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mi parlate del 954RR ultima versione ?

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    #1

    mi parlate del 954RR ultima versione ?

    ? da un po che mi sta balenando in testa l idea di affiancare un altra moto, di un altro segmento , alla mia nuda kawasaki

    una delle poche moto che mi attirano del mercato attuale ? l ultima versione del CBR 954 (dal 2002 in poi).
    esteticamente mi piace un sacco, una delle poche carenate che attualmente mi gusta veramente quando la guardo
    mi sembra una moto con una gran personalit? (parlo di sensazioni a pelle), ma nn avendola mai provata volevo sentire qualche parere da chi la conosce

    ho letto qualche recensione in rete, e pare un bel mezzo per quello che serve a me.
    la userei molto in strada, con qualche capatina saltuaria in pista (visto che sarebbe la seconda moto ipotizzo un 5000/8000km annuali)
    che mi dite riguardo ?
    ? vero che ? cosi leggera e maneggevole come dicono?
    ? vero che ha un impianto frenante notevole?
    dal 2002 fino all ultimo anno di produzione (2004? ) ci sono stati degli aggiornamenti?
    problemi particolari ?

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    #2
    L'ho scritto tempo addietro. Non essendoci la funzione "cerca" sul forum, lo posto nuovamente. Spero possa essere utile e chiedo scusa a chi l'avesse gi? letto (monotonia).


    Lezioni di filosofia

    Honda CBR 954 Fireblade (2003) vs Aprilia RSVmille (2002)

    Le due moto sono ferme, una accanto all?altra, nel piazzale e l?emozione che si prova davanti a tanta tecnologia sportiva ? notevole ancor prima di salire in sella. Le linee non sono particolarmente affilate ma un esame sommario lascia cadere l?occhio sugli infiniti particolari pregiati che invitano ad infilare immediatamente il casco. I curati telai in alluminio (pregevole in particolare quello italiano) unitamente al reparto sospensioni completamente regolabile promettono di fornire la giusta rigorosit? mentre l?impianto frenante ben dimensionato assicurer? sempre spazi d?arresto sicuri.
    Finalmente ? giunto il momento di poter salire in sella a queste cavalcature che rappresentano il vertice della loro gamma di produzione. Entrambe sono dotate di semi-manubri piuttosto alti e larghi tali da evitare torsioni eccessive dei polsi e consentire una postura piuttosto rilassata. Le affinit? tra le due sedute terminano comunque con questo particolare poich? la diversa concezione del propulsore si riflette in posizioni di guida altrettanti dissimili.
    L'Aprilia, dotata di un serbatoio stretto, lascia che le ginocchia si stringano regalando la sensazione, quasi incredibile viste le dimensioni globali, di trovarsi in presenza di un mezzo di minore cilindrata. La Honda possiede, al contrario, un telaio molto largo che costringe a divaricare le gambe ma anche una seduta pi? bassa che consente di toccare meglio a chi non superi i 180cm.
    L?atteso momento dell?accensione dei motori ? finalmente giunto ed ? stupendo poter udire il borbottio prepotente del bicilindrico di Noale confondersi con la voce, pi? sommessa, dell?unit? giapponese. Sebbene siano entrambe al regime minimo, rileviamo la presenza dell?obsoleta levetta dell?aria sull?italiana, il canto che esce dagli scarichi di serie sembra richiamare il pilota come le sirene fecero per Ulisse promettendo una giornata memorabile.


