Yoshihiro Hidaka, Presidente di Yamaha, riconosce il potenziale dell'idrogeno come alternativa ecologica alla benzina: "La maggior parte delle case pensa all'elettrico, noi vogliamo esplorare tutte le possibilità che la ricerca ci offre"
C'è un'alternativa all'elettrico?
Che l'elettrico rappresenti il futuro sembra essere un dato di fatto. In particolare, nel settore delle due ruote, questo è evidenziato dal crescente numero di motociclette e scooter elettrici immatricolati nei principali mercati. Ma l'elettrico è davvero l'unica soluzione per la mobilità del futuro? Yamaha si è posta questa domanda e, nonostante stia dedicando intensi sforzi allo sviluppo delle tecnologie elettriche, sta contemporaneamente lavorando al suo programma di e-carburanti. In un rapporto pubblicato su Japan Times, il Presidente e CEO di Yamaha, Yoshihiro Hidaka, ha spiegato che sta adottando un approccio multiforme per trovare alternative al motore endotermico a benzina. "Desideriamo mantenere diverse possibilità e opportunità per raggiungere la neutralità carbonica", ha dichiarato in un'intervista alla pubblicazione giapponese. Tra queste possibilità c'è l'idrogeno. Hidaka ha spiegato: "Tra i produttori giapponesi di moto, sono pochi quelli che testano l'idrogeno in aggiunta alla tecnologia elettrica. Quindi abbiamo preso l'iniziativa e costruito un impianto per testare sia la tecnologia elettrica sia l'idrogeno, così come i carburanti a basso impatto ambientale".
Per un futuro... prossimo?
Tuttavia, nonostante tutto il potenziale che l'idrogeno possiede, ci sono anche alcuni svantaggi. Ad esempio, attualmente non è altrettanto efficiente come la benzina. Inoltre, la tecnologia per comprimere l'idrogeno e rifornire i veicoli non è ancora altrettanto diffusa come i punti di ricarica per i veicoli elettrici e viene ancora considerata una tecnologia di nicchia. Lo sforzo di Yamaha non è certo orientato al presente, ma a un futuro che quasi certamente, arriverà: "È meglio avere la tecnologia pronta fin dall'inizio e conservarla - spiega Hidaka- Una volta che il mondo si orienterà in quella direzione, introdurremo la tecnologia sul mercato e inizieremo lo sviluppo su larga scala".
notizia da:insella.it
C'è un'alternativa all'elettrico?
Che l'elettrico rappresenti il futuro sembra essere un dato di fatto. In particolare, nel settore delle due ruote, questo è evidenziato dal crescente numero di motociclette e scooter elettrici immatricolati nei principali mercati. Ma l'elettrico è davvero l'unica soluzione per la mobilità del futuro? Yamaha si è posta questa domanda e, nonostante stia dedicando intensi sforzi allo sviluppo delle tecnologie elettriche, sta contemporaneamente lavorando al suo programma di e-carburanti. In un rapporto pubblicato su Japan Times, il Presidente e CEO di Yamaha, Yoshihiro Hidaka, ha spiegato che sta adottando un approccio multiforme per trovare alternative al motore endotermico a benzina. "Desideriamo mantenere diverse possibilità e opportunità per raggiungere la neutralità carbonica", ha dichiarato in un'intervista alla pubblicazione giapponese. Tra queste possibilità c'è l'idrogeno. Hidaka ha spiegato: "Tra i produttori giapponesi di moto, sono pochi quelli che testano l'idrogeno in aggiunta alla tecnologia elettrica. Quindi abbiamo preso l'iniziativa e costruito un impianto per testare sia la tecnologia elettrica sia l'idrogeno, così come i carburanti a basso impatto ambientale".
Per un futuro... prossimo?
Tuttavia, nonostante tutto il potenziale che l'idrogeno possiede, ci sono anche alcuni svantaggi. Ad esempio, attualmente non è altrettanto efficiente come la benzina. Inoltre, la tecnologia per comprimere l'idrogeno e rifornire i veicoli non è ancora altrettanto diffusa come i punti di ricarica per i veicoli elettrici e viene ancora considerata una tecnologia di nicchia. Lo sforzo di Yamaha non è certo orientato al presente, ma a un futuro che quasi certamente, arriverà: "È meglio avere la tecnologia pronta fin dall'inizio e conservarla - spiega Hidaka- Una volta che il mondo si orienterà in quella direzione, introdurremo la tecnologia sul mercato e inizieremo lo sviluppo su larga scala".
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