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Il parere di un addetto ai lavori

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    #1

    Il parere di un addetto ai lavori

    Tratto dal sito:

    http://www.maurizio-perlini.it/index.ph ... 60&lang=it

    Addio Ducati SBK

    La storia ha sempre i propri cicli.

    Guardando al passato vi sono tantissime storie, civilt?, filosofie, idee, che sono nate, che hanno avuto il loro splendore e che poi sono morte, spesso per semplici ma gravi errori di valutazione o per l'ingordigia umana.

    E' notizia di pochi giorni fa che Ducati lascia ufficialmente dal 2011 il campionato mondiale SBK.Questo comunicato che ha squarciato il cielo dello sport motociclistico segue di poco un altro comunicato che annunciava il passaggio di Valentino Rossi da Yamaha a Ducati motoGP.Non credo ci sia una relazione diretta tra i due eventi epocali, ma sicuramente la coincidenza si presta a tutto tondo alle polemiche degli appassionati.

    La follia ha tante facce, ma questa rischia di diventare il capolavoro distruttivo di decisioni scellerate prese senza cuore e senza la minima lungimiranza strategica e commerciale e se mi ? consentito l'ardire, senza avere la pi? pallida idea di come sia fatto l'appassionato ducatista, non lo si pu? scambiare per un normale cliente, sarebbe un errore clamoroso.

    Conosco l'ambiente Ducati dal 1992, erano trascorsi pochissimi anni dalla creazione del campionato mondiale SBK che avveniva nel 1988, e posso asserire senza paura di smentita, di avere assistito ad una delle ascese pi? eclatanti che si fossero mai viste nel mondo delle moto da competizione.

    Un manipolo di persone, fatte e intrise di dosi massicce di passione, agonismo, cuore e determinazione nel perseguire un sogno, presero un progetto ardito e lo portarono in pista per lanciare il guanto di sfida alle case motociclistiche del sol levante.

    Il progetto era talmente ardito che persino le case concorrenti concessero un vantaggio notevole a livello regolamentare a questo groviglio di tubi con soli due cilindri e una distribuzione desmodromica, che ancora a tutt'oggi vi sono sapienti tuttologi che ne ignorano il significato preciso.

    Davide contro Golia, ? questo che ? accaduto.

    In pochissimo tempo tutti si accorsero che questa moto, sicuramente fuori dagli schemi, era diventata l'argine contro cui si infrangevano tutti gli spasmi tecnologici provenienti dal resto del mondo.

    Tentarono di tutto per arrestarne l'inesorabile ascesa hai vertici mondiali, si modificarono i regolamenti a pi? riprese, passando dai su menzionati vantaggi regolamentari a penalizzazioni sempre pi? pesanti e coercitive, ma la storia non cambiava, era sempre questa moto a vincere e ad accumulare un bottino fatto di mondiali vinti a raffica da far impallidire chiunque.

    Era inevitabile che tutto ci? creasse un fortissimo consenso fra gli appassionati di questo sport e che ne dividesse gli animi, chi era ammaliato da questo miracolo che stava accadendo sotto i loro occhi e chi ne criticava i contenuti, ritenendo le case giapponesi le uniche depositarie della tecnologia vincente. Ma fu proprio questa forte contrapposizione che fece decollare verticalmente la fama della Ducati SBK, pi? vinceva e pi? se ne parlava e se la si amava, la si amava sempre di pi?, se la si odiava, la si odiava sempre di pi? e la cosa fu talmente forte e profonda che si cominci? a verificare un fenomeno che credo stup? per primi proprio i vertici dell'azienda, e cio? che le vendite del modello stradale, una delle moto pi? longeve e straordinarie che abbia mai calcato le strade del pianeta, cominciarono ad aumentare e vi furono moltissimi fedelissimi delle quattro cilindri che cedettero al richiamo di questi due scorbutici cilindri che stavano mettendo in ginocchio il resto del mondo delle derivate di serie.

    Persino sua maest? Honda HRC si pieg? allo strapotere del nostro pompone e si vide costretta a mettere in cantiere il progett? di un bicilindrico nella speranza di sconfiggere quella che era diventato il loro peggior incubo e non solo il loro.

    Furono anni di incredibile fervore, di una magia unica, dove tutto si muoveva in un unica direzione e non si sbagliava nessuna mossa tattica, la fabbrica era funzionale alla squadra corse e la squadra corse era funzionale alla fabbrica.

    Era un unico grande organismo che come 'Re Mida' tutto quello che toccava diventava oro, la prodigiosa passione trasudava ovunque e contagi? un numero di appassionati sempre maggiore, se si fosse potuto guardare il nostro pianeta dallo spazio si sarebbe notato un diffuso colore rosso in inesorabile aumento.

