Intervista al nostro ingegnere:
Il perch? dei tempi bassi
"La verit? ? che se non hai confidenza non spingi, se non spingi la temperatura delle gomme scende e con le gomme fredde ? impossibile essere veloce. Insomma, una specie di circolo vizioso. Di sicuro poteva andare meglio e potevamo ottenere pi? risposte, ma normalmente non mi fisso su come avrebbe dovuto o potuto andare, ma su cosa dobbiamo fare per progredire. Purtroppo per? le soluzioni uno ce le ha quando le ha messe in pista e ha verificato che vanno bene. Per ora quindi abbiamo delle idee".
Il metodo-Valentino
"Quello che ? incredibile ? quanto Valentino sia tranquillo, metodico, analitico e positivo durante il lavoro anche quando le cose non vanno benissimo come oggi. Venerd? mi aveva impressionato la sua precisione chirurgica nell'analizzare ogni dettaglio, oggi mi ha stupito quanto riesca ad essere positivo e calmo. Da uno che ha vinto come lui ti aspetti che se i test vanno come questo ti dica "ma che razza di moto avete fatto", invece tutto il contrario. E forse ? proprio per questo che ha vinto cos? tanto".
La questione motori
"In realt? ieri Vale ha provato il motore screamer e secondo me le informazioni che ci ha dato insieme a quelle che ha racvcolto Hayden oggi sono sufficienti per fare una scelta quindi non ho spinto perch? lo riprovasse oggi. Diciamo che torno in fabbrica con informazioni che spero siano sufficienti per trovare la strada e devo dire che fare questo test qui a Valencia ieri e oggi e non tra tre mesi a Sepang e un bell'aiuto".
L'avvento di Burgess
"Abbiamo lavorato per dare a Burgess e ai ragazzi della squadra, ma anche al tecnico delle sospensioni che ? nuovo, un "feedback" su come si comporta, come reagisce la moto alle modifiche. Quando ieri sono arrivato e abbiamo cominciato ho subito detto a Jeremy Burgess che il capo era lui e che noi eravamo soltanto un supporto: insomma che le decisioni su quando uscire e con cosa uscire erano sue. Questo secondo me ? l'unico modo per capire la moto, per prendere confidenza. Abbiamo fatto una serie di cambiamenti molto grossi proprio per capire bene come reagisce la moto e per avere la misura di quello che succede quando si fanno le varie regolazioni. Per formare il suo data-base, insomma. Alla Yamaha aveva una mole infinita di informazioni, qui nessuna, perci? tante prove che non avrebbe fatto un ingegnere di pista che da anni lavorava con la Ducati perch? sapeva cosa sarebbe successo, Jeremy la ha dovute effettuare. Ma in futuro quando avr? unito i dati della Ducati a quelli relativi a tutte le altre moto che ha gestito, sar? in grado di lavorare benissimo. Comunque i giorni di test non sono pi? numerosi come una volta perci? prima o poi dovremo quagliare perch? altrimenti arriver? la prima gara e noi non saremo pronti. Torniamo a Bologna con molte informazioni e meno risposte di quelle che avrei voluto avere: infatti non siamo riusciti a dare a Valentino un set-up col quale sia riuscito ad andare forte, perci? dovremo fare delle modifiche che spero ci diano dei risultati".
L'agenda dei lavori
"La settimana prossima fare un meeting in Ducati, discuteremo qualche idea e poi ad inizio dicembre quando verranno Jeremy e tutti gli altri per il montaggio delle moto discuteremo ancora. Tanto a fine novembre abbiamo gi? un test programmato con Vitto Guareschi dove potremo provare qualcosa".
L'operazione di Valentino
"Lui mi aveva anche detto che con la spalla non era a posto, ma io questa frase l'ho cancellata. Ho fatto conto che fosse al cento per cento e che siamo noi a dover migliorare la moto. Se poi verr? qualcosa anche dall'operazione alla spalla, sar? un di pi?. Sono abbastanza tranquillo perch? normalmente per il recupero da un'operazione come quella alla quale si sottopporr? Rossi (luned? a Milano) ci vogliono dai 60 ai 90 giorni per guarire. Non ne abbiamo 75, quindi.. e poi questi tempi sono quelli relativi agli esseri umani, non a Valentino Rossi"
Il perch? dei tempi bassi
"La verit? ? che se non hai confidenza non spingi, se non spingi la temperatura delle gomme scende e con le gomme fredde ? impossibile essere veloce. Insomma, una specie di circolo vizioso. Di sicuro poteva andare meglio e potevamo ottenere pi? risposte, ma normalmente non mi fisso su come avrebbe dovuto o potuto andare, ma su cosa dobbiamo fare per progredire. Purtroppo per? le soluzioni uno ce le ha quando le ha messe in pista e ha verificato che vanno bene. Per ora quindi abbiamo delle idee".
