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Le 3 Ducati che hanno cambiato la storia del motociclismo italiano

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    #1

    Le 3 Ducati che hanno cambiato la storia del motociclismo italiano

    Quando si parla di Italia e di due ruote, il binomio è semplice, anzi quasi immediato. Senza nemmeno bisogno di un cenno di intesa, è Ducati: la rossa incredibile che ha fatto innamorare generazioni e generazioni di appassionati. Nonostante il marchio riesca da solo a riconfermare l’enorme blasone che i loro modelli si portano dietro, oggi abbiamo voluto rispondere alla domanda che attanaglia tanti di voi: quali sono stati i migliori modelli di Ducati?

    È importante precisare quanto a volte il nome non riesca a mantenersi all’altezza delle grandiose performance delle moto, ma abbiamo selezionato 3 incredibili casi in cui la notorietà di un modello hanno spesso rischiato di superare la popolarità della loro stessa casa produttrice. Ecco a voi quindi 3 Ducati che hanno fatto la storia del motociclismo italiano.

    La Ducati Panigale, il rischio dei primi anni ’90






    Quando all’alba del 1993 la casa di Borgo Panigale consegnò all’entusiasmo degli appassionati la 1199 Panigale, modello che scombussolò gli equilibri del motociclismo italiano, la folla non sapeva se applaudire oppure insorgere con le torce e i forconi. Questa moto è fondamentale nello sviluppo successivo dell’azienda perché per la prima volta gli ingegneri rimossero l’adorato telaio a traliccio in favore di una struttura monoscocca, che sfrutta il motore portante (in stile Desmosedici), e ruotando leggermente all’indietro il motore, rendendolo di fatto a “V” invece che ad “L”. Nonostante una prima incertezza, la Panigale riscosse un grande entusiasmo da parte del pubblico, che da subito capì di trovarsi davantii ad una chiave di svolta del design dell’azienda intera.




    Dopo anni e anni di dominio indiscusso nel mondo adrenalinico delle moto sportive, con la Ducati Multistrada 1200, la rossa di Borgo Panigale è riuscita nel difficile intento di evolversi, di adeguarsi, per infiltrarsi in un mercato fino a quel momenti sconosciuto, riservato più che altro alle rocciose case bavaresi: quello delle maxi enduro stradali. Ormai non più sazi dei trofei sull’asfalto, gli strategici ingegneri bolognesi hanno scelto di spingersi oltre, alla conquista dell’impervio territorio dell’ off road.

    La scelta fu quella però di non piegarsi alle volontà del mass market, ma di creare il proprio modello di enduro targato Ducati: un’incredibile maxi enduro sportiva che riuscì a fonder 3 moto in una. La Multistrada 1200 è per questo in grado, grazie ad un pulsante, di cambiare fra quattro riding mode (Sport, Touring, Urban, Enduro), cambiando così la sua indole a seconda delle situazioni esterne e dello stile di guida del pilota, diventando, a seconda delle esigenze, una valida compagna di viaggio.


    La Ducati Monster, di diritto nell’Olimpo delle moto





    Essenzialità, potenza e design d’impatto. 3 semplici ingredienti per la creazione della naked sportiva perfetta, e caratteristiche essenziali della Ducati Monster: un nome, una garanzia. Con più di 250.000 esemplari prodotti, stiamo parlando del modello di Ducati più venduto di sempre, una vera e propria pietra miliare che ha gettato (nei primi anni ’90) le salde fondamenta su cui ancora oggi si basa il motociclismo italiano.

    Diventata ormai il metro di paragone di qualsiasi altro modello che voglia fregiarsi della categorizzazione “naked“, è riuscita nel rendere i suoi componenti più iconici come la sella a dorso di dinosauro ed il fanale ad oblò, veri e propri riferimenti del genere, ricoprendone il ruolo quasi di capostipite. La Monster è la dimostrazione di come il genio, la fantasia e l’intuizione possono ancora recitare la loro parte, spesso da protagonista.

    notizia da:truriders.it



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    #2
    Originally posted by Semiramide View Post

    La Ducati Panigale, il rischio dei primi anni ’90

    Quando all’alba del 1993 la casa di Borgo Panigale consegnò all’entusiasmo degli appassionati la 1199 Panigale, modello che scombussolò gli equilibri del motociclismo italiano.....
    quà ho smesso di leggere

    soliti articoli scritti con il

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      #3
      In effetti la Panigale fu presentata nel 2011 e commercializzata nel 2012

