Nel MotoGP quest'anno sembra andare piuttosto bene.
Ma quello che a noi interessa e' cio' che questa societa'
riesce a fare in Borsa grazie alla crescita del suo business:
ovviamente parlo di Ducati.
Ducati Motor Holding SpA produce moto ad alte prestazioni.
I prodotti della Ducati sono venduti in piu' di 40 Paesi,
con un'attenzione particolare all'Europa Occidentale e al
Nord America.
La Ducati offre un'esperienza motociclistica completa,
incentrata sull'alta qualita' tecnologica delle sue moto,
ma che si estende anche alle corse, alla tradizione,
agli accessori e all'abbigliamento.
Ma il recente passato e' davvero piuttosto triste.
La societa' infatti, non ha fatto che perdere quote di mercato
a favore dei concorrenti giapponese piu' quotati, Honda
su tutte, e in Borsa ha perso il 75% del valore nell'arco
di sei anni.
E ora e' intorno al suo minimo storico, a circa 0,65 euro.
Ma intorno alla Ducati qualcosa si sta muovendo, a partire
dall'aumento di capitale chiuso con successo, e che servira' a
rilanciare la societa' attraverso il raggiungimento degli
obiettivi del piano triennale.
E quali sono questi obiettivi?
Innanzitutto il risanamento della societa', che dovrebbe
tornare all'utile solo dal 2007, nonostante gia' quest'anno,
grazie alla riduzione dei costi di produzione ed al miglioramento
del mix di modelli di moto messi in vendita, potrebbe finire
l'esercizio con discreti risultati.
E poi la strategia di crescita.
Strategia basata sul presidio della fascia alta del mercato,
dominata dalle moto giapponesi: e' sulle moto di grossa cilindrata
infatti che ci sono i margini migliori, fino al 40-50% sull'Ebitda.
Mica bruscolini.
Ma ovviamente i rischi sono molti in questo momento.
Innanzitutto la stessa situazione della societa': il risanamento
e' tutt'altro che ultimato, e occorrera' davvero del tempo prima
che Ducati riesca ad intraprendere uno stabile percorso di
crescita.
E poi la concorrenza.
I concorrenti sono molti e molto aggressivi: Honda e Yamaha sono
player globali che hannop quote di mercato maggiori di Ducati.
Infine il dollaro: il suo andamento non ? da sottovalutare, visto
che il 20% del fatturato e' prodotto in Usa.
Insomma una situazione delicata, staremo a vedere se questo mito italiano si riprendera'.
Ma quello che a noi interessa e' cio' che questa societa'
riesce a fare in Borsa grazie alla crescita del suo business:
ovviamente parlo di Ducati.
Ducati Motor Holding SpA produce moto ad alte prestazioni.
I prodotti della Ducati sono venduti in piu' di 40 Paesi,
con un'attenzione particolare all'Europa Occidentale e al
Nord America.
La Ducati offre un'esperienza motociclistica completa,
incentrata sull'alta qualita' tecnologica delle sue moto,
ma che si estende anche alle corse, alla tradizione,
agli accessori e all'abbigliamento.
Ma il recente passato e' davvero piuttosto triste.
La societa' infatti, non ha fatto che perdere quote di mercato
a favore dei concorrenti giapponese piu' quotati, Honda
su tutte, e in Borsa ha perso il 75% del valore nell'arco
di sei anni.
E ora e' intorno al suo minimo storico, a circa 0,65 euro.
Ma intorno alla Ducati qualcosa si sta muovendo, a partire
dall'aumento di capitale chiuso con successo, e che servira' a
rilanciare la societa' attraverso il raggiungimento degli
obiettivi del piano triennale.
E quali sono questi obiettivi?
Innanzitutto il risanamento della societa', che dovrebbe
tornare all'utile solo dal 2007, nonostante gia' quest'anno,
grazie alla riduzione dei costi di produzione ed al miglioramento
del mix di modelli di moto messi in vendita, potrebbe finire
l'esercizio con discreti risultati.
E poi la strategia di crescita.
Strategia basata sul presidio della fascia alta del mercato,
dominata dalle moto giapponesi: e' sulle moto di grossa cilindrata
infatti che ci sono i margini migliori, fino al 40-50% sull'Ebitda.
Mica bruscolini.
Ma ovviamente i rischi sono molti in questo momento.
Innanzitutto la stessa situazione della societa': il risanamento
e' tutt'altro che ultimato, e occorrera' davvero del tempo prima
che Ducati riesca ad intraprendere uno stabile percorso di
crescita.
E poi la concorrenza.
I concorrenti sono molti e molto aggressivi: Honda e Yamaha sono
player globali che hannop quote di mercato maggiori di Ducati.
Infine il dollaro: il suo andamento non ? da sottovalutare, visto
che il 20% del fatturato e' prodotto in Usa.
Insomma una situazione delicata, staremo a vedere se questo mito italiano si riprendera'.
Comment