da motonline
Claudio Castiglioni si dichiara ?stanco ma felice? dopo la positiva conclusione della trattativa con la Proton che prelude al rilancio dei marchi MV, Cagiva e Husqvarna. Nuovi prodotti, importanti investimenti nella ricerca e un obiettivo: tornare vincenti nelle corse
di Alan Cathcart, foto Kyoici Nakamura ? archivio Cathcart
Claudio Castiglioni esultante alla presentazione della prima MV F4 750
Il 28 ottobre 2003, nella lontana Kuala Lumpur, l?amministratore delegato della Proton, Tengku Mahaleel Ariff firm? una lettera di intenti con Claudio Castiglioni per l?acquisto di una quota importante del marchio e dell?azienda MV Agusta. La cerimonia ebbe luogo addirittura nell?ufficio privato del Primo Ministro malese, dr. Mahathir Mohamad, che fece da testimone alla firma dell?accordo tre giorni prima di lasciare, dopo vent?anni di vivida carriera, la guida del suo Paese, passato con lui dalla condizione di povert? post-coloniale all?odierna leadership tecnologica sull?Asia continentale.
Pi? tardi, parlando coi giornalisti, il dr. Mahathir dichiar? che la Proton aveva fato la mossa giusta: ?Il mondo sta diventando talmente competitivo che noi non possiamo tralasciare nessuna nicchia se vogliamo ambire a un posto di prima classe in questa Regione. E la MV Agusta ? certamente gi? in prima classe?.
Al tempo della firma della lettera di intenti, l?amministratore delegato della Proton, Tengku Mahaleel Ariff, aveva stabilito che la MV, assieme alla Lotus, acquistata nel 1996, e ad altre future acquisizioni avrebbero raggiunto l?obiettivo di espandere l?attivit? primaria dell?azienda, ossia la produzione di veicoli a motore; attualmente la Proton ? la seconda produttrice di automobili dell?Asia continentale e una societ? per azioni il cui pacchetto ? in mano al governo malese per il 30%, mentre il resto ? quotato alla Borsa di Kuala Lumpur. Nel 2003 la Proton, che ha 9000 dipendenti, ha fatturato 1,5 miliardi di Euro, con un utile netto di 114 milioni di Euro, contro il fatturato 2004 della MV di 160 milioni di Euro.
L?accordo con la Proton, ora definitivamente concluso, vede il cinquantanovenne Claudio Castiglioni conservare la sua carica di presidente e amministratore delegato della MV Agusta che continuer? a guidare assieme al figlio Giovanni, che dopo essersi laureato a Londra nel 2002 ha collaborato attivamente col padre nella direzione dell?azienda.
Una soluzione ideale
Claudio Castiglioni e Massimo Tamburini. Il designer della F4 e della Brutale ? ora socio al 2% del Gruppo MV Agusta
Davanti a noi, nel suo ufficio di Varese, siede un Claudio Castiglioni sereno e soddisfatto, mentre fuori, nel cortile della fabbrica e all?interno dei capannoni ferve l?attivit?. Il Presidente ? pronto a rispondere alle nostre domande.
- Com?? strutturata la nuova propriet? della MV Agusta, anche per quanto riguarda la sua persona?
?La Proton ha acquistato il 57,75% della nostra azienda dalla famiglia Castiglioni, che mantiene la propriet? del 37,25% della MV Agusta. C?? poi un 2% di azioni posseduto personalmente da Massimo Tamburini e un 3% in mano alla Electrolux. Io mantengo il ruolo di Presidente, affiancato da colleghi malesi che saranno incaricati di dirigere l?operato quotidiano dell?azienda e avranno la responsabilit? del controllo finanziario e degli acquisti. Ci? significa che potr? dedicarmi al lavoro che mi riesce meglio, ossia creare nuovi modelli, dare impulso alla ricerca e allo sviluppo e occuparmi della commercializzazione dei nostri prodotti. Il tutto con calma e concentrazione, senza dovermi battere contenporaneamente su tanti fronti?.?Mi sembra che la distribuzione del capitale societario sia quasi ideale e mi ha dato anche la possibilit? di mantenere finalmente una promessa che avevo fatto qualche anno fa a Tamburini, cio? di coinvolgerlo non solo nell?aspetto creativo della nuova MV Agusta, ma anche nella propriet?. Il suo ruolo nel rilancio della MV e, prima ancora, della Ducati ? stato tale da meritarselo ampiamente. La presenza della Electrolux nell?azionariato della MV contribuisce ad esaltare la nostra attuale dimensione internazionale e deriva dal fatto che, dopo la vendita da parte sua della Husqvarna alla Cagiva, nel 1987, siamo rimasti in ottimi rapporti, tanto da aver aderito con entusiasmo a questa nuova opportunit?. E? molto probabile che in futuro faremo ancora qualcosa con la restante parte del Gruppo Husqvarna che loro ancora controllano?.