    Nel tempo quella che ? nata come una semplice sfida motociclistica ? diventata una vera e propria filosofia di vita che ha condizionato profondamente e realmente la vita di tantissimi appassionati sparsi in tutto il mondo.

    Si ? assaggiato come ? fatto il vero orgoglio di appartenere ad una casta di eletti che dovunque si vada si ? guardati con timoroso rispetto.

    Quello che ? successo ? talmente raro e prezioso che bisognava non cambiare nulla, muoversi in punta di piedi nella paura di interferire con questo straordinario fenomeno, come silenziosi restauratori si doveva riparare solo qualche crepa di una tela che raccontava di cuore, amore, mani sporche di grasso e imprese epiche di antiche memorie.

    Qualcuno ha deciso che tutto questo non ha pi? importanza, che gli uomini che hanno contribuito a questo capolavoro non hanno pi? importanza, che tutti i sacrifici fatti, le notti insonni, le decisioni ardite, le coppe che formano le fondamenta delle stanze in cui si ? presa questa folle decisione, non hanno pi? importanza, tutto cancellato con una serenit? disarmante, vi sono solo sterili e piatti comunicati stampa dove si cerca di lenire l'amputazione con impacco di acqua fresca.

    Anzi che proteggere si ? distrutto, si ? preso il cuore e l'anima di tutti coloro che hanno vibrato al ritmo dei due cilindri e lo si ? buttato alle ortiche come spesso vediamo fare oggi in questa epoca di soli e freddi calcoli economici.

    Ultimamente si sono sbagliate strategie e scelte tattiche frutto di una arrogante supponenza di non poter mai essere in errore quando invece serviva solamente umilt? e il guardarsi indietro e cercare di capire che se esiste un presente da calpestare ? perch? vi ? un passato glorioso che andrebbe salvaguardato e rilanciato per far capire al mondo intero che quello che ? successo non ? stato una combinazione fortunosa di idee ed eventi, ma una solida e concreta unione di cuori tutti sincronizzati tra di loro su un unico obiettivo, "fare la differenza".

    Questa scellerata decisione ha del sacrilego, alla stessa stregua di prendere il lenzuolo che rappresenta la Santa Sindone per farne stracci per la polvere, magari per quella depositata sul cupolino della desmosedici in motoGP.

    Questo ? il mio grido di lamento, molto personale dove di cuore e di passione per la ducati ve ne ho messa veramente tanta e vorrei parlare realmente con la persona che ha deciso tutto ci? e sfidarla sul piano delle idee che si potranno dimostrare vincenti da qui hai prossimi anni e dimostrargli che il paziente non ? morto, ? vivo e vegeto, basta togliere il piede che stupidamente sta occludendo il flusso dell'ossigeno.

    Spero che noi appassionati veri, noi che abbiamo lavorato con religiosa dedidizione per la causa, possiamo essere capaci di rimanere ancorati a questa splendida avventura che io voglio solo considerare momentaneamente sospesa. Non si spegne una passione o una filosofia di vita con uno sterile e squallido comunicato stampa, servir? veramente molto di pi? e credo e spero che il nostro incrollabile sentimento sopravviver? alle persone che ora cercano di compiere questo colpo di stato. Non diamo alla storia un altro progetto fallito.

    Molto, ma molto amareggiato

    Maurizio Perlini

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    #2
    condivisibile in linea di principio ma c'è anche traccia di qualche puttanata

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      #3
      Jack credo che l’unica puttanata l’abbia fatta Del Torchio...Non conosce il ducatista, ragione per economie di scala, massimizzazione dei profitti, tutto giusto in un’azienda, ma la bravura di un management con i controcoglioni sta nel saper ammalgamare bilancio, soddisfazione del cliente e immagine. Troppo semplice tagliare lì dove si è un pò in difficoltà, questo lo sanno fare tutti, non ci vuole una laurea in management aziendale...
      Last edited by desmodannato; 06-09-10, 09:38.

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        #4
        Belle parole, da appassionato vero, da una persona che ha dato e continua a dare tutto se stesso e con risultati eccezionali al mondo delle corse Ducati...

        ... ma credo che Maurizio rappresenti davvero una parte davvero minuscola, la più bella e sentita, la più vera, ma pur sempre piccolissima parte di quel che è adesso il mondo Ducati...

        ... se è vero che a borgo panigale ancora godono il riflesso di un blasone costruito sui campi di gara è anche vero che è da molto che i ducatisti di massa, che ricordiamo esser quelli che alla fine permettono a questa azienda di sopravvivere, non hanno più niente a che fare con la passione dei desmo-affezionati delle origini...

        ... sono cambiati i tempi e sono drasticamente cambiati i clienti e conseguentemente le scelte per perseguire il fatturato...

