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Hayabusa. Record Del Mondo Sulle 24 Ore!!!

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    #1

    Hayabusa. Record Del Mondo Sulle 24 Ore!!!

    da motonline

    Entra su Motonline.it e sfoglia il catalogo dei prodotti: caschi, pneumatici, abbigliamento, accessori e ricambi originali per la tua moto.


    Un'impresa per nulla semplice. Battere un record di durata e velocit? sulle 24 ore. Prima della partenza non eravamo affatto certi del risultato, dato il numero considerevole di variabili in gioco. Tantisimi i chilometri da percorrere ad alta velocit? in un giorno intero, passando dal tepore del sole al freddo della notte, con ben 27 piloti alla guida e una serie di pit-stop per il rifornimento che, per quanto ben studiati a tavolino, potevano rivelarsi delle trappole in grado di compromettere il risultato. L'ottima organizzazione, la professionalit? dei tester e, non certo ultime, le prestazioni eccellenti del nuovo pneumatico Pirelli Angel, hanno consentito di raggiungere il prestigioso traguardo.

    La storia di questo record mondiale ? legata al lancio di un nuovo prodotto della Pirelli, un pneumatico dalla doppia anima, sportiva e turistica, caratterizzato esternamente da un innovativo disegno del battistrada raffigurante un angelo stilizzato che dopo circa 1000 km di percorrenza sparisce, per lasciare il posto agli intagli "veri" raffiguranti la sagoma di un demone. Una trovata del marketing, chiaramente, ma questa idea simpatica non ? altro che un corollario di caratteristiche tecniche molto evolute, che sono state confermate sul campo, proprio con il conseguimento del record mondiale di durata e velocit?. Per mettere alla frusta la nuova copertura sono state scelte due moto decisamente pesanti, con motori potenti e dalla cubatura esagerata: 1340 cc per la Suzuki Hayabusa e 1352 cc per la Kawasaki GTR. In questo modo ? stato possibile tentare di raggiungere i record di velocit? e durata in due categorie ufficialmente riconosciute dalla FIM, la A11 per la Suzuki e la A12 per la Kawasaki. In quest'ultima classe nessuno si era finora cimentato nell'impresa. Il test si ? svolto a Nard?, una pista di collaudo situata nel bel mezzo della Puglia, che altro non ? che un anello di 12,5 km di circonferenza, con le carreggiate sopraelevate. Il nostro tester, Diego Giugovaz, era l'unico rappresentante della stampa italiana, gli altri partecipanti erano infatti piloti e giornalisti di settore stranieri, oltre allo staff tecnico del Dipartimento di Sperimentazione Pirelli.
    Il fine ultimo, oltre al raggiungimento del record, era di dimostrare le eccellenti doti del nuovo pneumatico, dato che la Suzuki ha girato per 24 ore filate senza sostituire le gomme. La "Busa" ha percorso ben 5137,784 km ad una media di 213,961 km/h, al termine dei quali il pneumatico posteriore era molto usurato, ma in condizioni di garantire ancora una guida in sicurezza. Per ottenere una media finale cos? elevata i tester hanno dovuto viaggiare a oltre 230 km/h di crociera, ma senza esagerare col gas, dato che l'eccessivo carico aerodinamico che si sarebbe generato a velocit? superiori avrebbe creato un carico esagerato sulla ruota motrice, con conseguente degrado del pneumatico. La fatica fisica e psicologica, la stoica sopportazione delle basse temperature notturne e la lotta contro il sonno, sono state premiate dal prestigioso record mondiale che alla fine ? stato stabilito.
    Anche la Kawasaki, nonostante la rottura del motore avvenuta purtroppo per motivi ancora sconosciuti alla dodicesima ora, ? riuscita nell'impresa di stabilire dei record, ben sei in totale, assolutamente nuovi per la classe, ma comunque di notevole valore viste le velocit? in gioco. Con la GTR 1400 sono stati infatti stabiliti i record sui 10 km (240,021 km/h di media), 100 km (media 229,551 km/h), 1000 km (media 221,123 km/h), 1 ora (222,752 km/h), 6 ore (220,041 km/h), e 12 ore. Per raggiungere l'ultimo traguardo, di fondamentale importanza ? stato l'orgoglio personale di un tester della Pirelli: Michele Corallini, 54 anni e una passione infinita per il suo lavoro e le moto, ha spinto la Kawa per oltre 7 km, in salita e col pieno di benzina, per passare il traguardo dopo la rottura meccanica avvenuta in piena notte. Solo grazie alla sua tenacia e al tremendo sforzo fisico che ha dovuto sopportare ? stato possibile raggiungere il record delle 12 ore nella classe A12. Il nostro pilota, Diego Giugovaz, stanco, con la barba lunga e con il volto segnato dalla notte in sella, ma sorridente, ha potuto scrivere il proprio nome nell'albo d'oro dei record, dove anche Motonline e Dueruote saranno per sempre presenti!





