverse centraline aggiuntive ma non mi soddisfavano)
                Shitc con tre mappe intercambiabili per partenza, bagnato o asciutto)
                Strumentazione Mxl Pro con acquisizione dati:
                Potenziometro anteriore
                Potenziometro posteriore
                Temperatura Acqua calda
                Temperatura Acqua fredda
                Pressione Olio
                Temperatura Olio
                Sonda Lambda per C02 allo scarico

                Step di sviluppo per motore 2
                Centralina Efi euro 98 per gestione motore con cablaggio dedicato
                Strumentazione "top Secret" al momento in quansta deve essere ancora commercializzata ma capace di avere una centralina aggiuntiva integrata con tre mappe base in questo modo possiamo controllare la gestione motore con un unico strumento.
                Gps integrato per mappatura circuito
                Potenziometro anteriore
                Potenziometro posteriore
                Temperatura Acqua calda
                Temperatura Acqua fredda
                Pressione Olio
                Temperatura Olio
                Sonda Lambda per C02 allo scarico

                Ciclistica:
                Preso il telaio nudo e rinforzato zona canotto di sterzo e attacco motore e attacco forcellone
                Costruito forcellone più largo di 20 mm per montaggio gomma 205 e più lungo di 40 mm interamente scatolato in alluminio
                Cambiati tutti i cuscinetti originali
                Modificati i perni motore e forcellone in ergal
                Ricostruito i supporto pinza posteriore per attacco pinza freno in basso con diametro 180mm
                Piastre di sterzo costuite su mie specifiche in magnesio:
                Piastra superiore con avanzamento off-set e inclinazione angolo di sterzo 22-24°
                Piasta inferiore in maghesio 3 bulloni larghezza 50 mm
                Link sospensione di due tipi per diverse progressioni dell'ammortizzatore
                Forcella anteriore ohlins da 43 con molla progressiva e alta-bassa velocità compressione
                Foderi forcella ricostruiti con 15mm più lunghi per molla progressione
                Mono posteriore Ohlins con molla progressione con alta e bassa velocità in compressione
                Cerchi Marchesini forgiati magnesio da 16,5 mm canali da 3.25 anteriore e 6,00 gomma 195 e 6,25 per montare gomma da 205 al posteriore
                Dischi brembo serie oro pista stretta da 305
                Pinze anteriore monoblocco ergal e titanio con 4 pistoncini da 28 e 32 mm
                Pinza posteriore monoblocco ergal e titanio con 4 pistoncini da 24 mm
                Diverse molle ammortizzatore posteriore in base a piste e a gomme da utilizzare.
                Semimanubri mod. works valtermoto in carbonio
                Pedaline mod. works valtermoto in ergal con cambio rovesciato
                Diversi rapporti cambio 520 passo
                Porta strumentazione in carbonio costruita da me

                Raffreddamento:
                Monto un Radiatore racing Mb Motosport per R7 modificato di nuovo per aspitare air-box più capinente
                Tutti i tuti sono stati cambiati e aumentati di diametro per aumentare passaggio acqua
                Riscostruito nuovo passaggio tubi acqua in testa per raffreddare i quattro cilindri con la stessa portata di acqua
                Tubi in siliconati blu gieffe di varie misure e angolazioni
                Costruito serbatoio recupero olio e gas motore in alluminio

                Air-box
                Ho tre tipi di air-box
                1-sfrutta il sotto serbatoio per avere la massima capienza di portata aria
                2-modifica dell'originale con un convogliatore più adatto
                3-realizzato in carbonio da me (è quello che mi da più soddisfazioni) che ha quintublicato la presione di aria in entrata (verifica fatta con sensore) con un convogliatore di aria che incanala l'aria all'interno dei cornetti di aspirazione ovviamente ricostruiti.
                Cornetti di aspirazione di varie misure da 10mm 30mm e 50mm intercambiabili per ogni cilindro realizzati da me

                Carenatura:
                di base è presente una carena Yamaha 2002 in carbonio ma modificata nella zona anteriore con per far posto air-box, e modificata in larghezza per radiatore maggiorato.
                Sto provando altre due carene ovviamente modificate che prendono base dalla Mv agusta per la penetrazione areodinamica e da una Bimota 500 per il raffreddamento.
                L'obbiettivo finale è di conniugare le tre carene in un unica soluzione che andrò a realizzare
                Il codone invece di base monto uno r1 o mv modificati ma sto per ultimare un codone portante tipo quello della Bimota 500 o Gp per intederci

                Serbatoio:
                Ci sono tre serbati in carbonio uno da 21 litri e uno da 24
                ma sto pensando a un serbatoio sotto sella da 15 litri da realizzare in alluminio
                in modo da liberare spazio e accentrare le masse oltre che permettermi di realizzare un air-box più capiente.

