la MV vincitrice ad imola...
NOTIZIA DEL 02/10/06
STK 1000: Scassa e la MV
Alessandro Polita, campione del mondo Superstock 1000 con la Suzuki-Celani
Imola ? Scassa, Corti, Roberts, Badovini, Dionisi, Polita: i primi sei al via sono anche i sei candidati alla vittoria e quattro di loro si giocano il titolo. Scassa, andato in testa con grande autorit?, sembra avere un passo decisamente pi? lungo degli inseguitori: in un solo giro accumula 1? di vantaggio, a ribadire una superiorit?, qui a Imola, gi? evidenziata in prova.
Alle sue spalle ? bufera: Roberts sorpassa Corti che cede anche a Badovini, ed ? attaccato pure da Polita che lo supera alla fine del terzo giro.
Un giro pi? tardi Badovini attacca Roberts e se lo mette alle spalle guadagnando il secondo posto; due MV al comando: il circuito di Imola non lo vedeva da trent?anni... Al sesto giro Scassa ha 2?2 su Badovini, seguito a mezzo secondo da Roberts che precede Polita, Corti, Dionisi e Baiocco. Badovini non riesce ad allungare su Roberts che ? insidiosissimo, e gli altri si riavvicinano.
Scassa al comando nelle prime fasi di gara
Il ritmo di Scassa non cala: suo ? il giro pi? veloce ed ? lampante che ? in grado di gestire la corsa senza eccessivi patemi. Dietro di lui, ad oltre 3?, un gruppo compatto di cinque piloti racchiusi in 1?; Badovini tiene duro, ma Roberts lo attacca ad ogni curva, mentre Polita ? pronto ad approfittare del minimo errore altrui. Al decimo giro Badovini arretra di colpo e si ritrova quinto davanti al compagno di squadra Dionisi.
Badovini, classificatosi quarto, precede il vincitore Roberts
A due giri dalla fine, il vantaggio di Scassa ? salito a 5? e la vittoria non ? pi? in discussione. Per il secondo posto invece ci si attende un finale da brivido, anche se il gruppo dei cinque si ? sgranato e Badovini appare fuori gioco, superato anche da Dionisi. L?ultimo giro ? trionfale per Scassa e tremendo per Polita, attaccato da ogni parte da Corti: il pilota della Suzuki si difende benissimo e quello della Yamaha ? costretto alla resa. Scassa taglia il traguardo in impennata davanti a un sicuro Roberts, mentre Polita coglie un importantissimo podio.
Questa la cronaca della gara.
A fine corsa si ? saputo invece che Scassa ? stato squalificato per irregolarit? tecnica della sua moto: sulla MV era montato un cronometro con possibilit? di acquisizione dati, e la presenza dello strumento ? stata giudicata irregolare anche prendendo atto che l'acquisizione dati non era possibile in mancanza dei cavi di collegamento e dei sensori montati sul motore. La MV ha fatto ricorso, ma ? stato respinto. La classifica ? stata corretta e di conseguenza, Polita, secondo, ha vinto matematicamente e meritatamente il titolo della Coppa del Mondo Superstock 1000.
NOTIZIA DEL 02/10/06
Perch? ? stata squalificata la MV
Uno strumento facente parte di un sistema di acquisizione dati, era montato sulla moto in contrasto col regolamento, ma non era in grado di funzionare per mancanza di cavi e sensori. Due ricorsi contro la squalifica, ma l?ing. Fazi, direttore tecnico della SBK, ? stato irremovibile. Anche perch? c?era un precedente
di Luigi Rivola
Luca Scassa dopo la vittoria a Imola
Imola ? Un fattaccio che non ci voleva proprio. Come potete leggere nella cronaca, Luca Scassa ha vinto con grande autorit? e pieno merito la corsa della STK 1000. A fine gara per? ? stato squalificato per irregolarit? tecnica della sua MV Agusta F4. Eliminato dalla classifica, ha perso quindi anche quei 25 punti che gli avrebbero permesso di approdare a Magny Cours, ultimo GP del Mondiale 2006, con appena 10 punti di svantaggio rispetto a Polita e quindi con concrete possibilit? di lottare per il titolo.
