Metti il turbo alla 999!
Cosa ottieni?
La Squalo VEE TWO!
Si chiama Vee Two Super Squalo ed ? una Ducati 999S ridisegnata in Australia e soprattutto sovralimentata con un turbo Sprintex di ultima generazione. Il risultato? Semplicemente spaventoso: 203,9 CV e 17,1 Kgm!
Immaginatevi questa scena: davanti a me c'? una Hayabusa che pennella le curve dell'Isola di Man, il celebre TT, con grande disinvoltura. Il tizio che la guida deve essere uno del posto, vista la sicurezza con la quale si muove in sella. Nonostante ci?, in frenata cerco di avvicinarmi a lui, facendo leva sulla leggerezza del bicilindrico che sto guidando. Ci troviamo a Mountain Mile, uno dei tratti pi? veloci del tracciato.
Non vedo l'ora di scoprire come se la caver? la Vee Two Super Squalo contro una delle sportive stradali pi? veloci del mondo. Non appena vedo l'uomo alla guida del missile giapponese ruotare il polso destro, dunque, faccio istintivamente altrettanto. La Suzuki si impenna mentre il suo quattro in linea d? libero sfogo ai cavalli che vi sono racchiusi. Il suo conducente pensa di avercela fatta, ma probabilmente non ha capito con chi ha a che fare: adesso tocca a me. Esco dalla scia mentre il compressore Sprintex con cui ? equipaggiata la mia moto comincia a fischiare minaccioso. Sono in terza marcia: la spinta ? talmente forte da farmi temere per l'integrit? della gomma posteriore, che se non sbaglio dovrebbe reggere fino a oltre 270 Km/h.
Quarta, quinta, sesta! Della Hayabusa non c'? pi? traccia, neppure sul monitor collegato alla videocamera, puntata in direzione opposta al senso di marcia, che la Super Squalo ha al posto dei classici specchietti retrovisori. Sul display digitale compare una velocit? di 268 Km/h, mentre il contagiri indica che ci sono ancora 2000 giri di margine prima di arrivare al limitatore. La curva successiva arriva con una rapidit? impressionante. Fortunatamente, i freni rispondono in modo adeguato. In uscita, mi metto di nuovo a tirare, per vedere come reagisce la Super Squalo nei quattro curvoni che seguono. Il display rimane fisso sui 250 Km/h. Il paesaggio ai lati della strada scorre cos? veloce da sembrare il quadro di un impressionista. Davanti a me vedo la sagoma di alcuni motociclisti pi? lenti. Non me la sento di passarli a questa velocit?, dunque inizio a rallentare, finendo per fermarmi alla prima piazzola di servizio. Giusto il tempo di sfilarmi il casco e i guanti che sento arrivare in lontananza il conducente della Hayabusa. Immagino che sia curioso di vedere quale ? stato "l'oggetto non identificato" in grado di sverniciare la sua moto. Non senza sorpresa, invece, lo vedo transitare davanti a me mentre scuote la testa, in segno di disappunto? Sarebbe in ogni caso rimasto meravigliato nel constatare che quella specie di maxi-naked dalla quale ha appena preso la paga ha la met? dei cilindri rispetto alla sua Hayabusa?
La Super Squalo, infatti, altro non ? che una Ducati 999 S sovralimentata con un compressore Sprintex dall'australiana Vee Two e vestita come un streetfighter dal britannico John Keogh. Un giocattolone da 50.000 Euro che, a quanto pare, verr? prodotto in soli 99 esemplari.
Prima di fare qualsiasi commento sul prezzo, comunque, bisognerebbe dare un'occhiata alla curva di potenza e coppia misurate all'albero: 203,9 CV e 17,1 Kgm. Prima d'ora, non si era mai visto nulla di simile su una moto stradale, senza considerare l'andamento dei grafici: praticamente orizzontale per la coppia e trasversale per la potenza! Un risultato che la dice lunga sul lavoro svolto dagli australiani della Vee Two, come confermato dal test svolto sull'Isola di Man. La Super Squalo regala emozioni uniche, le pi? elettrizzanti che una moto da strada possa elargire al giorno d'oggi, ma all'occorrenza sa anche trasformarsi in un normale mezzo a due ruote con il quale spostarsi anche in citt?. Ne ho avuto la riprova affrontando perfino il traffico di Douglas, o arrampicandomi sulle tortuose stradine disseminate sulle montagne dell'Isola di Man.
