Ciao a tutti
Il mio nome è Pani e sono un frequentatore del Forum da qualche annetto...
Ho frequntato questo Forum fin quasi dagli esordi, poi per motivi di tempo e di impegni ho dovuto mollare il colpo e assentarmi per un pò.
Vorrei ritornare fra voi sempre se mi riacettate così come avevo lasciato ovvero con la pubblicazione di alcuni lavori che ho eseguito sulle "mie" moto (non sono tutte mie ovviamente).
La mia Passione per le moto nasce da quando avevo (io non lo ricordo sinceramente....) sta di fatto che mio padre ex pilota promettente e grande appassionato di moto ha pensato bene di portare il suo primo figlio genito in moto....a 9 mesi legato tipo salame sopra il serbatoio di una Mv Agusta America 750.......era il 1980....
Da Lì è stato un proseguire di eventi.....la prima motoretta a motore..mi è stata presa a 1 e mezzo e dai racconti di mia madre ho imparato ad andare prima in moto senza rotelle che in bici....
Mio Padre finì ben presto di correre (la causa fu che si era sposato e aveva messo in piedi un panificio) con qualche buon pizzamento a livello Italiano correva con una aermachi 250...moto che fu data poi a Verginio Ferrari....tramite il Moto Club di Garbagnate Mil il quale aveva un presidente parente del grande Pep....
Dopo la grandissima delusione da parte di mio padre......gli avevano praticamente tolto la moto pur tra le proteste degli iscritti al moto club.....mio padre se dedicò anima e corpo alle moto storiche e precisamente alle Mv Agusta.
Sono cresciuto quindi nell'ambiente delle moto d'epoca con i vecchi meccanici del grande Reparto Corse Mv....da cui ho apprezzato il modo delle moto e tutto ciò che ne consegue......
Furono anni di trasferte negli autodromi e nelle città dove si facevano le rievocazioni storiche, dove i piloti di allora Ago (quando c'era perchè all'epoca era Team MAnager Yamaha e poi Cagiva), Surtess, Read, Bonera, Rivola e molti altri meno famosi raccontavano anedotti e storie bellissime....
Sono scresciuto nella officina di casa che era la nostra passione (purtroppo mai per lavoro) dove i motori erano la nostra vocazione e dove si cercava di migliorare motori che avevano qualche annetto etantissimo lavoro da fare....
Lì ho incominciato a vedere delle lavorazioni che oggi sono quasi impossibili da fare tranne che nelle case di moto.......tipo la costruzione di uno stampo per una testa 4 cilindri 4 valvole (il motore originale ne aveva 2) la fusione di questa, la lavorazione completa, la costruzione degli organi interni e tantissimi altri lavori che adesso sarebbero anni luce lontani da noi......
ho visto costruire una carena da un lattoniere fatta a mano in alluminio su un foglio di 0,5 mm di spessore da un vecchietto..un certo Felotti......che aveva fatto le carene della Mv dal 1950 alla moto di Mamola per la Cagiva.....
Insomma ho avuto la fortuna immensa di vivere con vecchietti che adesso hanno fra i 70 e i 90 anni che di moto ne sapevano davvero tantissimo....
I motori originali avevano circa 65 cv a 8.000 giri.......noi grazie ad un lavoro enorme con tantissima passione competenza li abbiamo portati a oltre 100 Cv a 14.000 giri......immaginate solo quanto lavoro è stato fatto......di originale non è rimasto.....forse le fusioni dei carter......
Il mio avvicinamento alle moto moderne risale al 1989...quando conobbi..un amico di mio padre...un tipo stran uno che si faceva 50Km in bici al giorno per poi andare nella bella stagione a girare a Monza con la Yamaha Fzr Exup....che di originale non aveva più nulla....
erano gli anni delle prime gare Sbk a Monza con le Ducati 851...le Fzr 750 i Kawa le Rc30 e le Suzuki gsxr......all'epoca avevo 11 anni e mi facevo i miei 22 Km di distanza per andare in autodromo in bici ai miei amici......
ovviamente sognavo di fare il Pilota......e già da qualche hanno facevo mini-cross in una cava a Senago dove abitava mia nonna......
