Sto freddo non ne vuole saperne di passare. Sono tre mesi che il mio fisico sopporta, nemmeno troppo bene, temperature glaciali spesso sotto zero e forse per questo il mio cervello comincia a produrre visioni e allucinazioni a sfondo motociclistico.
Proprio ieri, mentre saltavo distrattamente tra un forum e un sito, ecco l'ultima illuminazione.
Vedo una struttura avveniristica.. Alcune palazzine in vetro, molto hi-tech. una strada, no un tracciato polivalente. scritte aprilia ovunque. sembra uno splendido incrocio tra il paese dei balocchi, il centro ricerche della Nasa e lo stabilimento aprilia di Scorz?.
Metto a fuoco meglio l'immagine e i contorni cominciano a delinearsi, l'immagine comincia a prendere forma e con lei le congetture che portano a un pensiero pi? articolato e con un proprio significato!
Il presupposto ? che adesso Aprilia fa parte di un polo motociclistico di primaria importanza nel panorama mondiale. Altra considerazione ? che il mondo dei veicoli a motore, tutti, st? mutando velocemente e che i clienti motociclistici, specie quelli stradali sportivi, vengono sempre pi? ridotti e riconosciuti come animali strani e pericolosi, da cacciare o nella migliore delle ipotesi da tosare come pecore.
Da qui il sogno, e anche il suo nome, evocativo e decisamente fantascientifico come dovrebbe essere il progetto: AREA 51.
Ma dalle premesse, passiamo ai fatti concreti.
Immagino una struttura polifunzionale di propriet? del gruppo Piaggio, situata in zona strategica per permettere al reparto corse e sviluppo aprilia di effettuare a porte chiuse ogni tipo di collaudo.
Vedo un tracciato di lunghezza media, direi 3500-4000 metri massimo, con parte di sterrato da "agganciare" all'asfaltato oppure utilizzabile indipendentemente per i collaudi del cross/enduro.
Vedo un grosso capannone tipo Adria, dove trovano posto gli store ufficiali dei vari marchi(aprilia-guzzi-gilera-piaggio-derby-ecc.), poi un magazzino ricambi fornito dei pezzi di prima necessit? in caso di caduta e spazi da dare in gestione per alcuni negozi di prodotti specifici uso pista. Che so, carene, gomme, pedane, scarichi, ecc.
Ai piani alti la direzione del circuito e la zona didattica, dove tenere corsi di guida a vari livelli, oltre a una zona ristoro/pernottamento. Il tutto avvolto da una atmosfera "ufficiale", gestita direttamente dalla fabbrica.
Gi? immagino le varie attivit?. test privati per i prodotti di serie e per i prototipi da corsa, poi ovviamente i test-drive e le presentazioni al pubblico dei nuovi modelli. Corsi di guida sicura e up-level per chi gi? ? pratico di guida in pista, tenuti magari dai collaudatori della casa che saprebbero poi consigliare il miglior assetto per la propria moto. Poi ancora raduni e manifestazioni a tema fino ad arrivare al classico: giornate in pista, con prezzo calmierato, con sconti particolari per chi utilizza moto del gruppo piaggio.
Il capitolo costi merita due righe a parte. Una struttura del genere non dovrebbe avere come unico scopo il guadagno diretto sulle attivit?, ma una cura, una tutela del cliente che avendo comprato un prodotto del gruppo ha poi un luogo adatto dove goderselo nel pieno delle sue potenzialit? senza dover per fora ingrassare chi sulla gestione di questi servizi ci specula alla grande.
Chiaramente non si pretenderebbe di arrivare a girare in pista con costi simbolici, ma nemmeno di essere obbligati a spendere 350euro per passare una giornata in pista come al Mugello. Prezzi onesti, con un minimo di ricarico oltre alle spese di gestione, come avviene per esempio in spagna o in francia, dove una giornata intera in pista costa mediamente 130-150euro.
Questa la vedo come una grandissima occasione per un gruppo ormai enorme come quello Piaggio, di avvicinarsi alle grandi case giapponesi che da anni possiedono circuiti di prova come Suzuka che ? a tutti gli effetti un luna-park per motociclisti e appassionati in genere.