                Viti bulloni-
                Non c'è un bullone originale sono tutti in ergal o in acciaio e poi rialleggeriti in vari modi.


                La moto in bilancia pesa con tanto acqua e 8 kg di benzina 162 kg di cui il 52% all'anteriore e 48% al posteriore.

                Modifiche da fare ancora che ho in mente:

                Costruire una pompa benzina(tipo automobilistico) che prenda il moto dall'albero motore e quindi innalzare la pressione all'interno del circuito da 3 Bar originali ai 15 Bar alla massima potenza questo permetterebbe di avere meno consumi (in minima parte e una ottomizzazione della camera di combustione)

                e qualcosa di altro che ho in mente ma che mi tengo nei miei sogni al momento.

                Conclusione:

                Ci mi conosce da un pò di anni sa chi sono che ho iniziato comprando pezzi nuovi di ricambio da un Pilota che ha smesso di correre a fine del 2002 un certo Max De Giovanni e che il mio mega capannone industriale era un box di 3 metri per 3 ben attrezzato con tornio ecc...

                Per chi non mi conosce sappia che sono un ragazzo che ha 28 anni un pizzico appassionato di moto che nella propria vita ha sempre desiderato vivere di moto ed è proprio per questo che ha inziato questa avventura, che poi si è trasformata in una professione.

                Questa moto è la mia benedizione perchè è talmente fuori da ogni logica che mi ha permesso di farmi apprezzare da tanti appassionati ed insieme abbiamo deciso di costruire un team di moto con alcuni sponsor.



                Per me mettere soldi in questa moto è una forma di investimento perchè ci permette di rimanere aggiornati con le ultime novità e di farci crescere professionalmente.

                Dal prossimo anno abbiamo deciso di aprirci al pubblico quindi di divenire una vera officina anche per gli appassionati (non vi diro il dove perchè la pubblicità si paga) ma non sarei mai arrivato a tanto se non avessi passato ore e ore con la mia bimba a migliorarla sempre.


                Questo ha fatto si che attorno a me crescesse un gruppo di meccanici e tecnici capaci, abbiamo preparato diverse moto più o meno esasperate ma la mia Fulvia rimane e rimarrà fino a quando non sposterò la mia attenzione su un altro modello la massima espressione di preparazione....

                Questo l'ho scritto per evitare di essere giudicato in modo solo superficiale da chi non mi conosceva...



                Chi volesse sentire al banco il primo motore può andare a questo link( mi scuso per le immaginini)




                Ciao a tutti Pani
                __________________


                --------------------------------------------------------------------------------
                Ultima modifica di Pani : 27-04-2007 alle ore 18.16.20.
                Last edited by Pani; 01-05-07, 17:52.

                Comment


                • Font Size
                  #9
                  Qualcuno mi aveva chiesto di mostrare qualche particolare del forcellone....
                  bene eccolo qui.....

                  Last edited by Pani; 02-05-07, 17:53.

                  Comment


                  • Font Size
                    #10
                    Qualcuno non ha capito il motivo che mi ha spinto a forare per alleggerire.....e io giustamente rispondo proponendo una foto....



                    In rosso potete notare la falsamaglia ........per una ricerca rapida....in caso di cambio

                    Poi non potete vederlo ma l'interno della pedana è anche quello alleggrito

                    Per i più attenti noterà il registro del minimo.........quello è originale ma leggermente lavorato....

                    Il Carter Alternatore è ancora quello originale in questa foto ma ben presto cambierà.eliminando l'alternatore e risparmiando 4 Kg statici e non so quanti in accelerazione.....ma presumo tanti!!

