Lele, ti prego di astenerti da certi insulsi commenti che non credevo ti appartenessero: sei una persona decisamente sveglia e intelligente, e parole del genere dette da te mi stupiscono alquanto, oltre a farmi dubitare della mia capacità di guidizio, a questo punto.
La "polemica" (voi sembrate dipingerla così quindi mi adeguo al vostro registro) che ho sollevato è legata semplicemente alla spiegazione di un meccanismo che mi sfugge.
Cerco di spiegarmi.
Io, appoggiando la lodevole iniziativa di Mito, ho eseguito il mio bonifico: mi sembrava un'operazione assolutamente meritevole e GIUSTA, e senza pensarci sù ho donato il mio "pieno" . Il risultato finale di questo mio gesto è che nel conto di raccolta si è aggiunta una somma in più per DOC67. Ecco, mi sembrava che tutto fosse a posto ed esaurito qui, visto che lo scopo unico di quest'iniziativa è dare un aiuto a Doc.
Poi invece mi si viene a dire che bisogna apporre un timbro all'avvenuta donazione scrivendo un "fatto" nel post, cosa che reputo non indispensabile per i motivi di cui sopra.
A questo punto interviene Pippo dicendomi che (testuali parole) "bisogna essere limpidi e far scrivere "fatto",cosi' da associare,bonifici,nome e cognome,nik ecc ecc", il che vuol dire che si devono rendere pubbliche le donazioni (associare bonifici ai nomi vuol dire questo, almeno se 2+2 fa ancora 4), solo che subito dopo scrive (sempre testuali parole) "senza sbandierare chi ha messo o quanto ha messo", che contraddice l'affermazione appena precedente.
Di fronte a questa palese contraddizione, che mi spiazza, ho chiesto lumi. Il punto è che io ho chiesto una spiegazione perchè interessato al meccanismo insito dietro alla vicenda, all'equazione che governa questa procedura (ahimè, da progettista meccanico ho il pallino di sviscerare il perchè delle cose), non perchè intendevo alzare polveroni, anche perchè credevo che esistesse un'equazione semplicissima a spiegare il tutto. Io la ignoravo, e l'ho chiesta a Voi. A casa mia, cercare di sviscerare un'equazione non solleva nessun polverone né tantomeno irrita così gli animi, al punto da far esternare commenti così insulsi e privi di senso come quello di lele. Da quando in qua la curiosità è associata all'asilo nido (oltretutto in un'accezione negativa)?
Io volevo sapere PERCHE' (per la mia curiosità di meccanico) bisogna dire di aver eseguito il bonifico in quanto (scioccamente, a questo punto) pensavo che fosse suffciente donare e basta.
In risposta alla mia domanda mi sono state date due dichiarazioni contrastanti, cosa che ha aumentato ancora di più la mia confusione.
Ad ogni modo, la cosa VERAMENTE IMPORTANTE, ossia la donazione, è stata fatta (potete prendere questa mia frase come il "fatto" da Voi richiesto) e questo mi basta.
Mi sarebbe piaciuto conoscere il meccanismo di questa procedura, che mi incuriosiva, ma pazienza.
Come ultimo tentativo, riassumendo ancora, provo a suggerirvi le risposte (almeno, quelle che vengono in mente a me):
a) si devono rendere pubblici DONATORI E DONAZIONI per evitare lucraggi (cosa che però mi pare stupida al solo pensiero, visto che stiamo parlando di persone dall'elevata caratura morale)
b) si devono rendere pubblici i DONATORI (non le donazioni) per semplice conoscenza
La soluzione "a" ha un suo filo logico, anche se è squallida al solo pensiero
La soluzione "b" non è squallida, ma ha un motivo che mi è oscuro (almeno ai fini dello scopo dell'iniziativa).
L'unica spiegazione che mi viene in mente è che così facendo DOC67 avrebbe i nominativi delle persone alle quali essere grato, ma anche questa spiegazione mi fa acqua, perchè una simile iniziativa mi sembrerebbe QUANTOMENO DOVEROSA, quindi non avrebbe nulla per cui ringraziarci; anzi, mi sembrerebbe il minimo.
Forse devo smettere di pensare in termini così rigidamente meccanici: il principio causa/effetto non sempre si sposa a tutto.
Vabbuò, dai... quel che contava è stato fatto; il resto sono chiacchere.
Mi scuso se involontariamente ho sollevato un polverone: cerco di trasporre i "perchè" delle persone alle leggi della meccanica, e questo mi porta a ragionare in termini rigidi che sono insufficienti, in simili frangenti.
