RC148, 125cc, 5 cil, 4t.
Scheda tecnica
Motore: 5 cilindri in linea, 4 tempi, DOHC, raffredado ad aria
Cilindrata: 124,41 cc
Alesaggio x Corsa: 35,5 x 25,14 mm
Potenza massima: oltre 34 CV a 20500 giri/minuto
Coppia massima: 1,22 Kgm a 19300 giri/minuto
Alimentazione: 5 carburatori
Trasmissione: 8 velocit?
Frizione: multidisco a secco
Telaio: monotrave tubolare in acciaio
Sospensione anteriore: telescopica
Sospensione posteriore: forcellone oscillante
Freno anteriore: a tamburo
Freno posteriore: a tamburo
Peso a secco: 85 Kg Velocit? massima oltre 210 Km/h
La Fantastica cinque cilindri
Pressata nella classe 125 cc dalle potentissime 2 tempi, la Honda rispose nel 1965 con quel capolavoro di assoluta originalit? che fu la RC148 a 5 cilindri. Fino a quel momento nel Motomondiale si era visto di tutto: motori a 3, 4 e perfino ad 8 cilindri -mai per? una 5 cilindri. La spiegazione di questa scelta va ricercata nel fatto che, volendo restare fedele al 4 tempi cui la Casa era tradizionalmente legata, si rendeva necessario un maggior numero di cilindri per raggiungere un regime massimo di rotazione paragonabile a quello della concorrenza a 2 tempi. Al tempo stesso si dovevano contenere quanto pi? possibile la sezione frontale ed il peso.
Soichiro Honda in persona sugger? agli ingegneri di+ moltiplicare per 2,5 volte la bicilindrica campione del mondo nella classe 50 cc - essa stessa un miracolo di miniaturizzazione - per ricavarne una perfetta 125.
Osservando girare al banco il primo motore 5 cilindri il Presidente, fatto raro per un uomo avaro di lodi come Mr. Honda, disse al Capo Progettista: ?Funziona bene!?.
Durante i primi test della RC148 a 5 cilindri, il pilota ufficiale Luigi Taveri not? una certa tendenza al surriscaldamento. Lavorando senza sosta prima dell?inizio della stagione ?66, gli ingegneri riuscirono a progettare un sistema di raff r e d d a m e n t o dell?olio che utilizzava piccoli radiatori montati alle estremit? anteriori della carenatura. ?Cos? non mi scotter? pi? la pancia!? fu il divertito commento di Ta v e r i .
La superba RC149 montava invece un fantastico propulsore che raggiungeva i 20.500 giri al minuto. Guidata dallo stesso Taveri, vinse il Gran Premio di Germania diventando cos? la prima 5 cilindri nella Storia del motociclismo ad imporsi in una gara del Mondiale. Afine stagione, questa piccola 8 marce da oltre 210 Km/h
Fonte: Honda Italia
1965: RC165, 250cc, 6 cilindri
Scheda tecnica
Motore: 6 cilindri, 4 tempi, raffreddato ad aria
Cilindrata: 249,42 cc
Alesaggio x Corsa: 39 x 34,8 mm
Potenza massima: oltre 60 CV a 18000 giri/minuto
Coppia massima: 2,36 Kgm a 17000 giri/minuto
Alimentazione: 6 carburatori
Trasmissione: 7 velocit?
Frizione: multidisco a secco
Telaio: monotrave tubolare d?acciaio
Sospensione anteriore: telescopica
Sospensione posteriore: forcellone oscillante
Freno anteriore: a tamburo
Freno posteriore: a tamburo
Peso a secco: 112 Kg Velocit? massima oltre 240 Km/h
La prima 6 cilindri del mondo
Considerato ancora oggi il massimo assoluto in fatto di progettazione di motori da Gran Premio - e di sonorit? allo scarico - il 6 cilindri da 250cc della Honda RC165 fu il vincente frutto di grande audacia ed abilit? tecnica, nonch? della completa fiducia del suo costruttore nei motori a 4 tempi. Al debutto agonistico, in occasione del Gran Premio d?Italia a Monza alla fine del 1964, la prima RC165 era avvolta da una grande segretezza - che divenne autentico scalpore quando nella corsia box, sollevato il telo che ricopriva la moto, apparvero sei (!) tubi di scarico. Nato sul tavolo da un giovane ingegnere, questo sorprendente 6 cilindri bialbero a 24 valvole raggiungeva i 17.000 giri al minuto, ed era inserito all?interno di una carenatura quanto mai filante.
In sella alla RC166 (un?evoluzione del modello originale) il grande Mike Hailwood, che nel 1966 era passato alla Honda, domin? quell?anno la 250cc vincendo 10 gare su 12, dimostrando come anche la telaistica fosse superiore alla concorrenza ? come d?altronde il motore. In un?epoca in cui non vi erano ancora norme che limitassero la rumorosit? delle moto da Gran Premio, il pubblico era affascinato dall?incredibile sonorit? proveniente dai sei tubi di scarico.