I soldi da soli non servono
Claudio Castiglioni col figlio Giovanni
- Qual ? la nuova strategia della MV riguardo ai futuri prodotti. Entro quali limiti la nuova struttura le permetter? di fare qualcosa che prima non le era concesso?
?Per prima cosa, ora possiamo curare aspetti industriali che da tempo abbiamo trascurato, come la comunicazione, il marketing e il merchandising. Negli ultimi anni abbiamo preferito concentrare i nostri sforzi nello sviluppo del prodotto, che in qualche modo si ? venduto da solo. Abbiamo molte richieste per il merchandising e non c?? da meravigliarsi, perch? chi possiede una MV ? ovvio che desideri anche tutta una serie di prodotti correlati al marchio, come giacche, e altri oggetti provenienti da un catalogo originale dedicato, alla stesso modo gi? in uso presso tanti nostri concorrenti?.
?Dobbiamo concentrarci anche sull?allargamento della rete distributiva e soprattutto sulla definizione di nuovi prodotti studiati con cura per realizzare i desideri dei clienti. Ci sono marche che hanno puntato tutto sulla creazione di un mito che ? il risultato di una operazione di maketing piuttosto che una realt? produttiva. I nostri motociclisti sono di altro genere: vogliono una moto ben progettata, ben realizzata, esclusiva, che denoti il loro buon gusto e che dia una soddisfazione unica nella guida. Questo ? ci? che la MV d? loro gi? adesso e che continuer? a costruire nel futuro?.
?Non basta avere soldi e risorse: se non hai i prodotti giusti sei destinato al fallimento. I soldi se non li hai oggi, li puoi trovare domani, ma se non hai i modelli giusti da proporre al pubblico, non li avrai prima di tre anni minimo, e non ? detto che ci riesca. Noi ci proponiamo di intensificare la ricerca anche sotto l?aspetto della capacit? di percepire continuamente il mutare dei gusti del cliente, e le grandi risorse di cui oggi disponiamo ce lo permetteranno
La MV ? la Ferrari delle moto
- ? possibile che la conseguenza di queste rinnovate risorse sia anche l?esigenza di incrementare la produzione a scapito dell?esclusivit? del prodotto MV? Non dimentichiamo che la Proton ? una Casa automobilistica con grandi volumi produttivi. - Quante MV avete costruito lo scorso anno, e quante pensate di produrne in futuro?
?Abbiamo prodotto esattamente 22700 moto nel 2004 e siamo intenzionati a raggiungere le 30000 nel 2005, con l?obiettivo di incrementare la produzione in modo progressivo fino a 40000 unit? all?anno, ma naturalmente questa ? una cifra complessiva dei tre marchi. Per la MV il 2004 ? stato un anno record, con 6000 moto prodotte, ma non abbiamo intenzione di aumentare in modo significativo questo numero: al massimo puntiamo a 8000 moto, anche perch? le nostre attuali strutture produttive non ce lo consentono. Forse noi stessi non vogliamo andare oltre questi volumi, o potrei meglio dire: non dobbiamo; la MV ? e deve rimanere la Ferrari delle moto: la Ferrari produce auto esclusive per una clientela ridotta e selezionata e noi dobbiamo seguire questa stessa strada?.
- Per la Husqvarna la strategia ? diversa, oppure no?
