Cosa ne pensate di questa comparativa?
BMWK 1300 R o MV Agusta Brutale 1090RR? Questo ? il dilemma. Stiamo parlando di due moto molto diverse, ma entrambe maledettamente affascinanti: la MV Agusta ? sportiva fino al midollo, mentre la BMW ? senza dubbio meno estrema, ma su strada risulta molto efficace e divertente. Vi sembra una sfida assurda? Sulla carta pu? darsi, ma dopo averle osservate con attenzione, guidate, su strada e in pista, vi assicuriamo che si tratta di due competitor, una sorta di gemelle diverse che catturano l?attenzione per merito del loro design (non simili, ma unici nel loro genere) e delle loro doti dinamiche fuori dal comune. Gi? da fermo si notano le differenti dimensioni di questi due gioielli: la Brutale 1090RR ? molto compatta e corta, perch? i tecnici hanno cercato di contenere al massimo gli ingombri. La seduta ? stretta e la distanza tra la sella ed il manubrio ? molto ridotta, quindi di spazio a bordo ce n?? poco. La K 1300 R, invece, mette a proprio agio il suo cavaliere, perch? ? lunga ed ha una sella che somiglia molto ad un comodo divano. Insomma, la maxi tedesca ? confortevole e, fatto davvero incredibile, ha una posizione di guida adatta anche all?uso in pista. I design seguono due scuole di pensiero completamente differenti, anche se il fine, ovvero risultare diversi dalla concorrenza, ? comune. La BMW, come da tradizione, colpisce per le sue linee tese e spigolose e nonostante sia una naked, alcune soluzioni meccaniche, come ad esempio la sospensione anteriore Duolever, sono parzialmente nascoste dalle plastiche e da altri componenti meccanici. Al contrario la MV Agusta mette in mostra tutte le sue forme: il telaio a traliccio in tubi d?acciaio collegato a due piastre in alluminio, il coperchio della testa rosso, i collettori di scarico magnificamente saldati ed una serie di particolari maniacalmente curati.
La pista di Adria ? stato il perfetto teatro dove ? andata in scena la nostra comparativa; un tracciato non eccessivamente veloce, adatto a delle moto senza carenatura e capace di esaltare le doti ciclistiche e di accelerazione queste due belve. Tra i cordoli di un circuito nessuna delle due protagoniste sfigura, anzi entrambe sono in grado di dare filo da torcere alle pi? specializzate colleghe. ? per? doveroso premettere che la Brutale, di serie, ? equipaggiata con un treno di gomme pi? performanti (Dunlop Sportmax Qualifier RR), ma meno longeve rispetto a quelle della K 1300 R (Metzeler Sportec M3). Il primo approccio in sella alla MV Agusta ? davvero buono. La moto ? talmente agile che all?inizio si resta disorientati dalla rapidit? di esecuzione con la quale la ciclistica esegue gli ordini del pilota; basta pensare di impostare una curva o di fare un cambio di direzione e la moto lo ha gi? fatto! Al contrario sulla BMW tutto avviene pi? lentamente. La moto non ? molto agile e nelle curve lente le sue dimensioni extra large non consentono di raggiungere elevate velocit? di percorrenza. Giro dopo giro, per?, le sensazioni cambiano e la docile K 1300 R inizia a sfoderare tutta la sua grinta. Basta assecondarla anzich? forzarla per raggiungere elevatissimi angoli di piega, anche nei tratti veloci, dove l?eccezionale stabilit? dell?avantreno rende tutto pi? facile. La BMW, insomma, vuole essere guidata con dolcezza; le manovre vanno effettuate in maniera graduale e la guida ?pulita? ? la pi? redditizia.