        ... mi piacerebbe chiedere ad un campione rappresentativo dei neoducatisti in cosa consiste la distribuzione desmodromica...

        ... se si arriva a 1 su 100 che lo sa per me è un gran bel risultato...

        ... ma sono quei 99 che metteranno il 46 sul cupolino che tengon su la baracca.

        Last edited by MiKiFF; 06-09-10, 09:40.

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          #5
          Sarò di parte, ma condivido. E' chiaro che l'autore sia anche sentimentalmente coinvolto, ma alla fine trovo il ragionamento condivisibile. E' vero! Tutte le altre case sono semi-ufficiali (stanno dietro e davanti, al fronte, ci mettono il privato). E' anche vero che Ducati, però, non è un colosso come lo sono le aziende giapponesi. Per gli altri l'impegno commerciale e sportivo è a 360°. La SBK è ciò che ha permesso a Ducati di essere nell'immaginario collettivo moderno un sinonimo di moto vincente e da competizione (va beh . . . a chi non piace gli verrà da ridere!!!), oltretutto ha dato a Ducati vittorie e soddisfazioni che la MotoGP non ha dato affatto (solo un mondiale e anche un pò fortuito . . . se anche gli altri avessero avuto gomme all'altezza . . .)

          Rispetto chi si sporca le mani in prima linea, ma non sono mai stato in grande sintonia con l'attuale dirigenza Ducati (preferivo quella precedente, seppur con soldi non italiani). Spero vivamente che sappiano comunque trovare il giusto modo per andare avanti e, se dovesse rivelarsi un errore, tornare casomai indietro sulle decisioni prese.

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            #6
            Mikiff con l?arrivo di Rossi i desmo-affezionati delle origini diventeranno ancora meno, e Ducati si avvier? davvero a diventare una delle tante aziende motociclistiche...H-D sono 100anni che continua sulla sua strada, ha avuto alti e bassi, momenti di crisi profonda, ma ha sempre mantenuto la sua linea guida, non l?ha cambiata per adeguarsi alle mode del momento, e non mi pare che non venda moto o non abbia clienti fidelizzati...
            Condivido in toto il pensiero di Perlini, ? l?emblema del perfetto ducatista, e non me ne fotte di chi ci addita come illusi, arroganti, talebbani, Ducati era un?altra cosa rispetto alle altre, e purtroppo oggi sta perdendo a sua identit?...

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              #7
              Originally posted by desmodannato View Post
              Jack credo che l?unica puttanata l?abbia fatta Del Torchio...Non conosce il ducatista, ragione per economie di scala, massimizzazione dei profitti, tutto giusto in un?azienda, ma la bravura di un management con i controcoglioni sta nel saper ammalgamare bilancio, soddisfazione del cliente e immagine. Troppo semplice tagliare l? dove si ? un p? in difficolt?, questo lo sanno fare tutti, non ci vuole una laurea in management aziendale...
              le puttanate sono riferite a quanto scrive relativamente a regolamenti fatti per limitare la ducati.....quando invece son quasi sempre stati per favorirla o almeno aiutarla e in questo senso si ricollega la seconda puttanata della honda che si pieg? per cercare di vincere, fu costretta da un regolamento che non lasciava scampo ai 4 cilindri e come ovvio vinse ad armi pari....per il resto non mi pronuncio perch? non sento quell'anima e quella poesia ducatista quindi mi interessa poco o nulla dei suoi destini, certo che le spiegazioni di del torchio fanno acqua da tutte le parti e me lo fanno apparire come un magnaccione ingordo pi? che un appassionato....ma tant'? a me non cambia nulla nella mia vita di motociclista

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                #8
                Originally posted by jack View Post
                le puttanate sono riferite a quanto scrive relativamente a regolamenti fatti per limitare la ducati.....quando invece son quasi sempre stati per favorirla o almeno aiutarla e in questo senso si ricollega la seconda puttanata della honda che si pieg? per cercare di vincere, fu costretta da un regolamento che non lasciava scampo ai 4 cilindri e come ovvio vinse ad armi pari....per il resto non mi pronuncio perch? non sento quell'anima e quella poesia ducatista quindi mi interessa poco o nulla dei suoi destini, certo che le spiegazioni di del torchio fanno acqua da tutte le parti e me lo fanno apparire come un magnaccione ingordo pi? che un appassionato....ma tant'? a me non cambia nulla nella mia vita di motociclista
                Non lo so, avr? pure i paraocchi, ma sono incazzato nero (il ch? non interessa a nessuno...)
                E? come se Ferrari smettesse di correre e iniziasse a produrre SUV perch? cos? aumentano i profitti...oppure H-D si mettesse a produrre supersportive, o Porche lanciasse una nuova utilitaria perch? non hanno i fondi per fare ricerca e sviluppare un nuovo modello, ? un ragionamento che non sta in piedi...