?Pochi se ne sono accorti, ma la Husqvarna ha rivoluzionato la sua gamma produttiva, non solo dal punto di vista stilistico, ma anche per quanto concerne le motorizzazioni. Ho dedicato alla Husqvarna recentemente parecchio del mio tempo, cosa che non avevo potuto fare in passato, e sono felice di dire che ora l?affidabilit? dei suoi motori ? a tutta prova. Presto introdurremo nuovi modelli estremamente eccitanti che rivoluzioneranno il concetto di moto da fuoristrada in una maniera mai osata fino ad ora. Aspetta e vedrai!?.
- Si dice infatti che Massimo Tamburini stia ?sporcandosi le mani? lavorando su moto da fuoristrada... Quante Husqvarna avete prodotto lo scorso anno?
?Ne abbiamo costruito 12000 nel 2004 e per il 2005 il programma ? di 15000. Nei prossimi tre anni vogliamo raggiungere le 20000 unit?, ma non di pi?, per le stesse ragioni gi? spiegate per la MV: vogliamo tenere alti l?esclusivit? del marchio e il livello qualitativo del prodotto. C?? anche allo studio una Husqvarna bicilindrica e il quesito pi? arduo al quale dare risposta ?: quale bicilindrica? Si pu? andare da una enduro estrema a una moto da turismo d?avventura, a una naked stradale; la mia intenzione ? di sviluppare un modello comunque in linea con le tradizioni sportive e di qualit? della Husqvarna?
La Cagiva ? il collante del Gruppo
- Che cosa ci pu? dire della Cagiva? L?impressione ? che negli ultimi anni sia stata trascurata a favore del rilancio della Husqvarna e della MV. E adesso? Fa anch?essa parte dell?accordo con la Proton oppure ? come si mormorava ? la famiglia Castiglioni si ? tenuta i diritti sul marchio?
?La Cagiva ? il collante che tiene assieme il Gruppo. E? il marchio senza il quale non esisterebbe oggi la MV e nemmeno la Ducati; ? parte integrante del Gruppo MV e adesso che questo ? stato ristrutturato con successo potremo dedicarci al rilancio della Cagiva?.
- Per il rilancio della Cagiva punterete ancora su motorizzazioni Suzuki, oppure sui nuovi bicilindrici coreani Hyosung, che si dice vi siano stati offerti?
?Continueremo il buon rapporto che gi? deteniamo con la Suzuki, almeno nel medio termine, ma non ? detto che la nostra strategia non possa cambiare in futuro. Noi siamo autentici costruttori di moto, non virtuali, e abbiamo gi? dimostrato di saper progettare, sviluppare e produrre in proprio una gamma di motori che va dal 50 monocilindrico due tempi al quattro cilindri quattro tempi da 180 CV. Siamo quindi perfettamente in grado di realizzare anche motorizzazioni medie al passo coi tempi; il problema in questo momento ? stabilire quali siano le esigenze della Proton in fatto di motori per la loro produzione da vendere in Asia, che possano collimare con le esigenze della Cagiva?.
- Tornando alla MV Agusta: avete per caso l?intenzione di allargare la gamma dei modelli, inserendo magari una Brutale 1000, o una F4 600?
?No, almeno non nell?immediato futuro. Il nostro impegno ? attualmente di sviluppare la F4 1000, visto che questa ? l?unica moto europea in assoluto ad essere riuscita a diventare competitiva nei confronti della concorrenza giapponese nel settore di mercato pi? prestigioso, quello delle maxi supersportive a quattro cilindri. Li abbiamo raggiunti in trmini di prestazioni e non abbiamo intenzione di lasciarci nuovamente superare. Potremmo anche decidere di scendere in campo con una 600 supersport a quattro cilindri per allargare la gamma produttiva e offrire ai giovani l?accesso al mondo MV senza sacrificare sportivit? ed esclusivit?, ma ci? comunque non avverr? presto. Quanto alla Brutale, pu? darsi che in futuro la cilindrata cresca, ma senza arrivare necessariamente a 1000. La potenza della 750 gi? basta e avanza ed aumentarla pu? rovinare l?equilibrio fra prestazioni e godibilit? della moto, e magari essere pericoloso?.
La MV nel Mondiale SBK 2006
Alan Cathcart in sella alla MV F4
- ? ovvio che non possiamo chiudere questa intervista senza un cenno alle corse. Che probabilit? ci sono che la MV torni a quelle competizioni mondiali di velocit? che ha dominato per tanti anni?