    Chiss? perch? non hanno preso una dugazzi

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    #2
    bello sbattimento... dunque ogni pilota quanto guidava?ma dove l'hanno fatta?

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      #3
      Originally posted by lukke2 View Post
      ma dove l'hanno fatta?

      Originally posted by giuseppe_d View Post
      Il test si ? svolto a Nard?, una pista di collaudo situata nel bel mezzo della Puglia, che altro non ? che un anello di 12,5 km di circonferenza, con le carreggiate sopraelevate.

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        #4
        angeli e demoni stilizzati???




        Cmq dovevano prendere un monster, secondo me il record riusciva meglio

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          #5
          Originally posted by macicca View Post
          Cmq dovevano prendere un monster, secondo me il record riusciva meglio

          Vero

          avrebbero fatto il record in 23 ore

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            #6
            la moto che adoro piu di tutte!
            ancora pirma che stabilisse questi record, sapevo che era una moto da record!
            la regina domina!!

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              #7
              Originally posted by giuseppe_d View Post
              da motonline

              Entra su Motonline.it e sfoglia il catalogo dei prodotti: caschi, pneumatici, abbigliamento, accessori e ricambi originali per la tua moto.


              Un'impresa per nulla semplice. Battere un record di durata e velocit? sulle 24 ore. Prima della partenza non eravamo affatto certi del risultato, dato il numero considerevole di variabili in gioco. Tantisimi i chilometri da percorrere ad alta velocit? in un giorno intero, passando dal tepore del sole al freddo della notte, con ben 27 piloti alla guida e una serie di pit-stop per il rifornimento che, per quanto ben studiati a tavolino, potevano rivelarsi delle trappole in grado di compromettere il risultato. L'ottima organizzazione, la professionalit? dei tester e, non certo ultime, le prestazioni eccellenti del nuovo pneumatico Pirelli Angel, hanno consentito di raggiungere il prestigioso traguardo.