    Cavalleria rusticana

    Decidiamo, per una piccola forma di nazionalismo, di scegliere per prima l?intrigante RSV alla potentissima Fireblade. Bastano pochi metri per accorgersi del carattere sportivo, scorbutico ed irruento che caratterizzano l?energico propulsore sopra il quale sediamo. La presenza dell?iniezione elettronica mitiga solo in parte queste peculiarit? e la spinta si dimostra incredibilmente piena a qualsiasi regime. Basta sfiorare l?acceleratore perch? questo trattore nostrano lasci scaturire valori di coppia pronti a garantire brividi ed accelerazioni sempre pronte. L?unico vero difetto di questa unit?, percepibile soprattutto nei percorsi cittadini, risiede nell?erogazione irregolare sotto i 3500giri/min che costringe ad aiutarsi con la frizione.
    Quest?ultima si dimostra discretamente modulabile e, grazie al sistema di servoassistenza, anche piuttosto morbida nell?utilizzo per un polso abituato a guidare correntemente. Il cambio, veloce e preciso, ? l?amico migliore che si possa desiderare quando si decide di guidare con grinta e lasciar ruggire il leone veneziano sino al limitatore. Si registra unicamente un?eccessiva durezza del comando a pedale che, in ogni caso, non risulta particolarmente fastidiosa grazie anche all?elasticit? di questo bicilindrico che permette di limitarne abbondantemente l?utilizzo.
    Le strade di montagna misto/veloce sono decisamente quelle che questo frazionamento preferisce donando quel genere di soddisfazioni che portano il motociclista ad un grosso sorriso ebete. La sensazione di tenuta di questo mezzo trasmette ? tanto elevata che anche il pilota meno esperto, una volta fatta l?abitudine alla potenza in gioco, si trover? costantemente a marciare ad un passo totalmente inaspettato. L?avantreno granitico disegna le curve veloci come un compasso e l?appoggio risulta sicuro anche quando il codice ? stato involontariamente ed ampiamente superato. Tanta stabilit? si paga con un?agilit? piuttosto scarsa. Non ci si trova di fronte ad un fedele cagnolino pronto ad obbedire ai nostri ordini, quanto piuttosto ad un buon amico disposto a fare quanto richiesto solo se spronato da una guida di corpo piuttosto energica. La sella piccola ed il serbatoio stretto aiutano molto in questo frangente ma rimane comunque una guida poco intuitiva, all?inizio, per un neofita oppure un pilota abituato ad una naked.
    Nel caso si esagerasse, per fortuna, si potr? confidare nell?ottimo impianto Brembo serie oro per frenare i nostri entusiasmi. I grossi dischi posizionati all?anteriore lavorano unitamente a pinze tradizionali, comunque ottime, e tubi in treccia presenti di serie per garantire un mordente di riferimento ed una modulabilit? al vertice. E' sufficiente un dito per ottenere spazi d'arresto minimi e calibrare sempre la giusta forza sulla leva. Scarso, al contrario, il piccolo disco posteriore che risulta inutile nella maggior parte dei casi.


    L?insostenibile leggerezza dell?iniezione

    Lasciamo con un velo di tristezza la tracotanza del motore Aprilia per cambiare continente e filosofia di sportivit?. E? giunto il momento di saggiare la tecnologia Honda ed uno dei suoi migliori prodotti, ovvero la CBR 954 Fireblade.
    Appena toccata la morbidissima frizione ci si accorge immediatamente di quanto gli scrittori di questi libri siano dissimili tra loro sebbene perseguano il medesimo genere letterario. La moto parte quasi da sola sfiorando appena l?acceleratore e la sensazione ? quella di trovarsi in presenza di una mappatura studiata attentamente nonch? di un mezzo capace di un?elasticit? fuori dal comune. Il propulsore gira piatto in sesta marcia a regimi che metterebbero in difficolt? un diesel per poi ripartire regolare con una discreta spinta al minimo comando del guidatore. Il vigore cresce senza sussulti sino alla quota di 8000giri/min. dove si trasforma da Dr. Jekyll in Mr. Hyde lasciando il cavaliere meno esperto letteralmente appeso ai semi-manubri. Niente paura comunque poich? la perfetta taratura, oltre alla manopola dell?acceleratore dalla lunga escursione, permettono di dosare sempre giusta potenza evitando situazioni imbarazzanti e derapate indesiderate come accade sull?italiana.
    La coppia discreta permette di utilizzare poco il cambio che rappresenta, forse, il vero punto debole del progetto giapponese. Nel complesso risulta sufficientemente preciso ma ? spesso duro e contrastato nell?uso rilassato abbassando la notevole qualit? generale percepita.
    Il peso del veicolo decisamente ridotto, per un mezzo di questa cubatura, facilita le manovre a bassa velocit? e dona un?agilit? sorprendente in ogni situazione. Impostare le curve diventa semplice ed intuitivo in ogni frangente anche per chi non ? abituato alla guida sportiva. Tutte queste peculiarit? riescono a rendere i 151CV dichiarati paradossalmente adatti a chiunque e, soprattutto, ad ogni genere di utilizzo (sempre a patto di usare la testa).
    In citt? non ci si pu? aspettare la praticit? di uno scooter ma cercate di non sorprendervi quando tenterete di sgusciare nel traffico esattamente come se aveste una di queste polivalenti armi urbane. Le vibrazioni piuttosto scarse, a patto di non portare il motore verso il massimo, consentono anche lunghi tratti autostradali senza particolari affaticamenti.
    Nei percorsi misti la vera indole della belva pu? essere liberata, mantenendo un occhio ai pericoli della strada, e portare al piacere di approfittare della rapidit? con cui la moto di Tokyo scende in piega oppure cambia direzione.
    Un comportamento che ha nella parola ?equilibrio? la sua massima espressione e che sapr? accontentare sia chi percorrer? il tragitto casa-lavoro sia lo smanettone pi? impenitente. Solamente nei curvoni pi? veloci la stabilit? scende a livelli solo discreti se paragonata con quella incredibile dell'avversaria veneta. In caso si necessiti di rallentare non ci saranno mai problemi grazie all?efficace sistema frenante Nissin montato di serie. Anche in questo caso le pinze tradizionali lavorano perfettamente seppur mancando dei tubi aeronautici e l?unico appunto potrebbe essere fatto all?azione troppo incisiva nella prima parte di escursione della leva, la quale potrebbe mettere in difficolt? i meno esperti. Sempre gestibile l?unit? posteriore che si dimostra utile per correggere la velocit? in traiettoria.