Alessandro Polita ? dunque il vincitore, con la Suzuki Celani, della coppa del mondo Superstock 1000. Lascia infatti Imola con 157 punti, seguito da Claudio Corti a quota 131: 26 punti di differenza che valgono matematicamente un titolo.
L'oggetto del contendere
A Scassa ? stata contestata la presenza, sulla sua MV F4, di uno strumento per l?acquisizione dati, vietato dal regolamento tecnico. Sulla nuova classifica, diramata mentre la MV presentava il ricorso, si legge che il numero 9 (Scassa) ? stato estromesso per infrazione all?articolo 2.7.11 che dice: ?Non si possono montare strumenti addizionali non esistenti sulla motocicletta di serie cos? come omologata. La telemetria non ? permessa. I soli potenziometri e altri sensori consentiti sono quelli in dotazione alla motocicletta omologata?.
Al termine della corsa, sulla MV ? stata rilevata s? la presenza di un componente di un sistema di acquisizione dati, per? questo componente era inutilizzabile in quanto mancavano ? come ? stato constatato dai commissari ? i sensori e i cavi di collegamento.
?L?acquisizione dati ? vietata ? sostiene Massimo Ormeni, titolare del Team per cui corre Scassa ? e noi infatti non avevamo nessuna possibilit? di acquisire dati, visto che lo strumento che ci ? stato contestato ? un cronometro, che ? autorizzato, e che ha anche la facolt?, se collegato a cavi e sensori, di acquisire dati, facolt? che sulla nostra moto, in mancanza di questi, non sussisteva?. La tesi ? condivisa dall?ingegner Goggi della MV, che ha firmato il secondo ricorso dopo che il primo era stato respinto.
?Quel componente non pu? essere inteso come un sistema di acquisizione dati, visto che non ? in grado di funzionare e che non produce alcun vantaggio. Non capisco questo accanimento nell?interpretare in modo cos? dannoso per noi il regolamento tecnico. Otretutto, dopo aver inoltrato un secondo ricorso, che si ? costato 1.500 euro, ci siamo sentiti rispondere dai commissari che loro non potevano giudicare su questioni tecniche e che l?unico demandato a farlo era il direttore tecnico della SBK, ossia l?ingegner Fabio Fazi, lo stesso che gi? ci aveva respinto il primo ricorso?.
?? inutile discutere ? replica l?ing. Fazi ? il regolamento ? chiaro e per chiarirlo del tutto ? stato aggiornato con l?articolo 2.7.11, quello contestato, appena un mese fa, dopo che proprio sulla MV di Scassa, a Brands Hatch, era stata rilevata la presenza di sensori e di un sistema di acquisizione dati. La squadra era stata avvertita, quindi sapeva di non poter montare sulla moto uno strumento del genere. ? vero che durante la corsa non era in grado di funzionare, ma nessuno mi pu? assicurare che non sia stato utilizzato nelle prove, dando cos? alla squadra la possibilit? ? negata agli altri ? di ottenere la messa a punto ottimale per Imola. Tra l?altro, dopo la corsa, un esponente del Team Celani, quello di Polita, mi ha fatto notare l?irregolarit? della moto di Scassa dicendomi che se non avessimo provveduto a sanzionarla d?ufficio, avrebbero inoltrato loro una protesta?.
Noi naturalmente non entriamo nel merito della questione: la vittoria di Scassa e della MV ? lo abbiamo detto ? ? stata perentoria ed ? incredibile che possa essere stato gettato al vento tanto impegno e la possibilit? di vincere un titolo prestigioso per una piccolezza di questo genere. Il Team Ormeni proclama la sua buona fede e noi non la mettiamo certo in discussione, ma, visti i precedenti avvertimenti, forse la semplice eliminazione di un oggetto inutile sarebbe stata la scelta migliore.
Scassa, dopo che il secondo ricorso ? stato respinto, ha dichiarato che accetter? l?offerta di andare a correre per due anni in America con la MV F4 nel campionato Superstock AMA.
