Tratto da LA STAMPA, Pag. 52
L'ARTICOLO
Retroscena (di Enrico Biondi)
Manovre e veleni nella lunga vigilia del Motomondiale
Tanto hanno fatto, che alla fine sono riusciti a farlo arrabbiare di brutto.
Un'impresa, perch? fare andare fuori dai gangheri uno come Casey Stoner, il personaggio pi? tranquillo e serafico del mondo dei motori, davvero ce ne vuole. Questo quando non ? in pista o dentro ai box, sia chiaro, perch? l? s? che Casey diventa un peperino, capace di alzare la voce e di scontrarsi con i tecnici quando chiede continui miglioramenti per la Sua Ducati.
Ci? che ha disturbato l'australiano in questi ultimi tempi ? quello che gli inglesi chiamano "rumors", un intreccio di voci la maggior parte false ma messe in giro ad arte per cercare di far perdere le staffe alla persona (o alla Scuderia) presa di mira. E l'essere diventato campione del mondo, l'aver sconvolto, con una splendida stagione fatta di dieci vittorie impressionanti, i valori in campo mettendo al tappeto la concorrenza, non gli ha certo giovato agli occhi delle scuderie giapponesi.
La verit? ? che Honda, Yamaha, Suzuki e Kawasaki, capaci di costruire e vendere milioni di moto in tutto il mondo, non ne possono pi? dell'egemonia Ducati. L'Azienda di Borgo Panigale che produce "appena" 40 mila moto, ha avuto l'ardire di sfigare i giganti e batterli. E questo ha fatto saltare la mosca al naso a pi? di un dirigente con gli occhi a mandorla, preoccupatissimo che il trend possa continuare anche nella nuova stagione. Perch? Stoner pochi giorni fa' a Jerez, con il Suo miglior tempo in pista, ha lanciato un messaggio nitido: vuole e pu? continuare a vincere. E con Lui, ovviamente, la Ducati.
Ecco quindi il perch? delle Sue dichiarazioni al Times: Lui non le nomina mai, ma ? chiaro il riferimento alle Case del Sol Levante: "Sono spaventati. E questo nonostante l'enorme forza lavoro che possono mettere in campo rispetto ad un Costruttore Italiano come Ducati" ha detto Casey, aggiungendo una frase assai significativa: "Stanno usando la politica per ostacolarci, mentre dovrebbero semplicemente lavorare pi? duramente". Una frase "velenosa" che va spiegata per evitare fraintendimenti. Nei recenti incontri in Msma (l'Associazione che riunisce i Costruttori), la Honda aveva avanzato la richiesta di portare un limite al numero dei giri dei propulsori, limitandoli a 19 mila. Evidente l'intenzione di frenare il potente Desmo Ducati, capace di salire oltre tale soglia. Peccato che a bloccare l'iniziativa siano arrivati i no decisi della Yamaha (che quest'anno user? stabilmente il motore con distribuzione a valvole pneumatiche) e di Kawasaki e Suzuki che hanno fatto intendere di essere contrari a prendere decisioni del genere.
L'ing. Filippo Preziosi va' ripetendo da tempo un concetto che gli sta a cuore: "Siamo sereni oggi come lo eravamo all'inizio della passata stagione (quando Rossi in Qatar chiese se la Ducati fosse una moto da 800 cc. e i controlli pretesi dai giapponesi dimostrarono che la Rossa non aveva serbatoi nascosti, ndr). Tutto ci? fa parte del gioco, l'importante ? mantenere i nervi sladi. Del resto non posso pensare che quella di introdurre limitazioni sia un'iniziativa delle Case giapponesi. Ho troppa nei loro confronti per pensare a un gesto che considero antisportivo".
Sar?, ma ? comunque meglio non fidarsi e mettere in chiaro le cose. Stoner, intanto, alla vigilia del Qatar non manca di mandare una frecciatina anche a Valentino Rossi: "All'inizio del 2007 era pieno di eolgi. A fine campionato non mi parlava pi?. Che delusione: non gli piaceva il fatto che fossi capace di vincere".
