Originally posted by Zappa
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Com'? possibile che le case del Sol Levante...
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Originally posted by Zappa View PostLoro sicuramente sono molto avanti in molte cose,non c'? alcun dubbio...basti pensare che i dipendenti HRC sono pi? di tutti quelli Ducati (Ducati+Ducati Corse) messi assieme...oppure basta vedere il progetto Asimo della Honda che ? qualcosa di pazzesco...qui in italia sarebbe impossibile fare una cosa del genere...
Parli della DN-01 che sbandierano come la prima moto automatica...ma intanto la primissima moto automatica l'hanno tirata fuori gli italiani (Aprilia Mana) come il primo scooter a 3 ruote (Piaggio Mp3)...insomma saremo "pi? piccoli" ma noialtri su certe cose non siamo da meno..
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Originally posted by desmoone View Post..case che producono 700000 moto all'anno (singolarmente) , che vantano il reparti corse blasonati, che hanno vinto tutto, che hanno budget illimitati, che hanno fatto moto come la NR750 (che ha cambiato in modo totale il modo di concepire le moto anche grazie ai successi nelle competizioni) riescano a partorire aborti indicibili?
Ecco, posso capire una piccola casa come Ducati o Aprilia, che cannano un paio di modelli per decisioni sbagliate....ma di solito i giapponesi non sbagliano nulla.
Voi come la vedete?
Non create caos...cercate di spiegarmi come, in un mondo dove apparentemente la logica prevale sempre sull'emozione, ? oggi possibile ancora l'errore macroscopico a livello estetico/formale.
Inoltre le case giapponesi puntano a diversificare il prodotto, coprendo un ampio spettro di veicoli a 2 ruote, quindi la possibilit? di non aver successo aumenta.
Il problema ? che loro hanno uno zoccolo duro di motocicli in grado, negli anni, di garantire fatturato e solidit? all'azienda, mentre le case italiane certi errori non se li possono permettere.
Magari un giorno, con calma, potremmo provare ad analizzare la storia delle case motociclistiche giapponesi e delle case italiane, cercando di capire perch? loro sono diventati dei colossi e noi no. E le qualit? non ci mancano di certo...
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I giapponesi producono moto per una platea di clienti assai più vasta, tra i quali ci sono motociclisti veri e atomobilisti (frustrati) in prestito, ci sono beduini del deserto che si spostano con montagne di roba appresso da un mercato all'altro e ci sono i customisti poveri che non possono comprarsi una harley. Nel modo c'é di tutto e state certi che anche la più ciofeca delle moto fatta in giappone vende abbastanza da mantenerci in piedi la Ducati (compresa la DN01 che secondo me in USA andrà a ruba). I giapponesi non si muovono mai "a caso" o sull'onda dell'entusiasmo. Basta guardare la Transalp della honda. Mentre Ducati si scervella per rinnovare la Monster, Honda va avanti con una moto immutata da 30anni... e vende....
Però tutto questo pragmatismo giapponese finisce per togliere quell'"anima" dai loro prodotti che invece hanno solo le moto fatte per passione. Parlo di Ducati ma anche di MV, Harley, Buell e mettiamoci anche Aprilia (scooter esclusi).
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Originally posted by ducaluca View PostNein Zappa... il primo scooter a 3 ruote in Japan era gi? sul mercato pi? di 10 anni f? ed ? ancora molto popolare.... lo utilizzano soprattutto i pony express
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Originally posted by desmoone View Post..case che producono 700000 moto all'anno (singolarmente) , che vantano il reparti corse blasonati, che hanno vinto tutto, che hanno budget illimitati, che hanno fatto moto come la NR750 (che ha cambiato in modo totale il modo di concepire le moto anche grazie ai successi nelle competizioni) riescano a partorire aborti indicibili?
Ecco, posso capire una piccola casa come Ducati o Aprilia, che cannano un paio di modelli per decisioni sbagliate....ma di solito i giapponesi non sbagliano nulla.
Voi come la vedete?
Non create caos...cercate di spiegarmi come, in un mondo dove apparentemente la logica prevale sempre sull'emozione, ? oggi possibile ancora l'errore macroscopico a livello estetico/formale.
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