(02.10.06)
NOTIZIA DEL 02/10/06
STK 1000: Scassa e la MV
Alessandro Polita, campione del mondo Superstock 1000 con la Suzuki-Celani
Imola ? Scassa, Corti, Roberts, Badovini, Dionisi, Polita: i primi sei al via sono anche i sei candidati alla vittoria e quattro di loro si giocano il titolo. Scassa, andato in testa con grande autorit?, sembra avere un passo decisamente pi? lungo degli inseguitori: in un solo giro accumula 1? di vantaggio, a ribadire una superiorit?, qui a Imola, gi? evidenziata in prova.
Alle sue spalle ? bufera: Roberts sorpassa Corti che cede anche a Badovini, ed ? attaccato pure da Polita che lo supera alla fine del terzo giro.
Un giro pi? tardi Badovini attacca Roberts e se lo mette alle spalle guadagnando il secondo posto; due MV al comando: il circuito di Imola non lo vedeva da trent?anni... Al sesto giro Scassa ha 2?2 su Badovini, seguito a mezzo secondo da Roberts che precede Polita, Corti, Dionisi e Baiocco. Badovini non riesce ad allungare su Roberts che ? insidiosissimo, e gli altri si riavvicinano.
Scassa al comando nelle prime fasi di gara
Il ritmo di Scassa non cala: suo ? il giro pi? veloce ed ? lampante che ? in grado di gestire la corsa senza eccessivi patemi. Dietro di lui, ad oltre 3?, un gruppo compatto di cinque piloti racchiusi in 1?; Badovini tiene duro, ma Roberts lo attacca ad ogni curva, mentre Polita ? pronto ad approfittare del minimo errore altrui. Al decimo giro Badovini arretra di colpo e si ritrova quinto davanti al compagno di squadra Dionisi.
Badovini, classificatosi quarto, precede il vincitore Roberts
A due giri dalla fine, il vantaggio di Scassa ? salito a 5? e la vittoria non ? pi? in discussione. Per il secondo posto invece ci si attende un finale da brivido, anche se il gruppo dei cinque si ? sgranato e Badovini appare fuori gioco, superato anche da Dionisi. L?ultimo giro ? trionfale per Scassa e tremendo per Polita, attaccato da ogni parte da Corti: il pilota della Suzuki si difende benissimo e quello della Yamaha ? costretto alla resa. Scassa taglia il traguardo in impennata davanti a un sicuro Roberts, mentre Polita coglie un importantissimo podio.
Questa la cronaca della gara.
A fine corsa si ? saputo invece che Scassa ? stato squalificato per irregolarit? tecnica della sua moto: sulla MV era montato un cronometro con possibilit? di acquisizione dati, e la presenza dello strumento ? stata giudicata irregolare anche prendendo atto che l'acquisizione dati non era possibile in mancanza dei cavi di collegamento e dei sensori montati sul motore. La MV ha fatto ricorso, ma ? stato respinto. La classifica ? stata corretta e di conseguenza, Polita, secondo, ha vinto matematicamente e meritatamente il titolo della Coppa del Mondo Superstock 1000.
NOTIZIA DEL 02/10/06
Perch? ? stata squalificata la MV
Uno strumento facente parte di un sistema di acquisizione dati, era montato sulla moto in contrasto col regolamento, ma non era in grado di funzionare per mancanza di cavi e sensori. Due ricorsi contro la squalifica, ma l?ing. Fazi, direttore tecnico della SBK, ? stato irremovibile. Anche perch? c?era un precedente
di Luigi Rivola
Luca Scassa dopo la vittoria a Imola
Imola ? Un fattaccio che non ci voleva proprio. Come potete leggere nella cronaca, Luca Scassa ha vinto con grande autorit? e pieno merito la corsa della STK 1000. A fine gara per? ? stato squalificato per irregolarit? tecnica della sua MV Agusta F4. Eliminato dalla classifica, ha perso quindi anche quei 25 punti che gli avrebbero permesso di approdare a Magny Cours, ultimo GP del Mondiale 2006, con appena 10 punti di svantaggio rispetto a Polita e quindi con concrete possibilit? di lottare per il titolo.
