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Gianluca Salina 22 Febbraio 2024
La filiale UK ha comunicato che, nel 2025, uscirà dal listino europeo la Yamaha R1. E’ la fine di un’era, per la casa di Iwata, iniziata nel lontano 1998? Proviamo a capirlo.
Dopo la YZF-R6, anche l'ammiraglia sportiva di Yamaha, la YZF-R1, nelle declinazioni base e M, sembra essere destinata all'oblio, almeno per quanto riguarda le versioni stradali. Con un comunicato infatti, la filiale UK del marchio di Iwata ha comunicato che non ci sarà un adeguamento alle nuove normative anti-inquinamento per la top di gamma della casa dei tre diapason. Sulla base di questo, il 2025 è la data prevista in cui il modello verrà ritirato dal mercato.La decisione in sé non stupisce più di tanto, dal momento che già Suzuki ha fatto una mossa simile nel 2022 con la sua GSX-R e, come detto, la stessa Yamaha ha fatto la stessa cosa con la sua SS 600, oggi disponibile unicamente in versione race, alias non omologata per l'uso su strada. E' l'ennesimo capitolo di una saga che riguarda le race replica, moto che hanno visto crollare le vendite nel corso degli anni in favore di modelli meno specialistici ma più sfruttabili sulle strade di tutti i giorni, come ad esempio le crossover/adv tourer.
Un aspetto importante da considerare è che il ritiro dal mercato riguarderà soltanto il contesto europeo, dal momento che il nocciolo della questione è l'omologazione Euro5+, obbligatoria a partire dal I gennaio di quest'anno per tutti i veicoli di nuova omologazione e che lo sarà dalla stessa data del 2025 per i modelli in gamma immatricolati ex-novo.Questo significa, da un lato, che su altre piazze le R1 ed R1M saranno ancora in vendita, ma anche che, per l'Italia, Yamaha potrebbe creare anche in questo caso una versione Race da affiancare alla già esistente GYTR per i propri clienti orientati all'utilizzo in circuito. Il termine di fine commercializzazione della attuale sportiva di Iwata sarebbe dunque fissato a fine anno prossimo. 
Questo nel caso ci fosse la possibilità di poter sfruttare la possibilità di commercializzare in deroga la moto per giungere a fine scorte, strumento già utilizzato in passato dalle case nei passaggi da Euro 3 ad Euro 4 e da Euro 4 ad Euro 5. Il tutto si tradurrà in un addio definitivo alla supersportiva di casa Yamaha, nata nel 1998 e vincitrice di due mondiali Superbike oltre che di 5 campionati EWC?Non necessariamente. Il marchio di Iwata potrebbe decidere di riportare in Europa la sua punta di diamante in occasione dell'entrata in vigore delle normative Euro 6 per le moto, per le quali però non c'è ancora una data certa. Tutto questo difficillmente arriverà prima della fine della decade e, per allora, lo scenario, sia di mercato che per quanto riguarda i motori termici (su cui aleggia sempre lo spettro dello stop entro il 2035), potrebbe cambiare nuovamente e di molto le cose.Nel frattempo però, la casa dei tre diapason potrebbe, sempre seguendo i dettami del mercato, parzialmente compensare la scomparsa dal listino europeo della R1 con l'introduzione di un nuovo modello. Si vocifera infatti da tempo circa l'arrivo della Yamaha R9, realizzata su base della naked MT-09, secondo la filosofia che ha portato a derivare la R7 dalla MT-07. Questa però è un'altra storia.
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La filiale UK ha comunicato che, nel 2025, uscirà dal listino europeo la Yamaha R1. E’ la fine di un’era, per la casa di Iwata, iniziata nel lontano 1998? Proviamo a capirlo.
Dopo la YZF-R6, anche l'ammiraglia sportiva di Yamaha, la YZF-R1, nelle declinazioni base e M, sembra essere destinata all'oblio, almeno per quanto riguarda le versioni stradali. Con un comunicato infatti, la filiale UK del marchio di Iwata ha comunicato che non ci sarà un adeguamento alle nuove normative anti-inquinamento per la top di gamma della casa dei tre diapason. Sulla base di questo, il 2025 è la data prevista in cui il modello verrà ritirato dal mercato.La decisione in sé non stupisce più di tanto, dal momento che già Suzuki ha fatto una mossa simile nel 2022 con la sua GSX-R e, come detto, la stessa Yamaha ha fatto la stessa cosa con la sua SS 600, oggi disponibile unicamente in versione race, alias non omologata per l'uso su strada. E' l'ennesimo capitolo di una saga che riguarda le race replica, moto che hanno visto crollare le vendite nel corso degli anni in favore di modelli meno specialistici ma più sfruttabili sulle strade di tutti i giorni, come ad esempio le crossover/adv tourer.
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I giapponesi mi sa ke pensano solo al futuro elettrico, ma si sbagliano di grosso
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