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        #4
        E comunque,io, non l'avrei scelta per questo articolo; ci sono ducati molto più iconiche, tipo la 750 f1 o la 851, la 916......... anche se è vero che segna un punto di svolta per la mancanza del telaio ed esteticamente è la ducati (questo secondo me) più bella che sia stata mai prodotta

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          #5


          In effetti avete ragione...non essendo una grande appasionata di Ducati non ho il now-how necessario per notare che c'erano delle pesanti inesattezze in questo articolo e sono andata sulla fiducia nel pubblicarlo

          A questo punto mi sembra corretto e doveroso citare anche l'autore dell'articolo

          I miei complimenti invece vanno a voi amici DDG che siete dei grandi appassionati molto attenti




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            #6
            Nel 1993 è stata fatta la 916... E quella sì che ha cambiato la storia considerando che l'hanno continuata a produrre per undici anni praticamente in modo identico esteticamente

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              #7
              Tra l'altro quella in foto non è neanche una Panigale

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                #8
                Chi ha scritto quest'articolo?! Spero il nome sia uno pseudonimo di una qualche "intelligenza" artificiale.
                Multistrada e "alla conquista dell’impervio territorio dell’ off road." parliamo della prima serie 1000 DS?!

                Poi Panigale, parliamone un attimo... Posso capire tutto ma almeno capire che nel '93 NON esisteva ne la Panigale ne, tantomeno, la D16... Zio caro... (Non posso stupirmi che nella foto venga riportata la Super Sport), in oltre si bypassa la 851/888 la prima vera moto che lancia Ducati nell'olimpo dei marchi sportivi, la 916/996/998 sono la consacrazione tecnica e stilistica, non si può davvero sentire la storia storpiata così... Se non fosse esistito il mitico 851 altro che Panigale.

                Poi bestemmie delle bestemmie... LA Monster IL Monster.... IL Monster porca miseriacciaaaaa !!!
                Un'icona vera, nata per caso e con i pezzi di magazzino, la versione riportata è quella di plastica, carina per carità, ma IL Monster originale è un'altra cosa davvero.

                Che giornalismo incredibile, questo parlando di moto, pensate a tutto quello che si legge in generale...

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                  #9
                  È evidente che chi ha scritto l’articolo non conosce l’argomento! C’è della confusione nella testa di questo giornalista

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                  • Font Size
                    #10
                    questo è il male della nuova società....incompetenti che danno opinioni su cos eche non sanno

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                      #11
                      Originally posted by Ruvido View Post
                      È evidente che chi ha scritto l’articolo non conosce l’argomento! C’è della confusione nella testa di questo giornalista
                      Questo sarebbe il male minore. Spesso si può scrivere articoli anche non capendone una ceppa della materia trattata.
                      Il problema è che questo qua non si è minimamente informato...avrà preso spunto da altri articoli e fatto un mix.
                      Anni fa le testate,anche online,erano molto più selettive.
                      Adesso ,e basta leggere qualche articolo, assumono cani e porci che non sanno nemmeno scrivere (errori a go go)

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                        #12
                        Originally posted by luciocabrio View Post
                        Questo sarebbe il male minore. Spesso si può scrivere articoli anche non capendone una ceppa della materia trattata.
                        Il problema è che questo qua non si è minimamente informato...avrà preso spunto da altri articoli e fatto un mix.
                        Anni fa le testate,anche online,erano molto più selettive.
                        Adesso ,e basta leggere qualche articolo, assumono cani e porci che non sanno nemmeno scrivere (errori a go go)
                        tipico dell'italia

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                          #13
                          Originally posted by doc67 View Post
                          Nel 1993 è stata fatta la 916... E quella sì che ha cambiato la storia considerando che l'hanno continuata a produrre per undici anni praticamente in modo identico esteticamente
                          Come non quotarti... un vero e proprio mito!