A 30 Km/h, la Super Squalo si comporta esattamente come una normalissima Ducati 999 S, compresa la durezza che ne caratterizza il comando della frizione, anche se la rapportatura piuttosto lunga del cambio non costringe a frequenti cambi di marcia nell'ambito cittadino e, dunque, non bisogna intervenire spesso sulla relativa leva al manubrio.
Dr. Jekyll e Mr. Hyde
?Il nostro obiettivo ? quello di dimostrare che la Super Squalo ? una moto godibile in diverse condizioni, nonostante le sue straordinarie performance assolute.? A parlare ? Tony Hamilton, Amministratore Delegato della Australia Automotive Components, una delle pi? grandi aziende produttrici di impianti di sovralimentazione che detiene il marchio Sprintex e che ha acquisito la Vee Two nel 2005.
?Gli unici due posti al mondo dove poter saggiare le doti della Super Squalo sulle normali strade aperte al traffico sono la Germania, con le sue autostrade senza limiti di velocit?, e l?Isola di Man. ? spiega Hamilton ? Abbiamo scelto quest?ultima per offrire un?esperienza di guida unica.? In effetti, mettere alla prova la Super Squalo sulle strade del Mountain, lontani dai centri abitati, potendosi concentrare solo sulle strisce bianche che delimitano il nastro d?asfalto, regala sensazioni indimenticabili.
In ogni caso, per?, questa fuoriserie sa farsi apprezzare anche per la possibilit? di andare piano, vista la grande riserva di coppia che mette a disposizione di chi preferisce viaggiare con le marce alte, dando ogni tanto un?occhiata al panorama. Del resto, motore e ciclistica sono gli stessi della Ducati 999 S, fatta eccezione per i cerchi, di derivazione Monster S4R, il forcellone monobraccio in tubi d?acciaio, realizzato dalla stessa Vee Two, e i dischi dei freni anteriori a margherita della Braking. La parte estetica, invece, ? come detto opera di John Keogh, che ha cercato di dare al mezzo un design in sintonia con il nome che porta.
La Super Squalo rappresenta uno dei pochissimi esempi di sovralimentazione nel campo delle due ruote, nonostante questa tecnologia sia da anni ampiamente diffusa in ambito automobilistico. Fino ad oggi, infatti, l?aggravio in termini di peso e l?assorbimento di una discreta quantit? di energia meccanica che essa comporta l?avevano resa di difficile applicazione su un mezzo a due ruote, eccetto che per i dragster.
Il debutto di una nuova generazione di compressori, per?, ha mutato radicalmente la situazione. La Super Squalo impiega infatti un?unit? Sprintex leggera e compatta che, abbinata una moderna gestione elettronica del motore, si sposa perfettamente con l?esigenza di ottenere un?erogazione efficace ma al tempo stesso facile da gestire, oltre a ottimizzare i consumi e le emissioni inquinanti. La velocissima special delle Vee Two ? infatti in regola con la normativa Euro 3.
Inoltre, non ? necessario operare alcun tipo di modifica irreversibile al bicilindrico Ducati per installare l?impianto di sovralimentazione, che pesa circa a 9 Kg. Cos? facendo, la potenza passa da 126 a 184 CV alla ruota, a fronte di un peso del veicolo di 195 Kg (con tutti i liquidi, ma senza carburante). Il compressore Sprintex ? alloggiato sotto al serbatoio, sopra una sorta di airbox in alluminio, ed ? collegato a un corpo farfallato da 60 mm che provvede all?ottimizzazione della miscela aria-benzina. L?impianto di alimentazione ? dotato di due iniettori per cilindro, messi uno di fianco all?altro. Gli iniettori agiscono in modo sequenziale: i primi funzionano sempre, mentre i secondi entrano in azione solo da un determinato regime in poi (in caso di gas completamente aperto, quest?ultimo corrisponde a 6000 giri).
Questo espediente serve a ottenere un?erogazione pi? fluida e omogenea ai regimi medio bassi, senza penalizzare la spinta in alto. In questo modo, la Super Squalo detiene una sorta di doppia personalit?: basta ruotare il polso destro, infatti, perch? si trasformi da Dr. Jekyll in Mr. Hyde. La tonalit? di scarico sprigionata dall?impianto due in uno in due ? molto particolare e all?aumentare dei giri il timbro diventa ancora pi? entusiasmante, facendo da sottofondo al sibilo emesso dal compressore. Tutto ci? rischia addirittura di distogliere l?attenzione dai continui alleggerimenti dell?avantreno cui la moto ? inevitabilmente soggetta fino alla quarta, anche se questo crea situazioni di preoccupante instabilit?.