Ma nel 1992 a 12 anni pensai bene di mettere un braccio dentro un ’impastatrice e mi distrussi praticamente il braccio destro per il resto della vita, almeno così dissero i medici cosa che non mi trovava particolarmente d’accordo sapete com’è io mi sentivo un pilota e un pilota non può essere menomato.
Feci i miei due mesi di ospedale e il mio anno di rieducazione fatta alla mia maniera, ovvero dopo essere ritornato a casa dai miei nonni la rieducazione consisteva nel correre in moto nella cava lì vicino ogni giorno nel pomeriggio.
Il problema del mio braccio si risolse così tante e sane vibrazioni e un pochino di ghiaccio quando le tre piastre e le 12 viti che mi avevano installato facevano avvertire la loro presenza.
mio padre mi disse che il mio destino era segnato: portare avanti l’azienda di famiglia mi fu detto…il problema è che non ero tanto d’accordo il mio sogno era un altro...diventare pilota e vincere.
Avevo 14 anni l’età del primo motorino e della scelta per la scuola da fare, Liceo? Come il 99% dei miei compagni oppure una bello istituto tecnico meccanico o fare carriera da panettiere scelta difficile da fare ma siccome io avevo altri scopi feci tre scelte in una ovvero scuola istituto tecnico, panettiere di notte e pilota nei sogni…quando riuscivo a dormivo nel tardo pomeriggio.
Vedete per realizzare il mio sogno c’era un solo grande problema i soldi perché correre in moto costa e costa pure tanto e un ragazzino di 14 anni non può con un lavoro normale pensare di correre ci vuole l’aiuto dei propri genitori, cosa che a me era preclusa dalla mia famiglia all’epoca mi fu detto avevano altre priorità e prima fra tutte la costruzione di una bella villa gigante giusto per far conoscere al Paese che la famiglia Argento era riuscita a divenire importante e che i sacrifici avevano portato i suoi frutti.
Il mio nome è Pani e sono un frequentatore del Forum da qualche annetto...
Ho frequntato questo Forum fin quasi dagli esordi, poi per motivi di tempo e di impegni ho dovuto mollare il colpo e assentarmi per un pò.
Vorrei ritornare fra voi sempre se mi riacettate così come avevo lasciato ovvero con la pubblicazione di alcuni lavori che ho eseguito sulle "mie" moto (non sono tutte mie ovviamente).
La mia Passione per le moto nasce da quando avevo (io non lo ricordo sinceramente....) sta di fatto che mio padre ex pilota promettente e grande appassionato di moto ha pensato bene di portare il suo primo figlio genito in moto....a 9 mesi legato tipo salame sopra il serbatoio di una Mv Agusta America 750.......era il 1980....
Da Lì è stato un proseguire di eventi.....la prima motoretta a motore..mi è stata presa a 1 e mezzo e dai racconti di mia madre ho imparato ad andare prima in moto senza rotelle che in bici....
Mio Padre finì ben presto di correre (la causa fu che si era sposato e aveva messo in piedi un panificio) con qualche buon pizzamento a livello Italiano correva con una aermachi 250...moto che fu data poi a Verginio Ferrari....tramite il Moto Club di Garbagnate Mil il quale aveva un presidente parente del grande Pep....
Dopo la grandissima delusione da parte di mio padre......gli avevano praticamente tolto la moto pur tra le proteste degli iscritti al moto club.....mio padre se dedicò anima e corpo alle moto storiche e precisamente alle Mv Agusta.
Sono cresciuto quindi nell'ambiente delle moto d'epoca con i vecchi meccanici del grande Reparto Corse Mv....da cui ho apprezzato il modo delle moto e tutto ciò che ne consegue......
Furono anni di trasferte negli autodromi e nelle città dove si facevano le rievocazioni storiche, dove i piloti di allora Ago (quando c'era perchè all'epoca era Team MAnager Yamaha e poi Cagiva), Surtess, Read, Bonera, Rivola e molti altri meno famosi raccontavano anedotti e storie bellissime....