In sella alla MV Agusta non si riesce a fare meno di effettuare inserimenti in curva in derapata. La Brutale ? una vera e propria moto per funamboli, per?, proprio a causa della sua notevole agilit?, le curve ad ampio raggio non sono il suo forte. Nei tornantini, invece, si riesce a percorrere poca strada senza diminuire la velocit? di percorrenza. Insomma, ? possibile ritardare molto la discesa in piega, proprio come si farebbe in sella ad una moto sportiva, ed anche esagerando si riesce sempre a mantenere l?avantreno sotto controllo. Insomma, la K 1300 R predilige le curve ad ampio raggio, dove grazie alla sua stabilit? controbatte le prestazioni della Brutale, che nelle curve strette e nei cambi di direzione ? imprendibile. In pista, quando si inizia a spingere, l?assetto della Brutale fa la differenza: la moto ha un comportamento pi? sincero ed in particolare colpisce il rendimento della sospensione posteriore, che permette di spalancare il gas senza dover fare i conti con problemi di trazione. In questi frangenti si apprezza anche l?ottimo lavoro svolto dal traction control, che interviene molto progressivamente, ma con efficacia. La K 1300 R ha un assetto meno adatto all?uso in circuito, per?, sfruttando l?ESA II (che ? un optional) ? possibile migliorare sensibilmente il rendimento della ciclistica. Per ridurre drasticamente gli ondeggiamenti del retrotreno bisogna impostare il sistema su sport con borse e passeggero. In questo modo la BMW diventa molto pi? facile da guidare e soprattutto ha reazioni pi? prevedibili. In accelerazione, comunque, si avverte la mancanza di motricit?, per?, grazie al controllo di trazione si riesce a guidare con tranquillit?. La taratura del sistema non ? stata pensata per l?uso in pista, dove a volte il suo intervento ? troppo invadente. Va per? detto che questa scelta, fatta per migliorare la sicurezza, rende la moto molto pi? facile da guidare per chi ? poco esperto. In frenata la stabilit? della ciclistica della BMW viene alterata dal funzionamento dell?ABS, che infatti, trando spesso in funzione causa delle leggere e continue variazioni di assetto. Inoltre, dopo pochi giri l?impianto si surriscalda e la leva al manubrio diventa spugnosa.
Proprio la frenata, invece, ? uno dei punti di forza della Brutale; potenza e modulabilit? non mancano, neppure quando si inizia a spingere davvero. Non ? un caso che, nella prova di frenata al limite, la MV Agusta ? pi? efficace della BMW. Va detto che in questi frangenti la frizione antisaltellamento, presente solo sulla Brutale, ? di grande aiuto. Ci? che pi? stupisce delle protagoniste del nostro test sono i motori. Entrambe le moto, sono equipaggiate con propulsori molto potenti e dotati di tanta coppia, caratteristica che li rende piacevoli da usare. Il pi? potente ? il quattro cilindri della BMW, che in uscita di curva mette in mostra un?esuberanza incredibile ed in rettilineo divora letteralmente l?asfalto. In sella alla K 1300 R, per fare il pieno di emozioni, ? sufficiente spalancare il gas e godersi il rombo e la grinta di uno dei migliori quattro cilindri della categoria. L?esemplare in prova era dotato del cambio elettronico, un optional che consente di sfruttare fino in fondo le doti di questo motore. Dopo averlo provato diventa difficile farne a meno... Potenza s?, ma non solo. Il propulsore tedesco, infatti, ha anche un?erogazione molto fluida, fin dai bassi regimi; l?esatto contrario del motore della Brutale, che invece ha un carattere molto pi? scorbutico ed una risposta al gas decisamente pi? brusca. ? proprio per questo motivo che in uscita di curva, quando arriva il momento di aprire il gas, bisogna concentrarsi sulla traiettoria, per evitare che la risposta del motore causi la perdita della linea impostata. Superata questo delicato momento, il motore della Brutale mette in mostra una potenza notevole e, superati gli 8.000 giri, si avverte un netto incremento della spinta. A questo punto bisogna reggersi forte, anche perch? la moto ? corta e l?avantreno tende ad allegerirsi. Portare al limite questa MV Agusta non ? facile, per? d? molta soddisfazione.