              La storia di questo record mondiale ? legata al lancio di un nuovo prodotto della Pirelli, un pneumatico dalla doppia anima, sportiva e turistica, caratterizzato esternamente da un innovativo disegno del battistrada raffigurante un angelo stilizzato che dopo circa 1000 km di percorrenza sparisce, per lasciare il posto agli intagli "veri" raffiguranti la sagoma di un demone. Una trovata del marketing, chiaramente, ma questa idea simpatica non ? altro che un corollario di caratteristiche tecniche molto evolute, che sono state confermate sul campo, proprio con il conseguimento del record mondiale di durata e velocit?. Per mettere alla frusta la nuova copertura sono state scelte due moto decisamente pesanti, con motori potenti e dalla cubatura esagerata: 1340 cc per la Suzuki Hayabusa e 1352 cc per la Kawasaki GTR. In questo modo ? stato possibile tentare di raggiungere i record di velocit? e durata in due categorie ufficialmente riconosciute dalla FIM, la A11 per la Suzuki e la A12 per la Kawasaki. In quest'ultima classe nessuno si era finora cimentato nell'impresa. Il test si ? svolto a Nard?, una pista di collaudo situata nel bel mezzo della Puglia, che altro non ? che un anello di 12,5 km di circonferenza, con le carreggiate sopraelevate. Il nostro tester, Diego Giugovaz, era l'unico rappresentante della stampa italiana, gli altri partecipanti erano infatti piloti e giornalisti di settore stranieri, oltre allo staff tecnico del Dipartimento di Sperimentazione Pirelli.
              Il fine ultimo, oltre al raggiungimento del record, era di dimostrare le eccellenti doti del nuovo pneumatico, dato che la Suzuki ha girato per 24 ore filate senza sostituire le gomme. La "Busa" ha percorso ben 5137,784 km ad una media di 213,961 km/h, al termine dei quali il pneumatico posteriore era molto usurato, ma in condizioni di garantire ancora una guida in sicurezza. Per ottenere una media finale cos? elevata i tester hanno dovuto viaggiare a oltre 230 km/h di crociera, ma senza esagerare col gas, dato che l'eccessivo carico aerodinamico che si sarebbe generato a velocit? superiori avrebbe creato un carico esagerato sulla ruota motrice, con conseguente degrado del pneumatico. La fatica fisica e psicologica, la stoica sopportazione delle basse temperature notturne e la lotta contro il sonno, sono state premiate dal prestigioso record mondiale che alla fine ? stato stabilito.
              Anche la Kawasaki, nonostante la rottura del motore avvenuta purtroppo per motivi ancora sconosciuti alla dodicesima ora, ? riuscita nell'impresa di stabilire dei record, ben sei in totale, assolutamente nuovi per la classe, ma comunque di notevole valore viste le velocit? in gioco. Con la GTR 1400 sono stati infatti stabiliti i record sui 10 km (240,021 km/h di media), 100 km (media 229,551 km/h), 1000 km (media 221,123 km/h), 1 ora (222,752 km/h), 6 ore (220,041 km/h), e 12 ore. Per raggiungere l'ultimo traguardo, di fondamentale importanza ? stato l'orgoglio personale di un tester della Pirelli: Michele Corallini, 54 anni e una passione infinita per il suo lavoro e le moto, ha spinto la Kawa per oltre 7 km, in salita e col pieno di benzina, per passare il traguardo dopo la rottura meccanica avvenuta in piena notte. Solo grazie alla sua tenacia e al tremendo sforzo fisico che ha dovuto sopportare ? stato possibile raggiungere il record delle 12 ore nella classe A12. Il nostro pilota, Diego Giugovaz, stanco, con la barba lunga e con il volto segnato dalla notte in sella, ma sorridente, ha potuto scrivere il proprio nome nell'albo d'oro dei record, dove anche Motonline e Dueruote saranno per sempre presenti!





              Chiss? perch? non hanno preso una dugazzi

              se vi piace vincere qu? ................ contenti voi !!
              perch? in motogp e sbk prendete sempre le pere !!

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                #8
                Considerando che la kawa ha rotto il motore, dubito ke la ducazzi avrebbe fatto peggio...

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                  #9
                  ? sempre un mito la busa

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                    #10
                    probabilmente a quelle alte velocita costanti l'AIRBOX della kawa e' entrato TROPPO in pressione ahahahahaha

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                      #11
                      Originally posted by giuseppe_d View Post
                      da motonline

                      Entra su Motonline.it e sfoglia il catalogo dei prodotti: caschi, pneumatici, abbigliamento, accessori e ricambi originali per la tua moto.


                      Un'impresa per nulla semplice. Battere un record di durata e velocit? sulle 24 ore. Prima della partenza non eravamo affatto certi del risultato, dato il numero considerevole di variabili in gioco. Tantisimi i chilometri da percorrere ad alta velocit? in un giorno intero, passando dal tepore del sole al freddo della notte, con ben 27 piloti alla guida e una serie di pit-stop per il rifornimento che, per quanto ben studiati a tavolino, potevano rivelarsi delle trappole in grado di compromettere il risultato. L'ottima organizzazione, la professionalit? dei tester e, non certo ultime, le prestazioni eccellenti del nuovo pneumatico Pirelli Angel, hanno consentito di raggiungere il prestigioso traguardo.