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                            #14
                            Originally posted by Semiramide View Post
                            Quando si parla di Italia e di due ruote, il binomio è semplice, anzi quasi immediato. Senza nemmeno bisogno di un cenno di intesa, è Ducati: la rossa incredibile che ha fatto innamorare generazioni e generazioni di appassionati. Nonostante il marchio riesca da solo a riconfermare l’enorme blasone che i loro modelli si portano dietro, oggi abbiamo voluto rispondere alla domanda che attanaglia tanti di voi: quali sono stati i migliori modelli di Ducati?

                            È importante precisare quanto a volte il nome non riesca a mantenersi all’altezza delle grandiose performance delle moto, ma abbiamo selezionato 3 incredibili casi in cui la notorietà di un modello hanno spesso rischiato di superare la popolarità della loro stessa casa produttrice. Ecco a voi quindi 3 Ducati che hanno fatto la storia del motociclismo italiano.

                            La Ducati Panigale, il rischio dei primi anni ’90






                            Quando all’alba del 1993 la casa di Borgo Panigale consegnò all’entusiasmo degli appassionati la 1199 Panigale, modello che scombussolò gli equilibri del motociclismo italiano, la folla non sapeva se applaudire oppure insorgere con le torce e i forconi. Questa moto è fondamentale nello sviluppo successivo dell’azienda perché per la prima volta gli ingegneri rimossero l’adorato telaio a traliccio in favore di una struttura monoscocca, che sfrutta il motore portante (in stile Desmosedici), e ruotando leggermente all’indietro il motore, rendendolo di fatto a “V” invece che ad “L”. Nonostante una prima incertezza, la Panigale riscosse un grande entusiasmo da parte del pubblico, che da subito capì di trovarsi davantii ad una chiave di svolta del design dell’azienda intera.




                            Dopo anni e anni di dominio indiscusso nel mondo adrenalinico delle moto sportive, con la Ducati Multistrada 1200, la rossa di Borgo Panigale è riuscita nel difficile intento di evolversi, di adeguarsi, per infiltrarsi in un mercato fino a quel momenti sconosciuto, riservato più che altro alle rocciose case bavaresi: quello delle maxi enduro stradali. Ormai non più sazi dei trofei sull’asfalto, gli strategici ingegneri bolognesi hanno scelto di spingersi oltre, alla conquista dell’impervio territorio dell’ off road.

                            La scelta fu quella però di non piegarsi alle volontà del mass market, ma di creare il proprio modello di enduro targato Ducati: un’incredibile maxi enduro sportiva che riuscì a fonder 3 moto in una. La Multistrada 1200 è per questo in grado, grazie ad un pulsante, di cambiare fra quattro riding mode (Sport, Touring, Urban, Enduro), cambiando così la sua indole a seconda delle situazioni esterne e dello stile di guida del pilota, diventando, a seconda delle esigenze, una valida compagna di viaggio.


                            La Ducati Monster, di diritto nell’Olimpo delle moto





                            Essenzialità, potenza e design d’impatto. 3 semplici ingredienti per la creazione della naked sportiva perfetta, e caratteristiche essenziali della Ducati Monster: un nome, una garanzia. Con più di 250.000 esemplari prodotti, stiamo parlando del modello di Ducati più venduto di sempre, una vera e propria pietra miliare che ha gettato (nei primi anni ’90) le salde fondamenta su cui ancora oggi si basa il motociclismo italiano.

                            Diventata ormai il metro di paragone di qualsiasi altro modello che voglia fregiarsi della categorizzazione “naked“, è riuscita nel rendere i suoi componenti più iconici come la sella a dorso di dinosauro ed il fanale ad oblò, veri e propri riferimenti del genere, ricoprendone il ruolo quasi di capostipite. La Monster è la dimostrazione di come il genio, la fantasia e l’intuizione possono ancora recitare la loro parte, spesso da protagonista.

                            notizia da:truriders.it

                            Che eleganza e cattiveria però le Ducati 😍

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                              #15
                              Originally posted by Elisa Gregori View Post

                              Che eleganza e cattiveria però le Ducati 😍
                              si sono assolutamente d'accordo, le linee ducati sono sempre le più belle...ma se devo dare un mio parere estetico, la panigale a me non piace proprio

                              la trovo goffa, sgraziata...di forma forse il termine giusto è forzata nelle forme

                              ma io vengo dalla vecchia scuola, io trovo belle le 998...le f4 non queste linee tozze davanti e minimali dietro

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