All'inizio del 2002, Moto Guzzi,decide di realizzare delle moto dallo stile contemporaneo, guidabili e maneggevoli, con tutto lo spirito di Mandello del Lario ma con inedite soluzioni estetiche e tecnologiche, e con l'obiettivo di dare al mondo l'idea dell'indirizzo futuro dell'azienda.
Nasce il "Laboratorio di Stile", una fucina di nuove idee, dove una fabbrica dalle gloriose tradizioni mette a disposizione le proprie risorse tecnologiche a collaboratori di diversa estrazione, coinvolgendoli in una sfida nuova ed entusiasmante.
La sfida viene raccolta da famosi preparatori come Ghezzi & Brian, che si apprestano a liberare la creativit?, sulla base della tecnologia Moto Guzzi, ma con la massima indipendenza concettuale ed espressiva. L'idea di raccogliere un gruppo di persone intorno a temi e progetti, la volont? di dare voce e possibilit? d'espressione a tutti gli appassionati Moto Guzzi, ? una chiara dichiarazione d'intenti, un'apertura importante per dare nuovo respiro a un marchio ricco di potenzialit? ancora inespresse. L'obiettivo ? molto concreto: progettare modelli che possano eventualmente entrare nella produzione di serie, nell'arco massimo di due anni.
Anche per questo, si sceglie di lavorare su un motore gi? esistente, il bicilindrico a 4 valvole del Centauro, un propulsore il cui sviluppo era stato abbandonato a suo tempo per motivi contingenti. Per la trasmissione, la scelta cade sul collaudato cambio a sei marce della V11 e sul cardano.
Nasce il "Laboratorio di Stile", una fucina di nuove idee, dove una fabbrica dalle gloriose tradizioni mette a disposizione le proprie risorse tecnologiche a collaboratori di diversa estrazione, coinvolgendoli in una sfida nuova ed entusiasmante.
La sfida viene raccolta da famosi preparatori come Ghezzi & Brian, che si apprestano a liberare la creativit?, sulla base della tecnologia Moto Guzzi, ma con la massima indipendenza concettuale ed espressiva. L'idea di raccogliere un gruppo di persone intorno a temi e progetti, la volont? di dare voce e possibilit? d'espressione a tutti gli appassionati Moto Guzzi, ? una chiara dichiarazione d'intenti, un'apertura importante per dare nuovo respiro a un marchio ricco di potenzialit? ancora inespresse. L'obiettivo ? molto concreto: progettare modelli che possano eventualmente entrare nella produzione di serie, nell'arco massimo di due anni.
Anche per questo, si sceglie di lavorare su un motore gi? esistente, il bicilindrico a 4 valvole del Centauro, un propulsore il cui sviluppo era stato abbandonato a suo tempo per motivi contingenti. Per la trasmissione, la scelta cade sul collaudato cambio a sei marce della V11 e sul cardano.
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