Sono scresciuto nella officina di casa che era la nostra passione (purtroppo mai per lavoro) dove i motori erano la nostra vocazione e dove si cercava di migliorare motori che avevano qualche annetto etantissimo lavoro da fare....
Lì ho incominciato a vedere delle lavorazioni che oggi sono quasi impossibili da fare tranne che nelle case di moto.......tipo la costruzione di uno stampo per una testa 4 cilindri 4 valvole (il motore originale ne aveva 2) la fusione di questa, la lavorazione completa, la costruzione degli organi interni e tantissimi altri lavori che adesso sarebbero anni luce lontani da noi......
ho visto costruire una carena da un lattoniere fatta a mano in alluminio su un foglio di 0,5 mm di spessore da un vecchietto..un certo Felotti......che aveva fatto le carene della Mv dal 1950 alla moto di Mamola per la Cagiva.....
Insomma ho avuto la fortuna immensa di vivere con vecchietti che adesso hanno fra i 70 e i 90 anni che di moto ne sapevano davvero tantissimo....
I motori originali avevano circa 65 cv a 8.000 giri.......noi grazie ad un lavoro enorme con tantissima passione competenza li abbiamo portati a oltre 100 Cv a 14.000 giri......immaginate solo quanto lavoro è stato fatto......di originale non è rimasto.....forse le fusioni dei carter......
Il mio avvicinamento alle moto moderne risale al 1989...quando conobbi..un amico di mio padre...un tipo stran uno che si faceva 50Km in bici al giorno per poi andare nella bella stagione a girare a Monza con la Yamaha Fzr Exup....che di originale non aveva più nulla....
erano gli anni delle prime gare Sbk a Monza con le Ducati 851...le Fzr 750 i Kawa le Rc30 e le Suzuki gsxr......all'epoca avevo 11 anni e mi facevo i miei 22 Km di distanza per andare in autodromo in bici ai miei amici......
ovviamente sognavo di fare il Pilota......e già da qualche hanno facevo mini-cross in una cava a Senago dove abitava mia nonna......
Ma nel 1992 a 12 anni pensai bene di mettere un braccio dentro un ’impastatrice e mi distrussi praticamente il braccio destro per il resto della vita, almeno così dissero i medici cosa che non mi trovava particolarmente d’accordo sapete com’è io mi sentivo un pilota e un pilota non può essere menomato.
Feci i miei due mesi di ospedale e il mio anno di rieducazione fatta alla mia maniera, ovvero dopo essere ritornato a casa dai miei nonni la rieducazione consisteva nel correre in moto nella cava lì vicino ogni giorno nel pomeriggio.
Il problema del mio braccio si risolse così tante e sane vibrazioni e un pochino di ghiaccio quando le tre piastre e le 12 viti che mi avevano installato facevano avvertire la loro presenza.
mio padre mi disse che il mio destino era segnato: portare avanti l’azienda di famiglia mi fu detto…il problema è che non ero tanto d’accordo il mio sogno era un altro...diventare pilota e vincere.
Avevo 14 anni l’età del primo motorino e della scelta per la scuola da fare, Liceo? Come il 99% dei miei compagni oppure una bello istituto tecnico meccanico o fare carriera da panettiere scelta difficile da fare ma siccome io avevo altri scopi feci tre scelte in una ovvero scuola istituto tecnico, panettiere di notte e pilota nei sogni…quando riuscivo a dormivo nel tardo pomeriggio.
Vedete per realizzare il mio sogno c’era un solo grande problema i soldi perché correre in moto costa e costa pure tanto e un ragazzino di 14 anni non può con un lavoro normale pensare di correre ci vuole l’aiuto dei propri genitori, cosa che a me era preclusa dalla mia famiglia all’epoca mi fu detto avevano altre priorità e prima fra tutte la costruzione di una bella villa gigante giusto per far conoscere al Paese che la famiglia Argento era riuscita a divenire importante e che i sacrifici avevano portato i suoi frutti.
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