Report:
il tracciato di Valle Lunga, come di voi molti sapranno vive di vita propria, ti entra nell?anima e li rimane.
Non ? un semplice nastro di asfalto, cos? come la moto non ? un semplice agglomerato di parti meccaniche.
L?unica cosa che mi viene in mente per rendere l?idea ? paragonarla ad un tempio, quel tracciato di 4 km e passa ? un concentrato di speranze, delusioni e gioie delle persone che c?hanno girato, sembra quasi che queste emozioni rimangono incastrate tra l?asfalto.
Mi sono impazzito??pu? darsi ma chi c?ha messo ruota almeno una volta credo che mi capisca perfettamente.
Se per tutto il tempo sei stato tranquillo, appena mancano 15 minuti al tuo turno Lei ti chiama, come un ragno che si nutre di emozioni, ti tesse attorno dei fili invisibili e ti chiama?il tuo cuore cambia ritmo, una gocciolina di sudore ti riga la fronte, ti ricorda con il cicalino che ora tocca a te.
Nella ?Gabbia dei Leoni? (leggasi griglia di partenza), ? come essere al di fuori di spazio e tempo, solo il martellare del tuo cuore ti ricorda che sei vivo,i suoni sono ovattati come se tu fossi a Km di distanza, eppure quello avanti a te a mala pena ha un terminale.
Scatta il verde, faccio sfilare tutti, ho bisogno di ricordarmela e di far scaldare le gomme, il mio passo ? lento e timoroso, ricordo a me stesso che devo rispettarLa altrimenti ti schiaffeggia per terra?
CurvaGrande ? Cimini ? Campagnano ed infine la Soratte dove son caduto l?ultima volta che vidi il tracciato.
Panico, in una frazione di secondo mi rivedo mille volte di nuovo in terra l?affronto come farebbe un bambino con il triciclo, da li in poi mi ingesso.
Macchinoso nei movimenti, mi auto convinco che son caduto per colpa delle gomme.
Io, La moto, le gomme e la pista, ognuno ha esigenze diverse ed io le gestisco nella maniera pi? casuale che ci sia.
Non azzecco una traiettoria, stresso le gomme come se stessi facendo il giro della morte, ed io porto la moto come se fosse un carrello della spesa avendo un bastone tra le chiappe.
Provo a sciogliermi, ma ho il pallino delle gomme in testa ?queste non tengono, mi sbattono a terra?.
Bandiera gialla che diventa rossa si rientra ai box?qualcuno si ? schiantato.
Si riparte, cerco di essere pi? sciolto ed efficace, 2 giri altra bandiera gialla che diventa rossa, un altro che si ? giocato la moto.
Mi impaurisco ed il primo turno finisce deluso e amareggiato.
Pausa pranzo, mi faccio mettere le sospensioni a posto da Andreani, e medito sulle condizioni delle gomme.
Non mio piacciono.
Provando ad essere pi? efficace entravo pinzato, le spalle della ruota anteriore mi maledicono, stanno maluccio.
Secondo turno, mi ripasso la tecnica a mente, ok la teoria c?? ma la pratica?
Sbircio le gomme dei miei compagni di turno?i pi? montano le slik, i poveracci le racetec o similari?ed io mi rendo conto che ho solo delle misere reinnsport gi? consumate?merda!
Ora vediamo, do una timorosa fiducia alle gomme, faccio scorrere di pi? la moto, premo sulle pedane e mi sposto con il corpo, la nuova regolazione delle sospensioni mi da una buona impressione.
Guido sempre sulle uova, ma cos? ne riesco a sorpassarne due e mi tengo ancorato al gruppo di coda, aumento il ritmo e mi diverto, alla campagnano struscio lo slide di destra dello stivale (ma le saponette?) e al tornantino, siccome mi son perso lo slide sinistro gratto la pedanina (ma le saponette?)?tranne questi misteri che non mi so spiegare (eppure la prima volata che sono venuto a Valle le ho consumate la saponette!) godo da matti.
Finisce il turo e le gomme come previsto sono spappolate, la trazione del K5 non conosce piet?, al Metzeler Day sicuro che mi monto della belle racetech K1 ant e K2 post, miro almeno a met? classifica!
Ottima giornata, danni 0?bella per voi.