Non solo pista, comunque. Il nostro confronto, infatti, ? proseguito anche fuori dai cordoli del circuito, su strada, dove, sin dai primi chilometri il maggiore comfort della BMW risulta evidente e consente di percorrere parecchi chilometri senza accusare indolenzimenti ai polsi ed alle gambe. La MV Agusta, invece, ? decisamente pi? scomoda. La sua compattezza le conferisce un?agilit? da riferimento, per? a bordo lo spazio ? poco e sulle lunghe distanze questo ? uno svantaggio. Inoltre sulle pedane si avvertono delle vibrazioni, che alla lunga diventano fastidiose. Grazie anche alla possibilit? di variare la taratura delle sospensioni anche in movimento, la K 1300 R riesce ad adattarsi a qualsiasi tipo percorso e di asfalto. Inoltre si pu? sempre viaggiare in tutta tranquillit?, perch? l?ABS ed il controllo di trazione, che in pista avevano mostrato dei limiti, su strada sono dei fantastici alleati, in grado di tenere alla larga il pilota da moltissime situazioni di pericolo. Le sospensioni della Brutale non sono regolabili elettronicamente ed hanno tarature piuttosto rigide, pensate per soddisfare l?utente che ama guidare in modo sportivo. ? ovvio che questa scelta penalizza il comfort e nei tratti sconnessi la forcella e l?ammortizzatore non riescono a filtrare bene le sconnessioni come le sospensioni della BMW. Va infine segnalato che la notevole potenza dell?impianto frenante della MV Agusta su strada va gestita con attenzione per evitare di arrivare al bloccaggio della ruota anteriore. Insomma stiamo parlando di due regine della categoria, anche nel prezzo: 18.500 euro f.c. per la MV Agusta Brutale 1090RR e 14.850 euro c.m. per la BMW K 1300 R (versione base). Come dire... l?esclusivit? si paga. Molto cara. Fin troppo.
LA TECNICA
Entrambe 4 cilindri ma disposti diversamente
LA BMW e la MV Agusta sono radicalmente diverse anche dal punto di vista tecnico: le soluzioni adottate sulla K 1300 R sono state pensate per un uso stradale, mentre quelle utilizzate sulla Brutale 1090RR derivano direttamente dalla supersportiva F4 e quindi si prestano anche all?uso racing. La moto varesina ha un telaio a traliccio in tubi d?acciaio imbullonato a piastre in alluminio. Il forcellone ? monobraccio e la trasmissione finale ? a catena. Niente di rivoluzionario per quanto riguarda le sospensioni, di ottima qualit? e pluriregolabili. Sull?ammortizzatore, oltre al precarico molla ed al freno idraulico in estensione, ? addirittura possibile variare il freno idraulico in compressione alle alte e basse velocit?. La K 1300 R, invece, ha un telaio fuso in alluminio, il quattro cilindri ? un elemento stressato ed all?interno del forcellone monobraccio c?? la trasmissione finale, che ? a cardano. La Casa tedesca, inoltre, continua a puntare su sospensioni molto particolari: all?anteriore troviamo un sistema Duolever, composto da un ammortizzatore collegato alla forcella tramite una serie di bracci, snodi e rinvii; al posteriore c?? un pi? tradizionale Paralever, una sospensione progressiva, nella quale l?ammortizzatore lavora insieme a dei leveraggi.
