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La Ducati ora ? nuovamente italiana

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    #1

    La Ducati ora ? nuovamente italiana

    Alziami i calici e brindiamo

    da gpone
    La Ducati Motor Holding S.p.A. esprime soddisfazione per l?annuncio della firma dell?accordo definitivo tra Texas Pacific Group e InvestIndustrial Holding S.A. per la cessione del 30% meno un?azione (senza tener conto delle eventuali azioni proprie detenute dalla Societ?), al prezzo di 85 centesimi di euro per azione.

    La Societ?, in aggiunta, comunica che ? stato firmato con UniCredit Banca Mobiliare il contratto preliminare per la costituzione del consorzio di garanzia relativo al prospettato aumento di capitale in opzione per un massimo di 80 milioni di Euro.

    Ducati ha inoltre ottenuto da UniCredit Banca d?Impresa una nuova linea di credito della durata garantita di 5 anni dell?importo di 35 milioni di Euro e sono in corso le trattative con altre banche per un ulteriore finanziamento di 25 milioni di Euro.

    In seguito alla notizia dell?avvenuta sottoscrizione del contratto di acquisizione, ? stato convocato il Consiglio di Amministrazione di Ducati per deliberare il rinvio dell?Assemblea Ordinaria dei Soci gi? convocata in data 20 marzo (prima convocazione) e 22 marzo (seconda convocazione), tra l?altro, per la nomina del nuovo Consiglio.
    Tale rinvio, previsto per la prima met? di aprile, permetter? al nuovo azionista di completare il passaggio di propriet? in termini utili per la presentazione della propria lista di candidati al Consiglio. Il closing dell?operazione, infatti, ? atteso entro la fine del mese di marzo.

    ?Siamo molto soddisfatti che il passaggio di proprieta? si stia avviando verso la conclusione auspicata, dando cos? certezze per il rilancio dell?azienda?, ha dichiarato Federico Minoli, Presidente ed Amministratore Delegato di Ducati.

    ?Desideriamo ringraziare le banche della Ducati, in particolare il Gruppo UniCredit, per la fiducia che continuano a rinnovare alla Societ??, ha dichiarato Enrico D?Onofrio, Direttore Finanziario di Ducati.

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    #2


    Speriamo risollevino un p? la nostra economia interna!!!

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      #3
      ...W la nostra Ducati!

      Olè!

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        #4
        La Ducati e' sempre stata italiana!
        Il capitale per un po' e' stato americano,
        ma gli americani hanno avuto l'intuizione di lasciare cmq tutto in mano agli italiani ; basta vedere cognomi e nomi di A.D.,Ingegneri e Responsabili

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          #5
          Sarà una notizia positiva, ma io sono molto preoccupato per Ducati, perchè è italiana, perchè ha fatto una moto che mi ha dato tanto in passato e perchè ha fatto delle moto da storia del motociclismo.. ma ora non se la passa bene..


          Ducati, rosso 2005 a 41,5 mln, aumento appena possibile
          Reuters - 15/02/2006 18:43:18
          (aggiunge commenti Ad da conference call)

          MILANO, 15 febbraio (Reuters) - Ducati (DMH.MI) ha chiuso il 2005 con una perdita netta balzata a 41,5 milioni di euro dai 3,5 milioni dell'anno precedente.

          Il risultato risente della riduzione dei volumi di vendita, e dell'effetto negativo del mix di prodotto, oltre che dell'accantonamento, già annunciato, di 13 milioni a riserva di ristrutturazione e delle svalutazioni straordinarie per 17 milioni previsti nel piano di ristrutturazione strategica.

          Ques'ultimo, prevede inoltre, come noto, un aumento di capitale fino a un massimo di 80 milioni, e per il quale il gruppo bolognese, "intende esercitare non appena possibile" la delega ottenuta dall'assemblea del 26 gennaio, dice una nota.

          A Piazza Affari il titolo Ducati è stato penalizzato dai deludenti conti, e ha chiuso la seduta con un calo del 2,02% a 0,8711 euro, ai mimini da oltre un anno.

          "Il 2005 è stato un anno insoddisfacente, segnato da un
          mercato delle moto debole in Europa e parzialmente controbilanciato dalla crescita negli Usa", ha commentato il presidente e AD Federico Minoli durante una conference call.

          Il risultato 2005 prima delle imposte è stato pari a una perdita di 41 milioni rispetto a un utile di 5,4 milioni, l'Ebit è stato negativo per 33,6 milioni da +9,2 milioni, mentre l'Ebitda è sceso a 58,5 milioni da 86,7 milioni.

          I ricavi sono scesi dell'11,7% a 320,8 milioni con un fatturato moto calato del 13,1% a 247,2 milioni.

          Il debito netto al 31 dicembre è migliorato a 137 milioni da 154 milioni di fine 2004.


          VIA LIBERA BANCHE A FINANZIAMENTO
          Ducati ha comunicato inoltre che le banche creditrici hanno concesso le modifiche al contratto di finanziamento sindacato in essere finalizzate all'esecuzione dell'aumento di capitale e del trasferimento della quota di maggioranza relativa.

          L'assenso delle banche è legato all'acquisto da parte di InvestIndustrial Holdings del 30% meno un'azione del capitale di Ducati (a 0,85 euro per azione), all'impegno di quest'ultima a sottoscrivere proporzionalmente la ricapitalizzazione e alla sottoscrizione da parte di Ubm entro il 31 maggio 2006 di un contratto di garanzia a copertura dell'eventuale inoptato.

          In una nota congiunta, Texas Pacific Group e Investindustrial Holdings "confermano il reciproco interesse a proseguire le trattative definite dall'accordo preliminare non vincolante annunciato il 2 dicembre 2005", e che la firma dell'accordo è prevista entro due settimane.


          PIANO PREVEDE MIGLIORAMENTO MARGINI, CALO COSTI FISSI
          Il nuovo piano di ristrutturazione strategica, che sarà reso noto dopo il perfezionamento dell'accordo Tpg-Investindustrial, vedrà la focalizzazione sulle fasce alte di mercato, un miglioramento dei margini, generazione cassa e la riduzione dei costi fissi aziendali.

          "Ci possiamo attendere ricavi stabili, o leggermente cedenti, ma il margine lordo aumenterà in termini percentuali e assoluti", ha detto l'Ad senza fornire ulteriori dettagli.

          Quanto alla riduzione dei costi fissi, e in particolare a eventuali tagli del personale previsti dal piano, Minoli ha detto che la questione sarà discussa con i sindacati quando sarà annunciato il piano, ma che "comunque non sarà niente di drammmatico".


          APERTI A PARTNERSHIP INDUSTRIALI
          Sul fronte industriale, la casa bolognese è aperta a collaborazioni con altre case, con particolare riguardo alla rete commerciale in Usa.

          "In passato abbiamo avuto contatti con diversi brand, ma non siamo mai giunti ad accordi. Siamo disponibili a collaborazioni principalmente sulla rete di vendita e in particolare dove disporre di una rete di dealer monomarca è impossibile a meno di avere sufficiente massa critica, come negli Usa", ha detto Minoli, specificando però che al momento non ci sono contatti.

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            #6
            speriamo in bene....in bocca al lupo DUCATI !!!!!!!!

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