Dietro "leggerissima" insistenza di un certo romano ... ho buttato gi? due righe per recensire il SuperDuke con cui il buon Icy mi ha fatto giocare s? per il Passo del Ballino, strada che alterna stretti tornanti con curve ampie e dislivelli alla "cavatappi", il tutto condito con un asfalto perfetto e a dir poco "abrasivo"
Giocare, dicevamo...
S?, perch? la SD ? proprio questo: un fantastico giocattolone !!!
Quando la guidi capisci che ? stata pensata, progettata e costruita per il solo scopo di offrire una guida "fun" e terribilmente efficace, ma andiamo con ordine.
Estetica e finiture
Parere personale: ? proprio brutta !!!
Tozza, sgraziata, con linee nette e taglienti a contorno di una conformazione gibbosa tutta caricata sull'anteriore, con un serbatoio prominente (ma non ingombrate) e un codino esile e sfuggente che da contraltare a un cupolino sgraziato e gagliardamente "tosto". S?, tutta la moto d? l'impressione di una forte virilit? , di muscoli tonici, ben allenati, e terribilmente potenti. Certo, l'eleganza non ? il suo forte, ma non sarebbe consona al suo carattere cazzuto
La finiture sono a dir poco spartane. Sulla componentistica tecnica non si ? minimamente lesinato, e la moto gode di sospensioni raffinate (anche se non all'ultimissimo grido, ma tanto sono frociate non indispensabili ) e freni eccellenti, a cui fanno da contorno tubazioni in treccia ben fatte e ben sistemate, cos? come le pompe e l'accessoristica, sistemata nel modo migliore ai fini della guida concitata.
Ogni componente ? sfacciatamente definito in base a quel che deve fare, senza preoccuparsi eccessivamente del suo aspetto: ne ? un esempio il forcellone, rigido, preciso ed efficacissimo, tanto ben curato nella sua realizzazione quanto poco nella sua estetica, che appare povera e trasandata rispetto alle (a volte quasi barocche) realizzazioni dei concorrenti. La viteria, poi, ? di buona fattura (al contrario delle giapponesi ) e spessamente zincata, cos? da preservarsi contro gli attacchi delle intemperie e del tempo. Il resto, per?, parla di plastiche non eccezionali (anche se assemblate benino) e spesso fissate con il minimo indispensabile per non farle volare via . La strumentazione mi ricorda quella di qualche scooter 50, cos? come la plancia
Si capisce lontano un miglio che in questa moto la piacevolezza estetica ? stato l'ultimo dei pensieri dei progettisti, e che ? totalmente subordinata alla resa tecnica.
Anche la Hypermotard o la Megamoto, per fare un esempio, sono altrettanto "fun", ma in alcuni particolari o nella resa estetica generale le vedi pi? "leccate".
Per l'analisi tecnica di motore e telaio non avete certamente bisogno di me, quindi vi risparmio questo capitolo e passo direttamente alla...
Guida
Come detto prima, ? un giocattolo.
Permette al pilota di fare proprio quello che vuole, senza sottomettersi a nessun compromesso ciclistico.
Con quest'oggettino la fase di percorrenza ? del tutto superflua, e tra l'altro non sarebbe nemmeno particolamente gustosa, viste le sue quote ciclistiche vergognosamente agili ; si pu? pinzare con prepotenza all'ultimo istante direttamente dentro la curva (la moto di Icy aveva freni un po' spompi, ma credo che dipendesse dallo spurgo e dalle pasticche, perch? so cosa sanno fare le Brembo Triple Bridge), sbattacchiando gi? la moto (il termine "piega" presuppone un'eleganza d'azione che mal si addice a questo toro meccanico ) alla corda per poi riaprire il gas immediatamente, forti di una trazione miracolosa e di un motore che tira fuori dalle curve come una fionda. In frenata la forcella e tutto il complesso di sterzo offrono tutta la rigidit?e precisione che serve, permettendo una compostezza notevole in inserimento (che in questa moto ? un tutt'uno con la staccata), mentre a centro curva il trasferimentodi carico tra i due assi avviene istantaneamente e anche qui senza scompensi ciclistici.
Insomma, un mezzo "punta e clicca", come dice Icy, che permette di aggredire il misto stretto come mai mi era capitato di fare: abituato a parametri ciclistici "classici" (chi mi conosce sa che sono un amante del vintage anni '90 ), mi sono all'inizio ritrovato sempre corto in ingresso, o sempre in ritardo in uscita. No, questa moto va guidata a "clic" istantanei, come le moto dei videogiochi, che un attimo prima le vedi in rettilineo e il millisecondo successivo sono sdraiate in terra.