Chiedo di nuovo venia, e avanti con le donazioni.
La "polemica" (voi sembrate dipingerla così quindi mi adeguo al vostro registro) che ho sollevato è legata semplicemente alla spiegazione di un meccanismo che mi sfugge.
Cerco di spiegarmi.
Io, appoggiando la lodevole iniziativa di Mito, ho eseguito il mio bonifico: mi sembrava un'operazione assolutamente meritevole e GIUSTA, e senza pensarci sù ho donato il mio "pieno" . Il risultato finale di questo mio gesto è che nel conto di raccolta si è aggiunta una somma in più per DOC67. Ecco, mi sembrava che tutto fosse a posto ed esaurito qui, visto che lo scopo unico di quest'iniziativa è dare un aiuto a Doc.
Poi invece mi si viene a dire che bisogna apporre un timbro all'avvenuta donazione scrivendo un "fatto" nel post, cosa che reputo non indispensabile per i motivi di cui sopra.
A questo punto interviene Pippo dicendomi che (testuali parole) "bisogna essere limpidi e far scrivere "fatto",cosi' da associare,bonifici,nome e cognome,nik ecc ecc", il che vuol dire che si devono rendere pubbliche le donazioni (associare bonifici ai nomi vuol dire questo, almeno se 2+2 fa ancora 4), solo che subito dopo scrive (sempre testuali parole) "senza sbandierare chi ha messo o quanto ha messo", che contraddice l'affermazione appena precedente.
Di fronte a questa palese contraddizione, che mi spiazza, ho chiesto lumi. Il punto è che io ho chiesto una spiegazione perchè interessato al meccanismo insito dietro alla vicenda, all'equazione che governa questa procedura (ahimè, da progettista meccanico ho il pallino di sviscerare il perchè delle cose), non perchè intendevo alzare polveroni, anche perchè credevo che esistesse un'equazione semplicissima a spiegare il tutto. Io la ignoravo, e l'ho chiesta a Voi. A casa mia, cercare di sviscerare un'equazione non solleva nessun polverone né tantomeno irrita così gli animi, al punto da far esternare commenti così insulsi e privi di senso come quello di lele. Da quando in qua la curiosità è associata all'asilo nido (oltretutto in un'accezione negativa)?
Io volevo sapere PERCHE' (per la mia curiosità di meccanico) bisogna dire di aver eseguito il bonifico in quanto (scioccamente, a questo punto) pensavo che fosse suffciente donare e basta.
In risposta alla mia domanda mi sono state date due dichiarazioni contrastanti, cosa che ha aumentato ancora di più la mia confusione.
Ad ogni modo, la cosa VERAMENTE IMPORTANTE, ossia la donazione, è stata fatta (potete prendere questa mia frase come il "fatto" da Voi richiesto) e questo mi basta.
Mi sarebbe piaciuto conoscere il meccanismo di questa procedura, che mi incuriosiva, ma pazienza.
Come ultimo tentativo, riassumendo ancora, provo a suggerirvi le risposte (almeno, quelle che vengono in mente a me):
a) si devono rendere pubblici DONATORI E DONAZIONI per evitare lucraggi (cosa che però mi pare stupida al solo pensiero, visto che stiamo parlando di persone dall'elevata caratura morale)
b) si devono rendere pubblici i DONATORI (non le donazioni) per semplice conoscenza
La soluzione "a" ha un suo filo logico, anche se è squallida al solo pensiero
La soluzione "b" non è squallida, ma ha un motivo che mi è oscuro (almeno ai fini dello scopo dell'iniziativa).
L'unica spiegazione che mi viene in mente è che così facendo DOC67 avrebbe i nominativi delle persone alle quali essere grato, ma anche questa spiegazione mi fa acqua, perchè una simile iniziativa mi sembrerebbe QUANTOMENO DOVEROSA, quindi non avrebbe nulla per cui ringraziarci; anzi, mi sembrerebbe il minimo.
Forse devo smettere di pensare in termini così rigidamente meccanici: il principio causa/effetto non sempre si sposa a tutto.
Vabbuò, dai... quel che contava è stato fatto; il resto sono chiacchere.
Mi scuso se involontariamente ho sollevato un polverone: cerco di trasporre i "perchè" delle persone alle leggi della meccanica, e questo mi porta a ragionare in termini rigidi che sono insufficienti, in simili frangenti.
Chiedo di nuovo venia, e avanti con le donazioni.
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