Entrambe le moto montano dei quattro cilindri in linea frontemarcia con raffreddamento a liquido e sedici valvole, mosse da due alberi a camme in testa. Per abbassare il baricentro, il propulsore BMW ? molto pi? inclinato verso l?avantreno rispetto a quello della MV Agusta, che ha invece un baricentro pi? alto per rendere la moto pi? agile nei cambi di direzione effettuati ad alta velocit? e contenere l?interasse. L?alimentazione ? per tutte e due le moto affidata a quattro corpi farfallati di 46 millimetri di diametro: l?apertura delle farfalle principali ? gestita dal pilota, mentre quelle secondarie sono gestite dalla centralina, che si occupa anche di monitorare il funzionamento del controllo di trazione. Solo sulla MV Agusta c?? la possibilit? di scegliere due mappature della ECU. Sulla K 1300 R ci sono l?ABS, il cambio elettronico ed il controllo elettronico delle sospensioni: tramite un comando al manubro si possono selezionare varie opzioni pre impostate dal costruttore, per variare, anche in movimento, la tartura dell?ammortizzatore anteriore e di quello posteriore.Va infine segnalato che, dati alla mano, la BMW ha sfoderato prestazioni da sportiva pura: 154,8 CV alla ruota a 9.700 giri/?, che consentono alla K 1300 R di raggiungere i 267,9 km/h e di passare da 0 a 100 km/h in 3?12. La MV Agusta ? costretta ad inseguire la rivale: 128,1 CV alla ruota a 10.150 giri/?, 246,0 km/h di velocit? di punta e 3?85 per passare da 0 a 100 km/h.
LA PAGELLA
Linea Bmw:Buono - MV Agusta:Ottimo
La BMW ? abbondante ed ? caratterizzata da linee tese e spigolose. O si odia o si ama. La MV Agusta ? molto pi? compatta. Il design ? stato aggiornato, non stravolto. Non ce n?era bisogno.
Finiture Bmw: buono - MVAgusta:eccezionale
Le plastiche della K 1300 R hanno un?ottima qualit?. Le fusioni, invece sono piuttosto porose. La Brutale ha una carenatura minimalista, che lascia in mostra delle finiture davvero eccezionali.
Componentistica Bmw: eccezionale - MV Agustattimo
Sulla BMW non manca nulla: ESA II, ABS, traction control, cambio elettronico. Molti componenti, per?, sono optional. Sulla MV Agusta non si possono avere le sospensioni elettroniche e l?ABS.
Motore Bmw: eccezionale - MV Augustattimo
Quello della K 1300 R ? una bomba. Spinge forte, ha un bel sound ed un?erogazione fluida. Anche il quattro cilindri della Brutale ha grinta da vendere, per? la risposta al gas ? un filo brusca.
Trasmissione Bmw: sufficiente - MV Agusta: ottimo
il cardano della BMW ? un po? rumoroso, cos? come gli innesti del cambio. Il cambio della MV Agusta funziona meglio, soprattutto in pista, dove si apprezza anche la contenuta corsa della leva.
Sospensioni Bmw: ottimo - MV Agustattimo
Quelle della K 1300 R sono pi? adatte ad un uso stradale, dove grazie all?ESA II si pu? variare la taratura in base a svariate esigenze. Ottime anche quelle della Brutale, pensate per un uso pi? estremo.
Freni Bmw: buono - MV Agusta: ottimo
L?ABS della BMW su strada ? molto utile, per? non ha una taratura adatta all?uso in circuito, dove l?impianto corsaiolo della MV Agusta mette in mostra tutte le sue doti di potenza e resistenza alla fatica.
Strumentazione Bmw: ottimo - MV Agusta: buono
Il cruscotto della K 1300 R ? molto chiaro, ricco di informazioni e soprattutto intuitivo da usare. Anche a quello della Brutale non manca nulla, per? ha un funzionamento un po? macchinoso.
Comfort Bmw: ottimo - MV Agusta: buono
La BMW ? spaziosa e garantisce la massima libert? di movimento. La MV Agusta, invece, ? molto pi? compatta, meno adatta ai piloti alti, che faranno fatica a trovare una sistemazione per le gambe.
Guida Bmw: ottimo - MV Agusta: ottimo
La K 1300 R ? divertentissima su strada. In pista si apprezza il suo motore, per? le manca maneggevolezza. La Brutale ? molto maneggevole quindi d? il meglio di s? nelle curve lente.