?Il destino della MV Agusta prevede inevitabilmente un ritorno alle corse, ma ci? deve avvenire nel miglior rispetto delle tradizioni della marca. Qualche giorno fa stavo leggendo l?ultimo libro di Giacomo Agostini, in fondo al quale c?? un lunghissimo elenco di vittorie in tutto il mondo, su tutti i circuiti, contro piloti e moto di ogni nazionalit?. Quasi tutte queste vittorie le ha conseguite in sella a una MV, e la MV torner? alle corse solo quando sar? in grado di vincere allo stesso altissimo livello di allora. Intanto, la nostra prima vittoria ? stata la F4 1000, la cui meta naturale ? il Mondiale Superbike?.
?Devo ringraziare i tanti team che si sono fatti avanti per propormi di correre nel Mondiale SBK; come loro, io credo che la nostra moto sia perfettamente in grado di battersi con le rivali sia in pista, sia sul mercato, e le due vittorie di Teuchert nel campionato tedesco SBK lo scorso anno ne sono il miglior attestato. La verit? per? ? che ? meglio aspettare fintanto che la MV non sia pronta a ritornare alla vittoria con una sua struttura interna, un obiettivo per il quale gi? ora siamo impegnati e che intendiamo realizzare entro la fine del 2005, cos? da essere pronti fin dal 2006 a partecipare seriamente al campionato mondiale Superbike, magari non con un nostro team basato a Varese, ma con moto sviluppate e assistite diretamente dal nostro reparto corse e gestite da uno o due team di grande esperienza?.
?Al prossimo Salone di Milano, in novembre, presenteremo la F4 1000 Corsa, moto prodotta in soli 150 esemplari al fine di ottenere l?omologazione per correre ufficialmente nel Mondiale. Per i team che intenderanno correre con questa moto sar? disponibile un kit. Quanto ai piloti, sono sicuro che Teuchert verr? coinvolto in questa avventura assieme al giovane Iannuzzo, che gi? quest?anno correr? con la F4 1000 per un team privato nella coppa del mondo Superstock?.
Claudio Castiglioni si dichiara ?stanco ma felice? dopo la positiva conclusione della trattativa con la Proton che prelude al rilancio dei marchi MV, Cagiva e Husqvarna. Nuovi prodotti, importanti investimenti nella ricerca e un obiettivo: tornare vincenti nelle corse
di Alan Cathcart, foto Kyoici Nakamura ? archivio Cathcart
Claudio Castiglioni esultante alla presentazione della prima MV F4 750
Il 28 ottobre 2003, nella lontana Kuala Lumpur, l?amministratore delegato della Proton, Tengku Mahaleel Ariff firm? una lettera di intenti con Claudio Castiglioni per l?acquisto di una quota importante del marchio e dell?azienda MV Agusta. La cerimonia ebbe luogo addirittura nell?ufficio privato del Primo Ministro malese, dr. Mahathir Mohamad, che fece da testimone alla firma dell?accordo tre giorni prima di lasciare, dopo vent?anni di vivida carriera, la guida del suo Paese, passato con lui dalla condizione di povert? post-coloniale all?odierna leadership tecnologica sull?Asia continentale.
Pi? tardi, parlando coi giornalisti, il dr. Mahathir dichiar? che la Proton aveva fato la mossa giusta: ?Il mondo sta diventando talmente competitivo che noi non possiamo tralasciare nessuna nicchia se vogliamo ambire a un posto di prima classe in questa Regione. E la MV Agusta ? certamente gi? in prima classe?.
Al tempo della firma della lettera di intenti, l?amministratore delegato della Proton, Tengku Mahaleel Ariff, aveva stabilito che la MV, assieme alla Lotus, acquistata nel 1996, e ad altre future acquisizioni avrebbero raggiunto l?obiettivo di espandere l?attivit? primaria dell?azienda, ossia la produzione di veicoli a motore; attualmente la Proton ? la seconda produttrice di automobili dell?Asia continentale e una societ? per azioni il cui pacchetto ? in mano al governo malese per il 30%, mentre il resto ? quotato alla Borsa di Kuala Lumpur. Nel 2003 la Proton, che ha 9000 dipendenti, ha fatturato 1,5 miliardi di Euro, con un utile netto di 114 milioni di Euro, contro il fatturato 2004 della MV di 160 milioni di Euro.