La RC174, una versione maggiorata di questa moto, dimostr? tutta la sua validit? nella classe 350cc vincendo con Hailwood tutti i Gran Premi della stagione ?67 meno uno. Infatti a Monza si impose Ralph Bryans in sella ad una 6 cilindri da 297cc; l?inglese era uno specialista delle Honda di piccola cilindrata ...
Ma ci? che ? pi? importante ? che le 6 cilindri Honda da Gran Premio risaltano nella Storia del Motociclismo da competizione come autentici capolavori di tecnologia
1967: RC181, 500cc, 4 cilindri
Scheda tecnica
Motore: 4 cilindri in linea, 4 tempi, raffreddato ad aria
Cilindrata: 499,6 cc
Alesaggio x Corsa: 57,56 x 48 mm
Potenza massima: oltre 85 CV a 12000 giri/minuto
Coppia massima: 5,23 Kgm a 10000 giri/minuto
Alimentazione: 4 carburatori (a valvola cilindrica)
Trasmissione: 6 velocit?
Frizione: multidisco a secco
Telaio: monotrave tubolare in acciaio
Sospensione anteriore: telescopica
Sospensione posteriore: forcellone oscillante
Freno anteriore: a tamburo
Freno posteriore: a tamburo
Peso a secco: 151 Kg Velocit? massima oltre 260 Km/h
[b]Una potenza bestiale
Nel 1966 c?era solo una classe del Motomondiale in cui la Honda non aveva ancora mostrato le proprie capacit?: la 500 cc. Tradizionalmente considerata la Classe Regina della specialit?, era stata per molti anni feudo privato dell?italiana MV Agusta.
La Honda lanci? il suo guanto di sfida al Gran Premio di Germania del 1966 dove Jim Redman, in sella alla nuova RC181 con motore a 4 cilindri trasversali, s c o n fisse senza appello l?alfiere della MV Giacomo Agostini. Ormai prossimo alla fine della carriera, il non pi? giovanissimo pilota Honda non vedeva l?ora di conquistare il mondiale della mezzo litro, ma dovette ritirarsi dalla corsa al titolo a causa di un incidente sul circuito belga di Spa, reso viscido dalla pioggia, dopo aver fatto segnare il giro pi? veloce ad oltre 200 Km/h di media. Fu cos? Mike Hailwood la punta di diamante della Casa giapponese nella classe 500 cc nelle stagioni 1966 e 1967, durante le quali una RC181 ormai sempre pi? competitiva arriv? a disporre di una potenza tale da mettere quasi in crisi i telai e le sospensioni dell?epoca. La Honda conquist? il mondiale Costruttori della 500cc nel 1966, ma dovette attendere fino al 1983 per vincere anche il titolo Piloti di categoria.
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Scheda tecnica
Motore: 5 cilindri in linea, 4 tempi, DOHC, raffredado ad aria
Cilindrata: 124,41 cc
Alesaggio x Corsa: 35,5 x 25,14 mm
Potenza massima: oltre 34 CV a 20500 giri/minuto
Coppia massima: 1,22 Kgm a 19300 giri/minuto
Alimentazione: 5 carburatori
Trasmissione: 8 velocit?
Frizione: multidisco a secco
Telaio: monotrave tubolare in acciaio
Sospensione anteriore: telescopica
Sospensione posteriore: forcellone oscillante
Freno anteriore: a tamburo
Freno posteriore: a tamburo
Peso a secco: 85 Kg Velocit? massima oltre 210 Km/h
La Fantastica cinque cilindri
Pressata nella classe 125 cc dalle potentissime 2 tempi, la Honda rispose nel 1965 con quel capolavoro di assoluta originalit? che fu la RC148 a 5 cilindri. Fino a quel momento nel Motomondiale si era visto di tutto: motori a 3, 4 e perfino ad 8 cilindri -mai per? una 5 cilindri. La spiegazione di questa scelta va ricercata nel fatto che, volendo restare fedele al 4 tempi cui la Casa era tradizionalmente legata, si rendeva necessario un maggior numero di cilindri per raggiungere un regime massimo di rotazione paragonabile a quello della concorrenza a 2 tempi. Al tempo stesso si dovevano contenere quanto pi? possibile la sezione frontale ed il peso.
Soichiro Honda in persona sugger? agli ingegneri di+ moltiplicare per 2,5 volte la bicilindrica campione del mondo nella classe 50 cc - essa stessa un miracolo di miniaturizzazione - per ricavarne una perfetta 125.
Osservando girare al banco il primo motore 5 cilindri il Presidente, fatto raro per un uomo avaro di lodi come Mr. Honda, disse al Capo Progettista: ?Funziona bene!?.
Durante i primi test della RC148 a 5 cilindri, il pilota ufficiale Luigi Taveri not? una certa tendenza al surriscaldamento. Lavorando senza sosta prima dell?inizio della stagione ?66, gli ingegneri riuscirono a progettare un sistema di raff r e d d a m e n t o dell?olio che utilizzava piccoli radiatori montati alle estremit? anteriori della carenatura. ?Cos? non mi scotter? pi? la pancia!? fu il divertito commento di Ta v e r i .
