A dispetto del loro formato mignon, le pit bike sono tutto tranne che giocattoli: si tratta, invece, di vere e proprie moto, le cui dimensioni sono inferiori del 30 per cento rispetto a quelle dei modelli classici, ma che non per questo motivo possono essere guidate in modo spericolato. Il motivo ? presto detto: le cilindrate con cui sono motorizzate vanno da un minimo di 125 cc a un massimo di 160, per livelli di potenza certo non adatti a chi ? alle prime armi. Il fenomeno pit bike ? in costante ascesa e sta crescendo sempre di pi?, sia in termini qualitativi che dal punto di vista quantitativo con centinaia e centinaia di rider che prendono parte a competizioni ad hoc nell?ambito di campionati che sono destinati proprio a queste moto.
Chi ha avuto la fortuna di salire in sella a una pit bike non pu? certo negare l?emozione e il divertimento provati grazie a un?esperienza del genere: guidare questo tipo di moto ? un vero spasso, esaltante e appagante al tempo stesso. E se ? vero che le competizioni raccolgono un gran numero di appassionati, ? altrettanto vero che i piloti iscritti a campionati rappresentano solo il 5 per cento della platea complessiva di chi ha comprato queste moto. Diffuse a partire dal 2000 negli Usa, sono arrivate in Europa qualche anno pi? tardi, ma hanno recuperato il tempo perduto molto in fretta. A contribuire al loro successo, anche a livello mediatico, sono stati i ploti della Motogp, che hanno iniziato a spostarsi all?interno dei paddock dei vari gran premi proprio a bordo delle pit bike.
Come bisogna guidare una pit bike
In tutta Europa ogni anno sono pi? o meno 50mila le pit bike che vengono vendute, ma tutto lascia ipotizzare che queste cifre siano destinate ad aumentare nel tempo. Rispetto a un mezzo da motard o a una moto da cross non ci sono differenze particolari, anche per ci? che concerne le sensazioni di guida. Nel caso in cui si corra su pista, comunque, ? opportuno che il circuito scelto sia dimensionato. I tracciati per le pit bike, infatti, sono concepiti e sviluppati apposta per adattarsi alle loro caratteristiche: ci? vuol dire, tra l?altro, che sono meno rapidi e pi? corti. A proposito dello stile di guida, invece, si pu? prendere spunto dal motard, con ginocchio o piede a terra. Nel caso in cui si voglia optare per una guida su sterrato, non bisogna far altro che cambiare il cerchio davanti e ricorrere alle gomme da cross. Senza dimenticare, ovviamente, di modificare anche il proprio abbigliamento. Le caratteristiche di una pit bike
Il cilindro orizzontale e il motore a 4 tempi sono le caratteristiche pi? significative, dal punto di vista tecnico, di una pit bike. Questo tipo di moto si contraddistingue anche per il motore a sbalzo, cio? non nella culla, e per il telaio a culla aperto. Una pit bike professionale ha un prezzo che si aggira attorno ai 3mila euro, ma spendendo la met? ci si pu? assicurare comunque un mezzo in grado di funzionare senza problemi. Per avere un?idea del resto del mercato, ? sufficiente sapere che il costo medio di una moto tradizionale pu? toccare gli 8mila euro. Da notare, inoltre, che per le motard le gomme sono da 12 pollici, mentre per il cross c?? bisogno di una ruota davanti da 14 pollici. Correre sulle pit bike: cosa c?? da sapere
Guidare una pit bike non ? pericoloso, se si sa come farlo e se non si prendono rischi inutili. Le velocit? non sono molto elevate, il che vuol dire che anche in caso di incidente le probabilit? di infortuni gravi sono minime. In ogni regione italiana c?? almeno un circuito dedicato alle pit bike. Il prezzo da affrontare per entrare in pista varia da tracciato a tracciato, anche se di solito per una giornata intera non si spendono pi? di 20 euro. Volendo si potrebbe prendere in considerazione l?idea di prendere parte a una gara, e in questo caso la spesa aumenta: la tassa di iscrizione in genere ? sui 50 euro. I costi da sostenere
Ovviamente, quando si fa riferimento ai costi da sostenere per la pit bike bisogna pensare anche a quelli che riguardano la manutenzione del mezzo. In molti, poi, decidono di personalizzare le varie componenti o di comprare accessori dedicati. Insomma, come per le moto normali ci si pu? sbizzarrire dal punto di vista della customizzazione, anche in relazione agli pneumatici.
