? il mio eroe
Sylvain Espinasse. Classe 1969 da Clermont-Ferrand. Per la sua terza partecipazione alla Parigi-Dakar ha deciso di scegliere l’impresa. Affrontare quasi 10.000 km, uno pi? complicato e massacrante dell’altro, con una Husqvarna TE 125 2 tempi, una di quelle entry-level che ci sono nei parcheggi dei licei o che vedete in mano ai diciassetteni nelle piste da enduro al sabato pomeriggio. Dopo aver partecipato nel 2012 con una Sherco ufficiale e nel 2014 da privato, per questa edizione ha scelto un’impresa a dir poco eroica.
L’intento di Sylvain ? per? nobile: riuscire a completare la gara e raccogliere fondi per la ONG francese Secours Populaire, rinominando la sua moto “la moto des enfants” con l’intento quindi di dare un sostegno ai pi? piccoli.
Impresa riuscita per il francese che ? arrivato a Rosario sabato mattina all’83esimo posto in classifica su… 84 moto rimaste in gara!
Tralasciando la classifica, ci sono solo applausi per Sylvaine che ha passato due settimane d’inferno poich? guidare una moto 125 2 tempi per i percorsi della Dakar significa compiere uno sforzo immenso, tenendo sempre il piccolo monocilindrico “tirato per il collo” ad una distanza siderale dalla testa del gruppo. In alcune occasioni Sylvaine ? arrivato al bivacco a buio inoltrato, quando gi? fervevano i preparativi per la partenza della tappa successiva. Si aggiunga che il naturale calo di prestazioni che le moto accusano in altitudine, lo costringeva a viaggiare ad una velocit? media di circa 50 km/h, una vera tortura per i nervi!
Il paddock e i tifosi sudamericani hanno preso subito in simpatia l’avventura di Sylvaine: la “avispa blanca” ? sempre stata acclamata durante i passaggi tra il pubblico e i video fanno quasi tenerezza per il ronzio inconfodibile delle piccole Husqvarna che si sente mentre Espinasse affronta un guado o una mulattiera sterrata.
La pagina Facebook di Sylvaine ha raggiunto durante la Dakar pi? di 5k follower ai quali il pilota ha sempre ricordato il suo obiettivo primario:
“Penso che tutti insieme possiamo fare qualcosa di pi? grande di questa mia impresa: sostenere Secours Populaire che da sempre aiuta i bambini pi? bisognosi. Se ognuno di noi, me compreso, donasse 5€ (siamo 3800 a oggi [13 Gennaio, ndr]) potremmo raccogliere quasi 19000€ che permetterebbero di dare un sollievo a centinaia di bambini. Pensate, solo 5€. L’equivalente di un pacchetto di sigarette, 3 o 4 caff? al bar, 4 litri di gasolio per la macchina…
Se vorrete aiutarmi, mandate il vostro sostegno a “Op?ration La Moto Des Enfants” Secours Populaire, 10 rue Bien Assis, 63100 Clermont-Ferrand, France
Nel 2014 abbiamo raccolto 5000€, sarebbe magico raccogliere ancora di pi? quest’anno. Conto su di voi!”
Sylvain Espinasse. Classe 1969 da Clermont-Ferrand. Per la sua terza partecipazione alla Parigi-Dakar ha deciso di scegliere l’impresa. Affrontare quasi 10.000 km, uno pi? complicato e massacrante dell’altro, con una Husqvarna TE 125 2 tempi, una di quelle entry-level che ci sono nei parcheggi dei licei o che vedete in mano ai diciassetteni nelle piste da enduro al sabato pomeriggio. Dopo aver partecipato nel 2012 con una Sherco ufficiale e nel 2014 da privato, per questa edizione ha scelto un’impresa a dir poco eroica.
L’intento di Sylvain ? per? nobile: riuscire a completare la gara e raccogliere fondi per la ONG francese Secours Populaire, rinominando la sua moto “la moto des enfants” con l’intento quindi di dare un sostegno ai pi? piccoli.
Impresa riuscita per il francese che ? arrivato a Rosario sabato mattina all’83esimo posto in classifica su… 84 moto rimaste in gara!
Tralasciando la classifica, ci sono solo applausi per Sylvaine che ha passato due settimane d’inferno poich? guidare una moto 125 2 tempi per i percorsi della Dakar significa compiere uno sforzo immenso, tenendo sempre il piccolo monocilindrico “tirato per il collo” ad una distanza siderale dalla testa del gruppo. In alcune occasioni Sylvaine ? arrivato al bivacco a buio inoltrato, quando gi? fervevano i preparativi per la partenza della tappa successiva. Si aggiunga che il naturale calo di prestazioni che le moto accusano in altitudine, lo costringeva a viaggiare ad una velocit? media di circa 50 km/h, una vera tortura per i nervi!
Il paddock e i tifosi sudamericani hanno preso subito in simpatia l’avventura di Sylvaine: la “avispa blanca” ? sempre stata acclamata durante i passaggi tra il pubblico e i video fanno quasi tenerezza per il ronzio inconfodibile delle piccole Husqvarna che si sente mentre Espinasse affronta un guado o una mulattiera sterrata.
La pagina Facebook di Sylvaine ha raggiunto durante la Dakar pi? di 5k follower ai quali il pilota ha sempre ricordato il suo obiettivo primario:
“Penso che tutti insieme possiamo fare qualcosa di pi? grande di questa mia impresa: sostenere Secours Populaire che da sempre aiuta i bambini pi? bisognosi. Se ognuno di noi, me compreso, donasse 5€ (siamo 3800 a oggi [13 Gennaio, ndr]) potremmo raccogliere quasi 19000€ che permetterebbero di dare un sollievo a centinaia di bambini. Pensate, solo 5€. L’equivalente di un pacchetto di sigarette, 3 o 4 caff? al bar, 4 litri di gasolio per la macchina…
Se vorrete aiutarmi, mandate il vostro sostegno a “Op?ration La Moto Des Enfants” Secours Populaire, 10 rue Bien Assis, 63100 Clermont-Ferrand, France
Nel 2014 abbiamo raccolto 5000€, sarebbe magico raccogliere ancora di pi? quest’anno. Conto su di voi!”
Comment