Originally posted by giors
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ledenon agosto 2007 paura
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Originally posted by Toledo View PostS?, Giorgio ? un grande, oltre che un manico impressionante
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Originally posted by giors View PostLo conosco anche io,ma non molto..solo alcuni contatti,tramite il suo meccanico Stefano(mio amico)..mi sembra una brava persona,da lui ho comprato la mia moto nuova (quella del suo team Stk)..che dici,mi ha rifilato un pacco?!
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Allora finalmente ho due secondi per scrivere qualcosa su Ledenon.
Sono partito il giorno prima il mattino con tutta calma con le mie due bimbe sul furgone e la mia spettacolare moglie, sono arrivato il pomeriggio presto e mi sono presentato al bed and breakfast che avevo prenotato veramente spettacolare, restaurato da due mesi pulito tre camere e le tipe veramente gentili ci hanno offerto un aperitivo appena siamo arrivati con le altre due camere ( due bottiglie di bianco di ledenon ).
La sera siamo andati a mangiare in un posticino veramente particolare li vicino e poi subito a nanna.
La mattina sveglia presto con colazione nel giardinetto del b&b con l'impossibile da mangiare e poi di corsa in pista.
Non ero solo ma sono venuti anche il mio amico Marco e Luchino, preparazione solita sia della moto che mia e poi subito in pista a vedere sta Ledenon che già dal paddock o per meglio dire dal box che abbiamo preso (50 € al giorno ) fa veramente sbalordire.
Appena entrato non so veramente che dire mi sembra di essere sul taboga non capisci per almeno un turno sta cavolo di pista scollinamenti, curve ceche salite paura e discese da brivido veramente non si capisce una mazza però inizia a piacermi.
Al secondo turno va meglio giro già sul 1.40 e inizio a capirci qualcosa, entro al terzo e mi piace sempre più sta pistona disumana e giro sul 1.36, entro ancora un turno prima di pranzo e riesco a stampare un bel 1.32, esco felicissimo anche perchè mi ero prefissatto di fare almeno un 1.36 quindi supefelice del mio tempone.
Guardo la gomma dietro ed è sbranata e in effetti la sento scivolare parecchio quindi visto che è la pausa pranzo mi affretto a smontareil gommone e a farmi sostituire la gomma con la mia 205/60 dunlop portata da casa
... continua
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Ah scusate alle due ho la gara e io alle 1.45 sono ancora li con la mia gomma in mano e la mia dolce metà che mi aiuta e rimetterla su, quindi tutto di corsa affaticato e già sudato mi fiondo alla partenza, ci viene spiegato il tutto tre giri di riscaldamento e poi fermi come si arriva in griglia, bene arrivo quarto, cavolo io non sono mai partito da fermo con la mia difatti parto malissimo e in attimo sono decimo poi giro dopo giro riesco a prenderne uno per volta ma al 7 giro finale mi qualifico sesto, poche balle sono contentissimo però niente coppa azzo solo fino al quinto.
Cavolo se non mi fossi affaticato e avessi mangiato qualcosa, cavolo fossi partito bene forse, cavolo se non ero sudato già in partenza, cavolo cavolo niente va benissimo così e per essere la prima volta il primo giorno a ledenon sono contentissimo certo spero che migliorerò.
Il pomeriggio continuo a girare sul 1.31 e 1.32 ma non miglioro ( ah ingara tutti 1.31).
Il giorno dopo continuo a girare sui tempi ma ho finito la gomma davanti e non me la sono portata dietro azzo scendo sempre di più, provo a rimettermi in gara ma alla prima veloce la moto mi scivola all'anteriore veramente male quindi decido che va bene così e esco al primo giro. Certe volte ci sono dei sesti sensi non so come spiegarlo meglio così.
.... continua
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La pista .......
Stupenda veramente stupenda mai vista una pista così, la consiglio tanto anche se la ritengo molto tecnica e difficile da imparare, però ragazzi non vedo l'ora di tornarci ......... spettacoloooooooooooooooooooooooooooooooo
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questo testo non l'ho scritto io però trovo che sia perfetto almeno per quanto mi riguarda
DESCRIZIONE GIRO:
Rettilineo in salita di 5° si passa sulla linea del traguardo, qui la salita si accentua rendendo impossibile vedere la 1° curva, a sinistra, bisogna quindi avere fiducia e tenere aperto fino a quando non si vede l’ingresso della curva; solo a quel punto, si toglie una marcia senza frenare ed anticipando si entra in curva sfiorando il cordolo in ingresso.
Piegone incredibile, la curva comunque tende a riaprire per qualche metro prima della seconda curva a sinistra, è il caso quindi di dare ancora gas per un attimo prima di rilasciare per impostare la seconda che per via del fatto che è a raggio abbastanza costante si riesce a fare in rilascio correggendo col freno dietro.
