Secondo indiscrezioni il gruppo Fiat Chrysler Automobiles sarebbe interessato all'acquisto dello storico marchio di Schiranna, protagonista assoluto delle competizioni degli anni '60 e '70 e recentemente tornato alla vittoria nel Mondiale Supersport.
La Fiat, pardon, FCA, vuole acquistare la MV Agusta. L'indiscrezione ? di quelle gustose e non solo perch? riunirebbe due pezzi importanti della storia dei motori, dello sport e dell'industria, tutto made in Italy. Semplicemente ? il segnale "italiano" atteso da molti dopo la chiusura positiva della vicenda Chrysler, per una Fiat aggressiva nonostante il momento difficile, anche dalle nostre parti.
Insomma, non ? un simpatico divertimento da Monopoli e nemmeno una fantasia, piuttosto un altro tassello della strategia del Lingotto per sostenere il rilancio dell'Alfa Romeo (gi? affiancata dal nuovo testimonial, Lorenzo), l'altra icona carica di storia sportiva, in attesa di tornare a competere in pista e sul mercato. Se la trattativa in corso dovesse andare in porto nei tempi giusti, l'a.d. del Gruppo torinese Marchionne potrebbe addirittura inserirla nel piano industriale che annuncer? il prossimo 6 maggio a Detroit. Ma non ci sono ancora certezze in questo senso. Perch? MV Agusta non ? una Casa motociclistica qualsiasi:
75 titoli mondiali in cassaforte ne fanno il marchio europeo pi? vincente di sempre e il recente ritorno alle corse, bagnato dal debutto trionfale del francese Cluzel nel Mondiale Supersport in Australia - 38 anni dopo l'ultima vittoria con Agostini - somiglia tanto ad un brindisi beneagurante. E anche con le vendite la Casa di Schiranna sul lago di Varese regala soddisfazioni agli appassionati e soprattutto al patron, Giovanni Castiglioni, figlio dell'indimenticato Claudio: +20% nel primo quadrimestre rispetto al 2013.
Storia e numeri che hanno un valore e il problema, al momento, ? proprio dare un peso equilibrato a tutto questo. Sul tavolo della trattativa FCA-MV Agusta ci sono tutte le opzioni: vendita totale, acquisizione di una quota, compartecipazione. Senza dimenticare che non si pu? non considerare il ruolo ricoperto nel team impegnato in Supersport dal finanziere russo Alexander Yakhnich che ha investito ben 5 milioni di euro con tanto di accordo di commercializzazione di kit e moto per i clienti sportivi, oltre ai tanti contatti che contano in Russia.
Una partnership che regala tranquillit? a Castiglioni nel breve termine ma che di fronte all'opportunit? FCA/Fiat potrebbe passare in secondo piano o, perch? no, magari rafforzare tutta l'operazione aprendo allo stesso Lingotto le porte del mercato russo, dove da tempo gli uomini di Marchionne stanno cercando le soluzioni giuste per individuare dove (stabilimenti) e cosa (modelli) produrre.
Trasferendo il tutto dall'altra parte dell'Oceano, se FCA dovesse riuscire a definire l'operazione potrebbe divertirsi a portare e rilanciare anche sul mercato a stelle e strisce la MV Agusta, abbinata sempre ad Alfa Romeo, per la gioia (si fa per dire) di Audi (Volkswagen) che da tempo si gode i successi americani di Ducati.
Singolare, infine, il destino di Mercedes AMG legata a MV Agusta da un rapporto di collaborazione "amichevole", la stessa che la Casa di Stoccarda aveva costruito con Ducati, prima che Borgo Panigale passasse ad Audi. Le moto della... Stella, se le prendono gli altri. Ma la triade FCA-Mv Agusta-Alfa Romeo, diciamolo, piace davvero tanto.
Fonte corrieredellosport.it
La Fiat, pardon, FCA, vuole acquistare la MV Agusta. L'indiscrezione ? di quelle gustose e non solo perch? riunirebbe due pezzi importanti della storia dei motori, dello sport e dell'industria, tutto made in Italy. Semplicemente ? il segnale "italiano" atteso da molti dopo la chiusura positiva della vicenda Chrysler, per una Fiat aggressiva nonostante il momento difficile, anche dalle nostre parti.
Insomma, non ? un simpatico divertimento da Monopoli e nemmeno una fantasia, piuttosto un altro tassello della strategia del Lingotto per sostenere il rilancio dell'Alfa Romeo (gi? affiancata dal nuovo testimonial, Lorenzo), l'altra icona carica di storia sportiva, in attesa di tornare a competere in pista e sul mercato. Se la trattativa in corso dovesse andare in porto nei tempi giusti, l'a.d. del Gruppo torinese Marchionne potrebbe addirittura inserirla nel piano industriale che annuncer? il prossimo 6 maggio a Detroit. Ma non ci sono ancora certezze in questo senso. Perch? MV Agusta non ? una Casa motociclistica qualsiasi:
75 titoli mondiali in cassaforte ne fanno il marchio europeo pi? vincente di sempre e il recente ritorno alle corse, bagnato dal debutto trionfale del francese Cluzel nel Mondiale Supersport in Australia - 38 anni dopo l'ultima vittoria con Agostini - somiglia tanto ad un brindisi beneagurante. E anche con le vendite la Casa di Schiranna sul lago di Varese regala soddisfazioni agli appassionati e soprattutto al patron, Giovanni Castiglioni, figlio dell'indimenticato Claudio: +20% nel primo quadrimestre rispetto al 2013.
Storia e numeri che hanno un valore e il problema, al momento, ? proprio dare un peso equilibrato a tutto questo. Sul tavolo della trattativa FCA-MV Agusta ci sono tutte le opzioni: vendita totale, acquisizione di una quota, compartecipazione. Senza dimenticare che non si pu? non considerare il ruolo ricoperto nel team impegnato in Supersport dal finanziere russo Alexander Yakhnich che ha investito ben 5 milioni di euro con tanto di accordo di commercializzazione di kit e moto per i clienti sportivi, oltre ai tanti contatti che contano in Russia.
Una partnership che regala tranquillit? a Castiglioni nel breve termine ma che di fronte all'opportunit? FCA/Fiat potrebbe passare in secondo piano o, perch? no, magari rafforzare tutta l'operazione aprendo allo stesso Lingotto le porte del mercato russo, dove da tempo gli uomini di Marchionne stanno cercando le soluzioni giuste per individuare dove (stabilimenti) e cosa (modelli) produrre.
Trasferendo il tutto dall'altra parte dell'Oceano, se FCA dovesse riuscire a definire l'operazione potrebbe divertirsi a portare e rilanciare anche sul mercato a stelle e strisce la MV Agusta, abbinata sempre ad Alfa Romeo, per la gioia (si fa per dire) di Audi (Volkswagen) che da tempo si gode i successi americani di Ducati.
Singolare, infine, il destino di Mercedes AMG legata a MV Agusta da un rapporto di collaborazione "amichevole", la stessa che la Casa di Stoccarda aveva costruito con Ducati, prima che Borgo Panigale passasse ad Audi. Le moto della... Stella, se le prendono gli altri. Ma la triade FCA-Mv Agusta-Alfa Romeo, diciamolo, piace davvero tanto.
Fonte corrieredellosport.it
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