Tutti sul piede di guerra nel campionato Superbike: dopo la proposta, presa in serissima considerazione e praticamente gi? approvata, di un regolamento Anti-Ducati per il 2012, da parte delle case motociclistiche che schierano al via moto a 4 cilindri (Top Team Club), di cui fa parte anche Ducati, la casa di Borgo Panigale risponde con un grandissimo ?Picche!?.
Tali modifiche al regolamento esistente riguardano sopratutto le penalizzazioni che toccherebbero in caso di manifesta superiorit? del mezzo: aumento del peso (3 chili ogni tre round: da 165kg a 171kg) e, se non bastasse, riduzione del diametro degli air restrictor.
L? X-Treme fa paura
Queste misure sono gi? in vigore da anni, tuttavia le case che schierano delle 4 cilindri vorrebbero che fossero applicate revisioni al sistema di calcolo dell? handicap che portino alla sua applicazione con maggiore facilit? e con maggiore incidenza.
La Ducati per? non ci sta, e minaccia di non omologare la nuova Extreme 1200 per il 2012. Anzi, per ora proprio ? decisa a non omologarla affatto.
Perch? sarebbe un problema?
Perch? la Ducati che corre con moto vecchie non fa spettacolo: si ? creata un aspettativa dietro a questa nuova moto 2012, la Extreme, che non ha precedenti.
Gli appassionati vogliono vederla correre e se fosse schierata, il campionato perderebbe di credibilit?, dato che non permette di correre con una moto evoluzione della precedente, sviluppata seguendo i regolamenti ancor in vigore.
Gli organizzatori ci perderebbero la faccia e molti soldi.
Perch? l?organizzatore non interviene?
I fratelli Flammini hanno le mani legate: se in passato erano riusciti a dare una mano alla Ducati, a concedere qualcosa, adesso lo spazio di manovra ? nullo, per due motivi: Il ritiro del Team interno Ducati Ufficiale non ? stato preso come una bella mossa per gli organizzatori del campionato; inoltre, un favore a Ducati potrebbe trasformarsi facilmente in un pretesto per altre defezioni di case ufficiali, che dopo il ritiro completo del team Yamaha, sono diventate cose tutt?altro che improbabili in questi tempi di crisi. Sarebbe un dramma per il campionato.
Per questo la possibilit? di trovare un accordo ? ridotta all?osso e la certezza che la Ducati Extreme 1200 non scenda in pista nel 2012 ? molto alta.
I piloti Ducati, peraltro, non spasimano per guidare la nuova moto: adattarsi ad un nuovo mezzo, portarlo in pista, settarlo e farlo vincere sono tutte cose che gi? a Carlos Checa riescono benissimo anche con una moto dallo sviluppo fermo da un anno. Si trova bene, anzi, benissimo, con quello di cui gi? dispone.
I Team Manager poi non hanno nessuna voglia di spendere 4 milioni di euro per avere in gestione una moto che, in termini di risultati, ? ancora incerta: con quella cifra possono far correre, grazie alle nuove norme che prevedono la cancellazione del muletto per il 2012, altri 2 piloti, altre due moto, che fruttano sponsor. Il budget, insomma, detta sempre le regole del gioco.
Ma sar? mai possibile che Ducati rinunci ad una vetrina cosi prestigiosa per il lancio del modello pi? importante degli ultimi 5 anni?
Tali modifiche al regolamento esistente riguardano sopratutto le penalizzazioni che toccherebbero in caso di manifesta superiorit? del mezzo: aumento del peso (3 chili ogni tre round: da 165kg a 171kg) e, se non bastasse, riduzione del diametro degli air restrictor.
L? X-Treme fa paura
Queste misure sono gi? in vigore da anni, tuttavia le case che schierano delle 4 cilindri vorrebbero che fossero applicate revisioni al sistema di calcolo dell? handicap che portino alla sua applicazione con maggiore facilit? e con maggiore incidenza.
La Ducati per? non ci sta, e minaccia di non omologare la nuova Extreme 1200 per il 2012. Anzi, per ora proprio ? decisa a non omologarla affatto.
Perch? sarebbe un problema?
Perch? la Ducati che corre con moto vecchie non fa spettacolo: si ? creata un aspettativa dietro a questa nuova moto 2012, la Extreme, che non ha precedenti.
Gli appassionati vogliono vederla correre e se fosse schierata, il campionato perderebbe di credibilit?, dato che non permette di correre con una moto evoluzione della precedente, sviluppata seguendo i regolamenti ancor in vigore.
Gli organizzatori ci perderebbero la faccia e molti soldi.
Perch? l?organizzatore non interviene?
I fratelli Flammini hanno le mani legate: se in passato erano riusciti a dare una mano alla Ducati, a concedere qualcosa, adesso lo spazio di manovra ? nullo, per due motivi: Il ritiro del Team interno Ducati Ufficiale non ? stato preso come una bella mossa per gli organizzatori del campionato; inoltre, un favore a Ducati potrebbe trasformarsi facilmente in un pretesto per altre defezioni di case ufficiali, che dopo il ritiro completo del team Yamaha, sono diventate cose tutt?altro che improbabili in questi tempi di crisi. Sarebbe un dramma per il campionato.
Per questo la possibilit? di trovare un accordo ? ridotta all?osso e la certezza che la Ducati Extreme 1200 non scenda in pista nel 2012 ? molto alta.
I piloti Ducati, peraltro, non spasimano per guidare la nuova moto: adattarsi ad un nuovo mezzo, portarlo in pista, settarlo e farlo vincere sono tutte cose che gi? a Carlos Checa riescono benissimo anche con una moto dallo sviluppo fermo da un anno. Si trova bene, anzi, benissimo, con quello di cui gi? dispone.
I Team Manager poi non hanno nessuna voglia di spendere 4 milioni di euro per avere in gestione una moto che, in termini di risultati, ? ancora incerta: con quella cifra possono far correre, grazie alle nuove norme che prevedono la cancellazione del muletto per il 2012, altri 2 piloti, altre due moto, che fruttano sponsor. Il budget, insomma, detta sempre le regole del gioco.
Ma sar? mai possibile che Ducati rinunci ad una vetrina cosi prestigiosa per il lancio del modello pi? importante degli ultimi 5 anni?
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