    A ruote ferme?

    Scendiamo a malincuore dopo centinaia di curve ben pennellate e cerchiamo di fare il punto della situazione analizzando anche ci? che, presi dall?entusiasmo, torna alla mente solo una volta lontani da queste meraviglie della tecnica.
    La richiesta di carburante, una volta interesse unico degli automobilisti, comincia ad essere osservata anche dalla nostra categoria sebbene in secondo piano rispetto alle prestazioni. Questa voce rappresenta probabilmente il rovescio della medaglia per l?enorme generosit? di coppia del motore italiano. L?Aprilia si attesta su valori sempre piuttosto alti che vanno dai 15-16Km/l per il turismo sino ai 10-11Km/l per l?utilizzo emozionante su strada limitando, purtroppo, anche l?autonomia totale. Nelle medesime condizioni la Honda riesce a fare decisamente meglio (il cruscotto propone anche il consumo istantaneo) attestandosi sui 19-20Km/l nel primo caso e ben 13-14Km/l nel secondo.
    Leggibile e completa in entrambe le moto la strumentazione anche se, nel caso della giapponese, si ha una spia della riserva sicuramente pi? precisa.
    Ultima nota infine per il calore prodotto visto che la prova ? stata svolta in piena estate. Entrambe generano un calore notevole per alimentare questi 1000cc di puro divertimento, tuttavia, mentre l?italiana si limita a produrre aria calda, la cavalcatura dagli occhi a mandorla arriva, in citt?, ad arroventare il telaio in maniera indecorosa costringendo a scostare le gambe onde evitare di scottarsi.


    Conclusioni

    Finiture - Telai, sospensioni, forcelloni e freni sono perfettamente curati. Povere alcune plastiche sull?italiana ma anche sulla giapponese non mancano accoppiamenti imperfetti e piccole cadute di stile che portano ad un sostanziale pareggio.

    Motore - Impossibile decidere un vincitore poich? entrambi emozionano il pilota con tonnellate di adrenalina utilizzando filosofie agli antipodi tra loro. Decisamente egregio nell'uso sportivo strade il bicilindrico di Noale che trovo, personalmente, pi? sfruttabile in tal senso e maggiormente emozionante. Eclettico e perfetto il propulsore Honda che permette di consumare meno mantenendo un passo comunque velocissimo ed una ripresa robusta anche ai medi regimi. Facile anche per un neofita ? capace comunque di erogare un numero impressionante di cavalli difficilmente sfruttabili dal pilota comune senza chiudersi in un circuito.

    Agilit? - Questo settore rappresenta il punto debole per Aprilia e la peculiarit? pi? esaltante della Honda. La prima imposta ancora la curva quando la seconda ha gi? preso la corda, ovviamente a meno di riuscire a guidare di forza ed avere notevole esperienza.

    Stabilit? - La rivincita della millona veneta ha la sua incarnazione in questa voce. L?avantreno sembra un bisturi nella gomma e rende sicuro anche il principiante nelle situazioni pi? impensabili. Buona comunque anche la prestazione della sportiva giapponese nonostante non raggiunga questa volta l?avversaria.

    Sospensioni - Raffinate e completamente regolabili per entrambe i modelli. Difficile sfruttarle a pieno su strada. In ogni caso mi sono personalmente trovato meglio con l?italiana anche se questo giudizio non pu? prescindere dallo stile di guida.

    Freni - Sostanzialmente si equivalgono e sono ben dimensionati. Promettono piccoli spazi d?arresto e mantengono ci? che dicono. Superiore, di poco, per modulabilit? l?impianto Brembo mentre decisamente pi? utile il freno posteriore della Honda.

    Consumi - Variabili ma sempre discreti con la giapponese. Decisamente salato il conto del benzinaio con l'italiana.