L?accordo con la Proton, ora definitivamente concluso, vede il cinquantanovenne Claudio Castiglioni conservare la sua carica di presidente e amministratore delegato della MV Agusta che continuer? a guidare assieme al figlio Giovanni, che dopo essersi laureato a Londra nel 2002 ha collaborato attivamente col padre nella direzione dell?azienda.
Una soluzione ideale
Claudio Castiglioni e Massimo Tamburini. Il designer della F4 e della Brutale ? ora socio al 2% del Gruppo MV Agusta
Davanti a noi, nel suo ufficio di Varese, siede un Claudio Castiglioni sereno e soddisfatto, mentre fuori, nel cortile della fabbrica e all?interno dei capannoni ferve l?attivit?. Il Presidente ? pronto a rispondere alle nostre domande.
- Com?? strutturata la nuova propriet? della MV Agusta, anche per quanto riguarda la sua persona?
?La Proton ha acquistato il 57,75% della nostra azienda dalla famiglia Castiglioni, che mantiene la propriet? del 37,25% della MV Agusta. C?? poi un 2% di azioni posseduto personalmente da Massimo Tamburini e un 3% in mano alla Electrolux. Io mantengo il ruolo di Presidente, affiancato da colleghi malesi che saranno incaricati di dirigere l?operato quotidiano dell?azienda e avranno la responsabilit? del controllo finanziario e degli acquisti. Ci? significa che potr? dedicarmi al lavoro che mi riesce meglio, ossia creare nuovi modelli, dare impulso alla ricerca e allo sviluppo e occuparmi della commercializzazione dei nostri prodotti. Il tutto con calma e concentrazione, senza dovermi battere contenporaneamente su tanti fronti?.?Mi sembra che la distribuzione del capitale societario sia quasi ideale e mi ha dato anche la possibilit? di mantenere finalmente una promessa che avevo fatto qualche anno fa a Tamburini, cio? di coinvolgerlo non solo nell?aspetto creativo della nuova MV Agusta, ma anche nella propriet?. Il suo ruolo nel rilancio della MV e, prima ancora, della Ducati ? stato tale da meritarselo ampiamente. La presenza della Electrolux nell?azionariato della MV contribuisce ad esaltare la nostra attuale dimensione internazionale e deriva dal fatto che, dopo la vendita da parte sua della Husqvarna alla Cagiva, nel 1987, siamo rimasti in ottimi rapporti, tanto da aver aderito con entusiasmo a questa nuova opportunit?. E? molto probabile che in futuro faremo ancora qualcosa con la restante parte del Gruppo Husqvarna che loro ancora controllano?.
I soldi da soli non servono
Claudio Castiglioni col figlio Giovanni
- Qual ? la nuova strategia della MV riguardo ai futuri prodotti. Entro quali limiti la nuova struttura le permetter? di fare qualcosa che prima non le era concesso?
?Per prima cosa, ora possiamo curare aspetti industriali che da tempo abbiamo trascurato, come la comunicazione, il marketing e il merchandising. Negli ultimi anni abbiamo preferito concentrare i nostri sforzi nello sviluppo del prodotto, che in qualche modo si ? venduto da solo. Abbiamo molte richieste per il merchandising e non c?? da meravigliarsi, perch? chi possiede una MV ? ovvio che desideri anche tutta una serie di prodotti correlati al marchio, come giacche, e altri oggetti provenienti da un catalogo originale dedicato, alla stesso modo gi? in uso presso tanti nostri concorrenti?.
?Dobbiamo concentrarci anche sull?allargamento della rete distributiva e soprattutto sulla definizione di nuovi prodotti studiati con cura per realizzare i desideri dei clienti. Ci sono marche che hanno puntato tutto sulla creazione di un mito che ? il risultato di una operazione di maketing piuttosto che una realt? produttiva. I nostri motociclisti sono di altro genere: vogliono una moto ben progettata, ben realizzata, esclusiva, che denoti il loro buon gusto e che dia una soddisfazione unica nella guida. Questo ? ci? che la MV d? loro gi? adesso e che continuer? a costruire nel futuro?.
