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già è quello che mi sono chiesto dopo aver conosciuto il papà di Luca Favaretti.
In effetti quello che distingue una persona abile da una persona geniale è quella sua capacità, unica, di amalgamare tutte le proprie conoscenze per creare qualcosa di nuovo, qualcosa di utile, qualcosa di unico.
Un uomo capace di creare cose che nemmeno l'immaginazione più fulgida riesce ad immaginare, capace di dar vita ad un pezzo di alluminio rendendolo un opera d'arte, di renderlo funzionale ed utile, di riportare in vita oggetti la cui natura rimarrebbe ignota anche alla squadra CSI, capace di dar forma alla sua passione senza nemmeno chiedersi se valga la pena di farlo perchè vale sempre la pena!
Vedere il motore di un corsarino con distribuzione desmo e decine di pezzetti e pezzettini ricavati lavorando un blocchetto di metallo informe, un due tempi diventato 4 con catena di ingranaggi, un motore di modellino a disco rotante e decine di altre cose cui non basterebbe un museo per poterle esporre.
Incredibile, e ancor più incredibile sapere che queste creazioni capaci di stupire anche il più apatico spettatore, si trovano in un capannone con l'umiltà di rendere felici solo i loro creatori e padroni.
Pian piano mi sono reso conto che Luca non è stato un caso che il cielo ha voluto per portare gioia tra i possessori di Aprilia, ma il geneiale, il fatidico gene della genialità.
Di certo l'ultima creazione di Luca (anche se non è solo opera sua) è forse la più bella di tutte, forse non sarà una cosa nuova, stabilire la sua utilità è difficile, ma di certo è unica, è piccina con due guanciotte da mordere e due occhioni imbronciati che dicono "ALLORA LA FACCIAMO FINITA DI FARE CASINO IO VOGLIO DORMIRE!".
Quando poi vedi il fratellino dargli un bacio sulla fronte, capisci che ci sono cose che rendono la vita più bella.
Tutto questa introduzione solo per dirvi che, dopo svariate ore di macchina torno da Padova con buone notizie per quello che riguarda gli iniettori, questa volta sembra che ci siamo.
Ora rimangono da fare test ed alcuni affinamenti per avere un profilo completo della loro applicazione.
E dato che Archimede (per l'esattezza quello di Walt portava sulla testa un nido di cornacchie, Luca solo un cappellino
) non riesce a tenere a bada i suoi neuroni, sta già studiando una nuova modifica.