Prezzo Bmw: sufficiente - MV Agusta: sufficiente
La BMW in versione base costa meno della MV Agusta, per? senza optional perde gran parte della sua versatilit?. La Brutale ? una race replica senza carene, che costa cara.
da MotoSprint
BMWK 1300 R o MV Agusta Brutale 1090RR? Questo ? il dilemma. Stiamo parlando di due moto molto diverse, ma entrambe maledettamente affascinanti: la MV Agusta ? sportiva fino al midollo, mentre la BMW ? senza dubbio meno estrema, ma su strada risulta molto efficace e divertente. Vi sembra una sfida assurda? Sulla carta pu? darsi, ma dopo averle osservate con attenzione, guidate, su strada e in pista, vi assicuriamo che si tratta di due competitor, una sorta di gemelle diverse che catturano l?attenzione per merito del loro design (non simili, ma unici nel loro genere) e delle loro doti dinamiche fuori dal comune. Gi? da fermo si notano le differenti dimensioni di questi due gioielli: la Brutale 1090RR ? molto compatta e corta, perch? i tecnici hanno cercato di contenere al massimo gli ingombri. La seduta ? stretta e la distanza tra la sella ed il manubrio ? molto ridotta, quindi di spazio a bordo ce n?? poco. La K 1300 R, invece, mette a proprio agio il suo cavaliere, perch? ? lunga ed ha una sella che somiglia molto ad un comodo divano. Insomma, la maxi tedesca ? confortevole e, fatto davvero incredibile, ha una posizione di guida adatta anche all?uso in pista. I design seguono due scuole di pensiero completamente differenti, anche se il fine, ovvero risultare diversi dalla concorrenza, ? comune. La BMW, come da tradizione, colpisce per le sue linee tese e spigolose e nonostante sia una naked, alcune soluzioni meccaniche, come ad esempio la sospensione anteriore Duolever, sono parzialmente nascoste dalle plastiche e da altri componenti meccanici. Al contrario la MV Agusta mette in mostra tutte le sue forme: il telaio a traliccio in tubi d?acciaio collegato a due piastre in alluminio, il coperchio della testa rosso, i collettori di scarico magnificamente saldati ed una serie di particolari maniacalmente curati.
La pista di Adria ? stato il perfetto teatro dove ? andata in scena la nostra comparativa; un tracciato non eccessivamente veloce, adatto a delle moto senza carenatura e capace di esaltare le doti ciclistiche e di accelerazione queste due belve. Tra i cordoli di un circuito nessuna delle due protagoniste sfigura, anzi entrambe sono in grado di dare filo da torcere alle pi? specializzate colleghe. ? per? doveroso premettere che la Brutale, di serie, ? equipaggiata con un treno di gomme pi? performanti (Dunlop Sportmax Qualifier RR), ma meno longeve rispetto a quelle della K 1300 R (Metzeler Sportec M3). Il primo approccio in sella alla MV Agusta ? davvero buono. La moto ? talmente agile che all?inizio si resta disorientati dalla rapidit? di esecuzione con la quale la ciclistica esegue gli ordini del pilota; basta pensare di impostare una curva o di fare un cambio di direzione e la moto lo ha gi? fatto! Al contrario sulla BMW tutto avviene pi? lentamente. La moto non ? molto agile e nelle curve lente le sue dimensioni extra large non consentono di raggiungere elevate velocit? di percorrenza. Giro dopo giro, per?, le sensazioni cambiano e la docile K 1300 R inizia a sfoderare tutta la sua grinta. Basta assecondarla anzich? forzarla per raggiungere elevatissimi angoli di piega, anche nei tratti veloci, dove l?eccezionale stabilit? dell?avantreno rende tutto pi? facile. La BMW, insomma, vuole essere guidata con dolcezza; le manovre vanno effettuate in maniera graduale e la guida ?pulita? ? la pi? redditizia.