notizia da: valsassinanews.com
Chi ha avuto la fortuna di salire in sella a una pit bike non pu? certo negare l?emozione e il divertimento provati grazie a un?esperienza del genere: guidare questo tipo di moto ? un vero spasso, esaltante e appagante al tempo stesso. E se ? vero che le competizioni raccolgono un gran numero di appassionati, ? altrettanto vero che i piloti iscritti a campionati rappresentano solo il 5 per cento della platea complessiva di chi ha comprato queste moto. Diffuse a partire dal 2000 negli Usa, sono arrivate in Europa qualche anno pi? tardi, ma hanno recuperato il tempo perduto molto in fretta. A contribuire al loro successo, anche a livello mediatico, sono stati i ploti della Motogp, che hanno iniziato a spostarsi all?interno dei paddock dei vari gran premi proprio a bordo delle pit bike.
Come bisogna guidare una pit bike
In tutta Europa ogni anno sono pi? o meno 50mila le pit bike che vengono vendute, ma tutto lascia ipotizzare che queste cifre siano destinate ad aumentare nel tempo. Rispetto a un mezzo da motard o a una moto da cross non ci sono differenze particolari, anche per ci? che concerne le sensazioni di guida. Nel caso in cui si corra su pista, comunque, ? opportuno che il circuito scelto sia dimensionato. I tracciati per le pit bike, infatti, sono concepiti e sviluppati apposta per adattarsi alle loro caratteristiche: ci? vuol dire, tra l?altro, che sono meno rapidi e pi? corti. A proposito dello stile di guida, invece, si pu? prendere spunto dal motard, con ginocchio o piede a terra. Nel caso in cui si voglia optare per una guida su sterrato, non bisogna far altro che cambiare il cerchio davanti e ricorrere alle gomme da cross. Senza dimenticare, ovviamente, di modificare anche il proprio abbigliamento. Le caratteristiche di una pit bike
Il cilindro orizzontale e il motore a 4 tempi sono le caratteristiche pi? significative, dal punto di vista tecnico, di una pit bike. Questo tipo di moto si contraddistingue anche per il motore a sbalzo, cio? non nella culla, e per il telaio a culla aperto. Una pit bike professionale ha un prezzo che si aggira attorno ai 3mila euro, ma spendendo la met? ci si pu? assicurare comunque un mezzo in grado di funzionare senza problemi. Per avere un?idea del resto del mercato, ? sufficiente sapere che il costo medio di una moto tradizionale pu? toccare gli 8mila euro. Da notare, inoltre, che per le motard le gomme sono da 12 pollici, mentre per il cross c?? bisogno di una ruota davanti da 14 pollici. Correre sulle pit bike: cosa c?? da sapere
Guidare una pit bike non ? pericoloso, se si sa come farlo e se non si prendono rischi inutili. Le velocit? non sono molto elevate, il che vuol dire che anche in caso di incidente le probabilit? di infortuni gravi sono minime. In ogni regione italiana c?? almeno un circuito dedicato alle pit bike. Il prezzo da affrontare per entrare in pista varia da tracciato a tracciato, anche se di solito per una giornata intera non si spendono pi? di 20 euro. Volendo si potrebbe prendere in considerazione l?idea di prendere parte a una gara, e in questo caso la spesa aumenta: la tassa di iscrizione in genere ? sui 50 euro. I costi da sostenere
Ovviamente, quando si fa riferimento ai costi da sostenere per la pit bike bisogna pensare anche a quelli che riguardano la manutenzione del mezzo. In molti, poi, decidono di personalizzare le varie componenti o di comprare accessori dedicati. Insomma, come per le moto normali ci si pu? sbizzarrire dal punto di vista della customizzazione, anche in relazione agli pneumatici.
notizia da: valsassinanews.com
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