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Ma è sempre meglio partecipare no?
Nel mio caso si parla di cerchio da auto e mi hanno detto (vero o falso non ? il mio mestiere verificarlo) che viene messo in una sorta di dima e piegato a forza a temperatura ambiente.
Poi non saprei... se mi hanno raccontato balle, io non ho il know-how per saperlo.
Per me rimane una pessima idea rideformare a freddo una lega di alluminio che si ? gi? snervata.
Lo snervanento avviene dopo tot deformazione plastica, e dipende da materiale a materiale
Una piega leggera pu? stare tranquillamente nel campo deformazione plastica
? ripiegarla indietro che diventa molto rischioso, spece cn l ergal che ? poco elastico e poco tenace
A me raddrizzarono un marchesini mg forgiato : era appena appena storto, l ho usato parecchio dopo tale processo, in pista, ed ora sta ancora girando
Lo snervanento avviene dopo tot deformazione plastica, e dipende da materiale a materiale
Una piega leggera pu? stare tranquillamente nel campo deformazione plastica
? ripiegarla indietro che diventa molto rischioso, spece cn l ergal che ? poco elastico e poco tenace
A me raddrizzarono un marchesini mg forgiato : era appena appena storto, l ho usato parecchio dopo tale processo, in pista, ed ora sta ancora girando
esatto...questo ? il bello dei metalli...invece le plastiche (v. fibra di carbonio) manco a parlarne.
Se fosse stato di altro materiale sapevo come fare, ma l'ergal non l'ho mai scaldato e/o rideformato.
per questo ho chiesto, perch? a questo punto preferisco mettere due rondelle concave e recupero i gradi di deformazione della pedana.
Ovviamente le rondelle le posiziono tra la pedana e l'attacco della moto
Un materiale plasticizzato ovverosia geometricamente storto in maniera permanente e' stato per definizione soggetto ad un carico superiore allo snervamento, termine che indica un allungamento residuo di almeno 0.2% quando il carico viene annullato.
L'ergal 7075 T74, il pi? usato, ha un allungamento ammissibile minore del 5%, dopo non ? pi? elasticizzato, ? rotto.
Le leghe di magnesio anche meno, 3% circa.
Pi? un componente ? sottile pi? a parit? di freccia ? meno allungato, punto a favore del recupero, ma pi? un componente ? sottile e minore ? la sezione resistente, quindi dopo l'eventuale recupero dimensionale ottenuto con alterazione termica il carico da sostenere e' elevato per un materiale degradato.
Il fatto che regga in pista significa solo che non gli ? arrivata la giusta botta per piegarsi di nuovo o rompersi.
In confronto il raddrizzamento di una pedana ? un lavoro di alta ingegneria.
Io ho raddrizzato con pistola termica e tubo sia una pedana in ergal che un pedalino del cambio (due volte) dopo aver scaldato raddrizzai molto lentamente. Io sulla solidit? ci andrei tranquillo se non ci sono cricche visibili ad occhio, normalmente i pezzi sono decisamente sovradimensionati, non credo tu sia poggiato su un lamierino di un millimetro.
Un materiale plasticizzato ovverosia geometricamente storto in maniera permanente e' stato per definizione soggetto ad un carico superiore allo snervamento, termine che indica un allungamento residuo di almeno 0.2% quando il carico viene annullato.
L'ergal 7075 T74, il pi? usato, ha un allungamento ammissibile minore del 5%, dopo non ? pi? elasticizzato, ? rotto.
Le leghe di magnesio anche meno, 3% circa.
Pi? un componente ? sottile pi? a parit? di freccia ? meno allungato, punto a favore del recupero, ma pi? un componente ? sottile e minore ? la sezione resistente, quindi dopo l'eventuale recupero dimensionale ottenuto con alterazione termica il carico da sostenere e' elevato per un materiale degradato.
Il fatto che regga in pista significa solo che non gli ? arrivata la giusta botta per piegarsi di nuovo o rompersi.
In confronto il raddrizzamento di una pedana ? un lavoro di alta ingegneria.
Salve a tutti e concordo con MikiFF: ? vero che la pedana magari s'? piegata poco, ma l'Ergal e le leghe di alluminio in genere sono decisamente delle "brutte bestie" con cui lavorare. Nel caso in questione poi, la deformazione ? avvenuta a freddo e "di botto" (letteralmente...), quindi il materiale potrebbe essere gi? oltre i limiti: se non ci sono cricche e non ci sono problemi nell'usare la pedana cos? come ?, la lascerei stare. Riportarla a freddo o, forse peggio, a caldo, nella condizione originale potrebbe risollecitare il punto critico (un po' come quando si piega e ri-piega un lamierino per spaccarlo...) e non mi sembra il componente pi? "adatto" a fare una cosa del genere. Inoltre a caldo si potrebbero creare problemi anche per i trattamenti superficiali (penso che le pedane siano anodizzate e non verniciate) e questo, oltre all'estetica, pregiudicherebbe la "durezza" del materiale e la protezione dall'ossidazione superficiale che avviene sull'alluminio naturale.
Se vogliamo dirla tutta, ? molto importante anche la tecnica di fusione per addrizzare un pezzo di alluminio, perch? pu? favorire un determinata disposizione e dimensione del grano cristallino. la pi? redditizia ? la forgiatura, seguita dalla pressofusione in conchiglia. Per esempio la cera persa d? fusioni molto precise, ma con grano molto grosso. Altro discorso per gli estrusi e i trafilati.
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