?Non basta avere soldi e risorse: se non hai i prodotti giusti sei destinato al fallimento. I soldi se non li hai oggi, li puoi trovare domani, ma se non hai i modelli giusti da proporre al pubblico, non li avrai prima di tre anni minimo, e non ? detto che ci riesca. Noi ci proponiamo di intensificare la ricerca anche sotto l?aspetto della capacit? di percepire continuamente il mutare dei gusti del cliente, e le grandi risorse di cui oggi disponiamo ce lo permetteranno
La MV ? la Ferrari delle moto
- ? possibile che la conseguenza di queste rinnovate risorse sia anche l?esigenza di incrementare la produzione a scapito dell?esclusivit? del prodotto MV? Non dimentichiamo che la Proton ? una Casa automobilistica con grandi volumi produttivi. - Quante MV avete costruito lo scorso anno, e quante pensate di produrne in futuro?
?Abbiamo prodotto esattamente 22700 moto nel 2004 e siamo intenzionati a raggiungere le 30000 nel 2005, con l?obiettivo di incrementare la produzione in modo progressivo fino a 40000 unit? all?anno, ma naturalmente questa ? una cifra complessiva dei tre marchi. Per la MV il 2004 ? stato un anno record, con 6000 moto prodotte, ma non abbiamo intenzione di aumentare in modo significativo questo numero: al massimo puntiamo a 8000 moto, anche perch? le nostre attuali strutture produttive non ce lo consentono. Forse noi stessi non vogliamo andare oltre questi volumi, o potrei meglio dire: non dobbiamo; la MV ? e deve rimanere la Ferrari delle moto: la Ferrari produce auto esclusive per una clientela ridotta e selezionata e noi dobbiamo seguire questa stessa strada?.
- Per la Husqvarna la strategia ? diversa, oppure no?
?Pochi se ne sono accorti, ma la Husqvarna ha rivoluzionato la sua gamma produttiva, non solo dal punto di vista stilistico, ma anche per quanto concerne le motorizzazioni. Ho dedicato alla Husqvarna recentemente parecchio del mio tempo, cosa che non avevo potuto fare in passato, e sono felice di dire che ora l?affidabilit? dei suoi motori ? a tutta prova. Presto introdurremo nuovi modelli estremamente eccitanti che rivoluzioneranno il concetto di moto da fuoristrada in una maniera mai osata fino ad ora. Aspetta e vedrai!?.
- Si dice infatti che Massimo Tamburini stia ?sporcandosi le mani? lavorando su moto da fuoristrada... Quante Husqvarna avete prodotto lo scorso anno?
?Ne abbiamo costruito 12000 nel 2004 e per il 2005 il programma ? di 15000. Nei prossimi tre anni vogliamo raggiungere le 20000 unit?, ma non di pi?, per le stesse ragioni gi? spiegate per la MV: vogliamo tenere alti l?esclusivit? del marchio e il livello qualitativo del prodotto. C?? anche allo studio una Husqvarna bicilindrica e il quesito pi? arduo al quale dare risposta ?: quale bicilindrica? Si pu? andare da una enduro estrema a una moto da turismo d?avventura, a una naked stradale; la mia intenzione ? di sviluppare un modello comunque in linea con le tradizioni sportive e di qualit? della Husqvarna?
La Cagiva ? il collante del Gruppo
- Che cosa ci pu? dire della Cagiva? L?impressione ? che negli ultimi anni sia stata trascurata a favore del rilancio della Husqvarna e della MV. E adesso? Fa anch?essa parte dell?accordo con la Proton oppure ? come si mormorava ? la famiglia Castiglioni si ? tenuta i diritti sul marchio?
?La Cagiva ? il collante che tiene assieme il Gruppo. E? il marchio senza il quale non esisterebbe oggi la MV e nemmeno la Ducati; ? parte integrante del Gruppo MV e adesso che questo ? stato ristrutturato con successo potremo dedicarci al rilancio della Cagiva?.
- Per il rilancio della Cagiva punterete ancora su motorizzazioni Suzuki, oppure sui nuovi bicilindrici coreani Hyosung, che si dice vi siano stati offerti?