Alessandro Polita ? dunque il vincitore, con la Suzuki Celani, della coppa del mondo Superstock 1000. Lascia infatti Imola con 157 punti, seguito da Claudio Corti a quota 131: 26 punti di differenza che valgono matematicamente un titolo.
L'oggetto del contendere
A Scassa ? stata contestata la presenza, sulla sua MV F4, di uno strumento per l?acquisizione dati, vietato dal regolamento tecnico. Sulla nuova classifica, diramata mentre la MV presentava il ricorso, si legge che il numero 9 (Scassa) ? stato estromesso per infrazione all?articolo 2.7.11 che dice: ?Non si possono montare strumenti addizionali non esistenti sulla motocicletta di serie cos? come omologata. La telemetria non ? permessa. I soli potenziometri e altri sensori consentiti sono quelli in dotazione alla motocicletta omologata?.
Al termine della corsa, sulla MV ? stata rilevata s? la presenza di un componente di un sistema di acquisizione dati, per? questo componente era inutilizzabile in quanto mancavano ? come ? stato constatato dai commissari ? i sensori e i cavi di collegamento.
?L?acquisizione dati ? vietata ? sostiene Massimo Ormeni, titolare del Team per cui corre Scassa ? e noi infatti non avevamo nessuna possibilit? di acquisire dati, visto che lo strumento che ci ? stato contestato ? un cronometro, che ? autorizzato, e che ha anche la facolt?, se collegato a cavi e sensori, di acquisire dati, facolt? che sulla nostra moto, in mancanza di questi, non sussisteva?. La tesi ? condivisa dall?ingegner Goggi della MV, che ha firmato il secondo ricorso dopo che il primo era stato respinto.
?Quel componente non pu? essere inteso come un sistema di acquisizione dati, visto che non ? in grado di funzionare e che non produce alcun vantaggio. Non capisco questo accanimento nell?interpretare in modo cos? dannoso per noi il regolamento tecnico. Otretutto, dopo aver inoltrato un secondo ricorso, che si ? costato 1.500 euro, ci siamo sentiti rispondere dai commissari che loro non potevano giudicare su questioni tecniche e che l?unico demandato a farlo era il direttore tecnico della SBK, ossia l?ingegner Fabio Fazi, lo stesso che gi? ci aveva respinto il primo ricorso?.
?? inutile discutere ? replica l?ing. Fazi ? il regolamento ? chiaro e per chiarirlo del tutto ? stato aggiornato con l?articolo 2.7.11, quello contestato, appena un mese fa, dopo che proprio sulla MV di Scassa, a Brands Hatch, era stata rilevata la presenza di sensori e di un sistema di acquisizione dati. La squadra era stata avvertita, quindi sapeva di non poter montare sulla moto uno strumento del genere. ? vero che durante la corsa non era in grado di funzionare, ma nessuno mi pu? assicurare che non sia stato utilizzato nelle prove, dando cos? alla squadra la possibilit? ? negata agli altri ? di ottenere la messa a punto ottimale per Imola. Tra l?altro, dopo la corsa, un esponente del Team Celani, quello di Polita, mi ha fatto notare l?irregolarit? della moto di Scassa dicendomi che se non avessimo provveduto a sanzionarla d?ufficio, avrebbero inoltrato loro una protesta?.
Noi naturalmente non entriamo nel merito della questione: la vittoria di Scassa e della MV ? lo abbiamo detto ? ? stata perentoria ed ? incredibile che possa essere stato gettato al vento tanto impegno e la possibilit? di vincere un titolo prestigioso per una piccolezza di questo genere. Il Team Ormeni proclama la sua buona fede e noi non la mettiamo certo in discussione, ma, visti i precedenti avvertimenti, forse la semplice eliminazione di un oggetto inutile sarebbe stata la scelta migliore.
Scassa, dopo che il secondo ricorso ? stato respinto, ha dichiarato che accetter? l?offerta di andare a correre per due anni in America con la MV F4 nel campionato Superstock AMA.
(02.10.06)
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