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                  #9
                  Originally posted by desmodannato View Post
                  Non lo so, avr? pure i paraocchi, ma sono incazzato nero (il ch? non interessa a nessuno...)
                  E? come se Ferrari smettesse di correre e iniziasse a produrre SUV perch? cos? aumentano i profitti...oppure H-D si mettesse a produrre supersportive, o Porche lanciasse una nuova utilitaria perch? non hanno i fondi per fare ricerca e sviluppare un nuovo modello, ? un ragionamento che non sta in piedi...
                  in un altro post avevo scritto che secondo me ducati avrebbe fatto bene, gi? 4 o 5 anni f?, a smetterla di proporre le proprie moto come il non plus ultra della produzione mondiale, di spacciare traliccio desmo e 2 cilindri come il meglio esistente.....dovevano continuare a produrre i loro modelli con le caratteristiche storiche e nel contempo creare qualcosa di nuovo e competitivo oggi un 4 in linea o a v, sdoppiare la produzione mantenendo la tradizione da una parte e ammodernando dall'altra....di pi? non mi viene da pensare proprio perch? non mi sento parte in causa

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                    #10
                    Potevano uscirne in una maniera tutta diversa.

                    Un Junior Yeam ufficale non avrebbe messo pressione e poteva tenere in piedi la baracca.

                    Spiace.

                    Mi spiacerà ancora di più quando il passo del non ritorno prevederà come per i japs la produzione anche di qualche scooter...sai l'economia di scala....

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                      #11
                      In effetti si sono incaponiti a sviluppare fino all?inverosimie un motore ormai vecchio di 20anni, quando poi avevano in casa un 4cillindri da paura...Alla fine hanno presentato prima la 1098, poi la 1198 annichilendo il mercato dell?usato e ora se ne escono con un nuovo modello, che ? costato il ritiro dalla SBK...Ma non sarebbe stato pi? intelligente continuare con il bicilindrico per i modelli stradali e proporre un quattto cilindri per le corse, magari sulla supersportiva di punta...?

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                        #12
                        Originally posted by jack View Post
                        in un altro post avevo scritto che secondo me ducati avrebbe fatto bene, gi? 4 o 5 anni f?, a smetterla di proporre le proprie moto come il non plus ultra della produzione mondiale, di spacciare traliccio desmo e 2 cilindri come il meglio esistente.....dovevano continuare a produrre i loro modelli con le caratteristiche storiche e nel contempo creare qualcosa di nuovo e competitivo oggi un 4 in linea o a v, sdoppiare la produzione mantenendo la tradizione da una parte e ammodernando dall'altra....di pi? non mi viene da pensare proprio perch? non mi sento parte in causa
                        E forse propio perch? non lo sei hai scritto la cosa pi? obbiettiva e ragionevole.

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                          #13
                          che Grande Maurizio !
                          che stronzo XXX XXXXXX !
                          Last edited by dany999s; 06-09-10, 11:05.

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                            #14
                            [QUOTE=MiKiFF;6623427

                            ... ma sono quei 99 che metteranno il 46 sul cupolino che tengon su la baracca.

                            [/QUOTE]


                            sì....sì...ma mi auguro che abbiano fatto bene i conti perchè non è detto il tifoso medio di valentino possa permettersi l'acquisto di una ducati....

                            cmq senza sbk oggi ducati si sarebbe già sciolta da un pezzo come neve al sole...
                            Last edited by gabmamb; 06-09-10, 11:19.

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                            • Font Size
                              #15
                              Originally posted by gabmamb View Post
                              s?....s?...ma mi auguro che abbiano fatto bene i conti perch? non ? detto il tifoso medio di valentino possa permettersi l'acquisto di una ducati....

                              cmq senza sbk oggi ducati si sarebbe gi? sciolta da un pezzo come neve al sole...
                              La R1 2009 costa 16.000 euro e la BMW capolista nelle vendite mediamente 18.000...

                              ... e comunque il "volgo" comprer? il monster e la hyper pi? che la ss.



                              Poi non so se sia stato mai cos? in passato ma di certo adesso la partecipazione ufficiale alla SBK non serve a niente per le vendite...

                              ... i jappy lo sanno bene, Kawasaki in primis ma anche Aprilia, per motivi opposti.



                              Del Torchio per me ha ragione da vendere in quanto a politiche commerciali, come ha ragione da vendere chi ha fatto di questa passione la ragione di vita a dire che l'uscita di scena con un vile, freddo ed incoerente comunicato stampa sia stata a dir poco penosa.

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