Era bellissima, aveva una ciclistica una spanna sopra la concorrenza per qualità e modernità, ma aveva nel motore il suo punto debole.
1998 laverda formula 750
Nonostante il raffreddamento a liquido e l'iniezione, si trattava di un'evoluzione del vecchio 668 aria/olio degli anni '80 (quello presentato nel 1989 sui prototipi Hidalgo ed El Cid), a sua volta derivato dal vecchio 500 4 valvole del 1975.
I suoi 92cv non bastarono a farlo competere con la sua rivale dell'epoca, la Ducati 748, che vantava potenze al di sopra dei 100cv e un DNA da vera sportiva, essendo derivata dalla 916.
Il prezzo di 23 milioni di lire dell'epoca, superiore a quello della 748 RS "pronto gara" e, addirittura, a quello della neonata Yamaha R1, ne decretarono l'inevitabile insuccesso.
Fu questo il canto del cigno della casa di Breganze (all'epoca con sede a Zanè), che fallì, venendo ceduta nel 2000 ad Aprilia, che la cedette a sua volta al Gruppo Piaggio nel 2004, il quale decise di chiuderla definitivamente nel 2006.
da facebook
1998 laverda formula 750
Nonostante il raffreddamento a liquido e l'iniezione, si trattava di un'evoluzione del vecchio 668 aria/olio degli anni '80 (quello presentato nel 1989 sui prototipi Hidalgo ed El Cid), a sua volta derivato dal vecchio 500 4 valvole del 1975.
I suoi 92cv non bastarono a farlo competere con la sua rivale dell'epoca, la Ducati 748, che vantava potenze al di sopra dei 100cv e un DNA da vera sportiva, essendo derivata dalla 916.
Il prezzo di 23 milioni di lire dell'epoca, superiore a quello della 748 RS "pronto gara" e, addirittura, a quello della neonata Yamaha R1, ne decretarono l'inevitabile insuccesso.
Fu questo il canto del cigno della casa di Breganze (all'epoca con sede a Zanè), che fallì, venendo ceduta nel 2000 ad Aprilia, che la cedette a sua volta al Gruppo Piaggio nel 2004, il quale decise di chiuderla definitivamente nel 2006.
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