?Continueremo il buon rapporto che gi? deteniamo con la Suzuki, almeno nel medio termine, ma non ? detto che la nostra strategia non possa cambiare in futuro. Noi siamo autentici costruttori di moto, non virtuali, e abbiamo gi? dimostrato di saper progettare, sviluppare e produrre in proprio una gamma di motori che va dal 50 monocilindrico due tempi al quattro cilindri quattro tempi da 180 CV. Siamo quindi perfettamente in grado di realizzare anche motorizzazioni medie al passo coi tempi; il problema in questo momento ? stabilire quali siano le esigenze della Proton in fatto di motori per la loro produzione da vendere in Asia, che possano collimare con le esigenze della Cagiva?.
- Tornando alla MV Agusta: avete per caso l?intenzione di allargare la gamma dei modelli, inserendo magari una Brutale 1000, o una F4 600?
?No, almeno non nell?immediato futuro. Il nostro impegno ? attualmente di sviluppare la F4 1000, visto che questa ? l?unica moto europea in assoluto ad essere riuscita a diventare competitiva nei confronti della concorrenza giapponese nel settore di mercato pi? prestigioso, quello delle maxi supersportive a quattro cilindri. Li abbiamo raggiunti in trmini di prestazioni e non abbiamo intenzione di lasciarci nuovamente superare. Potremmo anche decidere di scendere in campo con una 600 supersport a quattro cilindri per allargare la gamma produttiva e offrire ai giovani l?accesso al mondo MV senza sacrificare sportivit? ed esclusivit?, ma ci? comunque non avverr? presto. Quanto alla Brutale, pu? darsi che in futuro la cilindrata cresca, ma senza arrivare necessariamente a 1000. La potenza della 750 gi? basta e avanza ed aumentarla pu? rovinare l?equilibrio fra prestazioni e godibilit? della moto, e magari essere pericoloso?.
La MV nel Mondiale SBK 2006
Alan Cathcart in sella alla MV F4
- ? ovvio che non possiamo chiudere questa intervista senza un cenno alle corse. Che probabilit? ci sono che la MV torni a quelle competizioni mondiali di velocit? che ha dominato per tanti anni?
?Il destino della MV Agusta prevede inevitabilmente un ritorno alle corse, ma ci? deve avvenire nel miglior rispetto delle tradizioni della marca. Qualche giorno fa stavo leggendo l?ultimo libro di Giacomo Agostini, in fondo al quale c?? un lunghissimo elenco di vittorie in tutto il mondo, su tutti i circuiti, contro piloti e moto di ogni nazionalit?. Quasi tutte queste vittorie le ha conseguite in sella a una MV, e la MV torner? alle corse solo quando sar? in grado di vincere allo stesso altissimo livello di allora. Intanto, la nostra prima vittoria ? stata la F4 1000, la cui meta naturale ? il Mondiale Superbike?.
?Devo ringraziare i tanti team che si sono fatti avanti per propormi di correre nel Mondiale SBK; come loro, io credo che la nostra moto sia perfettamente in grado di battersi con le rivali sia in pista, sia sul mercato, e le due vittorie di Teuchert nel campionato tedesco SBK lo scorso anno ne sono il miglior attestato. La verit? per? ? che ? meglio aspettare fintanto che la MV non sia pronta a ritornare alla vittoria con una sua struttura interna, un obiettivo per il quale gi? ora siamo impegnati e che intendiamo realizzare entro la fine del 2005, cos? da essere pronti fin dal 2006 a partecipare seriamente al campionato mondiale Superbike, magari non con un nostro team basato a Varese, ma con moto sviluppate e assistite diretamente dal nostro reparto corse e gestite da uno o due team di grande esperienza?.
?Al prossimo Salone di Milano, in novembre, presenteremo la F4 1000 Corsa, moto prodotta in soli 150 esemplari al fine di ottenere l?omologazione per correre ufficialmente nel Mondiale. Per i team che intenderanno correre con questa moto sar? disponibile un kit. Quanto ai piloti, sono sicuro che Teuchert verr? coinvolto in questa avventura assieme al giovane Iannuzzo, che gi? quest?anno correr? con la F4 1000 per un team privato nella coppa del mondo Superstock?.
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