    Guida in citt? - Motore regolare e frizione morbida donano la vittoria alla Fireblade. Non ? un mistero d?altro canto che le sportive di Tokyo abbiano sempre avuto un occhio particolare ad abitabilit? e polivalenza. Pessime sui tombini le sospensioni di entrambe.

    Turismo - Mi sentirei di decretare una vittoria ai punti per la CBR, il cui motore eccelle per mancanza di vibrazioni e consumi. La posizione di guida sarebbe forse pi? rilassata sulla moto di Noale se non fosse per le pedane troppo alte che costringono ad una postura innaturale.

    Riparo dall'aria - Un sostanziale pareggio. Le carene ampie proteggono discretamente. Leggermente migliore il riparo offerto alle gambe sull?RSV grazie al serbatoio pi? stretto che consente una posizione pi? raccolta.

    Guida veloce (gita) - Decisamente migliore la Honda grazie al propulsore che permette di modulare sempre bene l'acceleratore (nonostante un leggero effetto apri-chiudi). Impossibile andare a velocit? da codice con l'RSV.

    Guida sportiva pura - L?RSV nasce dall?esperienza maturata dalle corse e questo ? decisamente il segmento che predilige. In pista probabilmente si invertirebbero i ruoli grazie all'allungo del quattro cilindri, ma su strada ? ?il pompone veneto? che detta legge divertendo maggiormente e stampando sorrisi sul volto a profusione.

    In coppia - Sostanzialmente sono due moto adatte prevalentemente all?utilizzo in solitario (l?Aprilia viene venduta con la copertura per il sellino di serie). La sella ? poco imbottita, le pedane troppo vicine alla seduta e nessun appiglio ? presente. La passeggera utilizzata per la prova, patita di prestazioni, ha preferito la scomodit? dell?italiana grazie alle continue emozioni fornite dal possente motore.

    Giudizio globale - Due ottimi prodotti venduti a prezzi del tutto simili. Se l?RSV incarna il mito della moto sportiva nostrana, ? altrettanto vero che la Honda lascia poco spazio al caso, mostrando un progetto perfetto ed equilibrato. Si tratta, come gi? accennato, di un confronto che pone una di fronte all?altra due diverse filosofie sportive prima ancora che differenti architetture. L?utente non pu? fare altro che guardare dentro se stesso e capire se venga maggiormente attratto dalla sostanza alla ?due e puri? dell?Aprilia o dall?eleganza della giapponese con uno sguardo particolare al genere di utilizzo che si intende fare del mezzo.


    NOTA : Ho posseduto entrambe le moto, ma ci? non mi rende automaticamente un esperto. Ho provato a tramutare in parole le mie sensazioni e chiedo scusa a quanti le trovino poco aderenti alla realt?.

    Last edited by Dueruote_; 30-10-07, 07:27.

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      #3
      Originally posted by linuc View Post
      problemi particolari ?

      Gli unici riguardano i cuscinetti di sterzo difettosi (qualche esemplare) e l'endemico problema del cambio contrastato e fragile. L'esemplare che avevo io cambiava piuttosto male nonostante i pochissimi chilometri percorsi. Ho sentito di casi di rottura.
      Per il resto affidabile come da tradizione Honda... la mia aveva la forcella rivista. Quella originale ? un pochino morbida nell'utilizzo sportivo.

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        #4
        bella

        gran bella moto....ho sentito anche io di problemi al cambio.... accadeva sopratutto a chi faceva pista !!!
        Io non avuto neanche un problema...agile e cattiva quanto bastava!

        vai tranquillo!

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          #5
          Ah... altro problema !!!!!

          Il telaio.... d'estate supera i 50°C e scotta come in nessun'altra moto (ne ho provate tantissime). Persino avendo i pantaloni (jeans) ogni tanto è necessario girare a gambe larghe per non toccare il telaio. Conta che già di suo il telaio è larghissimo ed allargare ulteriormente le gambe richiede un certo sforzo. L'unico capo d'abbigliamento che ti permette un contatto in estate è la pelle. Ovviamente se procedi fisso a 90-100Km/h già il problema scompare... ma quando facevo della fila era un difetto che proprio non sopportavo... essere scottato dalla mia moto stando normalmente in sella è ridicolo.

          P.s. Il problema al cambio l'ho avuto (senza rottura), ma facevo solo strada normale ad andatura da 19-20Km/l.