In sella alla MV Agusta non si riesce a fare meno di effettuare inserimenti in curva in derapata. La Brutale ? una vera e propria moto per funamboli, per?, proprio a causa della sua notevole agilit?, le curve ad ampio raggio non sono il suo forte. Nei tornantini, invece, si riesce a percorrere poca strada senza diminuire la velocit? di percorrenza. Insomma, ? possibile ritardare molto la discesa in piega, proprio come si farebbe in sella ad una moto sportiva, ed anche esagerando si riesce sempre a mantenere l?avantreno sotto controllo. Insomma, la K 1300 R predilige le curve ad ampio raggio, dove grazie alla sua stabilit? controbatte le prestazioni della Brutale, che nelle curve strette e nei cambi di direzione ? imprendibile. In pista, quando si inizia a spingere, l?assetto della Brutale fa la differenza: la moto ha un comportamento pi? sincero ed in particolare colpisce il rendimento della sospensione posteriore, che permette di spalancare il gas senza dover fare i conti con problemi di trazione. In questi frangenti si apprezza anche l?ottimo lavoro svolto dal traction control, che interviene molto progressivamente, ma con efficacia. La K 1300 R ha un assetto meno adatto all?uso in circuito, per?, sfruttando l?ESA II (che ? un optional) ? possibile migliorare sensibilmente il rendimento della ciclistica. Per ridurre drasticamente gli ondeggiamenti del retrotreno bisogna impostare il sistema su sport con borse e passeggero. In questo modo la BMW diventa molto pi? facile da guidare e soprattutto ha reazioni pi? prevedibili. In accelerazione, comunque, si avverte la mancanza di motricit?, per?, grazie al controllo di trazione si riesce a guidare con tranquillit?. La taratura del sistema non ? stata pensata per l?uso in pista, dove a volte il suo intervento ? troppo invadente. Va per? detto che questa scelta, fatta per migliorare la sicurezza, rende la moto molto pi? facile da guidare per chi ? poco esperto. In frenata la stabilit? della ciclistica della BMW viene alterata dal funzionamento dell?ABS, che infatti, trando spesso in funzione causa delle leggere e continue variazioni di assetto. Inoltre, dopo pochi giri l?impianto si surriscalda e la leva al manubrio diventa spugnosa.
Proprio la frenata, invece, ? uno dei punti di forza della Brutale; potenza e modulabilit? non mancano, neppure quando si inizia a spingere davvero. Non ? un caso che, nella prova di frenata al limite, la MV Agusta ? pi? efficace della BMW. Va detto che in questi frangenti la frizione antisaltellamento, presente solo sulla Brutale, ? di grande aiuto. Ci? che pi? stupisce delle protagoniste del nostro test sono i motori. Entrambe le moto, sono equipaggiate con propulsori molto potenti e dotati di tanta coppia, caratteristica che li rende piacevoli da usare. Il pi? potente ? il quattro cilindri della BMW, che in uscita di curva mette in mostra un?esuberanza incredibile ed in rettilineo divora letteralmente l?asfalto. In sella alla K 1300 R, per fare il pieno di emozioni, ? sufficiente spalancare il gas e godersi il rombo e la grinta di uno dei migliori quattro cilindri della categoria. L?esemplare in prova era dotato del cambio elettronico, un optional che consente di sfruttare fino in fondo le doti di questo motore. Dopo averlo provato diventa difficile farne a meno... Potenza s?, ma non solo. Il propulsore tedesco, infatti, ha anche un?erogazione molto fluida, fin dai bassi regimi; l?esatto contrario del motore della Brutale, che invece ha un carattere molto pi? scorbutico ed una risposta al gas decisamente pi? brusca. ? proprio per questo motivo che in uscita di curva, quando arriva il momento di aprire il gas, bisogna concentrarsi sulla traiettoria, per evitare che la risposta del motore causi la perdita della linea impostata. Superata questo delicato momento, il motore della Brutale mette in mostra una potenza notevole e, superati gli 8.000 giri, si avverte un netto incremento della spinta. A questo punto bisogna reggersi forte, anche perch? la moto ? corta e l?avantreno tende ad allegerirsi. Portare al limite questa MV Agusta non ? facile, per? d? molta soddisfazione.
