Minacce a Rossi: 'Gli sparero' '
Arrestato stalker piemontese, settimana di paura per il campione
(ANSA) - PESARO, 3 GIU - ''Io Valentino Rossi lo odio...prima o poi gli pianto una pallottola in testa''. Minacce telefoniche, indirizzate anche alla madre del campione di motociclismo ed agli amici, decine di e-mail inviate ai giornali, chiamate minatorie a Mediaset e ai cronisti sportivi che seguono il motociclismo. Una settimana di paura per il campione di Tavullia, e una corsa contro il tempo per la polizia, per scoprire chi era l'uomo che da giorni tempestava di messaggi di morte il suo entourage.
Alla fine, R. R., 42 anni, operaio di Casale Monferrato, single, un uomo senza storia e senza precedenti penali, e' stato identificato e denunciato per minacce gravi dalla Digos della Questura di Pesaro, in collaborazione con la Polizia postale, e con la Digos di Alessandria. Gli agenti che hanno perquisito la sua abitazione piemontese hanno trovato ritagli di giornale e foto dell'''uomo che odio di piu''', articoli sulle imprese sportive di Rossifumi, numeri di telefono di familiari e amici, materiale accumulato con estrema cura, anche sulla rete.
La persecuzione vera e propria era cominciata una settimana fa, con le prime telefonate, una perfino al Municipio di Tavullia, dove lavora Stefania Palma, la madre di Valentino. Poi chiamate anonime ai giornali e ancora, e-mail del medesimo tenore, inviate a decine di indirizzi. Fino al preannuncio di ''un'azione violenta, di morte'', durante il Gran premio del Mugello. Mai pero', R. R., l'uomo che odia Valentino ''quanto l'Inter'' e la Yamaha, perche' tifa ''Ducati'', e' riuscito a bucare la rete di protezione che protegge la privacy del campione, il quale peraltro evita il cellulare, al quale non risponde quasi mai.
Io un sospetto ce l'ho....
Arrestato stalker piemontese, settimana di paura per il campione
(ANSA) - PESARO, 3 GIU - ''Io Valentino Rossi lo odio...prima o poi gli pianto una pallottola in testa''. Minacce telefoniche, indirizzate anche alla madre del campione di motociclismo ed agli amici, decine di e-mail inviate ai giornali, chiamate minatorie a Mediaset e ai cronisti sportivi che seguono il motociclismo. Una settimana di paura per il campione di Tavullia, e una corsa contro il tempo per la polizia, per scoprire chi era l'uomo che da giorni tempestava di messaggi di morte il suo entourage.
Alla fine, R. R., 42 anni, operaio di Casale Monferrato, single, un uomo senza storia e senza precedenti penali, e' stato identificato e denunciato per minacce gravi dalla Digos della Questura di Pesaro, in collaborazione con la Polizia postale, e con la Digos di Alessandria. Gli agenti che hanno perquisito la sua abitazione piemontese hanno trovato ritagli di giornale e foto dell'''uomo che odio di piu''', articoli sulle imprese sportive di Rossifumi, numeri di telefono di familiari e amici, materiale accumulato con estrema cura, anche sulla rete.
La persecuzione vera e propria era cominciata una settimana fa, con le prime telefonate, una perfino al Municipio di Tavullia, dove lavora Stefania Palma, la madre di Valentino. Poi chiamate anonime ai giornali e ancora, e-mail del medesimo tenore, inviate a decine di indirizzi. Fino al preannuncio di ''un'azione violenta, di morte'', durante il Gran premio del Mugello. Mai pero', R. R., l'uomo che odia Valentino ''quanto l'Inter'' e la Yamaha, perche' tifa ''Ducati'', e' riuscito a bucare la rete di protezione che protegge la privacy del campione, il quale peraltro evita il cellulare, al quale non risponde quasi mai.
Io un sospetto ce l'ho....
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