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            #6
            sono di parte....che motooooooooooo

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              #7
              -Gran moto, agilissima e potente.
              -Frenata potente e instancabile, se si vuole trovarle un difetto è poco modulabile.
              -Cambio migliorabile, ma c'è di ben peggio...
              -Nervosa e a volte nei curvoni veloci un pochino instabile, cosa che si supera benissimo con sospensioni aftermarket ben regolate e un amm. di sterzo.
              -Comoda anche in 2, chiaro che non bisogna pensare di farci mille passi di montagna.
              -Il difetto dei cuscinetti di sterzo c'era solo sui modelli 2002 e se te ne capita uno di quell'anno in Honda non hanno problemi a porvi rimedio.
              Il telaio che scalda è effetto collaterale di molte moto, e che avevo anche sul CBR 600 F, chiaramente solo nel traffico...

              Comprala!
              Per me è bellissima, e in pista superare i milloni nuovi nuovi è impagabile.

              P.S. Consiglio vivamente modica con molle Hyperpro.
              Last edited by Giu72; 30-10-07, 11:28.

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                #8
                assieme alla 1992 direi che è la piu' rabbiosa delle fireblade..meno equilibrata rispetto alle sorelle, ma senza dubbio una delle piu' belle... leggerissima, potente... una fabbrica di impennate su 2 ruote

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                  #9
                  ottimo, grazie mille delle informazioni

                  il discorso del cambio per quel che ne sapete risale alle prime versioni o ? una cosa casuale ?
                  quindi in caso di qualche esemplare usato a prezzo piu basso del solito ? meglio verificare che nn abbia questo "problema"

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                    #10
                    bah tutto a fortuna e a uso.... non è detto che basso costo = cesso.. magari hanno fretat di venderla..

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                      #11
                      Originally posted by linuc View Post
                      ottimo, grazie mille delle informazioni

                      il discorso del cambio per quel che ne sapete risale alle prime versioni o ? una cosa casuale ?
                      quindi in caso di qualche esemplare usato a prezzo piu basso del solito ? meglio verificare che nn abbia questo "problema"
                      Concordo con Ponte nel dire che il prezzo non sempre ? correlato alla qualit?. Tutto dipende dalla fretta (e volont?) di vendere. Un esemplare del 2002-2003 lo dovresti trovare tra i 4000Euro ed i 5000Euro in buone (ottime) condizioni.

                      E', stranamente, una moto molto molto svalutata e difficile da vendere. La mia ? andata via nel 2006 a 4700Euro ed era un esemplare del 2003 con 8000Km circa (mi pare). Aveva un paio di segnetti riparabili con 300Euro e nulla di pi?.

                      Il cambio ? difficile da giudicare perch? ? duro anche quando non ha problemi.
                      Nel complesso una buona moto... con la quale io per? non mi sono trovato.

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                        #12
                        sono di parte
                        gran bella moto , non pensare che sia molto lontana come prestazioni dalla serie piu recente , anzi devo dire che in pista assettata bene mena che e un piacere

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                          #13
                          Originally posted by Dueruote_ View Post
                          E', stranamente, una moto molto molto svalutata e difficile da vendere. La mia ? andata via nel 2006 a 4700Euro ed era un esemplare del 2003 con 8000Km circa (mi pare). Aveva un paio di segnetti riparabili con 300Euro e nulla di pi?.

                          Il cambio ? difficile da giudicare perch? ? duro anche quando non ha problemi.
                          Nel complesso una buona moto... con la quale io per? non mi sono trovato.

                          mi ricordo il tuo annuncio di vendita ai tempi, ero tentatissimo di prenderla , ma nn ne avevo le possibilit? economiche

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                            #14
                            il problema al cambio è un problema che si verifica dopo un po' di km, e non è una cosa prevedibile, pensa che addirittura succede spesso anche alle 929 che hanno la stessa componentistica ma è il modello prima del 954.
                            il problema che è prevedibile (nei limiti) è quelo della rottura del carter motore, addirittura honda mandò a tutte le concessionarie ufficiali una comunicazione di cambiare il motore alle moto che presentassero questo problema entro un certo range di telai anche se queste fossero fuori garanzia.
                            ma la casa madre si guardò bene dal divulgare questa cosa perchè non voleva che tutti sapessero che avevano diritto a questa sostituzione... anzi, ha chiesto esperessamente alle concessionarie di tacere questa cosa fino a che il cliente fosse convinto di dover pagare...

                            ma questo problema riguardava solo le versioni 2003/2004...
                            al mio testimone di nozze è capitato per ben 2 volte sulla stessa moto.
                            a me invece in 20.000 di cui molta pista e cambiate senza usare la frizione non è mai capitato nulla, secondo me va solo a culo.

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                            • Font Size
                              #15
                              Pensa che è andata a finire a Roma.... dalla Romagna... strano perchè di solito al sud si trovano affari migliori nell'usato.

                              In Romagna i prezzi sono mediamente più alti che altrove...

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