Il metodo-Valentino
"Quello che ? incredibile ? quanto Valentino sia tranquillo, metodico, analitico e positivo durante il lavoro anche quando le cose non vanno benissimo come oggi. Venerd? mi aveva impressionato la sua precisione chirurgica nell'analizzare ogni dettaglio, oggi mi ha stupito quanto riesca ad essere positivo e calmo. Da uno che ha vinto come lui ti aspetti che se i test vanno come questo ti dica "ma che razza di moto avete fatto", invece tutto il contrario. E forse ? proprio per questo che ha vinto cos? tanto".
La questione motori
"In realt? ieri Vale ha provato il motore screamer e secondo me le informazioni che ci ha dato insieme a quelle che ha racvcolto Hayden oggi sono sufficienti per fare una scelta quindi non ho spinto perch? lo riprovasse oggi. Diciamo che torno in fabbrica con informazioni che spero siano sufficienti per trovare la strada e devo dire che fare questo test qui a Valencia ieri e oggi e non tra tre mesi a Sepang e un bell'aiuto".
L'avvento di Burgess
"Abbiamo lavorato per dare a Burgess e ai ragazzi della squadra, ma anche al tecnico delle sospensioni che ? nuovo, un "feedback" su come si comporta, come reagisce la moto alle modifiche. Quando ieri sono arrivato e abbiamo cominciato ho subito detto a Jeremy Burgess che il capo era lui e che noi eravamo soltanto un supporto: insomma che le decisioni su quando uscire e con cosa uscire erano sue. Questo secondo me ? l'unico modo per capire la moto, per prendere confidenza. Abbiamo fatto una serie di cambiamenti molto grossi proprio per capire bene come reagisce la moto e per avere la misura di quello che succede quando si fanno le varie regolazioni. Per formare il suo data-base, insomma. Alla Yamaha aveva una mole infinita di informazioni, qui nessuna, perci? tante prove che non avrebbe fatto un ingegnere di pista che da anni lavorava con la Ducati perch? sapeva cosa sarebbe successo, Jeremy la ha dovute effettuare. Ma in futuro quando avr? unito i dati della Ducati a quelli relativi a tutte le altre moto che ha gestito, sar? in grado di lavorare benissimo. Comunque i giorni di test non sono pi? numerosi come una volta perci? prima o poi dovremo quagliare perch? altrimenti arriver? la prima gara e noi non saremo pronti. Torniamo a Bologna con molte informazioni e meno risposte di quelle che avrei voluto avere: infatti non siamo riusciti a dare a Valentino un set-up col quale sia riuscito ad andare forte, perci? dovremo fare delle modifiche che spero ci diano dei risultati".
L'agenda dei lavori
"La settimana prossima fare un meeting in Ducati, discuteremo qualche idea e poi ad inizio dicembre quando verranno Jeremy e tutti gli altri per il montaggio delle moto discuteremo ancora. Tanto a fine novembre abbiamo gi? un test programmato con Vitto Guareschi dove potremo provare qualcosa".
L'operazione di Valentino
"Lui mi aveva anche detto che con la spalla non era a posto, ma io questa frase l'ho cancellata. Ho fatto conto che fosse al cento per cento e che siamo noi a dover migliorare la moto. Se poi verr? qualcosa anche dall'operazione alla spalla, sar? un di pi?. Sono abbastanza tranquillo perch? normalmente per il recupero da un'operazione come quella alla quale si sottopporr? Rossi (luned? a Milano) ci vogliono dai 60 ai 90 giorni per guarire. Non ne abbiamo 75, quindi.. e poi questi tempi sono quelli relativi agli esseri umani, non a Valentino Rossi"
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