                      La storia di questo record mondiale ? legata al lancio di un nuovo prodotto della Pirelli, un pneumatico dalla doppia anima, sportiva e turistica, caratterizzato esternamente da un innovativo disegno del battistrada raffigurante un angelo stilizzato che dopo circa 1000 km di percorrenza sparisce, per lasciare il posto agli intagli "veri" raffiguranti la sagoma di un demone. Una trovata del marketing, chiaramente, ma questa idea simpatica non ? altro che un corollario di caratteristiche tecniche molto evolute, che sono state confermate sul campo, proprio con il conseguimento del record mondiale di durata e velocit?. Per mettere alla frusta la nuova copertura sono state scelte due moto decisamente pesanti, con motori potenti e dalla cubatura esagerata: 1340 cc per la Suzuki Hayabusa e 1352 cc per la Kawasaki GTR. In questo modo ? stato possibile tentare di raggiungere i record di velocit? e durata in due categorie ufficialmente riconosciute dalla FIM, la A11 per la Suzuki e la A12 per la Kawasaki. In quest'ultima classe nessuno si era finora cimentato nell'impresa. Il test si ? svolto a Nard?, una pista di collaudo situata nel bel mezzo della Puglia, che altro non ? che un anello di 12,5 km di circonferenza, con le carreggiate sopraelevate. Il nostro tester, Diego Giugovaz, era l'unico rappresentante della stampa italiana, gli altri partecipanti erano infatti piloti e giornalisti di settore stranieri, oltre allo staff tecnico del Dipartimento di Sperimentazione Pirelli.
                      Il fine ultimo, oltre al raggiungimento del record, era di dimostrare le eccellenti doti del nuovo pneumatico, dato che la Suzuki ha girato per 24 ore filate senza sostituire le gomme. La "Busa" ha percorso ben 5137,784 km ad una media di 213,961 km/h, al termine dei quali il pneumatico posteriore era molto usurato, ma in condizioni di garantire ancora una guida in sicurezza. Per ottenere una media finale cos? elevata i tester hanno dovuto viaggiare a oltre 230 km/h di crociera, ma senza esagerare col gas, dato che l'eccessivo carico aerodinamico che si sarebbe generato a velocit? superiori avrebbe creato un carico esagerato sulla ruota motrice, con conseguente degrado del pneumatico. La fatica fisica e psicologica, la stoica sopportazione delle basse temperature notturne e la lotta contro il sonno, sono state premiate dal prestigioso record mondiale che alla fine ? stato stabilito.
                      Anche la Kawasaki, nonostante la rottura del motore avvenuta purtroppo per motivi ancora sconosciuti alla dodicesima ora, ? riuscita nell'impresa di stabilire dei record, ben sei in totale, assolutamente nuovi per la classe, ma comunque di notevole valore viste le velocit? in gioco. Con la GTR 1400 sono stati infatti stabiliti i record sui 10 km (240,021 km/h di media), 100 km (media 229,551 km/h), 1000 km (media 221,123 km/h), 1 ora (222,752 km/h), 6 ore (220,041 km/h), e 12 ore. Per raggiungere l'ultimo traguardo, di fondamentale importanza ? stato l'orgoglio personale di un tester della Pirelli: Michele Corallini, 54 anni e una passione infinita per il suo lavoro e le moto, ha spinto la Kawa per oltre 7 km, in salita e col pieno di benzina, per passare il traguardo dopo la rottura meccanica avvenuta in piena notte. Solo grazie alla sua tenacia e al tremendo sforzo fisico che ha dovuto sopportare ? stato possibile raggiungere il record delle 12 ore nella classe A12. Il nostro pilota, Diego Giugovaz, stanco, con la barba lunga e con il volto segnato dalla notte in sella, ma sorridente, ha potuto scrivere il proprio nome nell'albo d'oro dei record, dove anche Motonline e Dueruote saranno per sempre presenti!





                      Chiss? perch? non hanno preso una dugazzi

                      Chiss?...qu?, chiss?...l?, le gomme dovevano consumarle.....non rodarle.

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