Non solo pista, comunque. Il nostro confronto, infatti, ? proseguito anche fuori dai cordoli del circuito, su strada, dove, sin dai primi chilometri il maggiore comfort della BMW risulta evidente e consente di percorrere parecchi chilometri senza accusare indolenzimenti ai polsi ed alle gambe. La MV Agusta, invece, ? decisamente pi? scomoda. La sua compattezza le conferisce un?agilit? da riferimento, per? a bordo lo spazio ? poco e sulle lunghe distanze questo ? uno svantaggio. Inoltre sulle pedane si avvertono delle vibrazioni, che alla lunga diventano fastidiose. Grazie anche alla possibilit? di variare la taratura delle sospensioni anche in movimento, la K 1300 R riesce ad adattarsi a qualsiasi tipo percorso e di asfalto. Inoltre si pu? sempre viaggiare in tutta tranquillit?, perch? l?ABS ed il controllo di trazione, che in pista avevano mostrato dei limiti, su strada sono dei fantastici alleati, in grado di tenere alla larga il pilota da moltissime situazioni di pericolo. Le sospensioni della Brutale non sono regolabili elettronicamente ed hanno tarature piuttosto rigide, pensate per soddisfare l?utente che ama guidare in modo sportivo. ? ovvio che questa scelta penalizza il comfort e nei tratti sconnessi la forcella e l?ammortizzatore non riescono a filtrare bene le sconnessioni come le sospensioni della BMW. Va infine segnalato che la notevole potenza dell?impianto frenante della MV Agusta su strada va gestita con attenzione per evitare di arrivare al bloccaggio della ruota anteriore. Insomma stiamo parlando di due regine della categoria, anche nel prezzo: 18.500 euro f.c. per la MV Agusta Brutale 1090RR e 14.850 euro c.m. per la BMW K 1300 R (versione base). Come dire... l?esclusivit? si paga. Molto cara. Fin troppo.
LA TECNICA
Entrambe 4 cilindri ma disposti diversamente
LA BMW e la MV Agusta sono radicalmente diverse anche dal punto di vista tecnico: le soluzioni adottate sulla K 1300 R sono state pensate per un uso stradale, mentre quelle utilizzate sulla Brutale 1090RR derivano direttamente dalla supersportiva F4 e quindi si prestano anche all?uso racing. La moto varesina ha un telaio a traliccio in tubi d?acciaio imbullonato a piastre in alluminio. Il forcellone ? monobraccio e la trasmissione finale ? a catena. Niente di rivoluzionario per quanto riguarda le sospensioni, di ottima qualit? e pluriregolabili. Sull?ammortizzatore, oltre al precarico molla ed al freno idraulico in estensione, ? addirittura possibile variare il freno idraulico in compressione alle alte e basse velocit?. La K 1300 R, invece, ha un telaio fuso in alluminio, il quattro cilindri ? un elemento stressato ed all?interno del forcellone monobraccio c?? la trasmissione finale, che ? a cardano. La Casa tedesca, inoltre, continua a puntare su sospensioni molto particolari: all?anteriore troviamo un sistema Duolever, composto da un ammortizzatore collegato alla forcella tramite una serie di bracci, snodi e rinvii; al posteriore c?? un pi? tradizionale Paralever, una sospensione progressiva, nella quale l?ammortizzatore lavora insieme a dei leveraggi.
