A tre anni dall'acquisto da parte del gigante cinese Qianjiang, la Benelli sta entrando nella fase pi? calda del suo rilancio industriale, accingendosi a competere nel segmento di mercato pi? affollato e competitivo, quello delle 600 Supersport. La sua arma sar? una 600 a quattro cilindri decisamente diversa dai prodotti concorrenti e sar? sul banco prova alla fine del corrente anno per essere presentata al pubblico al Salone di Milano del 2009.
La moto si distaccher? nettamente dai canoni usuali nella ciclistica, poich? riproporr? lo schema caro a Pierluigi Marconi, attuale amministratore delegato della Benelli e gi? progettista della Bimota Tesi nei primi Anni '80, ossia la sospensione anteriore con mozzo sterzante.
"Dobbiamo costruire una Supersport ? spiega l'ing. Marconi ? perch? la Benelli deve essere presente in un segmento di mercato da grandi numeri. Inizialmente si era pensato ad un tre cilindri di 675 cc, ma poi i Cinesi hanno preferito attaccare direttamente i concorrenti giapponesi con lo schema che si ? dimostrato migliore per questa categoria di moto. La scelta del mozzo sterzante deriva dalla convinzione che nel motore 600 a quattro cilindri in linea si sia gi? raggiunto il massimo, e noi seguiremo questa linea, con motore a corsa ultracorta, elettronica sofisticata, cornetti di aspirazione a lunghezza variabile, iniezione, componenti leggerissimi e tutto ci? che occorre per creare un propulsore modernissimo e competitivo, per? l'unico modo per incremetare le prestazioni ormai risiede non nel motore, ma nella ciclistica, e noi crediamo che il sistema propugnato dalla Tesi sia la strada giusta da percorrere per ottenere questo risultato".
La moto si distaccher? nettamente dai canoni usuali nella ciclistica, poich? riproporr? lo schema caro a Pierluigi Marconi, attuale amministratore delegato della Benelli e gi? progettista della Bimota Tesi nei primi Anni '80, ossia la sospensione anteriore con mozzo sterzante.
"Dobbiamo costruire una Supersport ? spiega l'ing. Marconi ? perch? la Benelli deve essere presente in un segmento di mercato da grandi numeri. Inizialmente si era pensato ad un tre cilindri di 675 cc, ma poi i Cinesi hanno preferito attaccare direttamente i concorrenti giapponesi con lo schema che si ? dimostrato migliore per questa categoria di moto. La scelta del mozzo sterzante deriva dalla convinzione che nel motore 600 a quattro cilindri in linea si sia gi? raggiunto il massimo, e noi seguiremo questa linea, con motore a corsa ultracorta, elettronica sofisticata, cornetti di aspirazione a lunghezza variabile, iniezione, componenti leggerissimi e tutto ci? che occorre per creare un propulsore modernissimo e competitivo, per? l'unico modo per incremetare le prestazioni ormai risiede non nel motore, ma nella ciclistica, e noi crediamo che il sistema propugnato dalla Tesi sia la strada giusta da percorrere per ottenere questo risultato".
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