Si lo so, state pensando che il freddo ha fatto dei bei danni e che farei bene a coprirmi di pi?, ma che volete.. l'astinenza da manetta crea anche questo, e st'inverno sembra non finire mai!
Bulldog
Proprio ieri, mentre saltavo distrattamente tra un forum e un sito, ecco l'ultima illuminazione.
Vedo una struttura avveniristica.. Alcune palazzine in vetro, molto hi-tech. una strada, no un tracciato polivalente. scritte aprilia ovunque. sembra uno splendido incrocio tra il paese dei balocchi, il centro ricerche della Nasa e lo stabilimento aprilia di Scorz?.
Metto a fuoco meglio l'immagine e i contorni cominciano a delinearsi, l'immagine comincia a prendere forma e con lei le congetture che portano a un pensiero pi? articolato e con un proprio significato!
Il presupposto ? che adesso Aprilia fa parte di un polo motociclistico di primaria importanza nel panorama mondiale. Altra considerazione ? che il mondo dei veicoli a motore, tutti, st? mutando velocemente e che i clienti motociclistici, specie quelli stradali sportivi, vengono sempre pi? ridotti e riconosciuti come animali strani e pericolosi, da cacciare o nella migliore delle ipotesi da tosare come pecore.
Da qui il sogno, e anche il suo nome, evocativo e decisamente fantascientifico come dovrebbe essere il progetto: AREA 51.
Ma dalle premesse, passiamo ai fatti concreti.
Immagino una struttura polifunzionale di propriet? del gruppo Piaggio, situata in zona strategica per permettere al reparto corse e sviluppo aprilia di effettuare a porte chiuse ogni tipo di collaudo.
Vedo un tracciato di lunghezza media, direi 3500-4000 metri massimo, con parte di sterrato da "agganciare" all'asfaltato oppure utilizzabile indipendentemente per i collaudi del cross/enduro.
Vedo un grosso capannone tipo Adria, dove trovano posto gli store ufficiali dei vari marchi(aprilia-guzzi-gilera-piaggio-derby-ecc.), poi un magazzino ricambi fornito dei pezzi di prima necessit? in caso di caduta e spazi da dare in gestione per alcuni negozi di prodotti specifici uso pista. Che so, carene, gomme, pedane, scarichi, ecc.
Ai piani alti la direzione del circuito e la zona didattica, dove tenere corsi di guida a vari livelli, oltre a una zona ristoro/pernottamento. Il tutto avvolto da una atmosfera "ufficiale", gestita direttamente dalla fabbrica.
Gi? immagino le varie attivit?. test privati per i prodotti di serie e per i prototipi da corsa, poi ovviamente i test-drive e le presentazioni al pubblico dei nuovi modelli. Corsi di guida sicura e up-level per chi gi? ? pratico di guida in pista, tenuti magari dai collaudatori della casa che saprebbero poi consigliare il miglior assetto per la propria moto. Poi ancora raduni e manifestazioni a tema fino ad arrivare al classico: giornate in pista, con prezzo calmierato, con sconti particolari per chi utilizza moto del gruppo piaggio.
Il capitolo costi merita due righe a parte. Una struttura del genere non dovrebbe avere come unico scopo il guadagno diretto sulle attivit?, ma una cura, una tutela del cliente che avendo comprato un prodotto del gruppo ha poi un luogo adatto dove goderselo nel pieno delle sue potenzialit? senza dover per fora ingrassare chi sulla gestione di questi servizi ci specula alla grande.
Chiaramente non si pretenderebbe di arrivare a girare in pista con costi simbolici, ma nemmeno di essere obbligati a spendere 350euro per passare una giornata in pista come al Mugello. Prezzi onesti, con un minimo di ricarico oltre alle spese di gestione, come avviene per esempio in spagna o in francia, dove una giornata intera in pista costa mediamente 130-150euro.
Questa la vedo come una grandissima occasione per un gruppo ormai enorme come quello Piaggio, di avvicinarsi alle grandi case giapponesi che da anni possiedono circuiti di prova come Suzuka che ? a tutti gli effetti un luna-park per motociclisti e appassionati in genere.
Si lo so, state pensando che il freddo ha fatto dei bei danni e che farei bene a coprirmi di pi?, ma che volete.. l'astinenza da manetta crea anche questo, e st'inverno sembra non finire mai!
Bulldog
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