Entrambe le moto montano dei quattro cilindri in linea frontemarcia con raffreddamento a liquido e sedici valvole, mosse da due alberi a camme in testa. Per abbassare il baricentro, il propulsore BMW ? molto pi? inclinato verso l?avantreno rispetto a quello della MV Agusta, che ha invece un baricentro pi? alto per rendere la moto pi? agile nei cambi di direzione effettuati ad alta velocit? e contenere l?interasse. L?alimentazione ? per tutte e due le moto affidata a quattro corpi farfallati di 46 millimetri di diametro: l?apertura delle farfalle principali ? gestita dal pilota, mentre quelle secondarie sono gestite dalla centralina, che si occupa anche di monitorare il funzionamento del controllo di trazione. Solo sulla MV Agusta c?? la possibilit? di scegliere due mappature della ECU. Sulla K 1300 R ci sono l?ABS, il cambio elettronico ed il controllo elettronico delle sospensioni: tramite un comando al manubro si possono selezionare varie opzioni pre impostate dal costruttore, per variare, anche in movimento, la tartura dell?ammortizzatore anteriore e di quello posteriore.Va infine segnalato che, dati alla mano, la BMW ha sfoderato prestazioni da sportiva pura: 154,8 CV alla ruota a 9.700 giri/?, che consentono alla K 1300 R di raggiungere i 267,9 km/h e di passare da 0 a 100 km/h in 3?12. La MV Agusta ? costretta ad inseguire la rivale: 128,1 CV alla ruota a 10.150 giri/?, 246,0 km/h di velocit? di punta e 3?85 per passare da 0 a 100 km/h.
LA PAGELLA
Linea Bmw:Buono - MV Agusta:Ottimo
La BMW ? abbondante ed ? caratterizzata da linee tese e spigolose. O si odia o si ama. La MV Agusta ? molto pi? compatta. Il design ? stato aggiornato, non stravolto. Non ce n?era bisogno.
Finiture Bmw: buono - MVAgusta:eccezionale
Le plastiche della K 1300 R hanno un?ottima qualit?. Le fusioni, invece sono piuttosto porose. La Brutale ha una carenatura minimalista, che lascia in mostra delle finiture davvero eccezionali.
Componentistica Bmw: eccezionale - MV Agustattimo
Sulla BMW non manca nulla: ESA II, ABS, traction control, cambio elettronico. Molti componenti, per?, sono optional. Sulla MV Agusta non si possono avere le sospensioni elettroniche e l?ABS.
Motore Bmw: eccezionale - MV Augustattimo
Quello della K 1300 R ? una bomba. Spinge forte, ha un bel sound ed un?erogazione fluida. Anche il quattro cilindri della Brutale ha grinta da vendere, per? la risposta al gas ? un filo brusca.
Trasmissione Bmw: sufficiente - MV Agusta: ottimo
il cardano della BMW ? un po? rumoroso, cos? come gli innesti del cambio. Il cambio della MV Agusta funziona meglio, soprattutto in pista, dove si apprezza anche la contenuta corsa della leva.
Sospensioni Bmw: ottimo - MV Agustattimo
Quelle della K 1300 R sono pi? adatte ad un uso stradale, dove grazie all?ESA II si pu? variare la taratura in base a svariate esigenze. Ottime anche quelle della Brutale, pensate per un uso pi? estremo.
Freni Bmw: buono - MV Agusta: ottimo
L?ABS della BMW su strada ? molto utile, per? non ha una taratura adatta all?uso in circuito, dove l?impianto corsaiolo della MV Agusta mette in mostra tutte le sue doti di potenza e resistenza alla fatica.
Strumentazione Bmw: ottimo - MV Agusta: buono
Il cruscotto della K 1300 R ? molto chiaro, ricco di informazioni e soprattutto intuitivo da usare. Anche a quello della Brutale non manca nulla, per? ha un funzionamento un po? macchinoso.
Comfort Bmw: ottimo - MV Agusta: buono
La BMW ? spaziosa e garantisce la massima libert? di movimento. La MV Agusta, invece, ? molto pi? compatta, meno adatta ai piloti alti, che faranno fatica a trovare una sistemazione per le gambe.
Guida Bmw: ottimo - MV Agusta: ottimo
La K 1300 R ? divertentissima su strada. In pista si apprezza il suo motore, per? le manca maneggevolezza. La Brutale ? molto maneggevole quindi d? il meglio di s? nelle curve lente.
Prezzo Bmw: sufficiente - MV Agusta: sufficiente
La BMW in versione base costa meno della MV Agusta, per? senza optional perde gran parte della sua versatilit?. La Brutale ? una race replica senza carene, che costa cara.
da MotoSprint
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