Un motore travolgente
Onore al merito, dunque, per quanto riguarda il telaio e le sospensioni della 999 S, che sembrano ?incassare? senza grossi problemi l?aumento di potenza massima prodotto dalla sovralimentazione, anche se ? sempre bene agire con una certa cautela sull?acceleratore mentre si viaggia a moto inclinata, visto che il pneumatico posteriore da 180/55 (conseguenza del cerchio da 5,50? di derivazione Monster S4R) non offre lo stesso appoggio del classico gommone da 190 installato sulle pi? diffuse supersportive in circolazione. Prima di aprire tutto il gas, dunque, meglio ricordarsi di rimettere la Super Squalo perfettamente dritta, o quasi?
Il grande passo in avanti stabilito dai compressori Sprintex di ultima generazione consiste nella loro bassa temperatura di esercizio, oltre che nell?altrettanto favorevole resa volumetrica. A riprova di ci?, l?impianto che equipaggia la Super Squalo non ha bisogno di intercooler e si avvale del radiatore Ducati di serie. I tecnici della Vee Two sono dunque riusciti a mettere a punto un sistema che fa della funzionalit? e dell?affidabilit? le sue doti migliori, senza contare che la sua installazione ? perfettamente reversibile.
Questo risultato ? stato ottenuto grazie a un profondo lavoro di sviluppo: in un primo momento, infatti, l?impianto era azionato attraverso una cinghia dentata mossa a sua volta dall?albero a camme di aspirazione del cilindro orizzontale, ma poi il layout ? stato ridisegnato all?insegna della massima affidabilit?. ?Il nostro obiettivo era quello di fornire un pacchetto ultracollaudato, ? spiega Tony Hamilton ? perci? non abbiamo dato via libera alla produzione dei kit Sprintex fino a quando non siamo stati sicuri al 100% della loro infallibilit? attraverso moltissimi test di fatica e durata?.
Lo schema di funzionamento dell?impianto di sovralimentazione ? stato dunque riprogettato e adesso il compressore ? azionato direttamente dal tamburo della frizione. In linea teorica, la disposizione dei principali organi coinvolti dovrebbe alzare il baricentro del veicolo, ma alla luce del test sull?Isola di Man non sono emersi riscontri negativi in proposito. Se vogliamo, infatti, il peso del compressore va ad aumentare il carico sulla ruota davanti, migliorando pertanto il comportamento della moto durante la fase di inserimento in curva.
Per quanto riguarda, poi, le principali quote geometriche della ciclistica, esse sono rimaste vicine a quelle della 999 S standard, vale a dire 1.420 mm di interasse, 24,5? di inclinazione del cannotto di sterzo e 99 mm di avancorsa. E? anche grazie a questi valori se la Super Squalo risulta efficace e ben bilanciata nei curvoni veloci, mentre ? un po? meno neutra nei tratti pi? lenti, dove lo sterzo tende talvolta a cadere all?interno della curva.
Il vero protagonista di questa esclusivissima special, comunque, ? il motore, con la sua coppia travolgente. ?Il bicilindrico della 999 di serie esprime la sua coppia massima a 8000, dunque nella parte alta della fascia di utilizzo, mentre la Super Squalo eroga l?80% del valore massimo gi? a 4500 giri e prosegue in modo pressoch? costante oltre i 10.000!?.
Ci? significa che la presenza del compressore Sprintex induce benefici sia a livello di prestazioni assolute che in termini di qualit? dell?erogazione. Fino a qualche anno fa, questo risultato non sembrava possibile, ma oggi, grazie all?avvento dell?elettronica nel funzionamento dei motori a quattro tempi, la sovralimentazione in ambito motociclistico sembra aprire nuovi scenari applicativi. I tecnici della Vee Two sono stati pertanto molto lungimiranti nel percorrere questa strada e c?? da scommettere che, a questo punto, il loro esempio verr? presto seguito anche da altri.
In ogni caso, i futuri acquirenti della Super Squalo saranno i primi, fortunati beneficiari di questa nuova esperienza di guida.
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