                    Poi potete vedere il potenziometro sul mono posteriore

                    Un cavo Pt100 per la temperatura olio freddo che era da collegare

                    La cella di carico per il cambio veloce

                    i fori di alleggerimento sul perno forcellone ricostruito in ergal

                    e il nuovo passaggio dell'acqua all'uscita del motore
                    Last edited by Pani; 02-05-07, 17:53.

                    Comment


                    • Font Size
                      #11
                      Questa è una curiosità.....

                      Alla innagurazione del Team una Tv satellitare mi ha contattato per avere una intervista sulla moto e sulle modifiche apportate.......ci ho messo mezz'ora a dire il tutto e far capire il perchè di ogni componente....fra le risate generali dei miei ragazzi.....

                      Comment


                      • Font Size
                        #12
                        In bocca al lupo

                        Comment


                        • Font Size
                          #13
                          Crepi.........si dice così

                          Comment


                          • Font Size
                            #14
                            Una domanda da un altro post la metto qui per dare una risposat semplice

                            Da Spyke
                            "azzz....complimenti per il lavoro allora..dev essere gratificante vedere un proprio lavoro sulla moto..poi un forcellone...
                            ma non e' che cosi tanti buchi vadano ad influire sulla stabilita del pezzo..?
                            oltre che ai telaietti li hai fatti da altre parti..?
                            la cosa mi interessa...
                            lo scarico l hai preso in italia..?
                            davvero bello..."


                            La stabilità della moto era perfetta.......tranne che all'inizio nel Mono posteriore a causa di una molla troppo leggera.......cosa che ho cambiato...

                            I fori non mi hanno mai dato problemi anche perchè è una tecnica usata ancora oggi per alleggerire diverse parte meccaniche.....ovvio che non si possono fare a casaccio ma occore conoscere il dove ed il perchè!
                            A esempio il telaietto posteriore non ha un foro in senso verticale anzi ho inserito delle bussole in acciaio al posto di quelle in alluminio originali per tenere il codone......poi cambiate con dei ganci rapidi.....

                            Il telaietto anteriore è in carbonio e me lo sono fatto io con uno stampo con il dash....poi mi sono comprato i fogli di carbonio e me lo sono costruito.....ovvio che ne dovevo fare solo due quindi ho usato uno stampo usa e getta....

                            Il telaietto posteriore è il suo originale.....ma a questo argomento sto dedicando molta attenzione.......infatti Daniele Alberini il Genio di cui parlo nella mia storia...da questa estate va in pensione e siccome avrà tanto tempo libero...cosa c'è di meglio di offrirgli un pò di spazio una bella saldatrice a Tig e tanta buona compagnia oltre che uno stipendio da integrare la pensione.......

                            l'obbiettivo è riportarlo a costruire particolari per moto forcelloni radiatori telaietti ecc....sarebbe un colpo eccezzionale.....fra l'altro la cabina che aveva costruito per saldare sottovuoto so dove si trova e so anche che non l'hanno mai più utilizzata quindi trovando il titanio giusto si possono fare tante belle cose.......tipo i forcelloni di poggiopolini......

                            La marmitta completa è un pezzo da 90.....si tratta di una marmitta giapponese costruita dalla Over (che è un distaccamento telaistico della Yamaha) un pò come la Yec per intenderci o Mirowaki per la Honda.....difatti corrono la 8 ore di Suzuka con una loro super moto......
                            Comunque la marmitta è in titanio spessore 0,6 mm e pesa completa di tutto 1,6 Kg.....ma il bello che è molto conica nella parte sotto il motore......io l'ho trovata ad un prezzaccio da un mio amico che correva in moto...pagata 2000 Euro.....se vuoi nuova costa circa 6.000 Euro.....cose da pazzi e di fatti non vengono importate in Europa........oppure puoi fartela fare nel reparto corse Arrow....ma costa uguale....perchè è un titanio molto fine e studiata per motori ad alte prestazioni........così mi ha detto un ingegnere francese che lavora in arrow per il team all-stars.........speculazione penso però è così....

                            Metto una fotina dei lavori preparativi nella officina che abbiamo ora (non il nuovo posto)
                            Last edited by Pani; 02-05-07, 17:55.

                            Comment


                            • Font Size
                              #15
                              2 parole: TI STIMO!!!!

                              e sappi che sarò ben felice di fare un salto nel vostro "covo" di appassionati appena sarà pronto!

                              Comment

                              X
                              Working...
                              X