Il motore, poi, ? un pompone pazzesco !!!
Compresso oltre ogni ragionevole limite (avviarlo a spinta ? affare solo di Tyson, Maciste e pochi altri ), risponde al gas con immediatezza imbarazzante, ma senza mai essere pericolosamente ingestible, anzi la sua prontezza permette di gestire al meglio la guida con il gas, consci che il motore dar? sempre il sostegno desiderato nel momento esatto in cui lo si vuole, senza ritardi o picchi improvvisi.
E va forte... mamma se va forte !!!!
Spinge come un forsennato, sembra avere un fiato infinito, specie se correlato al poco spazio a disposizione nel misto stretto, in cui lo spazio finisce istantaneamente all'apertura del gas, quando si viene catapultati alla curva successiva come (appunto) in un videogioco.
Proprio per queste sue caratteristiche, per? (rigida, precisissima, cazzutissima) ? stancante: richiede fiato, fisico allenato e riflessi pronti. Senza contare che per essere goduta appieno vuole un gran coraggio e una notevole attitudine "stunt".
Mi ? piaciuta? S?, tanto, tantissimo: tra i tornanti ti fa sentire onnipotente.
Me la comprerei? MAI.
Tirando le somme non fa per me.
A parte che la trovo brutta in maniera invereconda , vuole un tipo di guida che ? l'esatto opposto di ci? che piace a me, che sopporto di buon grado frenate (non staccate) e uscita solo perch? sono indispensabile complemento a quell'orgasmo che ? la percorrenza di curva, cosa che con la SD ? inutile e non particolarmente gustosa. Io amo la guida fluida, scorrevole e lineare, in cui tutto avviene morbidamente e quasi in un continuum d'azione; la SD invece vuole azioni maschie e decise, con staccate violente e riaperture repentine del gas, meglio ancora se condite da stoppie e impennate.
Insomma... a me che sono anziano piacerebbe solo per farmi tre curve "tuttogusto", per poi fermarmi a riprendere fiato, ma chi ama le emozioni forti, le azioni decise e "virili", sicuramente ci si divertir? come un porcello.
Proprio come Icy, che sgrattugiava i carter sulle Dolomiti con quella santa della sua donna seduta dietro
Giocare, dicevamo...
S?, perch? la SD ? proprio questo: un fantastico giocattolone !!!
Quando la guidi capisci che ? stata pensata, progettata e costruita per il solo scopo di offrire una guida "fun" e terribilmente efficace, ma andiamo con ordine.
Estetica e finiture
Parere personale: ? proprio brutta !!!
Tozza, sgraziata, con linee nette e taglienti a contorno di una conformazione gibbosa tutta caricata sull'anteriore, con un serbatoio prominente (ma non ingombrate) e un codino esile e sfuggente che da contraltare a un cupolino sgraziato e gagliardamente "tosto". S?, tutta la moto d? l'impressione di una forte virilit? , di muscoli tonici, ben allenati, e terribilmente potenti. Certo, l'eleganza non ? il suo forte, ma non sarebbe consona al suo carattere cazzuto
La finiture sono a dir poco spartane. Sulla componentistica tecnica non si ? minimamente lesinato, e la moto gode di sospensioni raffinate (anche se non all'ultimissimo grido, ma tanto sono frociate non indispensabili ) e freni eccellenti, a cui fanno da contorno tubazioni in treccia ben fatte e ben sistemate, cos? come le pompe e l'accessoristica, sistemata nel modo migliore ai fini della guida concitata.
Ogni componente ? sfacciatamente definito in base a quel che deve fare, senza preoccuparsi eccessivamente del suo aspetto: ne ? un esempio il forcellone, rigido, preciso ed efficacissimo, tanto ben curato nella sua realizzazione quanto poco nella sua estetica, che appare povera e trasandata rispetto alle (a volte quasi barocche) realizzazioni dei concorrenti. La viteria, poi, ? di buona fattura (al contrario delle giapponesi ) e spessamente zincata, cos? da preservarsi contro gli attacchi delle intemperie e del tempo. Il resto, per?, parla di plastiche non eccezionali (anche se assemblate benino) e spesso fissate con il minimo indispensabile per non farle volare via . La strumentazione mi ricorda quella di qualche scooter 50, cos? come la plancia
Si capisce lontano un miglio che in questa moto la piacevolezza estetica ? stato l'ultimo dei pensieri dei progettisti, e che ? totalmente subordinata alla resa tecnica.
