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Trasformazione dischi freno anteriori

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    #1

    Trasformazione dischi freno anteriori

    Scusate ma mi ? venuta l'idea di trasformare i dischi anteriori originali del mio gsxr 1000 k8 in flottanti veri. Ho visto che ci sono aziende che vendono i nottolini di varie misure. Qualcuno lo ha gi? fatto? Che misura di nottolini bisogna prendere? La procedura corretta per farlo? Risultati ottenuti?

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    #2
    Originally posted by nickfury65 View Post
    Scusate ma mi ? venuta l'idea di trasformare i dischi anteriori originali del mio gsxr 1000 k8 in flottanti veri. Ho visto che ci sono aziende che vendono i nottolini di varie misure. Qualcuno lo ha gi? fatto? Che misura di nottolini bisogna prendere? La procedura corretta per farlo? Risultati ottenuti?
    Lo scopo di tale sbattimento?
    Secondo me rischi solo di far danni e spendere soldi per ritrovarti con dei dischi che fanno casino e frenano uguale.
    IO non lo farei.
    (ho provato sia semi che flottanti veri ma a mio avviso le differenze, se ci sono, non sono tali da giustificare il lavoro.)

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      #3
      io lo fatta questa modifica ti ho mandato un mp, risultati? i dischi hanno una durata maggiore perche non sono soggetti a temperature elevatissime quando strassati e quindi non si deformano.

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        #4
        si fa si fa

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          #5
          Originally posted by pandianik View Post
          io lo fatta questa modifica ti ho mandato un mp, risultati? i dischi hanno una durata maggiore perche non sono soggetti a temperature elevatissime quando strassati e quindi non si deformano.
          Da quanto mi risulta i semiflottanti hanno una notevole libert? laterale, se provi a muovere la pista di acciaio rispetto alla flangia la noterai.

          Per il discorso delle temperature hai qualche dato a riguardo?
          Personalmente non credo che cambino in modo drastico, anzi.
          La differenza ? solo quella di un allineamento migliore e piu rapido con le pastiglie giusto?

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            #6
            Il disco flottante rappresenta un grande passo nell'evoluzione dei sistemi frenanti motociclistici. L'esigenza di "svincolare" il disco del freno dal suo supporto nasce dal forte riscaldamento a cui esso ? sottoposto nelle violente staccate, tipiche dell'impiego agonistico. La struttura del disco, di piccolo spessore per contenerne il peso ma di superficie estesa, ? particolarmente sensibile alla dilatazione termica: forti riscaldamenti causano infatti notevoli deformazioni in senso radiale ed assiale (cio? parallelamente all'asse della ruota) che, amplificate dalla dinamica della veloce rotazione (sfarfallamento), creano notevoli scompensi nella meccanica della frenata. Le pastiglie, e dunque i pistoncini, vengono respinte dentro alla pinza e la frenata perde efficenza. Si risolve concedendo al disco una piccola di possilit? di assestamento, in modo che sia "libero" di deformarsi senza nuocere alla frenata. In pratica vengono frapposti tra il disco e la sua flangia (che lo collega al mozzo ruota) una serie di nottolini cilindrici che ne permettono piccoli movimenti in senso assiale. Ducati, che utilizza su tutta la gamma dischi flottanti, applica da qualche anno una soluzione che ne neutralizza la tipica rumorosit?: ogni nottolino ? dotato di una molla di recupero del gioco. L'alternativa, meno diffusa, al disco flottante ? la pinza flottante.
            ----------------------------------------------------------------------
            Disco flottante: Con il termine "flottante" viene indicata la propriet? del disco freno di reagire alla sollecitazione a cui viene sottoposto dalla pinza in maniera elastica, ci? permette di mantenere costante il contatto tra pastiglia e disco ed avere un miglior allineamento evitando che, quando il disco viene sottoposto ad elevate temperature, si deformi (con il risultato di avere una miglior modulabilit? e una resa costante). Tutto ci? grazie al metodo di realizzazione del disco. Il disco infatti viene realizzato in due pezzi (quelli fissi una parte sola), il mozzo e la pista frenante, che vengono collegati tra loro tramite pi? elementi elastici chiamati nottolini. Il grado di 'flottanza' viene regolato tramite l'inserimento, sotto il nottolino, di una rondella elastica con capacit? di deformazione pi? o meno marcata

