ragazzi..prendete il tutto un po' con le molle....a sommi capi fornisce giusto una indicazione, ma se qualche collega lo leggesse .... ussignur..
Variazione potenza al variare del frazionamento
In questo caso si pu? vedere che a parit? delle altre condizioni geometriche cio? cilindrata e rapporto cosa alesaggio, all'aumentare del frazionamento, cio? del numero di pistoni, la potenza cresce perch? come detto cilindri, di cilindrate pi? piccole, hanno pi? potenza. Anche in questo caso per? la potenza non cresce linearmente con Z, cio? non raddoppia al raddoppiare del numero dei cilindri ma molto meno. Esattamente come la radice cubica del numero di cilindri : Oltre a questo un motore molto frazionato ha un rendimento meccanico basso, dovuto alle maggiore estensione delle superfici di strisciamento, pi? altri attriti dovuti a distorsioni strutturali e da eventuali errori di allineamento e di geometria. Poi, un pi? alto numero di cilindri, aumenta le perdite di carico complessive, riducendo il coefficiente di riempimento. Oltre a questo un motore molto frazionato ? molto complesso da costruire e da progettare, ? intrinsecamente pi? fragile e molto pi? costoso.
Al variare della cilindrata unitaria....
Cilindrata unitaria ( V )
Abbiamo gi? detto che la potenza non dipende dalla cilindrata, ma solo dall'area dei pistoni e abbiamo osservato come nella pratica ? normale che motori con maggiori cilindrate hanno maggior Cv, ma abbiamo spiegato questo fatto, con la semplice osservazione, che fare un motore pi? grande vuol dire automaticamente aumentare la sezione dei pistoni. Oltre a questo, si pu? vedere come varia la potenza se, a parit? di altre condizioni ed in particolare il rapporto corsa alesaggio, si varia la cilindrata. Cio? in pratica, se costruiamo due esemplari in scala tra loro , ad esempio uno di cilindrata doppia dell'altro, si nota, contrariamente a quanto potremmo aspettarci, che l'uno non ha il dopio della potenza dell'altro, ma sensibilmente di meno. Infatti la potenza di un motore varia meno che linearmente con la cilindrata. Esattamente come la radice cubica del quadrato della cilindrata: . Quindi come si vede in figura ? pi? facile ottenere tanta potenza in cilindrate unitarie piccole che in cilindrate unitarie grandi. Questo significa ad esempio che se un monocilidrico da 500cc ha 100 cv , un 125 cc avr? circa 40 Cv che ? molto pi? di 1/4 (25Cv).
AL variare del rapporto corsa alesaggio...
Abbiamo detto che la potenza dipende dalla superficie dei pistoni, cio? dall'alesaggio e che la cilindrata non ? altro che la corsa per l'alesaggio. E' quindi ovvio che a parit? di cilindrata unitaria se si diminuisce il rapporto corsa alesaggio, crescer? l'alesaggio e diminuir? la corsa, cos? che crescer? anche la superficie dei pistoni. E' quindi ovvio che quando si ricerca la potenza massima, si tende a ridurre il pi? possibile questo rapporto, per i motivi visti e per altri che adesso vedremo. Infatti se l'alesaggio ? grande ? pi? facile fare condotti di aspirazioni pi? grandi e rettilinei con grande vantaggio per il riempimento. Poi una corsa pi? piccola permette di avere un albero pi? rigido, un motore pi? piccolo e leggero. La relazione che lega corsa alesaggio e potenza ? la seguente : . Purtroppo non si possono fare degli alesaggi grandissimi perch? poi la camera di combustione si schiaccia e si allunga troppo, con la conseguenza che si ha una pessima combustione e elevate perdite di calore. Quindi anche in questo caso ? necessario trovare il compromesso migliore. Attualmente in f1, C/d ? di poco inferiore a 0.5. Nei motori 2 tempi invece ? praticamente sempre 1.
Variazione potenza al variare del frazionamento
In questo caso si pu? vedere che a parit? delle altre condizioni geometriche cio? cilindrata e rapporto cosa alesaggio, all'aumentare del frazionamento, cio? del numero di pistoni, la potenza cresce perch? come detto cilindri, di cilindrate pi? piccole, hanno pi? potenza. Anche in questo caso per? la potenza non cresce linearmente con Z, cio? non raddoppia al raddoppiare del numero dei cilindri ma molto meno. Esattamente come la radice cubica del numero di cilindri : Oltre a questo un motore molto frazionato ha un rendimento meccanico basso, dovuto alle maggiore estensione delle superfici di strisciamento, pi? altri attriti dovuti a distorsioni strutturali e da eventuali errori di allineamento e di geometria. Poi, un pi? alto numero di cilindri, aumenta le perdite di carico complessive, riducendo il coefficiente di riempimento. Oltre a questo un motore molto frazionato ? molto complesso da costruire e da progettare, ? intrinsecamente pi? fragile e molto pi? costoso.
Al variare della cilindrata unitaria....
Cilindrata unitaria ( V )
Abbiamo gi? detto che la potenza non dipende dalla cilindrata, ma solo dall'area dei pistoni e abbiamo osservato come nella pratica ? normale che motori con maggiori cilindrate hanno maggior Cv, ma abbiamo spiegato questo fatto, con la semplice osservazione, che fare un motore pi? grande vuol dire automaticamente aumentare la sezione dei pistoni. Oltre a questo, si pu? vedere come varia la potenza se, a parit? di altre condizioni ed in particolare il rapporto corsa alesaggio, si varia la cilindrata. Cio? in pratica, se costruiamo due esemplari in scala tra loro , ad esempio uno di cilindrata doppia dell'altro, si nota, contrariamente a quanto potremmo aspettarci, che l'uno non ha il dopio della potenza dell'altro, ma sensibilmente di meno. Infatti la potenza di un motore varia meno che linearmente con la cilindrata. Esattamente come la radice cubica del quadrato della cilindrata: . Quindi come si vede in figura ? pi? facile ottenere tanta potenza in cilindrate unitarie piccole che in cilindrate unitarie grandi. Questo significa ad esempio che se un monocilidrico da 500cc ha 100 cv , un 125 cc avr? circa 40 Cv che ? molto pi? di 1/4 (25Cv).
AL variare del rapporto corsa alesaggio...
Abbiamo detto che la potenza dipende dalla superficie dei pistoni, cio? dall'alesaggio e che la cilindrata non ? altro che la corsa per l'alesaggio. E' quindi ovvio che a parit? di cilindrata unitaria se si diminuisce il rapporto corsa alesaggio, crescer? l'alesaggio e diminuir? la corsa, cos? che crescer? anche la superficie dei pistoni. E' quindi ovvio che quando si ricerca la potenza massima, si tende a ridurre il pi? possibile questo rapporto, per i motivi visti e per altri che adesso vedremo. Infatti se l'alesaggio ? grande ? pi? facile fare condotti di aspirazioni pi? grandi e rettilinei con grande vantaggio per il riempimento. Poi una corsa pi? piccola permette di avere un albero pi? rigido, un motore pi? piccolo e leggero. La relazione che lega corsa alesaggio e potenza ? la seguente : . Purtroppo non si possono fare degli alesaggi grandissimi perch? poi la camera di combustione si schiaccia e si allunga troppo, con la conseguenza che si ha una pessima combustione e elevate perdite di calore. Quindi anche in questo caso ? necessario trovare il compromesso migliore. Attualmente in f1, C/d ? di poco inferiore a 0.5. Nei motori 2 tempi invece ? praticamente sempre 1.
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