Ciao!
il tracciato di Valle Lunga, come di voi molti sapranno vive di vita propria, ti entra nell?anima e li rimane.
Non ? un semplice nastro di asfalto, cos? come la moto non ? un semplice agglomerato di parti meccaniche.
L?unica cosa che mi viene in mente per rendere l?idea ? paragonarla ad un tempio, quel tracciato di 4 km e passa ? un concentrato di speranze, delusioni e gioie delle persone che c?hanno girato, sembra quasi che queste emozioni rimangono incastrate tra l?asfalto.
Mi sono impazzito??pu? darsi ma chi c?ha messo ruota almeno una volta credo che mi capisca perfettamente.
Se per tutto il tempo sei stato tranquillo, appena mancano 15 minuti al tuo turno Lei ti chiama, come un ragno che si nutre di emozioni, ti tesse attorno dei fili invisibili e ti chiama?il tuo cuore cambia ritmo, una gocciolina di sudore ti riga la fronte, ti ricorda con il cicalino che ora tocca a te.
Nella ?Gabbia dei Leoni? (leggasi griglia di partenza), ? come essere al di fuori di spazio e tempo, solo il martellare del tuo cuore ti ricorda che sei vivo,i suoni sono ovattati come se tu fossi a Km di distanza, eppure quello avanti a te a mala pena ha un terminale.
Scatta il verde, faccio sfilare tutti, ho bisogno di ricordarmela e di far scaldare le gomme, il mio passo ? lento e timoroso, ricordo a me stesso che devo rispettarLa altrimenti ti schiaffeggia per terra?
CurvaGrande ? Cimini ? Campagnano ed infine la Soratte dove son caduto l?ultima volta che vidi il tracciato.
Panico, in una frazione di secondo mi rivedo mille volte di nuovo in terra l?affronto come farebbe un bambino con il triciclo, da li in poi mi ingesso.
Macchinoso nei movimenti, mi auto convinco che son caduto per colpa delle gomme.
Io, La moto, le gomme e la pista, ognuno ha esigenze diverse ed io le gestisco nella maniera pi? casuale che ci sia.
Non azzecco una traiettoria, stresso le gomme come se stessi facendo il giro della morte, ed io porto la moto come se fosse un carrello della spesa avendo un bastone tra le chiappe.
Provo a sciogliermi, ma ho il pallino delle gomme in testa ?queste non tengono, mi sbattono a terra?.
Bandiera gialla che diventa rossa si rientra ai box?qualcuno si ? schiantato.
Si riparte, cerco di essere pi? sciolto ed efficace, 2 giri altra bandiera gialla che diventa rossa, un altro che si ? giocato la moto.
Mi impaurisco ed il primo turno finisce deluso e amareggiato.
Pausa pranzo, mi faccio mettere le sospensioni a posto da Andreani, e medito sulle condizioni delle gomme.
Non mio piacciono.
Provando ad essere pi? efficace entravo pinzato, le spalle della ruota anteriore mi maledicono, stanno maluccio.
Secondo turno, mi ripasso la tecnica a mente, ok la teoria c?? ma la pratica?
Sbircio le gomme dei miei compagni di turno?i pi? montano le slik, i poveracci le racetec o similari?ed io mi rendo conto che ho solo delle misere reinnsport gi? consumate?merda!
Ora vediamo, do una timorosa fiducia alle gomme, faccio scorrere di pi? la moto, premo sulle pedane e mi sposto con il corpo, la nuova regolazione delle sospensioni mi da una buona impressione.
Guido sempre sulle uova, ma cos? ne riesco a sorpassarne due e mi tengo ancorato al gruppo di coda, aumento il ritmo e mi diverto, alla campagnano struscio lo slide di destra dello stivale (ma le saponette?) e al tornantino, siccome mi son perso lo slide sinistro gratto la pedanina (ma le saponette?)?tranne questi misteri che non mi so spiegare (eppure la prima volata che sono venuto a Valle le ho consumate la saponette!) godo da matti.
Finisce il turo e le gomme come previsto sono spappolate, la trazione del K5 non conosce piet?, al Metzeler Day sicuro che mi monto della belle racetech K1 ant e K2 post, miro almeno a met? classifica!
Ottima giornata, danni 0?bella per voi.
Ciao!
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