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              #7
              Originally posted by nickfury65 View Post
              Il disco flottante rappresenta un grande passo nell'evoluzione dei sistemi frenanti motociclistici. L'esigenza di "svincolare" il disco del freno dal suo supporto nasce dal forte riscaldamento a cui esso ? sottoposto nelle violente staccate, tipiche dell'impiego agonistico. La struttura del disco, di piccolo spessore per contenerne il peso ma di superficie estesa, ? particolarmente sensibile alla dilatazione termica: forti riscaldamenti causano infatti notevoli deformazioni in senso radiale ed assiale (cio? parallelamente all'asse della ruota) che, amplificate dalla dinamica della veloce rotazione (sfarfallamento), creano notevoli scompensi nella meccanica della frenata. Le pastiglie, e dunque i pistoncini, vengono respinte dentro alla pinza e la frenata perde efficenza. Si risolve concedendo al disco una piccola di possilit? di assestamento, in modo che sia "libero" di deformarsi senza nuocere alla frenata. In pratica vengono frapposti tra il disco e la sua flangia (che lo collega al mozzo ruota) una serie di nottolini cilindrici che ne permettono piccoli movimenti in senso assiale. Ducati, che utilizza su tutta la gamma dischi flottanti, applica da qualche anno una soluzione che ne neutralizza la tipica rumorosit?: ogni nottolino ? dotato di una molla di recupero del gioco. L'alternativa, meno diffusa, al disco flottante ? la pinza flottante.
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              Disco flottante: Con il termine "flottante" viene indicata la propriet? del disco freno di reagire alla sollecitazione a cui viene sottoposto dalla pinza in maniera elastica, ci? permette di mantenere costante il contatto tra pastiglia e disco ed avere un miglior allineamento evitando che, quando il disco viene sottoposto ad elevate temperature, si deformi (con il risultato di avere una miglior modulabilit? e una resa costante). Tutto ci? grazie al metodo di realizzazione del disco. Il disco infatti viene realizzato in due pezzi (quelli fissi una parte sola), il mozzo e la pista frenante, che vengono collegati tra loro tramite pi? elementi elastici chiamati nottolini. Il grado di 'flottanza' viene regolato tramite l'inserimento, sotto il nottolino, di una rondella elastica con capacit? di deformazione pi? o meno marcata


              Quindi?
              I semiflottanti sono gi? svincolati dal supporto.

              P.S. Non intendo essere polemico eh ... vorrei solo capire SE ci sono vantaggi tangibili, ripeto, prova a muovere la pista del disco.

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                #8
                Okkio coi flottanti che al primo tombino e annessa sbacchettata ti ammazzi che i freni sono andati a farsi benedire...

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                  #9
                  Originally posted by Tdmax View Post
                  Da quanto mi risulta i semiflottanti hanno una notevole libert? laterale, se provi a muovere la pista di acciaio rispetto alla flangia la noterai.

                  Per il discorso delle temperature hai qualche dato a riguardo?
                  Personalmente non credo che cambino in modo drastico, anzi.
                  La differenza ? solo quella di un allineamento migliore e piu rapido con le pastiglie giusto?

                  l'unico dato che ho e che gli originali senza modifica li o stortati dopo 1 anno che li usavo, mentre con la modifica sono ancora perfetti, preciso che io li uso solo in pista, per chi usa la moto solo in strada non so se ne vale la pena, ma in pista direi proprio di si, parere personale in base alla mia esperienza

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                    #10
                    Io avevo sull'R1 avevo i Discacciati Racing Light in strada e non ho mai avuto problemi...

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