La terza curva è il proseguimento delle prime due ma è molto + stretta (effettivamente sono tre curve ma quando sei in pista ne fai una sola con raggio sporco), a questo punto, con moto inclinata(!!!) si passa alla terza (per fortuna che non uso il cambio rovesciato) pinzando con + decisione sul freno dietro per riuscire a rimanere stretti e fare poca strada.
A metà di questa curva si può iniziare a dare gas portandosi esterni per tagliare una semicurva a destra che inizia in salita e finisce in discesa.
Si scarica tutta la terza portandosi verso sinistra per affrontare la curva successiva a destra.
Qui si arriva di terza pinzando all’ultimo, conviene ritardare un pochino l’inserimento perché la curva, anche se stretta inizia in discesa ma finisce in salita quindi si possono mollare i freni “sulla fiducia”, scalare in seconda e lasciar correre la moto che rallenterà da sola quanto basta.
La riapertura del gas si può dare in tranquillità subito dopo la metà della curva a moto molto inclinata perché grazie all’uscita in salita il carico sulla ruota posteriore ti evita perdite di aderenza.
Si scarica la terza in salita, si passa in 4° sullo scollinamento che ti porta (alla cieca) sul piano dove si trova un tornante medio lento a sinistra.
Qui si deve stare molto a destra, frenando morbidi perché a causa delle piccole sconnessioni si rischia di mandare in crisi la forcella. Purtroppo ne qui ne in altri punti della pista si possono fornire delle indicazioni sul punto di staccata dato che il circuito ha come unici riferimenti dei birilli a lato pista che non devono essere mai considerati oggetti fissi!!!
Quindi, si rimane sulla destra, si frena, si leva una marcia (meglio usare la terza perché in seconda la moto ti si imballa in uscita di curva) e, con traiettoria pulita si affronta questo tornante a raggio costante col classico metodo del “largo-stretto-largo”
È fondamentale uscire belli larghi da qui perché pochi metri dopo ci si ritrova una curva a sinistra; quindi si esce dal tornante di terza, si spalanca si mette subito la 4° e ritardando un pochino la curva si entra in pieno dosando appena in uscita per tenere la linea stretta fondamentale per la curva successiva e per non ritrovarsi la moto per cappello dato che a metà curva inizia una discesa impressionante!!
Vedi tracciato
Questa è una curva dove si fanno in tempi:
inizia in discesa e finisce in piano, anche se il buonsenso non lo consiglia si deve fare senza frenare, si ritarda la chiusura del gas entrando belli larghi per evitare i dossi a metà ed accelerando tutto subito appena inserita la moto.
Questa curva (è il caso di dirlo) ti catapulta verso una curva a gomito a destra che inizia in piano per pochissimi metri e prosegue in salita.
Qui si arriva di 4°, si frena (non troppo)e si scala una marcia (forse 2) entrando belli stretti e veloci, tanto la curva tende ad allargare e la salita ti rallenterà, proprio per questo qui bisogna darci palate di gas altrimenti va a finire che ci si ferma in salita.
Purtroppo questa salita porta ad una serie di due curve che tanto per cambiare :
a- non si vede un nulla (neppure l’ingresso)
b- sono vicine e le fai come se fossero una sola
quindi, si tiene la destra e, appena si vede il cielo (vuol dire che sei alla fine della salita e, dato che è ripida non vedi nulla dietro), si curva a sinistra sulla fiducia (quasi nessuno la imbrocca: o si va stretti a cordolo o larghi per prati) ed a metà curva si molla il gas avvicinandosi in rilascio sempre piegati alla curva successiva dove, prima di entrare, si mette la seconda.
Io qui entro largo per via della velocità e poi , col freno dietro, faccio chiudere la moto stringendo molto in uscita per poter impostare la curva successiva a destra (si fa in 3° che si trova a pochi metri, questa non è molto impegnativa ma si deve stare attenti a non fare troppa strada dandoci gas inutile.
Si viene quindi giù da una discesa con un sinistra destra accennato (4° marcia, 5° se si vuole + facilità di guida) e ci si prepara per l’ultima curva. Personalmente preferisco fare appena la 1° curva a sinistra per rialzare presto e, con fare furtivo, punto il centro del cordolo della curva a sinistra prima del traguardo andando a frenare e scalare sul cordolo interno della curva a destra che la precede, quindi frenando morbido levo 2 marce ed entro a sinistra stretto a gas spalancato per non perdere giri sulla salita del traguardo che sembra l’Everest!
NOTE:
State attenti sempre a non esagerare.
La pista è da 10 e lode sia come tracciato che per il grip, il problema vero è la sua conformazione che rende praticamente cieca ogni curva; i commissari, per di più, spesso non prestano attenzione a ciò che succede in pista, non è quindi raro ritrovarsi moto e pilota sdraiati in traiettoria .
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