L'ARTICOLO
Retroscena (di Enrico Biondi)
Manovre e veleni nella lunga vigilia del Motomondiale
Tanto hanno fatto, che alla fine sono riusciti a farlo arrabbiare di brutto.
Un'impresa, perch? fare andare fuori dai gangheri uno come Casey Stoner, il personaggio pi? tranquillo e serafico del mondo dei motori, davvero ce ne vuole. Questo quando non ? in pista o dentro ai box, sia chiaro, perch? l? s? che Casey diventa un peperino, capace di alzare la voce e di scontrarsi con i tecnici quando chiede continui miglioramenti per la Sua Ducati.
Ci? che ha disturbato l'australiano in questi ultimi tempi ? quello che gli inglesi chiamano "rumors", un intreccio di voci la maggior parte false ma messe in giro ad arte per cercare di far perdere le staffe alla persona (o alla Scuderia) presa di mira. E l'essere diventato campione del mondo, l'aver sconvolto, con una splendida stagione fatta di dieci vittorie impressionanti, i valori in campo mettendo al tappeto la concorrenza, non gli ha certo giovato agli occhi delle scuderie giapponesi.
La verit? ? che Honda, Yamaha, Suzuki e Kawasaki, capaci di costruire e vendere milioni di moto in tutto il mondo, non ne possono pi? dell'egemonia Ducati. L'Azienda di Borgo Panigale che produce "appena" 40 mila moto, ha avuto l'ardire di sfigare i giganti e batterli. E questo ha fatto saltare la mosca al naso a pi? di un dirigente con gli occhi a mandorla, preoccupatissimo che il trend possa continuare anche nella nuova stagione. Perch? Stoner pochi giorni fa' a Jerez, con il Suo miglior tempo in pista, ha lanciato un messaggio nitido: vuole e pu? continuare a vincere. E con Lui, ovviamente, la Ducati.
GOLPE FALLITO:
bocciate le nuove regole anti-Ducati:
il Team Italiano da' fastidio ai giganti nipponici
bocciate le nuove regole anti-Ducati:
il Team Italiano da' fastidio ai giganti nipponici
Ecco quindi il perch? delle Sue dichiarazioni al Times: Lui non le nomina mai, ma ? chiaro il riferimento alle Case del Sol Levante: "Sono spaventati. E questo nonostante l'enorme forza lavoro che possono mettere in campo rispetto ad un Costruttore Italiano come Ducati" ha detto Casey, aggiungendo una frase assai significativa: "Stanno usando la politica per ostacolarci, mentre dovrebbero semplicemente lavorare pi? duramente". Una frase "velenosa" che va spiegata per evitare fraintendimenti. Nei recenti incontri in Msma (l'Associazione che riunisce i Costruttori), la Honda aveva avanzato la richiesta di portare un limite al numero dei giri dei propulsori, limitandoli a 19 mila. Evidente l'intenzione di frenare il potente Desmo Ducati, capace di salire oltre tale soglia. Peccato che a bloccare l'iniziativa siano arrivati i no decisi della Yamaha (che quest'anno user? stabilmente il motore con distribuzione a valvole pneumatiche) e di Kawasaki e Suzuki che hanno fatto intendere di essere contrari a prendere decisioni del genere.
L'ing. Filippo Preziosi va' ripetendo da tempo un concetto che gli sta a cuore: "Siamo sereni oggi come lo eravamo all'inizio della passata stagione (quando Rossi in Qatar chiese se la Ducati fosse una moto da 800 cc. e i controlli pretesi dai giapponesi dimostrarono che la Rossa non aveva serbatoi nascosti, ndr). Tutto ci? fa parte del gioco, l'importante ? mantenere i nervi sladi. Del resto non posso pensare che quella di introdurre limitazioni sia un'iniziativa delle Case giapponesi. Ho troppa nei loro confronti per pensare a un gesto che considero antisportivo".
Sar?, ma ? comunque meglio non fidarsi e mettere in chiaro le cose. Stoner, intanto, alla vigilia del Qatar non manca di mandare una frecciatina anche a Valentino Rossi: "All'inizio del 2007 era pieno di eolgi. A fine campionato non mi parlava pi?. Che delusione: non gli piaceva il fatto che fossi capace di vincere".
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