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SBK - Ernesto Marinelli racconta il 2006 di Bayliss

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    #1

    SBK - Ernesto Marinelli racconta il 2006 di Bayliss

    Da racingworld

    Un'annata spettacolare, culminata nella conquista del titolo Superbike e dalla strepitosa vittoria conseguita a Valencia in MotoGP con la Ducati Desmosedici. Questo il 2006 di un Troy Bayliss, tornato ai vertici dopo un 2005 in ombra. Ernesto Marinelli, responsabile tecnico SBK per il Team Xerox Ducati, ci parla del campione australiano e della sua stagione da incorniciare.

    Sinceramente, vi aspettavate un campionato dominato alla grande da parte di Bayliss?
    "Tutti in Ducati avevamo ben chiare le potenzialit? di Troy ed eravamo sicuri che in SBK, se gestito bene, avrebbe potuto fare grandi cose".

    Nessun dubbio sulla sua competitivit?, visto che arrivava da un brutto infortunio ad un polso?
    "In effetti qualcuno ce ne era, ma sono svaniti al primo test a Valencia. Pur ancora dolorante, ha girato subito forte. L? abbiamo capito che l'infortunio non avrebbe rappresentato un problema per la... manetta".

    Una partenza fortissima, che ha in pratica messo in cassaforte il titolo, poi una seconda parte con qualche errore di troppo. E? stato un normale calo di tensione o che altro?
    "Io credo che quando si accumula un vantaggio importante come quello di Troy inevitabilmente subentri un po? di deconcentrazione perch? ? ovvio iniziare a pensare a gestire, questo vantaggio. Ed alla fine, potr? sembrare un paradosso, ? pi? facile per un pilota sbagliare quando si ragiona su come comportarsi in gara che non dare il massimo mirando solo a vincere".

    Qual ? il punto debole di Troy Bayliss?
    "Si fa prendere un po? troppo dal nervosismo quando le cose non vanno come vuole lui. Troy appartiene a quella schiera di grandi piloti che sono contenti solo se fanno la pole o se vincono. In quei momenti riveste un ruolo molto importante la squadra, che deve riuscire a mantenerlo calmo e quindi nelle condizioni di andare forte".

    Come ? Bayliss dal punto di vista tecnico?
    "Bravo, non ? il pilota pi? sensibile del mondo, ma sa indicare bene le cose che non vanno".

    Troy ha ormai oscurato i grandi ducatisti del passato: come si spiega questo grande successo tra gli appassionati?
    "In primo luogo per come corre e per le gare che regala, uno spettacolo incredibile. Alcune gare sono state degne del miglior Fogarty e anche di pi?. E poi ? un bravissimo ragazzo, disponibile verso i fans e verso la squadra. E? impossibile non volergli bene".

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    #2
    Grande Carrozziere

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      #3
      il troy ? sempre il troy

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        #4
        sar? anche vero che non ? il pi? "sensibile" ma come lui, che sale sulla D16 dopo tre anni con gomme diverse e moto non molto simile e sbaraglia, ridicolizza, la concorrenza, anche interna, non ho ancora visto nessuno!!!!

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          #5
          davvero un grande uomo Troy..si merita tutto quello che ha conquistato

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            #6
            Un grande elogio a Troy e alla squadra sempre al TOP!

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