Che dire che non sia palese? che viene dagli anni 80 è chiaro, un epoca in cui si sognava ancora, si sognava di un futuro "futuristico", fatto di velocità e di forme "spaziali", oggi quando si pensa al futuro... diciamocelo lo vediamo "distopico", lo "pretendiamo" ipocritamente... vabbè lasciamo perdere...
La Moko Powa D10 era la creazioni di due aziende congiunte, entrambe Svizzere, la MoKo, (Motorrad Kostruction) che allestiva moto sullo stile della nostra Bimota da svariati anni e la Powa Design, attività come suggerisce il nome, rivolta a proporre design rivoluzionari ed innovativi.
Il frutto del loro lavoro fu senza dubbio "forte", estremamente connotato e che in parte richiamava le Transalpine Elf riservate però solo alle competizioni, la meccanica si basava interamente con una collaborazione con Yamaha, come testimoniano ad esempio anche i dettagli, come il faro posteriore del Beluga e le frecce della FJ che ornavano l'intera meccanica donata da una FZ 750, allora giustamente considerata al vertice come modernità.
Cosa stupisce, forse il prezzo di vendita, che si avvicinava al netto dell'inflazione a circa 100.000 € di oggi.
La Moko Powa D10 era la creazioni di due aziende congiunte, entrambe Svizzere, la MoKo, (Motorrad Kostruction) che allestiva moto sullo stile della nostra Bimota da svariati anni e la Powa Design, attività come suggerisce il nome, rivolta a proporre design rivoluzionari ed innovativi.
Il frutto del loro lavoro fu senza dubbio "forte", estremamente connotato e che in parte richiamava le Transalpine Elf riservate però solo alle competizioni, la meccanica si basava interamente con una collaborazione con Yamaha, come testimoniano ad esempio anche i dettagli, come il faro posteriore del Beluga e le frecce della FJ che ornavano l'intera meccanica donata da una FZ 750, allora giustamente considerata al vertice come modernità.
Cosa stupisce, forse il prezzo di vendita, che si avvicinava al netto dell'inflazione a circa 100.000 € di oggi.
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