La superba RC149 montava invece un fantastico propulsore che raggiungeva i 20.500 giri al minuto. Guidata dallo stesso Taveri, vinse il Gran Premio di Germania diventando cos? la prima 5 cilindri nella Storia del motociclismo ad imporsi in una gara del Mondiale. Afine stagione, questa piccola 8 marce da oltre 210 Km/h
Fonte: Honda Italia
1965: RC165, 250cc, 6 cilindri
Scheda tecnica
Motore: 6 cilindri, 4 tempi, raffreddato ad aria
Cilindrata: 249,42 cc
Alesaggio x Corsa: 39 x 34,8 mm
Potenza massima: oltre 60 CV a 18000 giri/minuto
Coppia massima: 2,36 Kgm a 17000 giri/minuto
Alimentazione: 6 carburatori
Trasmissione: 7 velocit?
Frizione: multidisco a secco
Telaio: monotrave tubolare d?acciaio
Sospensione anteriore: telescopica
Sospensione posteriore: forcellone oscillante
Freno anteriore: a tamburo
Freno posteriore: a tamburo
Peso a secco: 112 Kg Velocit? massima oltre 240 Km/h
La prima 6 cilindri del mondo
Considerato ancora oggi il massimo assoluto in fatto di progettazione di motori da Gran Premio - e di sonorit? allo scarico - il 6 cilindri da 250cc della Honda RC165 fu il vincente frutto di grande audacia ed abilit? tecnica, nonch? della completa fiducia del suo costruttore nei motori a 4 tempi. Al debutto agonistico, in occasione del Gran Premio d?Italia a Monza alla fine del 1964, la prima RC165 era avvolta da una grande segretezza - che divenne autentico scalpore quando nella corsia box, sollevato il telo che ricopriva la moto, apparvero sei (!) tubi di scarico. Nato sul tavolo da un giovane ingegnere, questo sorprendente 6 cilindri bialbero a 24 valvole raggiungeva i 17.000 giri al minuto, ed era inserito all?interno di una carenatura quanto mai filante.
In sella alla RC166 (un?evoluzione del modello originale) il grande Mike Hailwood, che nel 1966 era passato alla Honda, domin? quell?anno la 250cc vincendo 10 gare su 12, dimostrando come anche la telaistica fosse superiore alla concorrenza ? come d?altronde il motore. In un?epoca in cui non vi erano ancora norme che limitassero la rumorosit? delle moto da Gran Premio, il pubblico era affascinato dall?incredibile sonorit? proveniente dai sei tubi di scarico.
La RC174, una versione maggiorata di questa moto, dimostr? tutta la sua validit? nella classe 350cc vincendo con Hailwood tutti i Gran Premi della stagione ?67 meno uno. Infatti a Monza si impose Ralph Bryans in sella ad una 6 cilindri da 297cc; l?inglese era uno specialista delle Honda di piccola cilindrata ...
Ma ci? che ? pi? importante ? che le 6 cilindri Honda da Gran Premio risaltano nella Storia del Motociclismo da competizione come autentici capolavori di tecnologia
1967: RC181, 500cc, 4 cilindri
Scheda tecnica
Motore: 4 cilindri in linea, 4 tempi, raffreddato ad aria
Cilindrata: 499,6 cc
Alesaggio x Corsa: 57,56 x 48 mm
Potenza massima: oltre 85 CV a 12000 giri/minuto
Coppia massima: 5,23 Kgm a 10000 giri/minuto
Alimentazione: 4 carburatori (a valvola cilindrica)
Trasmissione: 6 velocit?
Frizione: multidisco a secco
Telaio: monotrave tubolare in acciaio
Sospensione anteriore: telescopica
Sospensione posteriore: forcellone oscillante
Freno anteriore: a tamburo
Freno posteriore: a tamburo
Peso a secco: 151 Kg Velocit? massima oltre 260 Km/h
[b]Una potenza bestiale
Nel 1966 c?era solo una classe del Motomondiale in cui la Honda non aveva ancora mostrato le proprie capacit?: la 500 cc. Tradizionalmente considerata la Classe Regina della specialit?, era stata per molti anni feudo privato dell?italiana MV Agusta.
La Honda lanci? il suo guanto di sfida al Gran Premio di Germania del 1966 dove Jim Redman, in sella alla nuova RC181 con motore a 4 cilindri trasversali, s c o n fisse senza appello l?alfiere della MV Giacomo Agostini. Ormai prossimo alla fine della carriera, il non pi? giovanissimo pilota Honda non vedeva l?ora di conquistare il mondiale della mezzo litro, ma dovette ritirarsi dalla corsa al titolo a causa di un incidente sul circuito belga di Spa, reso viscido dalla pioggia, dopo aver fatto segnare il giro pi? veloce ad oltre 200 Km/h di media. Fu cos? Mike Hailwood la punta di diamante della Casa giapponese nella classe 500 cc nelle stagioni 1966 e 1967, durante le quali una RC181 ormai sempre pi? competitiva arriv? a disporre di una potenza tale da mettere quasi in crisi i telai e le sospensioni dell?epoca. La Honda conquist? il mondiale Costruttori della 500cc nel 1966, ma dovette attendere fino al 1983 per vincere anche il titolo Piloti di categoria.
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