Anche la Hypermotard o la Megamoto, per fare un esempio, sono altrettanto "fun", ma in alcuni particolari o nella resa estetica generale le vedi pi? "leccate".
Per l'analisi tecnica di motore e telaio non avete certamente bisogno di me, quindi vi risparmio questo capitolo e passo direttamente alla...
Guida
Come detto prima, ? un giocattolo.
Permette al pilota di fare proprio quello che vuole, senza sottomettersi a nessun compromesso ciclistico.
Con quest'oggettino la fase di percorrenza ? del tutto superflua, e tra l'altro non sarebbe nemmeno particolamente gustosa, viste le sue quote ciclistiche vergognosamente agili ; si pu? pinzare con prepotenza all'ultimo istante direttamente dentro la curva (la moto di Icy aveva freni un po' spompi, ma credo che dipendesse dallo spurgo e dalle pasticche, perch? so cosa sanno fare le Brembo Triple Bridge), sbattacchiando gi? la moto (il termine "piega" presuppone un'eleganza d'azione che mal si addice a questo toro meccanico ) alla corda per poi riaprire il gas immediatamente, forti di una trazione miracolosa e di un motore che tira fuori dalle curve come una fionda. In frenata la forcella e tutto il complesso di sterzo offrono tutta la rigidit?e precisione che serve, permettendo una compostezza notevole in inserimento (che in questa moto ? un tutt'uno con la staccata), mentre a centro curva il trasferimentodi carico tra i due assi avviene istantaneamente e anche qui senza scompensi ciclistici.
Insomma, un mezzo "punta e clicca", come dice Icy, che permette di aggredire il misto stretto come mai mi era capitato di fare: abituato a parametri ciclistici "classici" (chi mi conosce sa che sono un amante del vintage anni '90 ), mi sono all'inizio ritrovato sempre corto in ingresso, o sempre in ritardo in uscita. No, questa moto va guidata a "clic" istantanei, come le moto dei videogiochi, che un attimo prima le vedi in rettilineo e il millisecondo successivo sono sdraiate in terra.
Il motore, poi, ? un pompone pazzesco !!!
Compresso oltre ogni ragionevole limite (avviarlo a spinta ? affare solo di Tyson, Maciste e pochi altri ), risponde al gas con immediatezza imbarazzante, ma senza mai essere pericolosamente ingestible, anzi la sua prontezza permette di gestire al meglio la guida con il gas, consci che il motore dar? sempre il sostegno desiderato nel momento esatto in cui lo si vuole, senza ritardi o picchi improvvisi.
E va forte... mamma se va forte !!!!
Spinge come un forsennato, sembra avere un fiato infinito, specie se correlato al poco spazio a disposizione nel misto stretto, in cui lo spazio finisce istantaneamente all'apertura del gas, quando si viene catapultati alla curva successiva come (appunto) in un videogioco.
Proprio per queste sue caratteristiche, per? (rigida, precisissima, cazzutissima) ? stancante: richiede fiato, fisico allenato e riflessi pronti. Senza contare che per essere goduta appieno vuole un gran coraggio e una notevole attitudine "stunt".
Mi ? piaciuta? S?, tanto, tantissimo: tra i tornanti ti fa sentire onnipotente.
Me la comprerei? MAI.
Tirando le somme non fa per me.
A parte che la trovo brutta in maniera invereconda , vuole un tipo di guida che ? l'esatto opposto di ci? che piace a me, che sopporto di buon grado frenate (non staccate) e uscita solo perch? sono indispensabile complemento a quell'orgasmo che ? la percorrenza di curva, cosa che con la SD ? inutile e non particolarmente gustosa. Io amo la guida fluida, scorrevole e lineare, in cui tutto avviene morbidamente e quasi in un continuum d'azione; la SD invece vuole azioni maschie e decise, con staccate violente e riaperture repentine del gas, meglio ancora se condite da stoppie e impennate.
Insomma... a me che sono anziano piacerebbe solo per farmi tre curve "tuttogusto", per poi fermarmi a riprendere fiato, ma chi ama le emozioni forti, le azioni decise e "virili", sicuramente ci si divertir? come un porcello.
Proprio come Icy, che sgrattugiava i carter sulle Dolomiti con quella santa della sua donna seduta dietro
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